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Puntiamo anche ai ragazzini? Si! Quindi si ammorbidisce tutto. Non funziona il mix di splatter con buonismo natalizio. Il film parte alla grande scena del bar, premesse ottime. Togliendo le parti bambini (che non sono male prese a sé) si poteva puntare a qualcosa di più epocale. Si trascina al finale senza colpire. Anche locandina molto bella.
Non può arrivare alla sufficienza, se pur può piacere.
Il film esordisce con una scena spassosamente seria: Babbo Natale che getta via i doni quando sott'un albero trova i pacchi Amazon (verrà mai incluso nel catalogo Prime Video?). E termina con un colpo di scena imprevedibilmente magico. Nel mezzo irrompe un sosia di Thor che si comporta come Deadpool (Leitch è fra i produttori), godendo del cinico irriverente, dissacrante "massacro" del paio di classici citati dal regista norvegese. "Un'opera schizofrenica e multipolare...che, per la smania di accontentare un po' tutti, non potrà che fare la gioia di molti ma anche il fastidio d'altrettanti" (Matteo Vergani).
Ciao. Visto mercoledì scorso presso Giometti cinema di Pesaro.
Che dire, non mi aspettavo chissà cosa, ma la sceneggiatura è particolarmente pietosa. Certo, un babbo natale particolare, ma non basta a tenere alto il ritmo.