aquaman (2018)

Si diverte come un pazzo James Wan nel portare sullo schermo le avventure di Aquaman, questa volta slegato dalla macrostoria della Justice League. Scenografie sbalorditive e continui combattimenti oscurano lo schematismo della storia e il poco approfondimento svolto sul personaggio, uno spaccone dal cuore d'oro dotato di gran ironia (per la verità non poi così brillante a causa di battute piuttosto banali).
Chi si accontenta di un baraccone rutilante e piuttosto infantile troverà soddisfazione, molto meno chi è abituato ai prodotti Marvel, al momento ancora parecchie spanne sopra la DC, generalmente molto più efficaci nell' elaborazione del giusto mix tra divertimento, senso del tragico e botte da orbi.
Wan non rinnega le sue radici horror e spara al massimo il volume del fantasy soddisfacendo appieno dal punto visivo ed inducendo un piacevole caos sensoriale attraverso il bombardamento di vista e udito; lecito ammettere che il sagace spostamento dell'attenzione permette di divertirsi senza pretendere chissà quali twist o momenti indimenticabili. Funziona poco invece Jason Momoa, muscoli e sguardo tra il truce e lo sbruffone, non bastano per accaparrarsi senza riserve le simpatie dello spettatore.