the signal (2008) regia di David Bruckner, Dan Bush, Jacob Gentry USA 2008
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the signal (2008)

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locandina del film THE SIGNAL (2008)

Titolo Originale: THE SIGNAL

RegiaDavid Bruckner, Dan Bush, Jacob Gentry

InterpretiJustin Welborn, AJ Bowen, Anessa Ramsey, Scott Poythress, Cheri Christian, Sahr Nguajah

Durata: h 1.41
NazionalitàUSA 2008
Generehorror
Al cinema nell'Agosto 2008

•  Altri film di David Bruckner
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•  Altri film di Jacob Gentry

Trama del film The signal (2008)

Il film racconta le vicende di Ben, un uomo che si troverà a combattere contro un inspiegabile fenomeno per salvare la donna che ama, ma per farlo dovrà prima capire di chi potrà veramente fidarsi: nella città di Terminus è diffuso, attraverso i mezzi di comunicazione di massa, un misterioso segnale in grado di trasformare in un folle omicida chiunque lo ascolti. Il misterioso virus si espande emesso sotto forma di un segnale acustico irradiato da tv, radio e telefoni, facendo impazzire i suoi abitanti, in un'escalation di violenza apparentemente inarrestabile.

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Voto Visitatori:   5,59 / 10 (29 voti)5,59Grafico
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Voti e commenti su The signal (2008), 29 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  14/04/2009 19:53:25
   5 / 10
Unico film con un'unica storia, ma diviso in tre episodi e diretto da tre registi differenti.
Nel complesso l'insieme sarebbe anche accettabile. Però a non piacermi è il fatto che inizia come un vero Horror apocalittico, in cui in pochi minuti si scatena l'inferno e tutti impazziscono. Ci sono 2 personaggi, una ragazza carina e il suo amante, e a casa il marito grosso e scemo di lei.

Poi improvvisamente , in pochi istanti, l'horror finisce e inizia la commedia grottesca - alla "Shaun of the dead" per intenderci- dove l'azione si sposta quasi tutta all'interno di una casa con altri personaggi.
Infine c'è il capitolo finale, a metà strada, confuso e pasticciato.

Ovvi rimandi a vecchi classici tipo "essi vivono" , gli zombi , e la storia che sulla carta sarebbe simile a quella di "Videodrome".
Però è troppo discontinuo, e alla fine del tutto inutile. La fase horror dura troppo poco e la fase grottesca, a parte un paio di scene divertenti (tipo la rianimazione della testa e l'uccisione con il gonfiatore) è tutta roba già vista nel filone, come nel citato "Shaun of the dead" o comunque nei mille derivati del genere creato da Peter Jackson.

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/04/2009 20.28.19
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  12/03/2009 14:23:07
   6½ / 10
Strano film questo “Signal”,suddiviso in tre capitoli diretti da tre registi diversi.E’ un low budget che passa con fluidità dallo zombie movie alla black comedy,sino a sfociare nella fantapolitica seppur priva di precise denunce o prese di posizione.
La prima tranche sembra influenzata da lavori come “28 giorni dopo” o “Rec”,con la gente che impazzisce sviluppando un incontenibile istinto omicida a causa di un segnale proveniente da televisori e telefoni,inevitabile quindi in questo caso l’accostamento ad alcuni j-horror.A seguire l’azione si sposta in una villetta di periferia dove si utilizza un approccio più scanzonato,tipico della commedia horror,senza lesinare comunque su qualche effettaccio sanguinolento e un po’ di sana violenza.La parte finale è la meno soddisfacente,si tenta di chiudere alla grande ma che qualcosa sia un po’ troppo pasticciato e non torni è più che una semplice sensazione.Da gustare l'omaggio ad “Essi Vivono” ,sicuramente tra le maggior fonti d’ispirazione per gli autori e forse unico vero colpo di genio dell’ultimo atto.
Tutto sommato il film è da ritenersi interessante,non soltanto per il tentativo di produrre qualcosa di originale, ma anche per la capacità di incuriosire.Buona la struttura della trama,delineata attraverso più punti di vista e condita da sequenze fuorvianti,che sarebbero poi degli stati allucinatori ,e da alcuni flashback che chiarificano gli sviluppi che improvvisamente lo spettatore si trova dinnanzi .
Un lavoro ancora immaturo ma dotato di qualche buono spunto,più derivativo di quanto si immagini, a tratti quasi irritante nella ricerca dell’effetto, ma complessivamente da premiare(con moderazione) perché quanto meno non allineato con le solite produzioni.

