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L'esaltazione dell'intelligenza e della furbizia di un uomo pressochè qualunque al servizio di una storia di impostazione teatrale dove tutto funziona a dovere, anche se manca un pò di pathos. Attori sufficienti dove anche il premio Oscar Rylance sembra andare al risparmio. Da consigliare ai patiti del genere.
In forte odore del tarantiniano Le Iene o The Hateful Eight come strutturata la trama, che si muove tutto in una notte e nella bottega del sarto che fa da palcoscenico di un teatro dove si muovono i personaggi, tra inganni, doppi giochi e sottile psicologia. Bella l'idea ma sviluppata così così, alcuni personaggi non riuscitissimi e un finale un pò confuso.Si mantiene a galla grazie a un buon Mark Rylance su cui poggia l'intero film...uno sguardo lo merita ma proprio quando e se non c'è proprio niente niente da vedere.
The outfit è un thriller abbastanza classico dall'impostazione tipicamente teatrale in considerazione che nulla o quasi viene rivelato dello spazio esterno. L'interno della bottega è il solo palcoscenico a disposizione e nella sua apparente passività il personaggio Rylance manipola i personaggi coinvolti, riesce sempre trovare un escamotage per poter uscire da situaazioni al limite. Solo che i twist sono piuttosto prevedibili, alcuni anche abbastanza artificiosi, tanto da pensare che l'intenzione sia quella di voler sorprendere ad ogni costo anche nei modi più improbabili. Se non fose per il buon cast che regge la baracca non lo definirei un film indimenticabile.
Il plot ha qualcosa de "Le Iene" di Tarantino. Un gruppo di criminali, una talpa che fa il doppio gioco, esplosioni di violenza, poche location. Certo non siamo ai livelli della pellicola del regista di "Kill Bill", ma il film di Moore è di buona qualità, facendo leva sugli ottimi dialoghi e sulla prova di un grande Mark Rylance. Qualche piccola forzatura non inficia sulla riuscita generale, va anche dato atto che non era facile dare un buon ritmo ad un film praticamente girato solo in un negozio di sartoria e con pochi attori.