the loved ones (2009)

Bella merd@ , sta psicopatica che riceve rifiuti in serie e allora lei,in realta' attratta solo da suo padre che vorrebbe scoparselo , rapisce torture e lobotimizza con un trapano a mano tutti i ragazzi che l'hanno rifiutata,na robba increddibbile,gurda,alluscinante, tutto veramente trash,ci manca solo Pistacchione che entra in casa e saluta tutti facendo il saluto romano ,robba che neanche a Cava dei Tirreni quando l'arbitro nega due rigori evidenti alla squadra di casa e al novantesimo gli da' pure una punizione inesistente contro e gli avversari segnano il gol della vittoria al 97* dopo che l'arbitro aveva assegnato 5 minuti di recupero.Il final, con il protagonista che non era buono neanche a guidare quando stava bene,tanto da aver ucciso suo padre che era in macchina con lui quando ha fatto l'incidente all'inizio del film,che da lobotimizzato e che non dovrebbe neanche riuscire a schiacciare il pedale della frizione visto che poche ore prima gli hanno piantato due coltelli nei piedi,come fosse Gesu' Cristo in croce,che riesce a guidare come Holer Togni e passa sopra alla psicopatica che stava arrancando sull'asfalto come il cyborg di "Terminator 2" e' belleesseeemoooo,meravigghiosooo potrebbe andare in prime time su rai uno e farci una serie TV,ma non basta a salvare tutto il resto della merd@ perche' oltre tutte le cose maaalaaateeee che si son viste anche ammazzare un cane e un gatto e' da veri b@stardi,fottetevi

Un horror particolare ben fatto e con dei bravi giovani attori. Non ci sono scene particolarmente cruente ma comunque molto inquietanti. Il finale però l'ho trovato un po' scontato.

Film interessante, sopra la media, che innesta il classico "gioco del gatto contro il topo" in chiave teen-horror (i protagonisti sono adolescenti) mescolando dosi di thriller a virate repentine nell'horror brutale.
Buona la scenografia e la fotografia; le locations, che siano spazi aperti o claustrofobici, creano un clima teso.
Il duo dei maniaci, padre e figlia legati da un affetto morboso e indissolubile, ha un proprio magnetismo e il protagonista, giovane solitario, anello debole di una gioventù superficiale, è ben caratterizzato.

Questo regista non mi convince pienamente. Già in "Devil's Candy" non mi aveva entusiasmato. Ritorna l'importanza della colonna sonora, qui meno metal ma comunque onnipresente. Molto buona la fotografia. La storia però oltre che essere semplicissima e non certo originale, non è narrata benissimo e risulta talora un po' goffa nelle azioni dei personaggi. Si notano poi parecchie ingenuità nella messa in scena. Insomma un film che si può guardare una volta ma questo regista deve ancora lavorare tanto per fare il salto di qualità - se vuole proseguire con l'horror.

SPOILER

Il film in se è girato benino, ma per chi è navigato con gli horror, le Home invasion e i torture porn in generale non rimarrà sorpreso più di tanto; il livello di tensione è abbastanza buono, ma non lo è altrettanto il livello di, per così dire, crudezza, che si spinge fino ad un certo punto senza mai scavallare eccessivamente la tolleranza minima per renderlo accessibile a tutti.
Oltre a questo c'è da dire che la pellicola segue uno schema piuttosto prevedibile, oltre al fatto che molte azioni del protagonista sono inspiegabili.....
La follia della carnefice riesce a colpire in alcuni frangenti, però devo dire che francamente, verso il finale, cominciava a sapermi un personaggio un pò troppo esasperato....
Che dire....se non si ha una grossa familiarità con questi prodotti è un filmetto anche carino, ma chi ha un bagaglio sostanzioso su questo genere rimane abbastanza indifferente secondo me...
Godibile.....niente di più.......

The Loved Ones è un esordio sbalorditivo, sfavillante, esaltante : funziona perfettamente e anche di più come horror, guarda i classici ma piazza trovate geniali, ed in realtà è molto più che un horror, è un'elegia nascosta sotto il suo stile boroante, è un qualcosa che mi tocca profondamente. Uno dei pochi film che sono stato in grado di guardare due volte, e uno dei pochi horror in cui ho tenuto davvero ai personaggi. Personaggi umanissimi,verosimili come le tragedie che affrontano . È semplicemente epico e invidio a morte Sean Byrne o chi per lui ha ideato questa ficáta polverosa, cruenta, tenera e spassosa australianata 。Sean ti aspettiamo al varco con The Devil's Candy. Spero sia una conferma. Ti voglio bene. Ciao.

Gli horror/thriller australiani ormai sono una garanzia.
Bellissima pellicola indipendente che dosa bene gore e tensione.
Qualche "assurdità" di troppo, ma gliela concediamo.

