La stagione 5 inizia con Terry Silver che inaugura i dojo Cobra Kai in tutta la valle. Miguel Diaz si trova in Messico alla ricerca di suo padre mentre Johnny Lawrence con suo figlio Robby Keene lo cercano.
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Il punto di rottura c'è stato, la serie ha preso una piega dove nulla ha più senso nella trama, accadono cose che non stanno ne in cielo ne in terra, specialmente nel finale. Se la si vede pensando a qualcosa di logico non la si apprezza. La bellezza sta proprio nel "tutto può accadere". La scena della rissa finale non ha alcun senso logico ne tantomeno realistico, va presa cosi com'è. Io credo che sia tutto voluto dagli sceneggiatori, a me personalmente ha fatto morire dal ridere. Il karate ovviamente nella Valley regola il senso delle vite di una città intera. Tutto si muove in nome del karate. I riferimenti AL FILM PER ECCELLENZA sul pugilato sono la ciliegina sulla torta.
Le trame sono buone, molto meglio delle precedenti stagioni. I personaggi sono meglio presentati, sfoltito il gruppo di ragazzi inutili e di ostacolo alla fluidità della serie. Ho idea che la prossima sarà ultima stagione. Si parla di un ritorno in qualche modo (tecnologico) di Pat Morita. Vedremo. Certo che Johnny è sempre il personaggio più accattivante con le sue manie... e siparietti molto divertenti.
Una quinta stagione che presenta una caratteristica molto più corale, a volte dispersiva in personaggi e trame, a volta ripetitiva sempre negli stessi elementi nella fascinazione verso quel male incarnato da Silver il nuovo padrone del Cobra kai, villain indovinatissimo, cattivo fino al midollo senza se e senza ma. Indubbiamente è una serie che perso l'appeal iniziale delle prime due stagioni. L'approccio di dare a Johnny Lawrence il ruolo da protagonista si è perso. Vero anche il fatto che Johnny rimanga uno dei punti cardine della serie, ma di acqua passata sotto i ponti ne è passata tanta ed i momenti miglliori della stagione portano molte volte il marchio del suo personaggio. Se mi si vuole passare il termine è una serie che, persa la novità dello spunto, si è "normalizzata", tuttavia non vuol dire che sia brutta. Mi è piaciuta molto la puntata finale: un tutti contro tutti dove il tasso di violenza si alza moltissimo. Un massacro su tutti i fronti dove il sangue non viene risparmiato ed è piuttosto inusuale per una serie del genere.
Leggermente meglio della precedente, vengono sviluppati meglio alcuni personaggi, gli episodi centrali mantengono il giusto equilibro tra vicende personali, azione e sviluppo della trama, eccessive forzatura mi han un po' fatto scadere l'ultima puntata
dal modo con cui Kreese evade... sembra che invece di scappare da prigione sia un ragazzino che sta scappando da scuola prima che suoni la campanella, inverosimile poi che solo in infermeria si accorgano che quello non è sangue ma marmellata, fino ai combattimenti assurdi e dalle coreografie imbarazzanti, al modo, assurdo, appunto, con cui scaricano i dati dalle videocamere di sorveglianza
Una sorpresa e forse la miglior stagione, non priva di forzature, momenti cringe o situazioni assurde ma quella più piacevole che faceva venir voglia di bingiare al prossimo episodio. Buona evoluzione di un pò tutti i personaggi, Terry Silver miglior villain di sempre e Chosen un arricchimento importante al cast dei personaggi; un lieve miglioramento anche nelle coreografie dei combattimenti anche se il buon Daniel resta un pezzo di legno nei movimenti. Capottato dalle risate il momento Uber di Johnny e buono anche il cliffhanger nel finale di stagione. Aspettiamo la sesta e forse ultima stagione...per ora ripreso bene!