Michael Moore esamina cosa è successo agli Stati Uniti dopo l'11 Settembre. Inoltre descrive i rapporti tra Bush e Bin Laden e come siano diventati nemici mortali.
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micheal moore (scritto in minuscolo sia l'autore che il documentario o bisognerebbe dire il mockumentary spicciolo e inutile fatto dal suo ancor piu' inutile autore micheal moore. il bruttissimo,il bugiardo ,l'ipocrista il superbo,l' arrogante, l'avido, il provocatore, l'offensivo, l'arrabbiato, l'impudente, l' ironico, l' illogico, il noioso,il cinico,il triste, il milionario, il nostalgico, il grasso, il diffamatore, lo schizofrenico, l'inutile,l' irripetibile, l'irresponsabile,l' inesorabile,l' indolente, l'esuberante, il repellente,il maldiciente, il vecchio, il puerile, il buffo, il malvagio, il ripetitivo, l'ossessivo, il viperino, il luciferino, l' iconoclasta,l' immorale, il folle, il clown) ha un conto in sospeso con me da anni e io ho intenzione di fargliela pagare. ho già recensito "documentari" orripilanti di moore come PETS OR MEAT: THE RETURN OF FLINT ,BOWLING FOR COLUMBINE,ROGER E ME, tutti orripilanti . ma questo gli batte tutti sia per l'accusa , il contenuto, la propaganda , il sucesso ,la super raccomandazione degli amichetti di liberali di moore che ne hanno straparlato alla gente e alla fine venne fuori uno dei piu' grandi incassi del 2004. vincitore della palma d'oro promosso da un gruppo di gentaglia del calibro di dario fo,bill clinton , paolo rossi,quentin tarantino. in sintesi IL PIU BRUTTO, IL PIU' VERGOGNOSO,MANIPOLATIVO, E FALSO DOCUMENTARIO DELLA STORIA DEL CINEMA. SAPPIATE CHE QUESTO FILM è TUTTO FALSO è SOLO UNA GIGANTESCA MACCHINAZIONE MOSSA DAL PARTITO LIBERALE PER FAR CADERE GEORGE W. BUSH ALLE ELEZIONI DEL 2004 , E PER METTERE NELLO STUDIO OVALE IL BUFFONE LIBERALE DI TURNO OSSIA EDWARD KOCH . NON CI CREDETE CHE SIA UNA MACCHINAZIONE LIBERALE. BE VE LO DIMOSTRO IO. MICHEAL MOORE DA SEMPRE SCHIFOSO DIFFAMATORE VOTA ED è ISCRITTO AL PARTITO LIBERALE. IL FILM è STATO PROMOSSO E PREMIATO DA NIENTEPOPODIMENO CHE QUENTIN TARANTINO ANCHE LUI ISCRITTO AL PARTITO LIBERALE, E STATO PRODOTTO DA HARVEY WEINSTEIN ANCHE EGLI INSIEME A SUO FRATELLO ISCRITTO AL PARTITO LIBERALE , E STATO STRA CONSIGLIATO DA L' EX PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI BILL CLINTON ANCHE EGLI LIBERALE ,LA MAGGIOR PARTE DEI POLITICI INTERVISTATI NEL DOCUMENTARIO CHE CONFESSANO "LA VERITA" SONO TUTTI LIBERALI . ALLA PRIMA C'ERANO TUTTE CELEBRITà LIBERALI , AL FRANKEN,BEN CHAPLIN,EVA MENDES,GLENN CLOSE,LEONARDO DI CAPRIO,LOU REED,MIKE MYERS,SPIKE LEE. IL FILM è STATO PREMIATO A CANNES DA LAURA MORANTE SOSTENITRICE DEL PD CHE GUARDA A CASO SOSTIENE IL PARITO LIBERALE IL FILM è STATO ELOGIATO DA GIORNALI ITALIANI SOSTENITORI DEI LIBERALI COME IL CORRIERE DELLA SERA, L'UNITA, è STATO ELOGIATO DA PERSONAGGI DELLO SPETTACOLO ITALIANI DI SINISTRA E AMICI DEI LIBERALI COME QUEL PREDICATORE FALLITO E FASCISTA, SCHIFOSO, CHIAMATO DARIO FO,E DA UNA OCA SENZA CULTURA SBRUFFONA E COMICA FALLITA DI NOME SABINA GUZZANTI GUARDA A CASO AMICA DI MOORE, ED INFINE IL FILM è STATO DISTRIBUITO IN DVD DALLA FELTRINELLI GUARDA A CASO SEMPRE DI SINISTRA E AMICA DEI LIBERALI, IL FILM è STATO FATTO USCIRE NELL' ESTATE DELL' 2004 PRIMA DELLE ELEZIONE IN CUI BUSH SI VOLEVA RICANDIDARE PRESIDENTE, UNA OPERAZIONE FATTA A TAVOLINO PER FARE IL LAVAGGIO DEL CERVELLO ALLA GENTE, DARE UNA FALSA IMMAGINE DI BUSH IN CUI APPARIVA COME UN CRIMINALE INETTO MA ANCHE MOLTO ASTUTO, GIà QUI LA PRIMA INCOERENZA COME FA UN SUPER CRIMINALE AD ESSERE ASTUTO INTELIGENTE PRONTO A STUDIARE UN PIANO PER SCATENARE UNA GUERRA,AD ESSERE CONTEMPORANEAMENTE SIOCCO E MALDESTRO GIA QUI SI VEDE LA FALSITà DEL DOCUMENTARIO! CHE VERGOGNA LEGGERE SU QUESTO SITO E SU YOUTUBE DI GENTE CHE è ANTIAMERICANA PER PREGIUDIZIO E COMPLESSO DI CHE? DI IFERIORITà? E INVECE ESSERE QUASI FILOARABA.....ANZI SENZA QUASI E SENTIRE CHE IN PARLAMENTO SI RIUNISCONO GRUPPI DI PARLAMENTARI CHE IPOTIZZANO LA CANCELLAZIONE DI ISRAELE ....UNA VOLTA QUESTE COSE ERANO DA FASCISTI MA IN QUESTO MONDO STRANO I FASCISTI SONO DIVENTATI DEMOCRATICI E GARANTISTI E I COMUNISTI DIVENTANO ANTISEMITI. E IN CONCLUSIONE ANCHE L'IDIOZIA DI NON CAPIRE CHE C'è UNA GUERRA IN CUI GLI ISLAMICI NON C'è L'HANNO CON NOI SOLO DI RIFLESSO PER AVERCELA CON L'AMERICA....NOI SIAMO I PECCATORI INFEDELI NOI TUTTI OCCIDENTALI. MA DITEMELO COME SI FA A SIMPATIZZARE PER POPOLI CHE NON SANNO COSA SONO I DIRITTI CIVILI ,DOVE LA DONNA è CONSIDERATA SOLTANTO UN' OGGETTO A CUI PRATICARE L'INFUBULAZIONE O IL TAGLIO DEL CLITORIDE O LA LAPIDAZIONE . e ora ecco a voi tutte le bugie