the bird people in china regia di Takashi Miike Giappone 1998
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the bird people in china (1998)

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locandina del film THE BIRD PEOPLE IN CHINA

Titolo Originale: CHÛGOKU NO CHÔJIN

RegiaTakashi Miike

InterpretiMasahiro Motoki, Renji Ishibashi, Mako, Yuuichi Minato, Wang Li Li

Durata: h 1.58
NazionalitàGiappone 1998
Genereazione
Al cinema nell'Aprile 1998

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Trama del film The bird people in china

-

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Voti e commenti su The bird people in china, 7 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  21/05/2011 17:57:36
   8 / 10
The Bird People in China è considerato non a torto il punto di svolta della carriera di Miike. Conosciuto per la violenza esagerata del suo cinema d'azione folle e sanguinario oltre che per le trame assurde,non è raro trovare nella sua vastissima produzione anche miscugli di azione e malinconia miscelati alla perfezione (Dead or Alive 2) oppure veri e propri film nostalgici e rilassati. Addirittura dei musical! Ma The Bird People in China sorprende comunque sotto svariati aspetti.
Prima di tutto la totale assenza di violenza. Anzi no,questo è sbagliato dirlo; però di certo quel minimo,ed è davvero un minimo,di sangue che si vede è significativo e tutt'altro che gratuito.
Ad una prima parte movimentata sotto il profilo avventuroso e più comica ne segue una seconda lenta,introspettiva e profonda in cui Miike rivela dei colpi da regista insospettabili specie per la splendida scena finale da pelle d'oca.
Le premesse che vengono gettate inizialmente vengono completamente accantonate appena si arriva al fulcro della storia,ovvero il villaggio: da qui in poi il viaggio diventa una scoperta di sé immersi nel verde degli splendidi paesaggi cinesi,fatti di natura e di fiabe che possono avverarsi...
I due personaggi principali sono servi di una società rumorosa e confusa (le poche scene urbane ce lo confermano): un lavoratore che non ha sognato spesso ma non ha mai sognato di volare,e uno yakuza di mezz'età che a un certo punto diventa il vero protagonista dell'intera vicenda,dopo che in lui avviene un processo di cambiamento che lo porterà ad allontanarsi da tutto il resto e a voler proteggere,a qualunque costo,il tesoro che ha scopero. Il tesoro,sarà banale,è il sogno che si avvera di poter volare e non una miniera di giada da cui tutto era partito...

è stato già scritto negli altri commenti ma chi non conosce questo Miike deve rimediare subito perché merita tantissimo.

BlackNight90  @  25/07/2010 03:43:53
   7½ / 10
Volare per Miike vuol dire trasformare la realtà in sogno, trovare una serenità interiore che nella frenesia della modernità è negata e abbandonarsi completamente ad essa, se necessario anche a costo della vita.
E' un film che lascia belle sensazioni, calmo e rilassante (nella seconda parte anche troppo) grazie alla regia contenuta di Miike che non ha mai avuto bisogno di conferme sulla sua poliedricità.
I protagonisti, come spesso accade nei suoi film, sono stranieri in una terra a loro sconosciuta: uno è un vecchio e insolito yakuza (dove s'è mai visto uno yakuza buffo!?), l'altro un giovane in carriera, personaggi che compieranno un viaggio prima fisico, sottolineato da una regia e un montaggio veloci nella prima parte e condito da qualche gag divertentissima, poi interiore, dove a dominare saranno i verdi paesaggi e la quiete.
Diverso il loro destino, lo yakuza si libererà dal vincolo che lo legava al suo vecchio mondo, che gli impediva di liberare il suo vero essere e gli procurava incubi; il ragazzo impara a conoscere anche lui la sua natura, ma è ancora troppo legato alla società: a lui non rimane che sperare in un nuovo sogno.
Film piacevole ma lontano dalle vette di Miike, da far vedere a chi crede che la sua poetica sia solo quella della violenza fumettara, cosa vera solo per una minuscola parte della sua sterminata produzione.

