x - a sexy horror story (2022)

No via.. troppo da bimbiminkia!
Bella la scenografia e poi stop!
Attori pessimi,
trama assente,
Scene surreali!

Guardatevi piuttosto A Classic Horror story! ( a confronto mi e' sembrato un capolavoro)

Nel film slasher anni '70, ultra citazionistico in modo smaccatamente dichiarato, e per questo godibile. Certo la parte iniziale dura un po' troppo, ma Mia Goth è bravissima e tiene tutto il film sulle sue spalle senza mai far calare l'attenzione.

Un omaggio al genere horror-slasher e i b-movie anni '70. Attinge a piene mani dai grandi classici del genere come il "Non aprite quella porta" o " Venerdì 13" disseminando qua e là citazioni e riferimenti. Ambientazioni, situazioni e personaggi, nonchè inquadrature sono tipiche di quel tipo di film...ma questa pellicola non è solo un collage banale di quel tipo di film ma ci mette anche un suo stile personale con inquadrature inquetanti e grottesche,

SPOILER oltre ai bei piani sequenza . Inoltre non è solo una storia horror di assassini e morti violente ma ci sono dietro anche delle tematiche intrinseche interessanti : Il porno come espressione di libertà in un epoca come gli anni 70 inoltre si parla dei contrasti tra la spensieratezza della gioventù e i rimpianti della vecchiaia. Bravissima Mia Goth protagonista assoluta con

SPOILER

Un buon inizio per la trilogia di Ti West. Si guarda con piacere, combinando bene divertimento e splatter. Certi momenti sono decisamente disturbanti!

Mi è piaciuto molto, seppur non ci sia una credibilità al 100% di ciò a cui si assiste. Però il misto erotico e horror e tutto il tema del confronto gioventù e vecchiaia è decisamente ben ripreso. Mi ha tenuto incollato allo schermo dall'inizio alla fine e sono curioso di vedere gli altri due film della trilogia...

Atmosfere cupe, malsane, condite da uno splatter di qualità. Decisamente niente male.

Non Aprite Quella Porta.

Si sente la presenza di questa pietra miliare nel corso di tutto il film di T West.
A partire dalle numerose citazioni: ad esempio, quella del furgoncino dei ragazzi, che passa proprio vicino ad un teschio animale a bordo strada (in Non Aprite Quella Porta invece è un cadavere, se non sbaglio di armadillo).
Per non parlare della casa: è praticamente identica a quella della Famiglia Sawyer. L'ingresso, che dà su una scala che sale al primo piano, è una riproduzione allo specchio di quello della casa del Leatherface (il corridoio sale a sinistra anziché a destra), manca solo il fantomatico portone di metallo.
L'ambientazione è la medesima: le province abbandonate del Texas, afose e cinicamente aride, anche di sentimenti. Ma è soprattutto lo schema di Non Aprite Quella Porta ad essere pedissequamente seguito: dall'inizio (si parte con una scenetta post-massacro) si salta al pre-massacro, ovvero alla beata ingenuità dei ragazzi impegnati nel viaggio inconsapevole verso la loro mattanza. E poi, la stranezza degli ospitanti, l'aria malsana che il film (tenta) di trasmettere.
Sì, tenta, ma non riesce fino in fondo. In particolare, manca di farlo proprio nelle scene culmine:


SPOILER

Ovviamente i protagonisti sono stupidi e meritano quel che capita loro, ma Maxine è un'ottima protagonista.
Tutto sommato è un Rednecks Horror soddisfacente, fatto bene e recitato altrettanto bene, con convinzione da parte di tutti gli attori. Soddisfacente grado di splatter in qualche scena. Ottima la ricostruzione dell'America di quei tempi (1979). Ti West si conferma un regista capace di ricreare perfettamente l'atmosfera, anche storica, di quei tempi.

Nel complesso, quindi, un bel film horror. Da vedere!

Segnatevi anche da vedere, sempre di T West, il bellissimo Pearl, dove vedrete l'antefatto degli eventi narrati in questo film.