di fahrenheit 911 1) LA" VITTORIA" DI QUELLA FACCIA DI PATATA LESSA DI AL GORE . IL FILM INIZIA CON LA NOTTE DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI DEL 2000 MOORE CREA L' IMPRESSIONE CHE GORE STIA CELEBRANDO LA VITTORIA IN FLORIDA. IN REALTà NON è LA CELEBRAZIONE DELLA VITTORIA IN FLORIDA, LA FESTA IN QUESTIONE FU TENUTA PERSINO PRIMA DELLA APERTURA DELLE URNE. 2) COME TUTTE LE ALTRI RETI TELEVISIVE, LA FOX DISSE ERRONEAMENTE CHE GORE AVEVA VINTO IN FLORIDA. LA PRIMA RETE CHE RITRATTO' L' ERRORE DELLA FLORIDA è STATA CBS, NON LA FOX. 3) UNO STUDIO DI SEI MESI DI UN CONSORZIO DEI MAGGIORI GIORNALI MOSTRA CHE BUSH AVREBBE VINTO IN FLORIDA LA RICONTA DEI VOTI QUALSIASI FOSSE STATO IL MODO CHE GORE AVESSE RICERCATO CON UNA AZIONE LEGALE. 4) MOORE CERCA DI MOSTRARE CHE,PER FAVORIRE BUSH ALLE ELEZIONI, LA DATA BASE TECHNOLOGIES, INCARICATA DI CONTROLLARE I REGISTRI DEGLI ELETTORI, AVREBBE ESCLUSO DA ESSI MIGLIAIA DI VOTANTI, DI PROPOSITO SCELTI TRA NERI E DEMOCRATICI. L'ACCUSA è GRAVISSIMA, PERO' TOTALMENTE FALSA. FURONO ESCLUSI SOLO I CRIMINALI CONDANNATI DALLA GIUSTIZIA, CHE LA LEGGE DELLA FLORIDA ESCLUDE ESPRESSAMENTE DAL DIRITTO DI VOTO,MA CHE, PER DISATTENZIONE DELLE AUTORITà, AVEVANO VOTATO IN MASSA NELLE ELEZIONI MUNICIPALI DI MIAMI NEL 1998. SOTTO LA PRESSIONE DEI TRIBUNALI, LA DATA BASE SEMPLICEMENTE NON FECE ALTRO CHE ADEMPIERE ALLA LEGGE. 5)LA PRESIDENZA DI BUSH PRIMA DELL' 11 SETTEMBRE NON ERA IN SERIE DIFFICOLTà. NESSUN COMMENTATORE DISSE CHE LUI SEMBRAVA UN' "ANATRA ZOPPA" MODO DI DIRE AMERICANO QUANDO UN PRESIDENTE NON è BRAVO A GOVERNARE. IL CONGRESSO AVEVA PASSATO LA LEGGE N. 1(I TAGLI ALLE TASSE) ED ERA SULLA STRADA PER PASSARE LA LEGGE N. 2( THE EDUCATION BILL). LA SCENA ALLA FINE DEL FILM NELLA QUALE BUSH DICE DI ESSERE UN RICCO UDITORIO "IO VI CHIAMO ALLA MIA BASE", ERA NELL' OTTOBRE DELL 2000 E SI SVOLGEVA ALL OCTBER 2000 CHARITY FOUND RAISER (RACCOLTA DI FONDI PER BENEFICENZA) SIA PATATA LESSA GORE CHE BUSH PARLARONO A QUESTA RACCOLTA DI FONDI E, COME è IN COSTUME DEI PARTECIPANTI FECERO AUTOIRONIA. 6)"NEI SUOI PRIMI OTTO MESI IN CARICA PRIMA DELL' 11 SETTEMBRE, GEORGE W BUSH ERA IN VACANZA, SECONDO IL WASHINGTON POST, 42% DEL TEMPO " COME IL WASHINGTON POST HA RIPORTATO, IL CONTEGGIO INCLUDE I WEEKENDS , E INCLUDE IL TEMPO NELLE "RESIDENZE DI VACANZA" COME CAMP DAVID, DOVE BUSH LAVORAVA (COME QUANDO INCONTRO' TONY BLAIR) 7) NELLA SCENA DEL PERCORSO DI GOLF (CIRCA METà DEL FILM), BUSH AVEVA APPENA SAPUTO DELL' ATTACCO TERRORISTICO IN ISRAELE. EGLI CHIAMO' LA STAMPA PER UNA VELOCE DICHIARAZIONE CHE CONDANNAVA IL TERRORISMO CONTRO ISRAELE. NON STAVA PARLANDO RIGUARDO A POSSIBILI ATTACCO CONTRO GLI STATI UNITI. 8) NON C'è PROVA CHE BUSH NON LESSE IL 6 AGOSTO 2001 IL BRIEFING PRESIDENZIALE GIORNALIERO RIGUARDO AD AL QAEDA. 9) EGLI NON HA MAI DICHIARATO CHE LA VAGHEZZA DEL TITOLO FOSSE UNA SCUSA PER LEGGERLO . 10) IL BRIEFING NON DICEVA: "SI DICE CHE OSAMA BIN LADEN STIA PIANIFICANDO DI ATTACARE L' AMERICA MEDIANTE IL DIROTTAMNETO DI AEREI" ESSO DICEVA CHE L' FBI "NON ERA IN GRADO DI PROVARE QUELLA MINACCIA". 11) I SAUDITI LASCIARONO GLI STATI UNITI SOLO DOPO CHE I VOLI FURONO APERTI AL PUBBLICO. 12)SECONDO RICHARD CLARKE E LA COMMISIONE 11 SETTEMBRE, CLARKE PERSONALMENTE APPROVO' LA PARTENZA DEI SAUDITI, E LA DECISIONE NON FU' PRESA DA UN ORGANO DI COMANDO SUPERIORE A LUI. 13) MOORE HA MENTITO AD UN REPORTER TV AFFERMANDO CHE FAHRENHEIT FA' SCOPRIRE AL PUBBLICO LA DECISIONE DI CLARKE. CLARKE DEFINI' IL MATERIALE SULLA USCITA DEI SAUDITI IN FAJRENHEIT UN "ERRORE" FATTO DA MOORE 14) CONTRARIAMENTE A QUELLO CHE FAHRENHEIT CONCLAMA, LA COMMISIONE 11 SETTEMBRE TROVO' CHE HA MOLTI SAUDITI FU FATTO UN DETTAGLIATO INTEROGGATORIO PRIMA CHE A LORO FOSSE PERMESSO DI PARTIRE. 15) JAMES BATH NON HA INVESTITO IL DENARO DELLA FAMIGLIA BIN LADEN NELLA COMPAGNIA ENERGETICA "ARBUSTO" DI BUSH . EGLI HA INVESTITO IL SUO PROPRIO DENARO. 16) IL NOME DI BATH ERA STATO OSCURATO DA UN ARCHIVIO DELL' ALABAMA NATIONAL GUARD RILASCIATO DALLA CASA BIANCA, COME RISCHIESTO DALLA LEGGE FEDERALE , CHE PROIBISCE LA RIVELAZIONE DI INFORMAZIONI PERSONALI RELATIVE ALLA SALUTE. 17)IL PRINCIPE BANDAR HA AVUTO TROPPA INFLUENZA SUL GOVERNO DEGLI STATI UNITI , COME FAHRENHEIT MOSTRA, MA IL VEZZEGIARE LA TIRRANIA SAUDITA DA PARTE DEGLI AMERICANI è STATA UNA LUNGA TRADIZIONE BI-PARTIZAN, NON UNA INVENZIONE DI BUSH. 18) HARKEN ENERGY: BUSH VENDETTE LO STOCK DOPO CHE I LEGALI DELLA COMPAGNIA DISSERO CHE CIO ERA OK. 19)LA RAGIONE PER CUI BUSH HA EVITATO GUAI ERA PERCHè NON C' ERA NESSUNA PROVA CHE ERA IMPEGNATO IN INSIDER TRADING. 20) IL GRUPPO CARLYLE NON FA PARTE DEL GIRO DI BUSH. MOLTI OPPOSITORI DI BUSH SONO INVESTITORI TRA CUI GEORGE SOROS AMICO DI MICHEAL MOORE. 