Consapevolezza di una colpa involontaria, dipinto del quadro di un'adolescenza. La fine di un periodo, l'attesa del fiore all'amata. La mantide ha puntato la sua preda, suo capriccio, suo diritto, suo giocattolo di pezza. Un diniego che manda sottosopra. Sequestrato nella sua dignità di persona, oggetto di costrizione, umiliato e torturato, scampato alla divisione dei lobi. La luce attraverso una botola, triste dimora di chi non ha più senso, divoratrice di aguzzini e salvatori. La linea del cuore ha i sensi in allerta, precedere la morte lungo il sentiero della pazzia.

Bisognerebbe sempre stare attenti a rifiutare un invito, soprattutto se a farsi avanti è una ragazzina dagli occhi verdi, un po' paffutella e impacciata. Può darsi che la donzella in questione abbia estreme tendenze sadiche, messe in atto insieme a un padre irretito tramite la promessa di lussurie incestuose.
A farne le spese è il problematico Brent, solitario metallaro della provincia australiana, con enorme senso di colpa sulle spalle fomentato dalla madre che proprio a perdonarlo non ce la fa.
Parte come un teen-movie: ci sono l'amico grassoccio-nerd-spacciatore-affamato di sesso, la fidanzatina bella e comprensiva, la gothic girl tossica e disturbata; finisce in un delirio di sangue, con Brent rapito la sera del ballo scolastico e trascinato a forza davanti la sua reginetta per una notte.
Bravissima Robin McLeavy, agghindata con improbabile vestito rosa shocking e scarpe con fiocco, incarna uno dei migliori villain cinematografici degli ultimi anni.
La sua Lola Stone è un concentrato sbalorditivo di cattiveria, ferocia squilibrata senza il minimo moto di umanità. I genitori assecondano il suo desiderio di essere apprezzata dai ragazzi, e mentre il padre partecipa attivamente ai deliri romantic-splatter della figlia, la madre osserva la scena, lobotomizzata tramite un metodo da brividi cui sarà sottoposto anche Brent in una scena tra le più insostenibili di tutta la pellicola.
Umiliazioni e violenze di ogni genere si abbattono sul ragazzo, con una verità seppellita sotto al pavimento in cui sono rinchiusi gli orrori prodotti da questa ennesima famigliola disfunzionale che gli amanti del filone farebbero bene a non lasciarsi sfuggire.
Molto azzeccata la scenografia dove palle a specchi, lustrini, colori pastello e palloncini fanno destabilizzante comunella con il degrado dell'abitazione e la ferocia dei residenti.
Uniche note stonate sono l'ultimissima sequenza (a mio parere inutile) e la sottotrama inerente Jamie e Mia, tutto sommato simpatica per alleggerire (non manca qualche momento umoristico) ma piuttosto obbligata nel contesto.
"The loved ones" è un gioiellino dove il romanticume a buon mercato assume le fattezze dell'orrore più indicibile e dove le esigenze adolescenziali diventano capricci da soddisfare, ad ogni costo.

Direttamente dall'Australia, un piccolo gioiellino che non ti aspetti, davvero una bella scoperta; correte a vederlo.
Pur essendo questo un genere che ha sfornato diversi prodotti, il "The loved ones" appena visto mi è parso sinceramente tra i più originali, sia per le motivazioni del sadico di turno, che per la scelta del complice; intrigante in particolare l'idea di punire il rifiuto (non si sa se anche i precedenti erano stati "scelti" per lo stesso motivo, ma penso di sì), con la complicità familiare, ovvero con la parte familiare ancora in grado di intendere e volere (piuttosto inquietante anche questo dettaglio).
E quel che resta e che ci viene mostrato è davvero una famiglia di pazzi, lei in particolar modo, ma anche il padre mica scherza e ciò e reso possibile da una prova recitativa di ottimo livello (brava in particolar modo Robin McLeavy, mai sentita prima d'ora ma dal futuro promettente).
Il film poi ti tiene letteralmente attaccato alla sedia, un po' come il povero ragazzo protagonista della vicenda, con la piccola differenza che lo spettatore indubbiamente soffre meno e se la gode di più.
Ci sono anche un paio di scene (coltelli e trapano su tutte) mica male, con un discreto quantitativo di sangue innocente versato.
La reazione del ragazzo poi, accompagnata da un sottofondo metal molto accattivante, è tanto irreale quanto divertente e se tutta la faccenda fosse finita un minuto circa prima dei titoli di coda (sulla retromarcia per capirsi senza spoilerare troppo), sarebbe scattato il votone.
Morale del film…prima di rifilare un 2 di picche (soprattutto se la ragazza in questione non è manco malaccio) pensateci 2 volte.

