the wrestler regia di Darren Aronofsky USA 2008
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the wrestler (2008)

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locandina del film THE WRESTLER

Titolo Originale: THE WRESTLER

RegiaDarren Aronofsky

InterpretiMickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Ajay Naidu, Judah Friedlander

Durata: h 1.45
NazionalitàUSA 2008
Genereazione
Al cinema nel Marzo 2009

•  Altri film di Darren Aronofsky

Trama del film The wrestler

Negli anni '80 Randy "The Ram" Robinson era un eroe del pro wrestling all'apice della carriera. L'incontro con il rivale Ayatollah, sconfitto il 6 aprile 1989, sarebbe rimasto per sempre nella storia dello spettacolare sport. Tuttavia, venti anni dopo "l'ariete" porta sul corpo i segni della lotta. Appesantito e decaduto, lavora part time in un grande magazzino e pratica il wrestling nelle palestre dei licei, ogni fine settimana, per la gioia dei (pochi) fan che gli sono rimasti.

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Voto Visitatori:   7,90 / 10 (426 voti)7,90Grafico
Voto Recensore:   8,50 / 10  8,50
Miglior attore in un film drammatico (Mickey Rourke)Miglior canzone originale (The wrestler - Bruce Springsteen)
VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior attore in un film drammatico (Mickey Rourke), Miglior canzone originale (The wrestler - Bruce Springsteen)
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Voti e commenti su The wrestler, 426 opinioni inserite

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Raging Bull 92  @  07/03/2009 19:25:48
   7½ / 10
Bel film, buone interpretazioni di Mickey Rourke e Marisa Tomei.
La prima parte si presenta abbastanza lenta con 5-10 minuti di inquadrature poco piacelovoli.
La seconta parte invece procede con un ritmo piacevole e in alcune circostanze ti strappa qualche sorriso.

inferiore  @  07/03/2009 18:54:06
   8 / 10
Gran bel film sul mondo del wrestiling e non solo.
Quasi un'autobiografia di Mickey Rourke, provare a tornare grande e lui ci è riuscito. Trovo ecisamente antipatica la versione dell'attore che se ne va in giro con il cagnolino sotto braccio e la camicietta ma questo Mickey dimostra di essere un grand interprete. L'oscar credo se lo sia comunque meritato Penn. Il suo personaggio è un ormai anziano e fisicamente acciaccato lottatore di wrestling che tenta di compiere un'ascesa personale nella carriera e negli affetti.
I primi venti minuti con riprese solamente di schiena e telecamera a spalla non è stata di mio gradimento come quasi tutta la prima parte che può risultare un po' lenta e statica ma di sicuro impatto sullo spettatore che sostanzialmente non si annoierà quasi nonostante l'eccessiva lentezza della prima ora. Alcune scene sono davvero favolose (vedi spoiler).
Marisa Tomei è stata molto brava nel ruolo della spogliarellista e credo che non ci sia bisogno di dire altro sul suo conto...
Dai, i 7 € e 90 del biglietto li è valsi, andate a vederlo perchè è un bel risultato.

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7 risposte al commento
Ultima risposta 07/03/2009 20.30.56
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MrVercetti  @  07/03/2009 17:31:12
   9 / 10
Sono andato a vedere questa pellicola con grandissime aspettative e, come raramente mi capita, non sono rimasto affatto deluso. Il film è meraviglioso, o meglio, Rourke è meraviglioso poichè il film è lui. In scena per il 99% del tempo non sbaglia mai, mai un momento sopra le righe, lui è Randy "The Ram" Robinson. Probabilmente il fatto di aver vissuto una vita sempre al massimo come il protagonista lo ha sicuramente agevolato a calarsi nella parte. Grande merito anche ad Aronofsky per aver lasciato carta bianca al redivivo Mickey. Ottima anche la prova di Marisa Tomei che più invecchia più diventa bella.
Per l'ennesima volta l'Academy ha perso l'occasione di premiare un film meritevole, anche se la ferita che sanguina di più è la mancata vittoria di Mickey "The Ram" Rourke.