21)L' AMMINISTRAZIONE BUSH PROCURO' A CARLYLE UN GROSSO CROLLO FINANZIARIO CANACELLANDO IL MISSILE CRUSADER, UNA DELLE POCHE CANCELLAZIONI DI ARMAMENTI DELLA AMINISTRAZIONE BUSH 22)LA FAMIGLIA BIN LADEN ERA USCITA CARLYLE PRIMA DELLA VENDITA DELLO STOCK. DEI 1,4 MILIARDI DI DOLLARI CHE SAUDITI AVEVANO INVESTITO NELLE COMPAGNIE IN CUI VI ERA ANCHE BUSH,LA MAGGIOR PARTE DEL DENARO ERA INVESTITA IN CARLYLE PRIMA CHE GEORGE BUSH SI UNISSE ALLA COMPAGNIA. 23)CRAIG UNGER PROCLAMA CHE I SAUDITI HANNO 860 MILIARDI DI DOLLARI INVESTITI NEGLI STATI UNITI. LA NOTIZIA APPARE NEL SUO LIBRO "HOUSE OF BUSH,HOUSE OF SAUDS", MA NESSUNA DELLE SORGENTI CITATE DA UNGER CONFERMA QUESTA CIFRA . 24)MOORE PROCLAMA CHE I SAUDITI "SONO PROPRIETARI DEL 7% DELL' AMERICA ". MA PERFINO SE VOI CREDETE ALLA FITTIZIA SOMMA DI 860 MILIARDI DI DOLLARI ,I SAUDITI SAREBBERO PROPRIETARI SOLO CIRCA DEL 7% DELLA SOMMA DEGLI INVESTIMENTI STRANIERI IN AMERICA, LA QUALE ASSOMMA A PIU' DI 10MILA MILIARDI DI DOLLARI. OCCORREREBBE CHE TUTTA L' AMERICA FOSSE NELLE MANI DEGLI INVESTITORI STRANIERI PERCHè MOORE POSSA DIRE DI ESSERE CORRETTO. 25) L' AMBASCIATA SAUDITA NON RICEVE SPECIALE PROTEZIONE. NON è L'UNICA AMBASCIATA STRANIERA CHE è CONTROLLATA DAL SERVIZIO SEGRETO DEGLI STATI UNITI. UN TRATTATO INTERNAZIONALE FIRMATA DAGLI STATI UNITI RICHIEDE DI PROTEGGERE QUALSIASI AMBASCIATA FACCIA RICHIESTA DI PROTEZIONE 26)L' INSINUAZIONE DI MOORE CHE BUSH GESTISCA LA POLITICA ESTERA SECONDO LE ISTRUZIONI DEI SAUDITI è CONTRADETTA DALL' INVASIONE DELL' AFGHANISTAN ( CHE POSE FINE AL REGIME DEI TALEBANI CHE I SAUDITI APPOGIAVANO FORTEMENTE) ,DELLA GUERRA IN IRAQ ( A CUI I SAUDITI SI OPPOSERO, IN PARTE PERCHè IL PETROLIO IRACHENO SAREBBE STATO IN COMPETIZIONE CON IL LORO PETROLIO ). 27)COME GOVERNANTE DEL TEXAS BUSH NON HA MAI INCONTRATO RAPPRESENTANTI DEI TALEBANI. 28)L' OLEODETTO PROPOSTO UNOCAL ERA STATO SUPPORTATO DALLA AMMINISTRAZIONE CLINTON, MA UNOCAL ABBANDONO' L'IDEA NEL 1998 29) IL NUOVO GOVERNO DELL' AFGHANISTAN HA FIRMATO UN PROTOCOLLO PER COSTRUIRE UN OLEODOTTO, MA QUESTO OLEOTTO è COMPLETAMENTE DIVERSO, IN LOCAZIONI CENTINAIA DI MIGLIA DISTANTI DALLA PROPOSTA UNOCAL. 30) LA COSTRUZIONE DEL NUOVO OLEODOTTO NON è COMINCIATA. BENCHè MOORE PROCLAMA CHE "ENRON EBBE A BENEFICIARE " DALL' OLEODOTTO, ENRON NON HA MAI AVUTO NESSUNA PARTECIPAZIONE IN QUESTI OLEODOTTI. 31) L'AMINISTRAZIONE BUSH NON "DIEDE IL BENVENUTO " AI DIPLOMATICI TALEBANI NEL MARZO DEL 2001, MA INVECE LI BIASIMO' PER AVER MANCATO DI METTERE LE MANI SU OSAMA BIN LADEN. 32) A DIFFERENZA DELLA POSA DI MOORE NEL FILM ,LUI ERA CONTRO LA GUERRA IN AFGHANISTAN, E NEL DICEMBRE 2001 PROCLAMO' CHE OSAMA BIN LADEN POTEVA ESSERE INNOCENTE. 33) NEL DIRE CHE L'INVASIONE IN AFGANISTAN ERA UN TRUCCO PER PORTEGGERE I SAUDITI MOORE OMETTE I RISULTATI DELLA LIBERAZIONE DELL' AFGAINISTAN: DISTRUZIONE DEI CAMPI DI ADDESTRAMENTO DI AL QAEDA, POSSIBILITà DI LIBERE ELEZIONI , LIBERTà PER LE DONNE, ED UN RITORNO DI 1,5 MILIONI DI RIFUGIATI CHE ERANO SCAPPATI DAI TALEBANI. 34) LE VARIE CITAZIONI RIGUARDO ALLA COPERAZIONE DELL' AMINISTRAZIONE BUSH CON LA COMMISIONE 11 SETTEMBRE SONO STATE MONTATE SECONDO UN ORDINE ACCAVALLATO PER CREARE UNA FLASA IMPRESSIONE. NEL LUGLIO 2003 IL PRESIDENTE KEAN SI LAMENTO' RIGUARDO ALLA MANCANZA DI COOPERAZIONE . NEL FEBBRAIO 2004 , BUSH DISSE CHE LA CASA BIANCA AVEVA DATO UNA COOPERAZIONE STRAORDINARIA. KEAN FU' D' ACCORDO E LODO' LA CASA BIANCA PER AVER DATO UN "ACCESSO MAI VISTO PRIMA". 35)JOHN ASHCROFT NON PERSE L'ELEZIONI AL SENATO CONTRO UN "UOMO MORTO" . MEL CARNAHAN MORI' IN UN INCIDENTE AEREO POCHE SETTIMANE PRIMA DEL VOTO , ED IL GOVERNATORE DEL MISSOURI AVEVA PROMESSO DI DESIGNARE LA VEDOVA DI CARNAHAN,JEAN CARNAHAN SE GLI ELETTORI AVESSERO SUPPORTATO MEL CARNAHAN. 36) L' FBI NON "SAPEVA" DEI SOSPSETTI CHE AL QAEDA SI DEDICAVA ALLE SCUOLE DI VOLO. L'INFORMAZIONE NON FU MAI PASSATA SOPRA IL LIVELLO DI UN UFFICCIO PERIFERICO. 37) ASHCROFT NON TAGLIO' TUTTE LE FONDAZIONI CONTRO IL TERRORISMO. LUI PROPOSE SOLAMENTE UN ANNO DI TAGLIO AD UN PARTICOLARE PROGRAMMA CHE AVEVA GIà DUE ANNI DI DENARO CHE NON ERA ANCORA STATO SPESO. 38) IL DEPUTATO PORTER GOSS DICE DI AVERE UN "NUMERO 800", ED IL SOTTOTILO IN FAHRENHEIT DICE "STA MENTENDO" . IN REALTà GOSS HA UN NUMERO VERDE, ANCORCHè IL PREFISSO PRECISO SIA 877. 39) MOORE DICE CHE L' IRAQ DI SADDAM "NON HA MAI UCCISO UN CITTADINO AMERICANO". DI FATTO SADDAM PAGO' I TERRORISTI IN ISRAELE CHE CON BOMBE AMMAZZARONO AMERICANI, E PERSONE DI ALTRE NAZIONALITà. SADDAM POI DIEDE RIFUGIO AL TERRORISTA ASSASINO DI AMERICANI ABU NIBDAL, E AL COSTRUTTORE DELLA BOMBA DELL' ATTACCO AL WORLD TRADE CENTER NEL 1993. 