Brent è uno studente di liceo che vive con un terribile rimorso: quando suo padre è morto di incidente stradale era proprio lui alla guida. In prossimità del ballo scolastico di fine anno, Brent rifiuta l'invito dell'introversa Lola Stone, dal momento che accompagnerà la sua ragazza Holly. Ma Lola non si dà per vinta, fa rapire Brent e organizza un ballo di fine anno a casa sua. Per Brent sarà una notte da incubo…

"The Loved Ones" di Sean Byrne è un film australiano del 2009 (terra magnifica e crudele quando è chiamata a portare in scena film horror in salsa da torture porn). Questo è un film senza sbavature, lineare, che garantisce violenza e una buona dose di splater. Un vortice di violenza psicologica e fisica.
Il film tralascia la seriosità degli horror francesi, ma questo non vuol dire che fa sconti, siamo di fronte ad una pellicola che è già idealmente un classico. L'appassionato non potrà fare a meno di sorridere per alcune scene horror da manuale. La pellicola infatti gioca proprio su questa universalità narrativa per raccontare essenzialmente una storia di dolore e solitudine, stemperando il tutto con alcune scene tipicamente da commedia adolescenziale. Ottimo il taglio dei personaggi che rientrano nei canoni adolescenziali, con atteggiamenti stupidi o spavaldi.

Si può tranquillamente dire che l'horror australiano stia trovando non solo un suo mercato, ma anche un suo stile e va benissimo così.

L'ennesimo torture-porn , genere che negli ultimi anni sta imperversando nell'universo horror, è l'australiano "The loved ones" , pellicola del 2009 che non aggiunge molto al sottogenere in questione e che anzi appare già trita a pochi anni dall'uscita.
L'elemento più caratteristico del prodotto è la sua forte carica grottesca e proprio questa scelta riesce leggermente a differenziarlo da altre produzioni simili. Tutta la storia è impregnata , in primis la fase di prigionia e tortura , di surrealismo e umorismo nero , a cominciare proprio dalla scelta degli atipici villain.
Per il resto "The loved ones" è un film come altri , con sevizie anche abbastanza efferate , sangue a vagonate ed una violenza mostrata in tutta la sua brutalità. Ci sono pure dei vaghi contenuti che tentano , maldestramente, di dare un senso all'orrore a cui assistiamo.
La sceneggiatura è bene o male solida anche se non riesco a capire l'inserimento della love-story parallela alle vicenda principali , alquanto inutile e slegata totalmente dal contesto. Banaluccio il background del protagonista ma per un titolo simile può bastare.
La recitazione invece è ottima , soprattutto quella della formidabile attrice che interpreta la psicopatica Lola Stone. Bene gli altri attori compresa la povera vittima.
L'opera è stracolma di citazioni e riferimenti , cosa piacevole e che io apprezzo sempre. Sfortunatamente alle citazioni il regista non riesce ad affiancare un'originalità necessaria per discostarsi dagli altri torture-porn in circolazione.
Dunque un lavoro decente ma non trascendentale, ulteriore esponente di un filone fatto di violenze ed eccessi che sembra essere diventato l'unico sistema per spaventare e impressionare.

Il volto felice del ragazzo in locandina esprime senza tanti giri di parole che andrà ad una "prom night" inusuale e contro la propria volontà.
Si può tranquillamente classificare come torture porn ma sarebbe un pochino semplicistico viste le componenti psicologiche in gioco.
Se ne vedono parecchi di eccessi ma comunque entro i limiti a livello visivo me è dal punto di vista concettuale che il film induce un certo disagio....quel ballo al limite dell'incestuoso tra padre e figlia è deplorevole!
I personaggi però sono troppo grotteschi (imitazione della famiglia di "Non aprite quella porta" e di tante altre ancora) e caricaturali al limite dell'irritante e dello sciocco e per questo trovo che il film non sia un capolavoro, questo insistere sull'esistenza di persone così mentalmente malate , ma guarda caso nessuno lo sa e li cure, ormai mi ha stufato.
Gli attori poi li ho trovati anonimi e poco capaci ma sopratutto il protagonista , con i suoi bei capelli lunghi da checca, mi stava parecchio sulle palle e avrei gradito un finale ben diverso a suo carico!

Bella la scena del trapanamento o quella all'interno della botola...per il resto la sceneggiatura è imperfetta e la storia parallela dell'amico si poteva tranquillamente evitare così come il background dell'attore è abbastanza scontato e riciclato...dulcis in fundo un finale scritto in partenza che non sa di poco.
Le musiche non mi sono piaciute, ne quelle patetiche ne quelle metal che fanno da contraltare.
Tecnicamente è ben realizzato e la storia è abbastanza particolare ma ormai il panorama è saturo di questi prodotti e comunque non è un genere che adoro.
Però in definitiva non è male e si lascia guardare con piacere tra un delirio ed una tortura.