TheGame  @  07/03/2009 14:37:42
   7½ / 10
Dopo il giustamente bistrattato "The Fountain", Daren Aronofsky, messi da parte i virtuosismi tipici del suo cinema, torna dietro la macchina da presa offrendoci una pellicola dall'inaspettata linearità e forte di poter contare su un soggetto nuovo nel cinema d'autore. Incredibilmente duro e "vero" nella narrazione degli eventi, visibilmente curato nei minimi particolari, specialmente nei primissimi minuti ove ci si sofferma sulla descrizione nuda e cruda del mondo del wrestling e senza dimenticarci poi della solida interpretazione del redivivo Mickey Rourke. Ciò nonostante è probabile che per l'academy tutto ciò non sia nemmeno degno di attenzione se messo al cospetto del ruffianamente ottimista "The Millionaire"...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  07/03/2009 14:16:12
   7½ / 10
Come giustamente indica la locandina: il trionfo di Mickey Rourke.
Dopo alcune prove discrete ma non eclatanti (escluso Requiem for a dream), Darren Aronofsky firma uno dei suoi miglior film con un protagonista d’eccezione, Mickey Rourke. Difficile sarebbe infatti immaginare questa pellicola senza il fondamentale contributo dato da “The Ram”. Di per sé la pellicola infatti non direbbe nulla di eccezionale, sarebbe discreta, ma nulla di speciale. E’ proprio Rourke con quell’aria malinconica, triste, da uomo dimenticato da tutti che cerca ancora qualche motivazione per vivere, a rendere The Wrestler il film che è. L’aspetto che si apprezza subito è la spontaneità della prova offerta, mai esagerata, come se fosse stata vissuta dallo stesso attore(ed in parte lo è). Un punto a favore è la capacità di Aronofsky di creare un film si drammatico ma mai eccessivo, che non cerca la lacrima facile dello spettatore, ma la trova inesorabilmente grazie alla capacità di emozionare del proprio protagonista.
C’è una sorta di analogia tra il personaggio di Mickey Rourke e quello interpretato dalla splendida Marisa Tomei. Entrambi vengono ricordati dagli altri non per come sono nella vita ma solo per il personaggio che rappresentano, rispettivamente un campione di Wrestling ed una spogliarellista. Entrambi cercano quel qualcosa al di là dell’immagine che si sono creati, ma senza riuscirvi.


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L’unica cosa che mi ha lasciato un po’ perplesso è la sceneggiatura, non proprio incisiva a mio avviso.
Bello invece il finale, azzeccato quanto inatteso. In conclusione è una pellicola che mi sento di consigliare non tanto per le innovazioni pressochè nulle che ha apportato al genere, ma per la fantastica prova di Mickey The Ram Rourke.

msalvadori1  @  07/03/2009 13:13:08
   7½ / 10
manera4  @  07/03/2009 12:51:07
   9 / 10
Mickey Rourke, per questo film si meritava l'oscar ,ma anche se non l'ha ricevuto materialmente penso che resiti per tutti il vincitore morale di quest'anno.
Il film affronta la vita del WRESTLER vista da dietro il ring; debolezza psicologica e solitudine sono i cardini sui quali si poggia tutta la storia, mettendoci davanti all uomo non al lottatore.

Allen_I  @  07/03/2009 12:48:10
   7 / 10
Sì, questo 'The Wrestler' racconta una bella storia ma non riesco proprio a considerarlo come un capolavoro.

La parte centrale incentrata sulla decadenza del lottatore, gli steroidi, la sua solitudine, il rapporto inesistente con la figlia, le nottate ai night è troppo lenta e scontata...non mi ha colpito esageratamente..

Il finale comunque risolleva il film...il non ritiro nonostante un cuore ormai andato e il discorso del lottatore sul ring con infine l'ultimo match e lo sforzo di non chiudere il match per godersi gli ultimi momenti di acclamazione della folla nei suoi confronti ripagano comunque la visione...

Poi la entry theme spacca......Sweet Child O'Mine ....

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  07/03/2009 12:31:08
   7 / 10
E' un bel film, vivamente consigliato, che però non riesce ad svecchiare una storia troppe volte raccontata.
La parte centrale melanconica con la figlia appiattisce troppo la trama ad un livello quasi televisivo, mentre altri spunti (come le riunioni di wrestlers) nelle palestre scolastiche sono grandiosi: tutti a leccarsi ferite, graffi indelebili di una vita vissuta a senso unico.
Il nero dell'anima è perfettamente incarnato nella superba interpretazione di Rourke, che con il suo fisico (o meglio, sopra il suo fisico) distrutto dall'età, racconta la decadenza e la disillusione.
Vale la pena di vederlo, anche solo per questo.