40) IN PIU' SADDAM ORDINO' DI TENTARE DI ASSASINARE IL PRECEDENTE PRESIDENTE BUSH E DIPLOMATICI NELLE FILIPPINE. 41) MOORE PROCLAMA CHE IL REGGIME DI SADDAM "NON HA MAI MINACCIATO DI ATTACARE GLI STATI UNITI ". DI FATTO NEL 1997 IL REGIME PUBBLICAMENTE ODINò : GLI INTERESSI AMERICANI ED INGLESI, LE AMBASCIATE , LE NAVI NELLE REGIONI ARABE DOVREBBERO ESSERE OBIETTIVO DI OPERZIONI MILITARI E DI ATTACCHI DI COMMANDO DA PARTE DELLE FORZE POLITICHE ARABE". NEL PRIMO ANNIVERSARIO DELL' 11 SETTEMBRE IL REGIME DI SADDAM INVOCO' CHE SI FACESSERO ATTACCHI SUCIDI CONTRO GLI AMERICANI. 42) MOORE PROCLAMA CHE NON C'è CONNESIONE CON L' IRAQ E AL QAEDA. DI FATTO CI SONO ESTESE MEMORIE DI COLLABORAZIONE ANCHE SE LA COMMISIONE DELL' 11 SETTEMBRE HA ANNUNCIATO - NON VI è PROVA CHE SADDAM PARTECIPO' ALL' ATTACCO DI AL QAEDA ALL' AMERICA. 43) FAHRENHEIT MOSTRA CONDOLEEZA RICE CHE DICE: "OH CERTAMENTE C'è UN LEGAME TRA L' IRAQ E CIO' CHE ACCADUTO L' 11 SETTEMBRE" IL PUBBLICO RIDE IN MODO DERISORIO. ECCO COSA LA RICE DISSE DAVVERO IL 28 NOVEMBE 2003. "CERTAMENTE C'è UN LEGAME TRA L' IRAQ E CIO CHE è ACCADUTO L' 11 SETTEMBRE . NON è CHE SADDAM HUSSEIN ED IL SUO REGIME FOSSERO COINVOLTI NELL' 11 SETTEMBRE, MA SE PENSATE A COSA HA CAUSATO L' 11 SETTEMBRE, è LA CRESCITA DI IDEOLOGIE DI ODIO CHE CONDUCE LE PERSONE A CONDURRE GLI AEROPLANI DENTRO I PALAZZI A NEW YORK. QUESTO è TERRORISMO, TERRORISMO INTERNAZIONALE CHE è DETERMINATO A DIRTRUGGERE LA LIBERTà. CIò HA PERVERTITO L' ISLAM DA UNA RELIGIONE DI PACE IN UNA IN CUI SONO CHIAMATI ALLA VIOLENZA. ED ESSI SONO COLLEGATI E L'IRAQ è UN FRONTE CENTRALE. 44)MOORE RITRAE L'IRAQ PRIMA DELLA GUERRA COME UNA NAZIONE FELICE DI AQUILONI CHE VOLANO E MATRIMONI . DI FATTO UN SESTO DELLA POPOLAZIONE ERA SCAPPATO DALLA TIRRANIA DI SADDAM. LE NAZIONI UNITE E AMMNESTY INTERNOTIAL CONDANNAVANO" LA SISTEMATICA LARGAMENTE DIFFUSA E ESTREMAMENTE GRAVE VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLE LEGGI UMANITARIE INTERNAZIONALI DA PARTE DEL GOVERNO DELL' IRAQ, RISULTANDO IN UN REPRESSIONE OVUNQUE PERVASIVA,E OPPRESIONE SOSTENUTA DA ESTESA DISCRIMINAZIONEE TERRORE IN OGNI LUOGO" 45) GLI UNICI FERITI IRACHENI CHE MOORE MOSTRA SONO CIVILI ,TUTTAVIA IL NUMERO DI FERITI MILITARI SUPERA QUELLO DEI CIVILI. 46)QUANDO MOSTRA IMMAGINI DI EDIFICI CHE VENGONO DISTRUTTI , MOORE NON RIVELA CHE MOLTI DI ESSI ERANO EDIFICI MILITARI ,E CHE HAI CIVILI NON ERA PERMESSO DI STARVI VICINO 47) UNA SEQUENZA UMORISTICA CHE SI PRENDE GIOCO DEI PAESI PICCOLI DELLA COALIZIONE IRAQ NON FA MENZIONE DEI PAESI MAGGIORI COME INGHILTERRA ,AUSTRALIA,ITALIA E GIAPPONE. 48) A DISPETTO DI QUANTO MOORE DICE I MEZZI D' INFORMAZIONE AMERICANI NON SONO STATI ACRITICATAMENTE DI SOSTEGNO ALLA GUERRA IN IRAQ.PER ESEMPIO PETER JENNINGS è STATO ESTREMAMENTE CRITICO . LA PROVA CHE MOORE OFFRE PER DIPINGERE JENNINGS COME UN SUPPORTER DELLA GUERRA è UNA CLIP RIPORTAVA JENNINGS CHE DICE NELL' APRILE DEL 2003 CHE L' ESERCITO DI SADDAM ERA COLLASSATO- COSA CHE ERA VERA 49) LA SCENA DI SOLDATI AMERICANI CHE DERIDONO UN' UOMO NON è UNA SCENA DI TORTURA DI UN PRIGIONIERO DI GUERRA. ESSI DERIDEVANO UN UBRIACO CHE PASSAVA PER LA STRADA . 50) MOORE DICE CHE BUSH HA PROPOSTO DI CHIUDERE ALCUNI OSPEDALI PER VETERANI. MA BUSH HA ANCHE PROPOSTO DI APRIRE ALTRI OSPEDALI PER VETERANI . 51) BUSH UNA VOLTA SI OPPOSE AL RINNOVO DELL SPECIALE BONUS DI 75 DOLLARI AL MESE PER SOLDATI IN "ZONE DI PERICOLO IMMINENTE". MOORE PROCLAMA CHE BUSH HA PROPOSTO DI TAGLIARE DI UN TERZO LA PAGA DEI SOLDATI COMBATTENTI; MA LA PAGA DI UN SOLDATO ED I SUOI BENEFITS SONO SOPRA I 27 MILA DOLLARI ALL' ANNO PER I GRADI PIU' BASSI. 52) NEL FARE FALSE DICHIARAZIONI SUI TAGLI DI BUSH ALLE PAGHE , MOORE OMETTE IL FATTO CHE BUSH HA RICHIESTO E OTTENUTO UN AUMENTO DELLA PAGA DEI MILITARI DEL 3,7% 53) MOORE DICE CHE SOLO UN DEPUTATO AL CONGRESSO HA UN FIGLIO IN IRAQ IN REALTà SONO DUE (IL SENATORE DEMOCRATICO TIM JOHNSON ED IL DEPUTATO REPPUBLICANO DUNCAN HUNTER). ANCHE JOHN ASHCROFT HA UN FIGLIO SU UNA NAVE NEL GOLFO PERSICO. 54) IL FILM FAHRENHEIT TAGLIA IN MODO INGANNEVOLE LA PARTE DEL DEPUTATO MARK KENNEDY PER FAR SEMBRARE CHE KENNEDY RESPINGA LA RICHIESTA DI MOORE DI ARRUOLARE I FIGLI DEI DEPUTATI . IN REALTà KENNEDY DISSE CHE ERA UNA BUONA IDEA , E SI OFFERSE DI AIUTARE 55) FAHRENHEIT MOSTRA IL DEPUTATO MICHEAL CASTLE CHE CAMMINA E IGNORA MOORE MA IL DEPUTATO CASTLE NON HA FIGLI. 56) DATI BASATI SU CENSUS BUREAU DICOMO CHE LE FAMIGLIE DEI DEPUTATI AL CONGRESSO SONO DISPONIBILI PIU' DI ALTRE AD AVERE FIGLI IN SERVIZIO IN IRAQ 57) MOORE CHIAMA FLINT "LA MIA CITTà". IN REALTà LUI è CRESCIUTO A DAVISON, UN SUBURBO MOLTO PIU' SANO E MOLTO PIU' BELLO . 