In realtà non saprei come definirlo, sarebbe pure fatto bene, ma non riesco a prenderlo sul serio.

Più che un "omaggio" a quel capolavoro horror di "Non aprite quella porta" del 1974 di Hooper, questo "X - A sexy horror story" pare una vera e propria scopiazzatura che rasenta il plagio. I due pazzi anziani poi fanno alquanto ridere. Sembrano usciti da "I soliti idioti".
Come valutazione non scendo sotto il "mediocre" perché la prova della Goth è notevole, la quale farà un ulteriore step recitativo nel "successivo" Pearl, lì si, davvero impeccabile.

Da vedere sì, ma solo per arrivare a "Pearl" che è il gioiellino horror di Ti West...
"X" è un omaggio agli slasher '70 '80 come detto ampiamente nei commenti sotto...
Non mi ha entusiasmato ma è diretto bene, curato bene e recitato ancora meglio.
Le uccisioni non mi hanno dato né brividi né tensione, su questo devo un attimo rimproverare il bravo Ti West. Erotismo appena accennato.
Mia Goth, ha bisogno di ulteriori elogi? Qui interpreta addirittura due persone completamente diverse... LE: Lavoro Eccezionale.

Gustoso omaggio al cinema slasher anni 70/80 ed in particolare a "Non Aprite Quella Porta " del vecchio Hooper,girato bene e ben interpretato ( brava in particolare la Goth).
Certo non arriva ad essere sporco e marcio come le pellicole di quegli anni ma è un buon tributo e una riconferma dell' abilità di Ti West.

Citazionista in modo sfacciato (Hooper, Coppola, Hitchcock, Tarantino) ma anche con una notevole capacità da parte del regista di creare cinema: da una storia classica dell'horror (amici in case isolate e squartamenti dietro l'angolo) Ti West costruisce un film che non solo trova momenti originali e d'impatto cinematografico (splendida la canzone con annesso split screen) ma riesce anche a portare sul grande schermo la storia statunitense (dal Vietnam al razzismo del sud, dall'arrivismo pre-reaganiano del trionfo dell'immagine al femminismo dei '70) e a ragionare sull'importanza del corpo come strumento di successo ma anche di potere. Corpo che inevitabilmente viene segnato dal trascorrere del tempo, altro tema centrale della pellicola, così come quello dello sguardo, del chi guarda cosa: i nostri protagonisti stanno non a caso girando un porno (cinema per eccellenza del guardare il conturbante), spesso vediamo scene di sovrapposizione metacinematografica e l'atto del guardare è (o può anche diventare) punizione (una delle vittime viene uccisa proprio mentre guarda). Insomma, un film certamente derivativo come impianto ma capace, pur rispettando gli indirizzi del genere, di lavorare con coerenza e consapevolezza sui temi, i modi del racconto e le immagini del discorso filmico.

Una scalcinata ma ambiziosa troupe cinematografica va a girare un film porno in una fattoria texana . Non sarà una buona idea .... Cominciamo dalla fine , dicendo subito che questa pellicola del fin troppo lodato Ti West me la aspettavo meglio . Non dico che sia brutta , anzi , però secondo me non è nemmeno quella pietra miliare della cinematografia horror del 2000 che qualcuno diceva . La trama è quanto di più classico ci si possa immaginare e sembra voler omaggiare , sin dalla collocazione temporale di fine anni '70 , autentici modelli del genere come " Non aprite quella porta " o " Quel motel vicino alla palude " . I personaggi sono la tipica " carne da macello " e si fanno eliminare uno ad uno in maniera sfacciatamente ingenua , per usare un eufemismo . Pure l' aspetto erotico , qui trattato in maniera più spudorata del solito , è un tipico topos del genere , tanto che si è spesso sostenuto che la terribile fine che fanno i personaggi di questo tipo di film è quasi una punizione per la loro eccessiva disinvoltura sessuale . L' unica novità che questa pellicola offre è invece l' età degli assassini , vecchi bacucchi ma ancora con spiccati istinti carnali . Ed è questa forse la cosa più spaventosa e repellente della vicenda , il vedere questi incartapecoriti vecchietti che provano ancora una malsana eccitazione sessuale e cercano di sfogarla sulle loro vittime ! L' aspetto sexy , piuttosto marcato , aggiunge un punticino al film , grazie alla generosità delle due protagoniste femminili che , visto il mestiere che fanno , non si tirano certo indietro . Molto buono anche il livello di gore che accompagna tutta la cruenta vicenda . Il cast è composto da volti poco noti ma efficaci alla causa . L' unica abbastanza affermata è la bravissima inglesina Mia Goth , che interpreta il duplice ruolo della giovane protagonista , con la sua bellezza quasi infantile , e della sua anziana antagonista , con il suo corpo in decrepito difacimento . In attesa di vedere il prequel , uscito successivamente , a questo film affibbio un buon 6,5 .

