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Be, meno male che questo fu l'ultimo film della coppia Lehrman-Chaplin, ancora un po' e si sarebbero presi a testate sul naso. Un po' come fanno i personaggi di questo cortometraggio che si picchiano fortissimo per tutto il tempo. Comicità fisica e pòrca miseria, comicità violenta quella dello Slapstick... Prosegue il percorso di costruzione di Charlot e in questo cortometraggio Charlot è decisamente già più Charlot rispetto a "Mabel's Strange Predicament", nella gestualità e nel carattere. Lì era un disturbatore molesto, ubriaco e pure un po' strònzo, e da lì veniva il suo essere respinto, qui ha già quel carattere più spontaneo, ingenuo per quanto birichino e irriverente (l'irriverenza be, quella è destinata a crescere), è un puro, destinato al costante rifiuto altrui in quanto essere umano fuori schema e incompreso. Si cementa, in Charlot, una determinata gestualità, una risata inconfondibile, un ghigno luciferino, solare e beffardo assieme, che trasmette pura gioia dell'essere. La caratterizzazione del personaggio (che comincia a scontrarsi con le forze dell'ordine e sarà un tratto ricorrente anche del Chaplin autore e regista più tardi) cresce sempre di più. Al suo fianco c'è Ford Sterling, il ladro, un altro della banda originaria di Sennett e della Keystone, anche lui attore e anche regista di vari corti (ha anche diretto Chaplin in un suo corto proprio in questo periodo, per quanto Chaplin partecipi solo in una piccola parte). Il corto in sè è divertente, slapstick puro, botte da orbi (quanto mena la signorina e fa pure bene!) e ruzzolate.
Film godibile, il quarto di Chaplin e l'ultimo con la regia di Lehrman che anche a causa di contrasti con l'attore da questo momento in poi non lo dirigerà più.
Questa volta Charlot ha a che fare con la polizia e un mezzo delinquente che fa di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote, nonostante l'ingenuità con cui si appresta ad aiutare il prossimo. Finale non pienamente lieto in quanto ancora una volta il Vagabondo viene rifiutato dalla ragazza di turno, scarsamente riconoscente, ma il poliziotto non si farà ingabbiare dal damerino e Charlot se la cava sorridente. Nulla di che, ma migliorano sempre di più le performance di Chaplin che continua a modellare il suo personaggio.
poca carne al fuoco per questo corto di Chaplin...i co-protagonisti hanno troppo spazio e il vagabondo risente di una regia non sua! e anche durante le riprese Chaplin si fece notare protestando con la regia!