Molto intrigante questo horror australiano che lavora bene sulle psicologie dei personaggi sotto la sottile patina di genere con ambientazione teen e torture. Famiglie disfunzionali a confronto, sia quella di Brent che quella di Lola, devastate dai sensi colpa l'una, violenta ed emarginata l'altra tanto da essere quasi la versione distorta e sopra le righe della prima. Bravissima la McLeavy ed un plauso alla regia che imbastisce una storia ricca di tensione emotiva (la sequenza della trapanatura rimane ben impressa) più vicina ad una sensibilità europea che all'horror americano.

Nulla di particolarmente originale ma pellicola ben congeniata, nonostante alcuni eccessi poco credibili, ben diretta da Sean Byrne alla sua prima prova importante, e interpretata da un cast giovane ma abile in cui spicca la prova di una Robin McLeavy inquietante e totalmente fuori di testa.
Effetti gore di buon livello e storia che stenta un po' nel ritmo nella prima parte ma che in seguito si attesta su livelli più che accettabili.
Vale una visione.

Non che sia brutto, ma è la solita solfa tra i film che si discostano dalla solita solfa.
Mi ha ricordato molto Hard Candy.
Insomma, niente di memorabile, ma belli i costumini.

Gradevole, niente di originale ma è ok.... alcuni aspetti si potevano approfondire di più, e verso la fine appare sempre più sbrigativo....come se si volesse finire a tutti i costi.... di fatto la durata del film è di 1 ora e 20..... boh....
Potenzialità per il ragazzo che interpreta Brent.... potrebbe diventare un nuovo Johnny Depp...

Reputo questo film tra i migliori horror degli ultimi anni per vari motivi..scelta degli attori,make up,ritmo,interpretazione,dose di torture e intrattenimento..non di certo una novità nel filone ma imprescindibile per chi ama questo tipo di pellicola e cerca qualcosa di davvero riuscito..a mio giudizio quasi perfetto

ottimo horror,con buone dosi di splatter e momenti di tensione,semplice semplice ma efficace. poi il padre psicopatico e' identico a cesare maldini vedere per credere

Niente male, però manca la motivazione: perché accanirsi tanto su quel ragazzo? A cosa servono tutte quelle torture? Solo per far vedere un po' di splatter? Vabbé.
Ad ogni modo un horror giusto e onesto nei confronti dello spettatore: non ci sono protagonisti che fanno idiozie, le situazioni sono credibili e i personaggi "buoni" e "cattivi" ricevono esattamente il destino che si meritano.
La fotografia è pulita e gli attori se la cavano.
Un thriller/horror cattivo quanto basta.

trama poco originale, spesso prevedibile. tuttavia la tensione non manca.

Una gran bella sorpresa riguardo alla qule ringrazio l'amico tnx hitman per la segnalazione.

Molto derivativo (Hooper, De Palma, ma anche il Craven di La casa nera, perchè no, si vedano i ragazzi reclusi e maltrattati, per esempio), tecnicamente impeccabile, presenta più di una dote riguardo alla regia, sapendo anche sfruttare ottimi attori.

Magari certe cose non convincono appieno (la storia parallela dei due tipi che fanno sesso in auto, la solita rappresentazione piena di clichè dei giovinastri, qualche inverosimiglianza - tipo, come fa ad alzarsi il ragazzo ed avere la forza di guidare, picchiare, ecc., se è stato pure lobotomizzato? boh...), ma il film è un più che buon esempio di horror violento e sanguinoso, low budget ed indipendente.

Un esordio interessante; tra le scene più fastidiose, citerei pure quella del tipo sull'albero preso a sassate.

SPOILER

Bell'horrorino!!! Bella sorpresina made in Australia!
Non è originalissimo...è un po' un incrocio tra un torture porn e quel filone di rednecks horrors che ha avuto in Non Aprite Quella Porta il proprio antesignano. Non a caso, la scena della festicciola in casa di Lola richiama, per morbosità e pazzia, la famosa scena della cenetta a casa della famiglia del Leatherface.
Un po' debitore di un altro film australiano, Wolf Creek, ma anche di altri film "strani" come American Gothic, Calvaire, o Sheitan. L'atmosfera, tuttavia, è un po' meno grave di quei film. E' più giocosa, più malata, e anche un po'...pop, non trovo altro termine.
Ottime recitazioni di tutti gli attori. Ottima colonna sonora. La storia parallela non è molto collegata con quela principale, ma serve a stemperare la tensione che si crea quando il protagonista è in casa di Lola.