Inferiore a Pearl ma tutto sommato può valere una visione.

Se l'intenzione era quella di omaggiare i vecchi horror anni 70, e trarne spunto per fare uno slasher in stile "Non aprite quella porta" direi che l'obbiettivo è stato centrato alla grande, si respirava davvero quell'atmosfera, è stato creato un gran personaggio come Pearl, che si ricorderà ed è stata messa in piedi una storiella che reggesse il tutto.
Qualche omicidio degno di nota e il film che scorre bene fino al finale.
Un horror riuscito e che merita di essere visto, prima di recuperare il prequel con la storia proprio di Pearl, che è sicuramente la cosa più interessante della pellicola.

Discreto horror, bella location e buona dose di splatter. Nulla da ricordare, tutto già visto e rivisto.

Può darsi che sia un buon omaggio agli horror degli anni 70-80, ma a me è piaciuto poco. È un trashone di serie B nel quale sappiamo già come andrà a finire. In questo genere di film non un problema essere scontati, ma abbinarlo al piattume fa emergere quanto sia scontato. Non ha mordente per renderlo interessante. Aggiungendo i dialoghi pressochè nulli, ma proprio meno di zero, la coppia di vecchi fastidiosi e il fatto peggiore che non mostrano la santerellina in azione non mi fa dare la sufficienza.

è un buon film, ottima trama, ottimi personaggi, si cita a piene mani tanti film del passato (sia horror che erotici) senza che questa cosa diventi il fulcro portante del film, dimostrando che Ti West conosce bene la materia che tratta e la visione di nudità non è assolutamente una novità, ma ai giorni nostri è sicuramente apprezzabile (non nel senso che devono essere mostrati per forza, ma giusto per uscire dalla gabbia di pudicità cui ci hanno abituato).
da amante del genere, ed anche del cinema vecchio stile questo film non lo si può non apprezzare.

Uno dei migliori horror che ho visto negli ultimi anni.
Un'autentica festa del cinema con rimandi a grandi pellicole del passato ma anche tanta capacità di divertire e intrattenere.

1) Ennesimo "American Gothic", sottotesto sociale contro l'ipocrisia puritana del "Deep South" e della "Rust Belt". 2) Ennesim'orrore del conflitto fra l'illusoria vitalità giovanile e il rimpianto senile dei moribondi, qui mostrato in montaggio alternato e rappresentato da un'unica attrice (Mia Goth: "nomen omen"). 3) Manieristico nei rimandi meno espliciti a "Boogie Nights", "Shining", "Psycho", che non avevano necessità di ricorrere al sottogenere slasher. Dall'A24 non c'è d'attendersi di più.

Colonna sonora e le atmosfere anni 80 ottime,così come le varie scene horror splatter fatte veramente bene,la tensione non manca mai,si lascia vedere

Ti West si dimostra ancora una volta uno dei migliori registi horror degli ultimi anni...
A livello di sceneggiatura il film (se non lo si considera parte di una trilogia) non tocca corde innovative ma a livello visivo la qualità è davvero ottima; il regista dimostra un'ottima tecnica. Colonna sonora, fotografia, location e montaggio sono ottimi e ben rendono la collocazione temporale di fine anni 80.
Bene il cast, qualche momento tensivo più che riuscito ma soprattutto tasso splatter elevato e variegato (West prende di mira tutti i punti deboli "storici" dello spettatore horror).
Non è di certo un capolavoro ma merita nel suo genere.
Attendo speranzoso il resto della trilogia.

