Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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più che un film, un'esperienza. non ho nulla da aggiungere a quanto già detto da altri: film visivamente spettacolare con il 3d mai così perfetto; Pandora è un mondo straordinario e fondamentalmente gli sforzi dei realizzatori si sono concentrati sulla sua rappresentazione.
ma, come già accaduto nel penultimo colossal di Cameron, Titanic, Avatar pecca pesantemente nei contenuti: trama davvero banale e prevedibile, con personaggi stereotipati (specie il capo dei soldati sempre incazzato) e solite 2-3 morali stile film d'animazione: morale ecologista, morale sull'autolesionismo dell'uomo, morale (questa magari un pò innovativa per un blockbuster) sull'uso della violenza da parte del governo USA per affrontare il terrorismo (nel film si dice qualcosa tipo "bisogna terrorizzare chi ci terrorizza"... filosofia di fondo della guerra preventiva).
altro interessante piano di lettura è suggerito direttamente dal titolo: Avatar rimanda al mondo del web. alla creazione di una vita virtuale che spesso finisce col confondersi con quella reale.
destinato in conclusione ad entrare di diritto nella storia del cinema per la sua innovazione visiva, un pò come successo col bel Titanic. peccato però non aver curato di più il cuore oltre che i muscoli.