spiritika 2: il gioco del diavolo (1993)

C'è più professionalità del primo, nell'usare la macchina da presa e nella recitazione, nonostante sembri comunque costato una miseria. Sicuramente WITCHBOARD 2: THE DEVIL'S DOORWAY è la dimostrazione che il modello del primo film era un non-modello: tutto l'interesse per una storia di fantasmi che viene rivelata a piccoli morsi ed indizi svanisce perché il tema del film, questo gioco da tavolo, fa ridere sia concettualmente sia per come appare su schermo. Kevin S Tenney rimane fermo ed ancorato al mondo dei B-Movie da drive in e continua a cavalcare la moda di film dove ragazzi e ragazze simil-fotomodelli finiscono nei guai, a sue spese.

Un sequel tutt'altro che inguardabile,girato fuori tempo massimo ma privo di grosse pretese e piuttosto leggero e simpatico da vedere.
La regia di Kevin S. Tenney (già autore del primo capitolo e di quel piccolo cult "La notte dei demoni") è decente,intendiamoci il poco che c'era da dire era stato già detto nel primo capitolo ma comunque la regia riesce a regalare allo spettatore delle buone inquadrature e presente alcune idee abbastanza interessanti.
La trama centra poco con quella del primo (unico elemento in comune la tavoletta ouija) e se devo essere sincero non è particolarmente memorabile (anzi),però riesce almeno ad intrattenere.
Un filmetto godibile,nulla di più..............

Se la regia ha alcuni guizzi interessanti non si può dire altrettanto della storia che caratterizza questo secondo capitolo della trilogia SPIRITIKA. Troppa poca vitalità, poco coinvolgimento e poco sangue, per non parlare della tensione o di qualche salto sulla sedia completamente assenti. Anche il cast non pare credibile, lo stesso dicasi per il doppiaggio, il ritmo in alcuni momenti scema pesantemente e di conseguenza non permette una visione abbastanza interessante per meritare un voto sufficiente.
Vedremo se il terzo capitolo riuscirà a fare meglio.

"Spiritika" non era un cult irresistibile ma comunque guardabile e questo suo sequel, che non ha legami con il predecessore, è nettamente inferiore sotto tutti gli aspetti.
Kevin S. Tenney è comunque un regista che rispetto perché ha un suo stile (sempre con le sue riprese dal punto di vista degli spiriti in stile Raimi) e non se la cava per nulla male secondo me, purtroppo la sceneggiatura è floscia e tutto si riduce "alla ricerca di una verità" in modo scontato e piatto...nonostante questo però il film si può guardare perché qualche scena interessante salta fuori e Ami Dolenz è bellissima, qui anche molto sexy e per poco non ci scappava il nudo ma leggo che da contratto lei si rifiutava di farli!
Risibile l'utilizzo della tavola Ouija in modo così automatico...uno ci mette le mani e in un secondo arriva uno spirito a parlare con noi!?
Guardabile a tempo perso in ricordo dei vecchi horror anni 80 anche se questo è dei primi 90.

A me il primo era piaciuto, ma questo è una ciofeca.
Peccato perchè in alcuni momenti ci sono belle luci, alcune riprese molto belle e qualche virtuosismo con la camera.
La protagonista (e non solo) entra in contatto con uno spirito e ci parla come se fosse un bambino appena incontrato per strada, io pensavo fosse un' esperienza quantomeno inquietante....
Poi, gli attori sono insufficienti, i dialoghi sono orrendi, molte situazioni assurde condite con incongruenze, personaggi (come il venditore spiritista ebreo) che non si capisce a cosa servano, alcuni effetti speciali mal fatti...
Il finale poi è ridicolo.

SPOILER

Non m'è proprio piaciuto questo sequel..diventa quasi un thriller con risvolti sovrannaturali che un vero e proprio horror..non crea suspance ne interesse come il primo..bocciato.