58) IN FAHRENEIT MOORE FINGE DI ESSERE A FAVORE DELLE TRUPPE AMERICANE MA REALTà EGLI è A FAVORE DEL NEMICO IN L'IRAQ : LA COALIZIONE DEI VECCHI SADDAMISTI, GLI OPERATIVI DI AL QAEDA, ED I TERRORISTI CONTROLLATI DALL' IRAN O DALLA SIRIA CHE SONO UNITI NEL LORO DISEGNO DI DITRUGGERE L'IRAQ E DI DITRUGGERE OGNI POSSIBILE FORMA DI DEMOCRAZIA IN IRAQ . ECCO COSA MOORE HA DETTO IL 14 APRILE 2004 RIGUARDO ALLE FORZE CHE STANNO AMMAZZANDO GLI AMERICANI : "GLI IRACHENI CHE SI SONO RIBELLATI ALL' OCCUPAZIONE NON SONO "INSORTI" O "TERRORISTI" O" IL NEMICO". ESSI SONO LA RIVOLUZIONE , LE TRUPPE PRONTE ED IL LORO NUMERO CRESCERà ED ESSI VINCERRANNO". PENSATE CHE QUESTI ISLAMISTI CHE UCCIDONO CIVILI CON AUTOBOMBE SIANO COME UN PATRIOTA CIVILE ? 59) COME RIPORATATO DA UN GIORNALE ECONOMICO SCREEN DAILY,AFFILIATI DEGLI IRANIANI E DEI TERRORISTI CON BASE IN SIRIA IL GRUPPO DI HEZBOLLAH STANNO PROMUOVENDO IL FILM FARENHEIT 911 PER DISTRIBUIRLO IN MEDIO ORIENTE , FRONT RAW STà ACCETTANDO L' ASSISTENZA DEI TERRORISTI. " IN TERMINI DI MARKETING FRONT RAW STA RICEVENDO UNA SPINTA DA ORGNIZZAZIONI CONNESSE A HEZBOLLAH CHE HANNO CHIAMATO DAL LIBANO PER SAPERE SE VI è QUALCOSA CHE POSSONO FARE PER PROMUOVERE IL FILM. ED ANCHE SE IL DIRETTORE DI FRONT ROW GIANCARLO CHACRA DICE CHE LA SUA COMPAGNIA CREDE CHE IL FILM è CONTRO BUSH MA NON CONTRO L'AMERICA ,E CHE LORO NON POSSONO ANDARE CONTRO QUESTE ORGANIZZAZIONI PERCHè POTREBBERO BOICOTTARE IL FILM( ARTICOLO DI NANCY TARTAGLIONE),"SARà IL PRIMO FILM RILASCIATO TEATRALMENTE NEL MEDIO ORIENTE , SCREEN DAILY 9 GIUGNO 2004 . SAMANTHA ELLIS "FAHRENHEIT 911 RICEVE AIUTO DAGLI HEZEBOLLAH "THE GUARDIAN " LONDRA 17 GIUGNO 2004. IN BREVE QUESTO DI TUTTI I FILM DI MOORE è IL PIU' BRUTTO E PIU BUGIARDO CHE è FATTO NELLA SUA VITA MOORE NON è SOLO UN BUGIARDO è UN LURIDO IGNORANTE SACCO DI ***** DAL **** A PORTAERAI CHE è STATO BOCCIATO DAL COLLEGE . è UN MANIPOLATORE DELLA STORIA . MOORE è UN CRIMINALE è DOVREBBE ESSERE ARRESTATO PER DIFFAMAZIONE AL PRESIDENTE E A TUTTA L' AMERICA , PEGGIO DOVREBBE ESSERE MANDATO IN SIRIA DIECI ANNI DI SERVIZIO MILITARE E POI UNA VOLTA TORNATO IN AMERICA VEDIAMO SE HA ANCORA LA VOGLIA DI FARE LO SBRUFFONE. E CHISSà CHE MAGARI IN SIRIA I MUSULMANI GRASSO COME è NON LO SCAMBINO PER UN KEBAB è LO FRIGGANO SUL GIRAROSTO. LE PERSONE COME Tè MOORE MERITANO DI ESSERE PRESI A SCHIAFFI PER TUTTA LA LORO VITA
ECCO CHI SONO I VERI RESPONSABILI DELL' 11 SETTEMBRE . è UNA RAZZA DI MACELLAI SENZA PIETà CHIAMATI MUSULMANI .SEGUACI IN UNO DEI PIU' GRANDI CRIMINALI DELLA STORIA CHIAMATO MAOMETTO 570-632. PERCHè NEL GIRO DI POCHI ANNI QUESTE BANDE DI ASSALITORI DI CAROVANE CHE DEFECAVANO ALL' APERTO HANNO CONQUISTATO MEZZO MONDO? PRIMA DEL 632 ANNO DELLA MORTE DI MAOMETTO DOMINAVANO GIA TUTTA LA PENSISOLA ARABICA. ENTRO IL 650 SI ERANO ESTESI IN MESOPOTAMIA ,PERSIA,SIRIA,LIBANO,EGITTO,PALESTINA. NEL 670 CONQUISTARONO TUNISI NEL 705 CARTAGINE , NEL 711 ATTRAVERSO LO STRETTO DI GIBILTERRA S'IMPADRONIRONO DI MEZZA SPAGNA E SI SPINSERO VERSO LA FRANCIA MERIDIONALE DOVE NEL 732 IL RE FRANCO CARLO MARTELLO NE ARRESTO' L' AVANZATA NELLA BATTAGLIA DI POITRES. MA SE IN OCCIDENTE NE AVEVANO BLOCCATO L' ESPANSIONE IN ORIENTE CONTINUAVA A ESPANDERSI PRIMA DEL 712 SI ERANO GIA IMPADRONITI DEL PAKISTAN E ARRIVAVANO AL DELTA DELL' INDO NEL 751 CONQUISTARONO SAMARACANDA E L' UZBEKISTAN E COSI VIA DAVANTI ALL' AVANZATA DI QUESTE TRUPPE AGITATE CADDERO PROGRESSIVAMENTE L' AFRICA SUBSAHARIANA,SUBCONTINENTE INDIANO , IL SUD EST ASIATICO ,COSTANTINOPOLI E PARTE DEI BALCANI ARRIVARONO NEL 1683 A VIENNA SOTTO IL COMANDO DEL GRAN VISIR KARA MUSTAFA CON MEZZO MILIONE DI SOLDATI 1000 CANNONI 40.000 CAVALLI 20.000 CAMELLI 20.000 ELEFANTI 20.000 BUFALI 20.000 MULI 20.000 TRA VACCHE E TORI 10.000 TRA PECORE E CAPRE 100.000 SACCHI DI GRANO 50.000 SACCHI DI CAFFè UN CENTINAIO TRA MOGLI E CONCUBINE . UN ACCAMPAMENTO DI 25.000 TENDE PIU' LA TENDE DEL VISIR MUNITA DI STRUZZI E FONTANE L' 11 SETTEMBRE 1683 GLI ISLAMICI FURONO SCONFITTI E DA ALLORA CERCANO VENDETTA E FU COSI' CHE L' 11 SETTEMBRE 2001 Mohamed Atta ,Abdulaziz al-Omari,Satam al-Suqami,Wail al-Shehri, Walid al-Shehri,Marwan al-Shehhi,Mohand al-Shehri,Ahmed al-Ghamdi,Hamza al-Ghamdi,Fayez Banihammad,Hani Hanjour,Khalid al-Mihdhar,Majed Moqed,Nawaf al-Hazmi,Salem al-Hazmi,Ziad Jarrah,Ahmed al-Haznawi,Ahmed al-Nami,Saeed al-Ghamdi. SU QUATTRO AEREI DIVERSI SI SCHIATANO SULLE TORRI GEMELLE, SUL PENTAGONO,E A Shanksville. OGGI I MALI DI MAOEMETTO SI ESTENDONO DAL SENEGAL ALL' INDONESIA CINQUANTADUE PAESI A MAGGIORANZA MUSULMANA A CUI PRESTO DOVREMO AGGIUNGERE FRANCIA,INGHILTERRA,GEMANIA,ITALIA,SPAGNA,OLANDA,E STATI UNITI. DI CHE RELIGIONE ERANO GLI ATTENTATORI A MONCACO NEL1972, E CHI FURONO I FOLLI CHE FECERO L' ATTENTATO ALL' AEROPORTO DI VIENNA NEL 1985 E A ROMA FIUMICINO IL 27 SETTEMBRE 1985 DI CHE RELGIONE ERANO QUELLI CHE FECERO L' ATTENTATO A MADRID NEL 2004 O A LONDRA NEL 2005 O A BALI NEL 2002 O A SHARM EL SHEIKH ,GIORDANIA , INDONESIA NEL 2005 O A GIACARTA NEL 2009 O I CENTINAIA DI ALTRI ATTENTATI SVOLTI NEL ARCO DEGLI ULTIMI TRE ANNI 2015
