Venticinque anni dopo un suicidio di massa di alcuni membri di un culto religioso, l'unico sopravvissuto torna sulla scena della tragedia con un equipaggio per un documentario al seguito.
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Ok a questo punto ne ho la conferma definitiva,i film prodotti dalla Blumhouse non riescono proprio a piacermi..... e non perché io parta prevenuto (oddio ormai un pochino si) ma perché presentano delle sceneggiature di una demenza allucinante. Questo film non fa per nulla la differenza è pieno zeppo di cliché e (non) spaventa attraverso i soliti prevedibili jump scare........... e dire che la tematica trattata poteva anche risultare inquietante ed interessante. L'aspetto tecnico come succede spesso invece non è affatto da buttare,regia e fotografia riescono a costruire una buona atmosfera e a trasmettere un certo senso di claustrofobia,tutt'altro che esaltante invece la recitazione. Una pellicola parecchio banale che non si lascerà ricordare.