Invia una mail all'autore del commento f_calderini  @  07/03/2009 12:24:20
   8 / 10
Bel film. Dramma umano ben recitato e diretto. Per certi versi mi ha ricordato Monster... molto crudo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  07/03/2009 12:02:19
   8½ / 10
Finalmente è uscito questo film che attendevo da tempo. Fortunatamente le mie aspettative non sono state deluse. Aronofsky mette in scene, con una regia più passionale e meno originale di altri suoi lavori, una storia di decadimento e degrado veramente toccante. A farla da padrone è lo straordinario Rourke, artefice di un'interpretazione che meritava l'oscar. E' perfetto in ogni scena. Abbastanza buona anche la prova di Marisa Tomei sebbene trovi eccessiva la sua candidatura per l'ambita statuetta. Mi sono piaciuti molto i titoli di testa, cosa da sottolineare visto che non capita spesso di trovarli ben congeniati, e bella anche la canzone del Boss. Assolutamente consigliato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  07/03/2009 11:56:49
   8½ / 10
Sestri Potente  @  07/03/2009 09:56:14
   9 / 10
"The Wrestler" è la storia di Randy "The Ram" Robinson, un uomo per il quale il ring e le urla dei tifosi erano tutto nella vita, e ancora adesso, alla fine della sua carriera, vive goffamente in funzione di esse, distruggendo tutto quello che gli sta attorno. Emblematica la sua entrata come commesso al supermarket, quella scena, da sola, rappresenta alla perfezione tutto quanto il film.
Eccezionale la prova di Mickey Rourke, chi meglio di lui poteva interpretare Randy " The Ram"?

Kesson  @  05/03/2009 14:26:40
   9 / 10
Splendida pellicola che tratta di un argomento piuttosto particolare, ma che grazie anche a questa scelta assume un significato quasi universale sulla vita, fatta di successi e fallimenti, sconfintte e rivincite. Simbolicamente Darren Aronofsky sceglie un mondo, quello del wrestling, che ha visto il suo massimo splendore negli anni '80, e ricalca nella pellicola questo contrasto fra l'epoca attuale, dove a fatica riesce a sopravvivere uno strepitoso Micky Rourke nei panni di una vecchio wrestler dal passato glorioso e dal presente ammaccato e insignificante. Provato da una vita di fatiche ed eccessi il nostro eroe si trova a dover combattere con un mondo che non lo brama più, fatto di ricordi e dall'incessante voglia di calcare ancora le scene, per pochi dollari, ma soprattutto per gloria personale. Quando "The Ram" si vedrà tradito dal suo stesso corpo, troppo provato per resistere alle fatiche di un mondo che fortemente desidera, ma che allo stesso tempo può rivelarsi fatale, si sente definitivamente perduto. In questo stato di smarrimento, c'è una ricerca incessanete di quelle componenti, famiglia, amore, che il wrestler aveva tralasciato, quasi dimenticato, per la sua carriera e vengono alla luce tutte le difficoltà, di un uomo solo alla disperata ricerca di un senso per la sua vita.
Inseguire il proprio istinto, i propri sogni è il desiderio di "The Ram", sacrificando tutto il resto, per il suo fedele pubblico che ancora lo acclama e lo esalta.
Aronosfky sforna una regia scarna e lineare, abbandonando i virtuosismi dei suoi lavori predenti, ma compensa con la cura quasi maniacale dei dettagli che ricalcano una frattura generazionale di un uomo fuori dal suo tempo. Dialoghi meravigliosi ed intepreti perfetti, su tutti come detto un incredibile Mickey Rourke veramente meritorio del premio oscar come miglior attore, e della sempre brava e bella Marisa Tomei.
Un film meraviglioso, commovente ed indimenticabile, che si prende la briga di raccontare una storia universale sulla vita, non scadendo mai nel retorico e nello scontato.

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Ultima risposta 05/03/2009 14.50.42
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andrea9002  @  03/03/2009 22:10:41
   8 / 10
Coraggioso e commovente, racconta in maniera cruda e sincera la degenerazione di una via vissuta al massimo.
Per alcuni versi mi ricorda Rocky anche se le storie sono molto diverse.
Chissà se ci saranno seguiti!
Emozionante e toccante... almeno una visione è indispensabile!