Una ragazza proprio fuori di testa - ma proprio fuorissima, un protagonista azzeccato e una storia semplice ma convincente, unitamente a un paio di scene davvero raccapriccianti, vi impediranno di dimenticare questo film una volta che lo avrete visto. Essenzialmente è questo il motivo per cui il mio voto sarà 8.

Lola non è certo una ragazza normale, e non è nemmeno il tipo da accettare un rifiuto. Brent non lo sa però, ed entrerà nel suo inferno. Il problema per Lola è che nemmeno Brent è il solito ragazzo, è uno che è stato vicino alla morte e ne ricerca ancora la presenza (la scena del burrone è stupenda), non sarà facile quindi inserirlo nell'album fotografico.
Questo Byrne è da tener d'occhio perché non è da tutti tirar fuori un horror così malato, così ben fatto e con uno stile così originale e affascinante. Bravi tutti gli attori, compresi anche quelli che con la vicenda c'entrano ben poco.

Ottima sorpresa quest'horror, malato e condito con alcune scenette che possono senz'altro disturbare.
Buona la storia, buona la realizzazione, ottimi attori.
Non manca qua e là una spruzzata d'ironia verso gli horrorini ed i filmetti adolescenziali americani; qui siamo su uno spessore completamente diverso.
Bello davvero, non c'è che dire.

Di diritto fra gli horror piu' belli visti in questi ultimi anni,Loved Ones mi ha conquistato letteralmente.
Non solo riesce a definire con cura maniacale un personaggio tormentato come il protagonista affinche' noi possiamo stare con lui senza ignorarlo nella buona e cattiva sorte,ma abbiamo una villain del film straordinaria,l'incubo di ogni ragazzo.
Fosse stato il film tutto ambientato nella casa degli orrori di Lola(il nome della schizzata e sadica ragazza)io non avrei veramente retto tutta quella tensione e quel crescendo di gore assurdo che gia' c'e ben distribuito in una dose controllata in 80 minuti di film.
Perche' sorpresa delle sorprese,grazie alla mano del regista si e' dato spazio anche a degli stacchetti impressionanti tra i personaggi(recitazione prima di tutto)e si riescono a catturare primi piani significativi di essi in azione.
Possiamo anche notare la presa per i fondelli di fondo delle scene tipiche dei filmetti adolescenziali con tema balli di fine anno scolastico.
Questo prodotto va come deve andare e colpisce quando deve colpire.
Non annoia,ha un'originalita' nel giostrare il gore pauroso(e quando esplode non e' neanche fine a se stesso i miei complimenti),una ambientazione"speciale"in una seconda parte di film magnetica e maledettamente agghiacciante,interpretazioni stellari da parte soprattutto del trio del Ballo Scolastico(il ragazzo vittima che per gran parte di durata deve esprimersi con gesti e espressioni,Lola che e' una delle ragazze piu'maledette e fuori di testa che io abbia mai visto e il padre di lei un pupazzo controllato dalla figlia da far rabbrividire)e regia splendida che non si impone nel cinema horror in quanto rivoluzionaria del genere,ma ha un'anima e ci comunica"ehi,vorrei senza far troppo chiasso mettermi anche io nell'olimpo delle perle horror moderne,se solo deste pero' una sbirciatina al mio lavoro ve ne sarei grato".

Eh quando si ha intenzione di realizzare un horror con il cuore e con la testa non ci sta niente da fare,lo spettatore la nota poi subito la qualita' del tutto.

Da rimediare.

è un film sul filone di mum and dad , american gothic , torture casalinghe insomma xD , mi è piaciuto nel totale , una tortura in particolare l'ho trovata molto innovativa che ti rende un vegetale quasi e la cosa che ho apprezzato di più sono le musiche :))) davvero carine e in tema, se vi piacciono film simili a quelli citati su , vedere questo non vi dispiacerà :) , come da voto è un buon film :)