7 gennaio 2015, Parigi, Francia: un uomo uccide una poliziotta in centro e quattro persone in un supermercato ebraico Kosher, sincronizzando i suoi attacchi con l'attentato alla sede di Charlie Hebdo. Mentre quest'ultimo viene rivendicato da Al-Qāʿida nella Penisola Arabica, gli altri attacchi sono attribuiti allo Stato Islamico. 27 gennaio 2015, Tripoli, Libia: un commando di almeno cinque uomini armati fa irruzione in un hotel dopo aver fatto detonare un'autobomba, uccidendo 10 persone tra ospiti e personale della sicurezza. La branca locale dello Stato Islamico rivendica l'attentato. 20 marzo 2015, Sana'a, Yemen: quattro attentatori suicidi si fanno esplodere in una moschea sciita causando 142 morti e 350 feriti. La branca yemenita dello Stato Islamico rivendica l'attentato[2]. 18 aprile 2015, Jalalabad, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere all'interno di una banca causando 33 morti e circa 100 feriti. La branca locale dello Stato Islamico rivendica l'attentato. 22 maggio 2015, Qatif, Arabia Saudita: un attentatore suicida si fa esplodere in una moschea sciita causando 22 morti e più di 100 feriti. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato[3]. 29 maggio 2015, Dammam, Arabia Saudita: un attentatore suicida si fa esplodere in una moschea frequentata da sciiti causando almeno 4 morti. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato[4]. 26 giugno 2015, Susa, Tunisia: un attentatore armato di AK-47 spara sui turisti in spiaggia provocando 38 morti e 39 feriti prima di essere ucciso dalle forze di sicurezza. La branca algerina dello Stato Islamico rivendica l'attentato. 26 giugno 2015, Al Kuwait, Kuwait: nello stesso giorno dell'attacco sulla spiaggia tunisina, un attentatore suicida si fa esplodere in una moschea sciita; le vittime dell'attacco ammontano a 27 morti e 227 feriti. L'ISIS rivendica l'attentato. 11 luglio 2015, Il Cairo, Egitto: una bomba esplode sotto il consolato italiano nella capitale egiziana, causando un morto e quattro feriti. L'ISIS rivendica l'attentato. 20 luglio 2015, Suruç, Turchia: una kamikaze si fa esplodere davanti un centro culturale durante un incontro del Partito Socialista degli Oppressi, una formazione politica marxista-leninista turca: nell'attacco muoiono 33 persone e 104 rimangono ferite. Il giorno seguente l'ISIS rivendica l'attentato. 6 agosto 2015, Abha, Arabia Saudita: un attentatore suicida si fa esplodere in una moschea frequentata da membri delle forze di sicurezza saudite, uccidendo 17 persone; l'attentato è rivendicato da un gruppo locale affiliato allo Stato Islamico[5]. 31 ottobre 2015, Penisola del Sinai, Egitto: un aereo passeggeri russo precipita nel deserto del Sinai uccidendo tutte le 224 persone a bordo; l'ISIS dichiara sua la responsabilità nell'aver piazzato un ordigno che è esploso durante il volo disintegrando l'aereo. 12 novembre 2015, Beirut, Libano: un doppio attentato suicida uccide 43 persone e ne ferisce più di 200 in un quartiere meridionale della città abitato in prevalenza da sciiti. L'ISIS rivendica l'attacco. 13 novembre 2015, Parigi, Francia: una serie di attacchi coordinati in vari punti della città portati a termine da un commando dell'ISIS formato da nove esecutori materiali e da fiancheggiatori uccidono 130 persone e ne feriscono 350. Vengono colpiti da sparatorie a colpi di AK-47 il teatro Bataclan e vari ristoranti e locali nel centro parigino, mentre tre kamikaze si fanno saltare in aria all'esterno dello Stade de France durante l'amichevole di calcio Francia-Germania. Si tratta del peggior attentato mai avvenuto in Francia e il secondo più grave in Europa dopo quelli di Madrid nel 2004. 24 novembre 2015, El Arish, Egitto: due attentatori suicidi tentano di penetrare in un albergo della città, e benché uno venga fermato dalle forze di sicurezza l'altro riesce a farsi esplodere uccidendo sette persone. La sezione dell'ISIS attiva nella Penisola del Sinai rivendica l'attacco nelle ore immediatamente successive. 24 novembre 2015, Tunisi, Tunisia: lo stesso giorno dell'attacco in Egitto un attentatore suicida si fa esplodere su un minibus di guardie presidenziali causando la morte di 13 persone; anche questo attentato viene rivendicato dall'ISIS. 6 dicembre 2015, Aden, Yemen: un'autobomba viene fatta detonare a distanza al passaggio del corteo di veicoli del governatore cittadino Jaafar Mohammed Saad, che rimane ucciso insieme a sei dei suoi collaboratori. La branca yemenita dello Stato Islamico rivendica l'attentato.
