Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Interessante idea quella di Cristopher MacBride: in bilico tra mockumentary e found footage racconta l'ossessione di molti per il complotto, per la cospirazione, per l'idea del potente manovratore, con il popolo bove regolarmente infinocchiato da subdole società segrete, da identità celate, bramose di un nuovo ordine globale basato sullo schiavismo e non certo sul benessere generale. "The conspiracy" prende spunto dalla realtà, ovvero da teorie che da anni imperversano tra i sostenitori di questa immensa macchinazione; dall'argomento vengono attratti due giovani filmaker, i quali desiderosi di girare un documentario entrano in contatto con un bizzarro personaggio in voga sul web, forse solo un pazzoide con la casa zeppa di articoli di giornale, in realtà depositario di una certa logica, abile tramite ragionamenti per nulla astrusi nel convincere i due registi della bontà delle sue indagini e dell'urgenza di mettere il mondo a conoscenza del pericolo. L'uomo però scompare in circostanze misteriose, ciò non ferma la coppia, decisa a sviscerare quanto più possibile la questione. Qui il registro cambia, abbandonati i toni divulgativi si sterza in territori più consoni al thriller con ciclisti sospetti e minacciosi suv, ma soprattutto un oscuro rituale dei grandi burattinai intitolato alla divinità di Mitra. La curiosità muta in un forte senso di inquietudine con gli ultimi venti minuti trascinanti, compressi in un incubo perfetto per un horror. Film ben costruito, al quale si può giusto contestare il fastidioso (ma necessario) metodo di ripresa utilizzato proprio nell'epilogo. Brillante la chiusura del cerchio, in cui l'incertezza prende piede lasciando ad ognuno la possibilità di trarre le proprie conclusioni.
Si salva in corner con un buon finale che lo porta alla sufficienza. Buona l'idea anche se a volte si perde troppo e lo sbadiglio è dietro l'angolo. Si dimentica in fretta.
Interessante mockumentary sul tema spesso ricorrente dei "grandi complotti", si sviluppa abbastanza bene ma ha un finale che non mi ha convinto del tutto, anche se l'ho apprezzato per la sua difficilie prevedibilità.
Pazzoidi quanto si vuole, ma questo mockumentary ribadisce per l'ennesima volta la capacità delle teorie cospirazioniste di affascinare, persino coloro che dovrebbero avere uno sguardo oggettivo. E' evidente che uno dei due protagonisti (i registi del documentario) subisca tale fascino tanto da sostituirsi all'oggetto della propria osservazione, da co-regista diventa attore del suo stesso film. Fin troppo palese l'ultimo terzo di film nel richiamo ad Eyes Wide Shut, toglie un po' di imprevedibilità senza rinunciare tuttavia a qualche buona sequenza. Il finale beffardo mette la ciliegina su una pellicola tuttaltro che disprezzabile.
Idea interessante e sviluppata bene nella prima parte. Nella seconda il film inizia a girare su se stesso fino ad arrivare ad un finale che ho trovato orribile. Peccato.
M'ha dato l'impressione di un film dalle enormi potenzialità per il tema trattato che però non sono state espresse fino in fondo. L'argomento è affascinante ed interessante allo stesso tempo..la storia però si perde un po' troppo nel mezzo ed esplode in tutta la sua tensione nelle sequenze finali. Insomma idea ottima..realizzazione migliorabile..finale di buona fattura..ma si poteva fare di meglio.