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benzo24  @  02/03/2009 11:04:49
   8 / 10
straordinario mickey rourke, regge tutto il film da solo, un film classico lontano anni luce da quella boiata di the fountain, lineare che non cade nella facile trappola del buonismo a cui gli americani spesso ricorrono. bellissima anche la canzone finale di springsteen.

minù  @  26/02/2009 11:39:45
   10 / 10
Darren Aronofsky firma il suo capolavoro e Mickey Rourke la sua migliore interpretazione un film veramente struggente e emozionante ..penso sia stato uno dei pochi film che mi ha commosso veramente ...
da antologia tutto il combattimento con "l'uomo del bricolage ",bella e brava anche marisa tomei ma il vero mattatore resta Mickey Rourke, quando sale sulle corde per un ultimo colpo dell'ariete sono lacrime e applausi a scena aperta. imperdibile.

mister_snifff  @  16/02/2009 15:14:15
   9½ / 10
Il miglior film mai realizzato sul wrestling? boh non lo so... sicuramente, come scritto in prec. comm., The Wrestler e' prima di tutto un omaggio a coloro i quali son costretti a vivere una vita che non hanno scelto e a wrestlare(???) contro un destino poco magnanimo, e' un' onesta rappresentazione della vita di un atleta, una vecchia gloria che inizialmente col passare degli anni ha visto fuggire via la fama del tempo che fu e poi vede venir meno il motivo per cui ha vissuto, il lavoro che ha amato. Egli realizzerà che non potrà piu' essere un guerriero/eroe del ring, ascoltare le urla dei fans adoranti ma sarà un semplice uomo smarrito nella sua nuova vita ridipinta alla meno peggio ... e quindi chi e cosa amerà ora Randi “The Ram” Robinson? La figlia dimenticata nel glorioso passato o la non piu' giovane stripper con la quale condivide un presente non più radioso e l'inquietante visione di un futuro fatto di miseria e solitudine? D'ora in poi The Ram non dovrà piu' fare i conti l'assuefazione ai painkillers usati per reggere quei combattimenti estremi che han segnato il suo corpo ma quella relativa al dolore e alle sofferenze della vita quotidiana

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Ultima risposta 02/03/2009 16.49.10
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Clein  @  06/02/2009 11:20:20
   8 / 10
Film molto coinvolgente. Interpretato con grande spirito e voglia di scoprirsi. Questo film parla di un wrestler fallito, che si rende conto all'improvviso di trovarsi solo in una vita disastrata ed ormai difficile da gestire.
Decisamente consigliato.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  22/01/2009 22:03:31
   9 / 10
I titoli di testa sembrano quasi quelli di un comic americano, poi vediamo l'omone che sembra di gomma, con quel volto gonfio e il fisico scolpito, e subito ci si immerge in questa storia semplice e autentica. E' sempre lui, The Ram, il super eroe degli anni '80, e anche se ora a un vecchio gioco di wrestling del Nintendo i ragazzi preferiscono Call of Duty 4, lui non si abbatte, e continua a lottare contro i suoi nemici storici. Firma meno autografi, le folle non lo seguono più come un tempo, la figlia lo odia, ma lui prima di combattere si sente vivo come una volta: il wrestling per lui è tutto. Un attacco di cuore lo farà tornare sulla terra: si dovrà riappacificare con la figlia, trovare un lavoro e rimediarsi una persona che lo ami, seppur questa sia la ballerina bellissima di un night.

E' una storia, è umana.

Regia innovativa, potrebbe dividersi in due parti: quella in cui Randy è in palestra sembra un documentario. Si spiano letteralmente gli attori, sembra quasi che quelle telecamere siano invisibili e si entra in un mondo fatto di pillole e muscoli, feroce solo all'esterno, amichevole nell'intimità. Poi c'è l'altra vita, quella che il wrestler non vuole vivere: qui la regia è canonica,un vero e proprio film, girato bene ma freddo, a disagio lontano da quelle atmosfere a cui il nostro protagonista è tanto affezionato.

Momenti altissimi di cinema: i sussurri e le grida prima di varcare la tenda del supermercato nel primo giorno di lavoro della sua nuova vita e i dialoghi, gli sguardi, le espressioni di un padre in cerca di perdono e di amicizia.