Pensavo fosse più bello, leggendo i commenti.
2 vecchietti un po' troppo vivaci un tutti i sensi...

Al contrario di tanti critici, reputo la pellicola un maldestro tentativo di omaggiare gli slasher movie anni 70' due tra tutti Non aprite quella porta e Quel motel vicino alla palude, entrambi di T.Hooper.

Ti west che apprezai alla regia di the sacrament, qui mette in mostra un film che reputo vuoto e mediocre seppur ha dalla sua interpretazioni piuttosto riuscite, come quella di Mia Goth nel doppio ruolo affidatogli.

I personaggi sono quelli classici dello slasher, che subiranno le angherie di due anzianotti, che sembrano piu delle mummie incartapecorite che non farebbero paura a nessuno.
Non capisco come un prodotto del genere abbia un prequel e addirittura un sequel in programma.



SPOILER

Slasher ambientato a fine anni'70 che guarda dritto a "Non aprite quella porta" con un pò di "Quel motel vicino alla palude" (e citando tra le altre cose "Psycho","Alligator","Boogie Nights").C'è un pizzico di sesso e nudità in più del solito(ma la Goth concede assai poco rispetto alla Snow,mentre la Ortega non concede praticamente nulla) il gore è ok e villain e protagonista sono interpretate dalla stessa attrice,con risultati apprezzabili.La storia scorre e ripiega su assassini un pò più particolari del solito,con qualche bel momento sgradevole.Peccato che abbia un finale sottotono,cui segue un twist che si lega alla costante presenza del telepredicatore in tv.Diciamo che come il film che stanno girando i protagonisti da al suo pubblico ciò che vuole...Pare stia avendo un certo successo ma non è niente più che un prodottino piacevole e disimpegnato.West è anche sceneggiatore e co-produttore.Con un prequel,"Pearl".

Molto bello e curato per ambientazioni e fotografia, cala molto bene nella realtà puritana e conservatrice della provincia americana anni '70, i tempi dilatati sono utili a preparare il terreno...

SPOILER
L'ho visto più che altro come un omaggio agli horror dei primi anni '80, gradevole, ma non dice nulla di nuovo o particolarmente interessante.

Uno slasher avvicinabile al "Non aprite quella porta" degli anni in cui si svolge la storia oltretutto.

Certo la spinta visionaria del regista vira di piu' sul sesso e sui desideri repressi di un'anziana donna che fara' strage di cuori...nel vero senso della parola...

C'è da dire che stenta un po' a decollare e che sicuramente verra' ricordato piu' per l'ultima mezz'ora che per la prima ora, troppo direi.

Per il resto troviamo un cast calato nella parte, effettacci niente male e una buona regia.

E' uscito certamente di peggio.

Finalmente un thriller a tinte horror che alza la media di prodotti alqualto mediocri. Ti West azzecca quasi tutto dalla location, quell'America rurale che ha reso cult pellicole horror, il cast con Mia Goth impeccabile nel ruolo innocente/pornostar, la scena con bandana e tuta di jeans è una vera chicca e le dosate scene splatter. Una troupe cinematografica affitta un cottage in una zona isolata nelle paludi texane di cui è proprietario un uomo anziano che vive in una villa adiacente, per girare un film pornografico. La moglie del proprietario vera mattatrice della storia con disturbi sessuali repressi. Da non perdere

Un bel b-movie sudicio e pieno di sporcizia. Le citazioni non si contano, il montaggio è favoloso, gli attori sono tutti sul pezzo; difficile trovare di meglio in un'estate cinematografica che mai è stata così tristemente noiosa come del 2022.

