vampires (1998)

Nel primo assolato e sanguinoso quarto d'ora ci viene mostrato il modus operandi di questa banda di cacciatori di vampiri capitanati dal cazzùtissimo James Woods. Da quel momento in poi si pensa che tutto il film sarà così, una guerra continua tra questi cacciatori e i non morti, e invece no; cinque minuti dopo la vittoria iniziale, l'intera squadra viene smembrata e sbudellata in un'orgia di sangue da un gruppo di vampiri assatanati lasciando così Woods da solo alle prese da un lato con il suo luogotenente che tiene in ostaggio una presunta infetta, dall'altro con un prete ingenuo che tenta invano di redimerlo; tutto questo mentre è in viaggio nel suo furgone alla ricerca del capo dei vampiri.

Un buon horror che si allontana dai clichè del vampiro classico, si rivela originale in certe trovate (il processo di stanamento e distruzione dei vampiri) e riesce a suggestionare grazie alle sue marcate venature western (un pò come "Il Buio si Avvicina" della Bigelow). Woods è un antieroe perfetto e le scene d'azione sono ottime così come la regia e le musiche; c'è da dire però che non è che aggiunga poi molto al genere, senza contare che nella parte centrale si affossa un pò troppo (fortuna che si risolleva nell'adrenalinica parte finale).

Carpenter è uno dei miei registi preferiti, ad ogni modo questo "Vampires" l'ho visto solo 3/4 volte in 12 anni e quando decido di guardarlo sono sempre un pò restio, probabilmente perchè non è emozionante come altri lavori del regista.
E' bello e nel suo insieme va sicuramente apprezzato, ma personalmente è uno dei Carpenter che guardo meno volentieri.