Mickey da oscar, non mi va nemmeno di elogiarlo, basta guardare il film. Bravissima anche la Tomei che sta ufficialmente entrando nella mia classifica delle donne più brave e tope di Hollywood.

Per me, per adesso, il film più bello della stagione.


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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  12/01/2009 16:58:13
   9 / 10
ho perso il conto delle volte che me lo son rivisto, è splendido.
poi io sono un po' di parte, in quanto (orami ex) fan del wrestling duro e puro delle indies, quello che stronca a 25 anni le carriere e di cui porti i segni sul corpo e nell'anima per tutta la vita.
aronofsky mette in scena un'altra delle sue storie reali, impietose, su persone inadatte al mondo quotidiano, capaci di vivere solo in una realtà fittizia, una realtà che curi il loro ego e il loro mal di vivere. in requiem questo scorcio liberatorio era la droga, in the wrestler è il bisogno del calore umano, dell'apprezzamento continuo di qualcuno vicino a noi. un affeto che per randy the ram è introvabile nel mondo reale, in cui le persone sono troppo legate ai loro bisogni personali per poter condividere qualcosa con lui (il bisogno di un posto fisso di lavoro-motivo per cui non funziona fra lui e la tomei, il bisogno di odiare qualcuno per proteggersi-per il quale naufragherà il rapporto con la figlia, anche solo quello di giocare ad un nuovo videogame-per cui il bambino gli negherà una rivincità al nintendo)
miglior prova in carriera per rourke. dire da oscar è riduttivo, qui siamo nella leggenda, ai livelli di de niro in toro scatenato.
e nella conclusione, mentre il pubblico si sgolava con il CZWano "ho-ly shit! ho-ly shit!" e l'artista ormai avviato alla sua fine regalava l'ultima ram jam, una lacrima mi è scesa...

9 risposte al commento
Ultima risposta 22/01/2009 18.20.54
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Crimson  @  23/09/2008 19:32:25
   6½ / 10
Mi aspettavo sicuramente di più da questo film, premiato con il Leone d'oro. Aronofsky appare molto lontano dallo stile dei suoi film più belli ('pi greco' e soprattutto 'requiem for a dream', che resta quello che preferisco) trattando una storia dalle valenze e dalle sfaccettature già ampiamente sfruttate. Penso che questo film non abbia i contenuti che valgano un tale riconoscimento, e che non produca emozioni genuine del cinema passionale a cui si ispira ma da cui è lontano, complice anche uno sviluppo della trama prevedibile.
Uno dei pochi elementi realmente grandiosi della pellicola è la stupefacente interpretazione di Mickey Rourke, che mai avrei immaginato potesse essere di tale levatura. La comprimaria Tomei sfodera un'altra delle sue prove tutteugualitutte indistintamente dal ruolo (in questo caso una spogliarellista), e il risvolto relativo alla figlia del protagonista, nonostante i suoi momenti riusciti (l'acquisto e la consegna del vestito) sfocia in una scena deludente e poco credibile. Al di là dei gusti non serve aver visto troppi film per capire che non è un capolavoro, poi sulle emozioni che ognuno prova, liberi di emozionarsi. E ben venga per chi ci è riuscito.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  16/09/2008 11:35:26
   8½ / 10
Messi da parte i virtuosismi tipici del suo cinema (e i fischi ricevuti a Venezia per The Fountain) , il buon Aronofsky torna in pista con un film strardinario: la storia pur risultando priva di originalità è raccontata in maniera magistrale, con una sceneggiatura capace di bilanciare perfettamente ironia e dramma, attraverso momenti più descrittivi (vedi la prima parte sul mondo sotteraneo delle leghe inferiori del Wrestling) ad altri più intimi e commoventi dove la telecamera cattura ogni minima emozione senza mai crollare nella retorica o nella macchietta. Sicuramente è un prodotto privo di metafore e cose non dette, tutto è spiattellato in faccia allo spettatore, ma il ritratto che ne esce fuori è assolutamente devastante, con un Mikey Rourke in vero e propio stato di grazia; vincitore morale dell'ultima coppa volpi a Venezia, il vecchio Mikey è la vera anima dell'intera operazione, capace di rimanere in scena per il 99 per cento della pellicola senza mai sbagliare una virgola, grazie anche a un'isospettabile mimica facciale capace di conquistare l'intera platea in un nanosecondo...fantastiche poi le scene sul ring, dove l'attore dimostra di cavarsela egregiamente anche nei momenti più fisici. Nota di merito anche per la comprimaria Tomei (ancora in splendida forma dopo il buon lavoro svolto con Lumet) e tutto resto del cast dove nessuno sbaglia un colpo (dal padrone del supermarket a tutti i lottatori). Per ultimo un elogio particolare alla scena finale: inarrivabile.