ATTENZIONE: presenti numerosi spoiler

Stamattina ho avuto un'esperienza nuova.
Come lo era stata quella di The Avengers del resto.
Sono andato a fare una specie di Birdwatching nel nostro amato Lago Trasimeno.
E, come per il film degli uomini che saltano grattacieli, volano nello spazio e non muoiono mai, anche questa esperienza rimarrà senz'altro unica, ve l'assicuro.
In effetti il mio è stato un Birdwatching a tutti gli effetti, senza la "s" del plurale perchè in tutta la mattinata (a parte la doccia appena svegliato) io di uccello ne ho visto solo 1, anche bastardo e irrispettoso poi, perchè nel momento in cui ho inforcato il mio binocolo per osservarlo meglio questi si è rituffato sotto le acque putride del lago cosìcche nemmeno l'euro di supplemento del binocolo è stato ben speso (non parliamo di quello per l'audioguida che ho spento appena uscito dalla biglietteria mentre mi diceva "Caro visitatore, benvenuto al.." STOP).
In compenso ho visto due nutrie, le nostre simpatiche pantegane lacustri nonchè vezzeggiativo con il quale i nostri ragazzi umbri chiamano le ragazzine non tanto appetibili, diciamo così.
Meno male che la notte prima mi ero pappato quest'horrorino australiano che nemmeno troppo velatamente si candida ad essere, per ora, il best horror dell'anno in casa Buio in Sala.
Cattivo come pochi ma con pochissime pretese autoriali, The Loved Ones è una discesa (e soggiorno) all'inferno che un bel ragazzo è costretto a fare a casa della ragazza respinta per il ballo scolastico. Credo che se lui avesse saputo anche solo una piccola parte di quello che lo aspettava non solo l'avrebbe portata a ballare ma le avrebbe anche tagliato l'erba del giardino e imparato a prepararle il sushi in una notte.
Lei è allucinate, un villain di una inumanità, pazzia e perfidia tali da far sembrare Leatherface un amicone a cui ogni tanto, goffamente, parte la motosega per sbaglio nel momento in cui vorrebbe abbracciarti.
E' senz'altro qui la forza principale de sto gioiellino, nell'atmosfera malata e assolutamente priva di qualsiasi sentimentalismo che si vive in casa della ragazza. Il padre, succube di lei, è parimenti pazzo, a lui interessa solo il perverso bene della figlia. Questa del resto ha un amore morboso per lui, forse unico vero uomo (per lei eh...) della sua vita. A questo proposito la madre, praticamente un morto ambulante, credo sia finita in quel modo perchè vista come rivale dalla figlia.
In The Loved Ones ogni volta che si pensa di essere arrivati al limite, all'ultimo scalino della sopportazione, eccone che se ne forma un altro e si continua a salire. La lobotomizzazione frontale più bollitore è roba da veterani del genere. Gli attori son grandiosi, il ragazzo ha un viso e una storia che lo ami da subito, i due pazzi son talmente così allucinanti che ne diventiamo quasi oggettivamente affascinati. Sono arrivato a livelli di empatia per il protagonista a cui solo un film recentemente (Eden Lake) mi aveva portato.
Ottima la regia, primi piani da terrore clownesco, uso della violenza saputo mostrare e suggerire e più di una scena realizzata alla grande (vedi lui appeso al burrone sospeso nel vuoto o l'inseguimento in soggettiva con la macchina dopo il tentativo di fuga).
E ottimi sono anche tutti i personaggi di contorno, la ragazzina innamorata, la madre disperata, l'amico goffo latin lover e la metallara. Il problema però è tutto qui, nella gestione in sceneggiatura di tutte la parti secondarie. Il montaggio alternato tra la casa degli orrori e la serata dell'amico è assolutamente privo di senso alla fine dei conti. Le vicende dei due amanti sono praticamente inutili come inutile è alla fine il legame che il film crea tra la famiglia di pazzi e il ragazzo scomparso fratello della dark girl. Nessuno sviluppo narrativo, solo una sottotrama che nasce e muore da sola. Anche il prologo alla fine, atto certo a caratterizzare il protagonista, risulta meno importante di quello che sembrerebbe.
Ma le scene fortissime non mancano, il terrore serpeggia, niente è lasciato all'immaginazione, l'unità di tempo (e praticamente di luogo) rende tutto maledettamente serrato.
In cantina l'orrore è ancora più forte e l'atmosfera, un pò alla Pozzo e il Pendolo di Poe, davvero affascinante.
Fino a quella ragazza quasi deforme che striscia sull'asfalto.
Horror piccolo, senza fronzoli, essenziale,che non si atteggia ma ci va giù pesante, molto pesante.
Visione imprescindibile per chi ama i film cattivi.
Ora vado a cercar di imparare a preparare il sushi, si sa mai.

Schizofrenico, irriverente, malsano e sadico: questo The Loved Ones è davvero una sorpresa perchè riesce a tenere lo spettatore incollato sulla sedia, nonostante una trama non certo originale, che mi ha fatto ricordare un po' Rob Zombie (... ma con meno humor nero a contorno!). La follia della sceneggiatura, strampalata ma godibilissima, è un brillante gioco di immersione nell'incubo splatter, alternata a piccole dosi di "teen comedy", catturando proprio per l'andamento anticonvenzionale della pellicola e l'incredibile discrasia delle tematiche trattate fra la storia principale e quella collaterale.
Nel complesso il film è riuscito e gli amanti del genere avranno davvero di che leccarsi le dita!......