2016
1º gennaio 2016, Tel Aviv, Israele: un uomo israeliano di origine araba entra in un pub nel centro della capitale israeliana e apre il fuoco uccidendo due persone e ferendone una decina, prima di fuggire; nei giorni successivi verrà individuato e ucciso dalla polizia. In seguito l'ISIS dichiarerà che l'attentatore era un proprio sostenitore. 7 gennaio 2016, Zliten, Libia: un camion bomba viene lanciato contro un centro di addestramento di polizia, provocando 74 vittime. L'azione viene immediatamente rivendicata dall'ISIS, nel pieno di una nuova offensiva nel Paese nord-africano. 8 gennaio 2016, Egitto: un albergo a Hurghada, sul Mar Rosso, viene attaccato da due attentatori armati di coltelli; due ospiti sono feriti prima che le forze di sicurezza uccidano uno degli attentatori e catturino l'altro[6]. Contemporaneamente, a Giza degli spari colpiscono un pullman di turisti israeliani senza causare feriti. L'ISIS rivendica entrambi gli attacchi[7]. 11 gennaio 2016, Baghdad, Iraq: una ventina di uomini armati fanno irruzione in un centro commerciale aprendo il fuoco, dopo aver fatto esplodere un ordigno all'esterno. I morti sono 38, tra cui 18 civili, oltre ai 20 terroristi uccisi dalla polizia. Nello stesso giorno un uomo si fa saltare in aria in un casinò nell'est del Paese a 80 km dalla capitale; all'arrivo dei soccorsi viene fatta esplodere un'autobomba all'esterno provocando una strage: almeno 23 le vittime. Lo Stato Islamico rivendica entrambi gli attacchi in un comunicato. 14 gennaio 2016, Giacarta, Indonesia: un commando di terroristi attacca vari obiettivi nella capitale indonesiana, con esplosioni di bombe e sparatorie, provocando la morte di quattro persone e diversi feriti. Quattro attentatori che si erano asserragliati in un edificio dove vi è situata la sede di un'agenzia dell'ONU vengono uccisi dalla polizia. L'ISIS rivendica gli attentati terroristici, i primi compiuti in Indonesia. 21 gennaio 2016, Il Cairo, Egitto: durante un blitz contro un covo dell'ISIS esplode una bomba che provoca 10 morti.[8] 31 gennaio 2016, Damasco, Siria: due attentatori suicidi e un'autobomba dello Stato Islamico provocano oltre 70 vittime nel cuore della capitale siriana sotto il controllo dell'esercito di Assad in lotta contro il califfato.[9] 21 febbraio 2016, Damasco e Homs, Siria: una serie di attentati suicidi rivendicati dall'ISIS provocano 180 morti in varie zone delle due città[10] 22 marzo 2016, Bruxelles, Belgio: nella mattinata due distinti attacchi colpiscono dapprima l'Aeroporto di Zaventem, dove avvengono due esplosioni provocate probabilmente da attentatori suicidi, e poi la metropolitana tra le stazioni di Maelbeek e Schuman, a pochi passi dal Parlamento Europeo; le vittime totali sono 32 e oltre 300 i feriti. Nelle ore seguenti lo Stato Islamico rivendica l'attacco. 25 marzo 2016, Iskandariya, Iraq: un attentatore suicida si fa saltare in aria allo stadio durante una partita di calcio a 50 km dalla capitale Baghdad, causando oltre 40 morti. L'ISIS rivendica l'attacco. 25 marzo 2016, Aden, Yemen: tre autobombe guidate da attentatori suicidi colpiscono alcuni posti di blocco delle forze di sicurezza, causando 26 morti tra militari e civili. La branca yemenita dello Stato Islamico rivendica l'azione[11]. 13 maggio 2016, Balad, Iraq: un gruppo di miliziani armati di AK-47 compie un attacco in un bar di tifosi del Real Madrid provocando oltre 16 vittime e 30 feriti. L'ISIS rivendica l'attacco. 15 maggio 2016, al-Mukalla, Yemen: un attentatore suicida attacca un comando della polizia uccidendo almeno 47 persone e ferendone più di 60; lo Stato Islamico rivendica l'azione[12]. 23 maggio 2016, Governatorato di Laodicea, Siria: in otto distinti attacchi con autobombe e attentatori suicidi condotti in contemporanea a Tartus e Jableh rimangono uccise più di 180 persone. L'ISIS rivendica gli attacchi. 23 maggio 2016, Aden, Yemen: due attentatori suicidi attaccano un centro di reclutamento della polizia uccidendo almeno 45 persone; lo Stato Islamico rivendica l'azione[13]. 29 maggio 2016, Balad, Iraq: un attentatore suicida si fa esplodere in un bar frequentato da tifosi del Real Madrid intenti a guardare una partita, causando 12 morti e 15 feriti. L'ISIS rivendica l'attacco. 