Il mondo è devastato da una tremenda peste che sta decimando uno a uno i suoi abitanti. I sopravvissuti si trovano a combattere una battaglia colossale per la sopravvivenza che ha identificato come unica possibile artefice della salvezza Madre Abagail, donna cieca e saggia di 108 anni. Suo antagonista il misterioso Uomo nero, Randall Flagg, personaggio maligno e dotato di poteri misteriosi.
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Serie che segue fedelmente il libro fiume di King .. Tuttavia i problemi sembrano essere tutti qui : tanti personaggi interessanti la cui psicologia sarebbe stato più appropiato fosse stata approfondita magari in più episodi, rendendo necessaria una seconda stagione .. Ne va quindi di una trasposizione troppo didascalisca , per così dire "veloceù2 di tante situazioni , circostanze e sensazioni dei personaggi. Non è una serie fatta male,anzi, è coerente , ben sviluppata econcreta in un finale apocalittico e delirante ma lascia un pò l'amaro perchè appunto sarebbe stato bello fosse stat più profonda . Bravi comunque gli attori .
Quando vidi la miniserie di Garris, il mio augurio era che per futuro di vedere un adattamento degno del capolavoro di KIng. Personalmente L'ombra dello scorpione è il suo capolavoro letterario. Non c'è nulla da fare, anche dopo trent'anni ed involontariamente trasmesso dopo quasi un anno dalla pandemia (quella reale del Covid), mi sono trovato di fronte ad un lavoro incompiuto. Le molte trame ed i molti personaggi (alcuni tagliati del tutto) sono stati sintetizzati in maniera eccessiva. Peccato grave perchè per una miniserie più lunga, mi aspettavo molto da questo punto di vista. Personaggi sacrificati (la stessa Mother Abigail della Godberg, Tom Cullen, Trash), nè carne nè pesce (Stuart Redman e Frannie Goldsmith), incompiuti (Larry Underwood), ridotti a delle macchiette (Loyd Henreid in primis, ma quasi tutta la compagine di New Vegas), parzialmente compiuti (Glen Bateman e Nadine Cross) a cui si contrappone un'impostazione di Randall Flagg più cerebrale ma ben poco terrificante di Skarsgaard. Solo Harold Lauder mi è sembrato quello più riuscito di tutti. Per il resto la contrapposizione tra bene e male, presente in tutta l'opera di King è resa in modo didascalico. Per non parlare dell'ultimo episodio/coda irritante ed ai limiti dell'inutilità. Un restyling in linea con i tempi, ma la cui narrazione a volte, con i molti flasback della prima metà della stagione rende in parte confusa. Comincio a pensare che probabilmente non ci sarà più l'occasione per un adattamento degno del libro di King.