4 risposte al commento
Ultima risposta 01/02/2010 09.59.06
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blabla_89  @  05/09/2008 14:54:24
   5 / 10
definirlo horror mi sembra troppo!

3 risposte al commento
Ultima risposta 09/09/2008 09.44.25
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Invia una mail all'autore del commento click  @  13/06/2008 04:16:44
   7½ / 10
Ho aspettato the signal per un bel pezzo perchè i film apocalittici mi intrigano un bel pò. Peccato che questo non lo sia affatto. Diviso in tre parti inizia in modo fulminante, in cui la gente impazzisce e aggredisce chiunque. Così, senza apparente motivo. Poi però, i registi abbandonano la strada dell'horror apocalittico per lanciarsi in quella di un horror comedy un pò vacuo che non convince del tutto.

Le scelte molto interessanti sono due: quella di sviluppare la trama secondo 3 punti di vista diversi, ma soprattutto mostrare allo spettatore le allucinazioni dei personaggi e così la trama è una smentita continua di ciò che vediamo.

Ma il film, che è pur sempre un bel film, sembra non andare mai a fondo negli sviluppi. La seconda parte, per quanto esilarante ed originale è troppo lunga e non racconta nulla che non si potesse comprendere in meno tempo. Questo relega gli altri due protagonisti ( che in questa parte non compariranno mai) al ruolo di comprimari, ed è un peccato perchè piuttosto che assistere alle peripezie di quei tre nell'appartamento sarebbe stato interessante assistere alla reciproca ricerca dei due amanti in un mondo impazzito.
Indubbiamente la scelta di ambientare buona parte del film all'interno di una stanza è dovuta a un budget basso e, sempre indubbiamente, rappresenta una variante ad altri film che affrontano il tema (ormai 28 giorni dopo ha fatto storia, e come dice Matteo, anche videodrome è preso come spunto).

Insomma, un film che poteva essere un capolavoro, è invece "solo" un ottimo ed originale film. E ringraziamo che per una volta un buon prodotto diverso dalla massa, arriva in Italia.

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/06/2008 20.39.19
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  13/06/2008 00:12:36
   8 / 10
Città di Terminus. Uno strano virus si infiltra via cavo ed entra di casa in casa scatenando la ferocia omicida di tutti coloro hanno sostato davanti al segnale televisivo anche per un breve periodo. Inizia così la strage metropolitana

Detta così la trama potrebbe far ricordare The Ring o altri migliaia di filmacci teen horror che han popolato i nostri cinema.
Ma qui la situazione è ben diversa. Partendo da un'idea di base trita e ritrita David Bruckner, Dan Bush, Jacob Gentry (tre giovani registi alle prime armi nel mondo cinematografico ma con molta cultura horror alle spalle), tirano fuori un piccolissimo gioiellino.
I rimandi a Videodrome, ma anche agli zombi romeriani sono chiari come è anche chiara la passione con cui plasmano la loro opera.
Per chiarire la struttura dell'opera è da evidenziare che The Signal è suddiviso in tre momenti gestiti da ciuscuno dei tre registi. E il registro differente si sente ed è porbabilmente un limite del film: ossia notare la diversità tra i tre segmenti (ma è proprio un appunto di rilevanza esigue).
La prima parte è girata da David Bruckner che semina ed introduce, la seconda Jacob Gentry che sorprende e poi Dan Bush cerca di concludere il meglio possibile.
Senza dubbio la parte più bella e divertente è quella centrale (avete mai visto uccidere uno con la pompetta per gonfiare i palloncini infilata nella carotine con tanto di pompatina al fine di far uscire un pò di sangue? Spettacolo!!!).
Oltre ad essere girato bene, creando un'atmosfera quasi apocalittica, e con un montaggio buono, l'elemento che mi ha profondamente soddisfatto è stato non cadere nella cretinata. Infatti ci sono due scene in cui ti dici "Nooooo no dai era così bello fino adesso...", ma il film si rirpende subito, nei secondi successivi consentendo allo spettatore di tirare un sospiro di sollievo e riflettendo al principio che sta dietro alla pellicola: Ciò che vediamo no è sempre la verità. Sta a noi verificare. Un metodo scientifico portato avanti egreggiamente da questi tre piccoli eroi che sfornano un'ottima pellicola in un periodo di carestia,
SEmbra che il 4 luglio verrà distribuito nelle sale. Un anno e mezzo dalla sua uscita negli States. Bhè meglio di niente.
Non so però quanti apprezzeranno un lavoro ben diretto, recitato ma comunque indipendente

6 risposte al commento
Ultima risposta 13/06/2008 12.34.38
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