SPOILER
Dopo questa visione sono sempre più convinto che il genere splatter-horror, giocando spesso fra sangue, dolore, violenza, ammiccamento sessuale e "fetida" ambiguità, sia un "divertissement" indirizzato ad un pubblico per lo più maschile... salve rare eccezioni!

Niente di eclatante, me lo aspettavo nettamente migliore....
Del genere ho preferito mum and dad.

Horror australiano crudele e folle, la ragazza psicopatica è assolutamente snervante... Somiglia un pò a Mum & Dad.. Mi è piaciuto!

mezzo torture porn,con alcune torture genialissime,come il cranio perforato da un trapano e con successiva immissione di acqua calda,davvero originale!
bravissimi poi gli attori,la boogeyman è convincente e brava,non molto bellina ma fa niente..un po' violento nonostante molta roba fosse volutamente off screen..se cercate un TP e siete stanchi dei soliti film iperviolenti che mostrano di tutto e di più in manco 90 minuti questo è il film che fa per voi,almeno c'è uno straccio di storia!
poi dura poco e seppur prevedibile nel suo genere può risultare"prezioso"

Uno dei (pochi) horror degli ultimi tempi che lascia veramente soddisfatti.
Colorato, sadico, malsano e ben girato, sfrutta un tema come quello della famiglia di pazzi in modo eccellente, dosando nel modo migliore idee già utilizzate assieme a trovate davvero buone come...

SPOILER
Mi è piaciuta molto la protagonista, perfetta nella parte, quando ripete "non ti sentiamo" con il babbo mette i brividi... Forse al protagonista maschile avrei dato almeno un paio di battute in più ;-).
Un po' buttata là ma comunque necessaria per alternare un po' la storia dell'amico, una sorta di stacco pubblicitario prima di tornare alla festa. Ogni scena nella casa è ben girata, e mette proprio addosso la curiosità di sapere cosa accadrà dopo.
Due soli piccoli difetti...

SPOILER
Un horror del genere che consiglierei di guardare rispetto ai tanti con cui invece si perde solo tempo: una sorta di come si dovrebbe fare un film utilizzando anche ciò che è stato già fatto decine di volte facendolo sembrare come nuovo. Complimenti.

Torture movie australiano, opera d'esordio per Sean Byrne, The Loved Ones è un film poco originale ma soddisfacente per quanto non esente da difetti...

Una sorta di favola in nero abbastanza cattiva e disturbante... La solita famigliola disfunzionale, vista migliaia di volte nel cinema horror, lascia un po' il tempo che trova ma Byrne è abile a richiamare in maniera più o meno velata svariati classici del passato che non starò a nominare altrimenti potrei finire fra un paio di giorni... E' tutto già visto ok, è tutto abbastanza stereotipato (il bello e dannato protagonista oppresso dal senso di colpa, la bella e innamorata, la paffuta pazza, il padre mentalmente distorto, il poliziotto scemo ecc) ma l'atmosfera a tratti è malsana il giusto con il suo mischiare torture fisiche e psicologiche a colori pastello vivaci e solari...

Byrne a quanto ho capito viene dal mondo pubblicitario ma sembra venire da quello dei videoclip visto che infarcisce il film di canzoni (per paura di annoiare il pubblico?) indy ed è forse per questo che ha avuto tanto successo in ambito underground... In realtà la regia è abbastanza solida, è la sceneggiatura che lascia l'amaro in bocca...
Il plot è talmente esile che il regista è costretto ad aggiungere una storia parallela di un'inutilità imbarazzante che onestamente non c'azzecca davvero nulla con il film... In più non mancano comportamenti insensati (entrambe le volte che il giovane si libera si comporta nella maniera più idiota possibile) e facilonerie francamente evitabili...

Aldilà dei classici a me ha ricordato molto Mum and Dad recente horror indipendente inglese... E si porta appresso più o meno gli stessi difetti del film di Sheil: scelte narrative opinabili, un finale che ci sta maluccio in un film del genere ed un'eccessiva vis recitativa di alcuni attori...
Onestamente di vedere una ragazza che per fare la pazza cattiva si mette a fare le faccette buffe ne ho piene le palle pur ammettendo che la McLeavy nel complesso non se la cava male... Anche il padre è costretto a facce buffe ma lo sguardo ambiguo gli riesce già meglio, nella norma il resto del cast!

Visivamente Byrne non se la cava male (la festa in casa ha una messa in scena a tratti notevole) e va tenuto d'occhio ma di certo The Loved Ones non è il capolavoro che molti appassionati del settore vogliono far credere...
La verità è che il torture movie non ha più nulla da dire già da qualche anno a questa parte e sarebbe ora che i registi giovani cercassero spunti innovativi senza stare lì a frullare tutti gli stereotipi degli horror per poi essere costretti ad allungare il brodo con una storia parallela da denuncia!
Gli appassionati comunque dovrebbero darci un'occhiata!