Qui c'è poco da scrivere... Tra i migliori horror / slasher degli ultimi 10 anni.
Un gioiellino da ogni punto di vista!!

Texas anni '70 fa tanto NON APRITE QUELLA PORTA, mentre la coppia contadina di psicopatici incartapecoriti richiama alla mente AMERICAN GOTHIC (il film), perciò nulla di nuovo o di fresco in questo ennesimo lavoro di West.
Uno slasher movie senza grandi picchi di tensione ma abbastanza interessante per intrattenere il pubblico, soprattutto quello meno smaliziato, affidandosi a un make-up di tutto rispetto, alle nudità delle protagoniste e all'ambientazione isolata che rende abbastanza. Cast e regia sufficienti.
E' già pronto un sequel che dovrebbe arrivare da noi verso la fine dell'anno...forse.

Un film debitore di non aprite quella porta di Hooper, la casa dei 1000 corpi, psyco e altri ma che rielabora la storia puntando sul sesso usato nei porno anni 70. Buona la ricostruzione fatta dal regista Ti West che alla sua quarta opera riesce tutto sommato a non sfigurare. Mia Goth è funzionale alla storia, ha la presenza scenica giusta, che non guasta, anzi. Il suo incedere in stivali, salopette e bandana rossa entrano nell'immaginario sexi. L'uso degli effetti speciali è semplice ma efficace, si veda la resa dell'alligatore, riferimento anche quel motel vicino alla palude sempre di Hooper.
Il resto del cast è ovviamente carne da slasher, che nella seconda parte si confronterà con il proprio destino. Un discreto film d'intrattenimento che la A24 ha come al solito prodotto low budget soddisfacendo le aspettative. Il regista Ti West sarà da tenere d'occhio per vedere se questa ennesima prova si tradurrà in un salto di qualità che lo porti alla ribalta di progetti diversi che non lo facciano rimanere relegato al genere horror come Aja.

In linea di massima non è certo originalissimo, ma questo film è un ottimo prodotto perchè la regia è pulitissima, senza fronzoli e isterismi, una fotografia luminosa, un suono nitido che pare musica. Gli interpreti sono bravi, anzi bravissimi i due "vechietti", e il risultato finale è ben più che soddisfacente.

Un buonissimo slasher targato Ti West, senza infamia né esagerate lodi. La prima parte, inventiva nelle tecniche metacinematografiche impiegate, rispettosa negli omaggi ai padri putativi del genere (Tobe Hooper su tutti), perfettamente centrata nella rievocazione del '79 statunitense, è la migliore. Si respira una giovanile voglia di affrancarsi da inutili appendici bigotte, di tramutare la liberazione sessuale in arte; il cast dà vita con estrema efficacia alle urgenze (a)morali dei personaggi, dal profilo psicologico semplice ma ben delinati, in tono con l'ambientazione.
Quando però subentra l'orrore, la sceneggiatura lascia appena in superficie la ricchezza di sottotesti e diviene più classica, convenzionale negli sviluppi e (vera sorpresa in negativo) poco esaltante dal punto di vista di una violenza che poteva essere tranquillamente maggiore. Anche se l'intuizione, in aperto contrasto con i dogmi del genere, di far morire per primo chi in realtà non è sessualmente disinibito, è un colpo di coda mica da ridere.
Pur perdendosi in qualche evitabilissima lungaggine, Ti West dimostra una conoscenza acuta delle regole del genere, la quale gli permette di concepire e mettere in scena alcune sequenze visivamente potenti e che sanno innescare una buona suspense. Pur tenendo conto che la viscerale sporcizia di Tobe Hooper o le accelerazioni psichedeliche di Rob Zombie sono ben altra cosa. Forse un po' poco per urlare a un grande ritorno dello slasher di qualità suprema, ma quantomeno una visione che non si rimpiange.

