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Quandoi si ha a che fare con simili capolavori, fare una recensione può risultare assai difficile.......comunque ci proverò! Comincio col dire che Tempi Moderni è indubbiamente il miglior film di Chaplin dopo Luci della Città (1931), quello in cui la preoccupazione di dare un messaggio che sia universale è più evidente: attraverso le disavventure del nostro vagabondo, Chaplin mette alla berlina tutto il sistema capitalistico, che ha fondato la sua ricchezza sullo sfruttamento umano e che in quegli anni portò il mondo (e in particolare gli Stati Uniti) in una crisi economica spaventosa, seguita da una ancor più spaventosa depressione: al centro di molte critiche nel film è il sistema di produzione fordista , col quale il vagabondo fa amaramente i conti (impazzendo! La sequenza in cui il vagabondo "impazzisce" danzando nella fabbrica, preso nel vortice dei macchinari alienanti, è semplicemente perfetta, sia dal punto di vista significativo che dal punto di vista puramente estetico); e tutto il film e attraversato da alcuni temi ricorrenti nel universo chapliniano: l'ossesione della fame (quante volte nel film il vagabondo ruba per sfamarsi), la posizione anarchica del protagonista nei confronti della società......e molti altri! Evitando di essere accusato di essere uno spoiler, non menzionerò la scena finale..........aggiungo solamente che è una delle più belle della storia del cinema.......e una della più nietzscheane (a mio avviso......poi mi sbaglierò pure!).