Grande horror che travalica i clichè torture porno che tanto fanno cassa, e ci sbatte in faccia un grande film di ozploatation,morboso ed estremo dove i "bush" fanno(di nuovo) paura, la musica è sempre alta e i bei faccini con il vestito rosa uccidono.
L'ho sempre detto che la musica pop fà impazzire e che ascoltare metal rende invincibili.

SPOILER

un ottimo film, a dimostrazione del fatto che, se un regista è bravo, la storia è quasi un aspetto secondario in film di tal guisa.
inusuale connubio di sadismo e simpatia, mi ha fatto tornare in mente per atmosfera il bellissimo eaten alive hooperiano.

Sia benedetta l' Australia con i suoi pazzi psicopatici, i suoi coccodrilli assassini e le reginette del ballo fuori di testa.
Coloratissimo, psichedelico, folle,The Loved Ones in alcuni momenti mi ha persino ricordato qualcosa di Waters, nella fotografia e nelle caratterizzazioni sopra le righe dei personaggi di contorno, come l' amico sfigato del protagonista.
Impressionante per come riesce a dosare tutti i clichè possibili, a miscelare la commedia, la tragedia, la violenza brutale e il senso di pietà per buoni e cattivi; impeccabile quando decide di mostrare, e ancora più forte quando invece sceglie di lasciare fuori campo la violenza.
Horror dell' anno, senza alcun dubbio.

Un buon horror australiano, uno dei più folli visti finora.
Per il resto quoto lo spoiler del commento precedente.

Il miglior film a tema "famiglie di pazzi assassini" uscito dopo il "Texas Chainsaw Massacre" originale? Io dico di sì!

SE proprio devo trovare un difettuccio...

SPOILER

ottimo horror australiano, coinvolgente e sadico al punto giusto, mezzo punto in più per la bellissima ragazza dark che esce con l'amico del protagonista.

Bell'esempio di un canovaccio molto usato ma con una chiave di lettura per niente banale. Per me la storia parallela del ragazzo obeso e la dark tormentata è abbastanza efficace in quanto riesce a creare delle pause necessarie alla vicenda principale, estremamente cruda (il cervello bollito, che spasso!) Le ragazze protagoniste molto belle, anzi io alla psico una botta non gliel'avrei negata.
Sì mi ha ricordato moltissimo Mum & Dad, un'altro piccolo gioiello del genere torture-horror.

Sulla scia di American Gothic e Mum & Dad, questo film offre poco di nuovo, ma nonostante questo, dopo trenta minuti un pò sottotono, comincia a prendere quota grazie ad una sceneggiatura abbastanza coinvolgente.
Discrete le scene di sangue così come l'interpretazione dei tre protagonisti principali.

Tutto sommato carino, di certo non aggiunge nulla di nuovo al genere, ma si lascia guardare tranquillamente anche grazie all'ultima mezz'ora che è davvero coinvolgente. Non ho affatto apprezzato alcuni personaggi di contorno, tra l'altro inutili per lo sviluppo del film,belle le scene gore piuttosto vedo-non vedo e il finale, nonostante il film sia partito un pò lentamente.

Prendete Misery e mischiatelo con la sterminata stirpe di pellicole post-Non Aprite Quella Porta (Wolf Creek, Mum and Dad, ecc.) e avrete questo The Loved Ones, che poco aggiunge a queste , se non maggior qualità ed inventiva. Benché il canovaccio sia stra-abusato, qui la storia è meno banale e con dei risvolti interessanti, senza mai cercare la soluzione più facile.
Scene gore niente male.
La protagonista poi, oltre ad essere perfettamente in parte, è anche una bellissima ragazza, perciò non resterete a bocca asciutta neanche da quel lato.
Caldamente consigliato a tutti i fan dell'horror.

Parte un po in sordina..ma poi è un crescendo di sangue e violenza non indifferente. Peccato solo che il budget non dev'essere stato granchè perchè molte scene gore sono molto vedo/non vedo ed è un peccato perchè altrimenti il film avrebbe meritato ancor di più. Certo non ci sono solo pregi ma anche qualche difetto..ad esempio il fatto che i personaggi non sono più di tanto caratterizzati..soprattutto la ragazza pazza..inoltre m'è sembrata un po stonata la storia di contorno dell'amico di Brent..certo poi nel finale si spiega qualcosa ma nel complesso non centrava nulla col resto del film. Se vi piace il genere è una piccola chicca da non perdervi.