phemt  @  20/03/2009 20:28:24
   8 / 10
Quando un viaggio non è solo e necessariamente uno spostamento geografico ma anche una mutazione interna a noi, The Bird People in China è l’ennesimo colpo riuscito di Takashi Miike e rappresenta a prima vista una delle opere più atipiche all’interno della sterminata filmografia del regista nipponico... In realtà è un film più miikiano di quello che possa sembrare e va a toccare alcune tematiche classiche del cinema di Mr Takashi…
Il terrorista dei generi si dimostra a suo agio anche con questa sorta di favola a sfondo ecologista, ottima introspezione su due personaggi tanto diversi tra loro come l’impiegato Wada e lo yakuza Ujiie… Partiranno insieme alla ricerca di un tesoro (la miniera di giada) ma alla fine del loro viaggio ne troveranno un altro (il villaggio dove si insegna a volare)…
Ad una prima parte da puro road movie con un paio di momenti anche divertenti e un ritmo abbastanza sostenuto segue la parte del villaggio che rappresenta il cuore del film caratterizzata da un ritmo lento (a tratti pure lentissimo) che può annoiare lo spettatore meno abituato ad un certo tipo di cinema anche se lo stile di Miike rimane inconfondibile (e basta dare un’occhiata alla scena della sparatoria)…
Bellissimo il finale, uno di quei finali che ti fanno restare con un mezzo sorriso sul viso e desiderare di poter volare almeno una volta nella vita…

Eccellente la regia, splendide le ambientazioni, ottima la fotografia con un esplosione di colori vivaci (spicca soprattutto il verde della vegetazione)…
Pacato e poetico, misurato e riflessivo, da far vedere a tutti quelli che pensano che Miike sia in grado di stupire solo quando si fa prendere la mano dagli eccessi…

Ciaby  @  04/03/2009 19:24:20
   6½ / 10
Miike incapace (questa volta) di osare ,si getta in un odivago filosofico rarefatto senza mostrare il meglio di sè. Peccato. La confezione è luccicante.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  12/06/2007 15:57:16
   8 / 10
Questo film riprende la tematica di Rainy Dog in cui personaggi giapponesi si trovano in terra straniera. Qui gli esiti sono più positivi, anche se non raggiungono quelli di The Guys from Paradise. Splendida la fotografia, con quei colori soffusi come una vecchia fotografia ingiallita, stratagemma usato in più film di Miike per simboleggiare l'atmosfera nostalgica che pervade i protagonisti ma che qui forse raggiunge i risultati migliori.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  25/02/2007 19:07:08
   7½ / 10
Bello bello questo film!!Anche se non c'entra assolutamente niente, mi ha fatto venire in mente "Una storia vera" di Lynch..
Entrambi i film indicano come i rispettivi registi siano in grado di fare un cinema più "tradizionale" ed entrambi lo fanno attraverso il tema del viaggio.
Miike sceglie un giovane salary man giapponese e uno yakuza come protagonisti di una bizzarra ricerca di una miniera di Giada in una sperdutissima regione della Cina.
Dai frenetici ritmi dell'odierna società giapponese si passa alla calma di una comunità rurale immerso in un paesaggio da sogno (quando uno ripensa a questo film, la prima cosa che viene in mente è il verde della foresta attorno al villaggio): interessante come lo stessa narrazione segua questo rallentamento man mano che ci si addentra nella cultura degli abitanti del paese.
Il viaggio, da puramente materiale, si trasforma in un'introspezione dei due protagonisti e in un'analisi della società odierna: grande pregio del regista è quella di avere una visione di essa reale, senza sconfinare nell'idealismo puro ed astratto.
E con questo Miike dimostra di poter far film senza una goccia di sangue, o quasi.....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  27/12/2006 03:06:39
   8 / 10
pur non essendo un filmone, the bird people in china, fa capire che miike non è un regista di soli v-movie, riesce a far anche pellicole che toccano altre sfere di emozioni.

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