8 risposte al commento
Ultima risposta 09/03/2009 23.30.17
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  10/09/2008 11:42:16
   8½ / 10
Personalmente trovo il mondo del Wrestling indipendente e dei circuiti minori più interessante e più "vero" (per quanto possa valere questo termine) del "pro wrestling". Atleti meno altisonanti ma incontri dove ci si fa decisamente più male. Ed è questo che il pubblico vuole vedere.

Oltre ai nuovi wrestlers emergenti e di minor caratura, può capitare di trovare qualcuno dei livelli più alti che "retrocede" nella fase discendente della carriera: uno di questi è Randy "The Ram".
E quale attore migliore di Mickey Rourke poteva rappresentarlo?
La storia di Randy si confonde spesso con quella dell'attore famoso per i suoi film alla fine degli anni '80 e dei primi '90 che solo recentemente è tornato alla ribalta dopo un periodo di eccessi e boxe.
Oggi i segni sul volto e sul corpo di Randy/Mickey continuamente rimandano al passato, cosi come (in maniera questa volta nostalgica) il micromondo creatosi intorno al wrestler che vive di ricordi.
Questo micromondo, il declino e la voglia di riemergere dell'uomo è splendidamente rappresentato da Darren Aronofsky, regista talentuoso e coraggioso nel tornare a Venezia dopo il complesso e forse troppo criticato "the fountain".

Aronofsky si dimostra un regista ormai maturo e consapevole delle proprie capacità. La voglia di dover colpire lo spettatore a tutti i costi con sequenze spesso forzate che sconfinavano nel regno dei videoclip sembra ormai distante anni luce, ma non per questo la regia del cineasta newyorkese è meno ricercata e curata (sempre supportata dalle bellissime musiche di Clint Mansell).

Oltre allo stupefacente Rourke, nel cast è presente l'alter ego femminile di Randy, Cassidy, una spogliarellista interpretata dalla bellissima Marisa Tomei, anche lei costretta a far fronte al passare del tempo e ad una vita reale al di fuori del night club.

The wrestler è sicuramente un film riuscito sotto tutti i punti di vista che potrà far parlare di se anche alla consegna degli Oscar, soprattutto per la prova di Randy "the Ram".






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4 risposte al commento
Ultima risposta 08/03/2009 21.15.15
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  09/09/2008 10:42:08
   7½ / 10
Buon film di Aronofsky costruito su misura per le poderose spalle del mostruoso (in tutti i sensi) Rourke. Ottima l'ambientazione del mondo del wrestling e del degrado urbano e morale di una certa America.
Certo il film, nel suo svolgimento, non spicca per originalità.
Dopo 10 sai già che il film proseguirà seguendo l'opzione A o l'opzione B, dopo mezzora opti decisamente per l'opzione B.
Il film è comunque da vedere, sia per la solida regia e, soprattutto, per il Mickey di 'The Ram', un personaggio difficilmente dimenticabile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  08/09/2008 19:21:42
   8 / 10
Un film che solo col tempo (e magari dopo una visione in più) mostrerà le sue risorse, come per es. l'illimitata capacità di Anorofsky di mettere in campo il suo talento visionario (dopo il pasticciato "The fountain") raccontando l'autodistruzione e l'annientamento come solo lui sa fare.
Quello che in un primo tempo può sembrare un gioco abilmente costruito sulle doti di Rourke e sulla sua vicenda autobiografica in realtà cela sfumature diverse: l'abilità di sovvertire i clichè (cfr. l'incontro con la figlia non si risolve nel modo che tutti prevedono) e quel miraggio di libertà che - attraverso la vita e la morte - fa di Ram un personaggio ora reale ora virtuale, ma soprattutto l'unico Eroe di un mondo che regge il fallimento come (disperato o fatale) trionfo.
Un Leone meritato? Chi se ne frega. Ma non va giudicato superficialmente, però

6 risposte al commento
Ultima risposta 06/03/2009 22.48.22
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HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

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LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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