Per me é un NI…se non lo avessi visto dopo aver letto tanti commenti e recensioni per lo più positivi allora avrei dato anche un punto in più, ma devo discostarmi da questi voti piú o meno alti perché secondo me il film aveva un grosso potenziale ma West(di cui sono un estimatore) non è riuscito ad esprimere in pieno le idee che voleva sviluppare.
Per più di metá film non accade praticamente nulla…poi in pochi minuti l'apocalisse…mi aspettavo anche più splatter e qualche "scare jump" ed invece poca roba…boh…sufficienza strappata ma nulla di più.

Ti West non fa mistero di creare una cornice che riporta ai fasti di Non aprite quella porta di Hooper, però è solo la cornice: un gruppo di ragazzi in una fattoria desolata del Texas ed ospitati in una sorta di dependance da una coppia di vecchi al quanto sinistri. Ciò che aggiunge pepe è che l'affitto di questa dependance serve a girare un film porno (siamo nel 1979) all'insaputa della coppia ovviamente. X non è altro che uno slasher classico, ma la capacità di West è quello che creare dei sottotesti che coinvolgono l'America di quegli anni e di riflesso anche quella di oggi. La televisione scandisce gli strali deliranti delle prediche evangeliste e lo stesso doppio ruuolo di Mia Goth nei panni rispettivamente di Maxine, star in ascesa del porno ed allo stesso tempo la vecchia signora che si eccita di fronte agli sguardi di questa troupe, non fa altro che emergere questa doppia natura inconciliabile tra il puritanesimo e la liberalizzazione sessuale. La voglia di vivere il sogno americano senza freni inibitori ed i desideri repressi da anni di amarezza e pura esistenza senza viverla. Facile che la situazione deflagri in massacro. Ad uno sguardo superficiale sembrerebbe il solito slasher con tanto di omaggi a Shining e persino Psycho, ma quello che merge è la capacità di West di riempire il quadro con elementi che fanno riflettere e non rimanendo pura cornice.

Buon horror, un mix buon tra modernità e gusto classico, senza scadere nel citazionismo che ha un po' stancato. Uno slasher gustoso, ben diretto e con un montaggio interessante. Una piccola boccata d'aria nel mefitico panorama horror contemporaneo.

Non male. Niente di nuovo ma si lascia vedere e intrattiene fino alla fine. Qualche scena splatter la regala.

Mi è parso un film guardabile, ma niente di che o di innovativo. Ben ricostruita l'atmosfera del 1979, attraverso le scenografie, i costumi, la colonna sonora. Recitazione buona, attori molto ben scelti per le loro parti. Quello che mi ha convinto di meno è il ritmo, che subisce una sorta di infarto verso metà film, quando rallenta troppo in corrispondenza della scena quando si mettono a cantare con la chitarra - una noia infinita. Anche il simbolismo costante e insistito con il fanatismo religioso e il bigottismo verso il sesso e la mercificazione del corpo alla lunga stanca e stufa, visto che è un martellamento dal primo all'ultimo minuto. Abbiamo capito, non siamo scemi, potete anche ridurre i riferimenti. Il makeup dei due anziani veramente poco credibile e approssimativo, si vede da lontano che sono attori giovani truccati per sembrare decrepiti (il vecchio mi ha ricordato il personaggio di Zio Tibia nelle sere afose di Italia 1). Interessante scoprire che Mia Goth recita due ruoli, di cui il secondo abbastanza sorprendente. Non condivido anche la scelta di oscurare tutto nella seconda parte del film e girarla quasi tutta di notte. In arrivo il prequel con la storia di Pearl, lo guarderò ma spero in qualche guizzo in più e qualche scena horror in più alla luce del sole, visto che col buio sono tutti bravi a spaventare lo spettatore.

SPOILER

Ti West gira un buon slasher con diversi rimandi agli anni '70 ed un sottotesto sociale riuscito dedicato alla provincia statunitense puritana. Buone atmosfera, tensione ed ambientazione. Però ho trovato esagerati gli elogi della critica innalzandolo quasi a capolavoro horror, non ci ho trovato particolari novità tali da ridefinire il genere (per esempio la vicenda è piuttosto prevedibile). Vale comunque la visione.