13 giugno 2016, Parigi, Francia: un uomo attacca a colpi di coltello due poliziotti davanti a un commissariato, uccidendoli entrambi prima di essere a sua volta ucciso. L'ISIS rivendica tramite Amaq. 3 luglio 2016, Baghdad, Iraq: un camion bomba guidato da un attentatore suicida colpisce nel centro della città in un quartiere a predominanza sciita mentre contemporaneamente vari ordigni sono fatti esplodere in altre zone della città, provocando in totale 341 morti e 246 feriti. L'ISIS rivendica la responsabilità dell'attentato.[14] 18 luglio 2016, Würzburg, Germania: un uomo sale sopra ad un treno della metropolitana con un'ascia ferendo 5 persone prima di essere ucciso dalla polizia. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco. 23 luglio 2016, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere durante una manifestazione e provoca 80 morti e 231 feriti. L'ISIS rivendica l'attacco poche ore dopo.[15] 25 luglio 2016, Ansbach, Germania: un ventisettenne siriano si fa esplodere durante un concerto causando 15 feriti[16]. L'ISIS rivendica la sua responsabilità poche ore dopo. 26 luglio 2016, Saint-Etienne-du-Rouvray, Francia: due uomini armati di coltelli entrano nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, uccidendo il parroco Jacques Hamel e prendendo in ostaggio alcune persone prima di essere uccisi dalla polizia. L'ISIS rivendica l'attacco tramite Amaq. 6 agosto 2016, Charleroi, Belgio: un uomo aggredisce a colpi di coltello due poliziotti davanti a un commissariato, ferendoli entrambi prima di venire ucciso. L'ISIS rivendica l'attacco. 9 settembre 2016, Baghdad, Iraq: due autobombe guidate da attentatori suicidi esplodono nei pressi di un centro commerciale, causando più di 40 morti e più di 60 feriti. L'ISIS rivendica tramite Amaq. 15 ottobre 2016, Baghdad, Iraq: almeno otto attentatori suicidi attaccano con armi leggere e cinture esplosive vari obiettivi nella capitale irachena, tra cui un posto di controllo della polizia, un'abitazione di un capo milizia sunnita e concentramenti di fedeli sciiti, causando 79 morti e più di 90 feriti. L'ISIS rivendica l'attacco tramite Amaq. 25 ottobre 2016, Quetta, Pakistan: tre terroristi attaccano con armi da fuoco e cinture esplosive l'accademia di polizia della città, uccidendo 61 persone e ferendone più di 165. L'ISIS rivendica l'attacco[17]. 25 novembre 2016, Al-Hilla, Iraq: un attentatore suicida alla guida di un camion bomba si fa esplodere in una stazione di servizio affollata di bus carichi di pellegrini sciiti in rientro verso l'Iran, causando 125 morti e 95 feriti. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco. 18 dicembre 2016, Al-Karak, Giordania: un commando attacca la stazione di polizia locale per poi barricarsi all'interno delle rovine del Castello di Kerak, dove viene assediato e infine sopraffatto dalle forze di sicurezza giordane. Oltre ai cinque terroristi si contano altri 14 morti (11 tra poliziotti e militari giordani, due civili locali e un turista canadese) e 37 feriti. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq. 19 dicembre 2016, Berlino, Germania: un uomo si impossessa di un camion uccidendone il guidatore, per poi scagliarsi contro un mercatino di Natale uccidendo 11 persone e ferendone 56; l'attentatore, Anis Amri, riesce a fuggire ma viene poi ucciso dalla polizia il 23 dicembre a Milano. L'attentato viene rivendicato dall'ISIS.[18][19]
2017
1º gennaio 2017, Istanbul, Turchia: durante il Capodanno un uomo armato di fucile d'assalto AK-47 entra nel night club Reina e spara sui presenti, uccidendo 39 persone e ferendone 70. L'ISIS rivendica poche ore dopo. 2 gennaio 2017, Baghdad, Iraq: tre autobombe esplodono in vari punti della città causando 56 morti. L'attentato viene subito rivendicato dall'ISIS. 7 febbraio 2017, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere davanti alla sede della Corte suprema dell'Afghanistan uccidendo 22 persone; l'ISIS rivendica l'attacco[20]. 16 febbraio 2017, Sehwan Sharif, Pakistan: un attentarore suicida si fa esplodere all'interno di un mausoleo sufi pieno di pellegrini intenti in un rituale religioso, causando almeno 90 morti e più di 300 feriti. La branca locale dello Stato Islamico rivendica l'attentato[21]. 24 febbraio 2017, al-Bab, Siria: un'autobomba esplode nella città siriana vicino al confine con la Turchia causando oltre 60 morti tra militari e molti civili. L'attentato viene rivendicato dall'ISIS. 26 febbraio 2017, Costantina, Algeria: un attentatore suicida si fa esplodere davanti a un commissariato ferendo due poliziotti. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq[22]. 17 marzo 2017, Dacca, Bangladesh: un attentatore suicida si fa esplodere davanti all'ingresso della sede della forza speciale antiterrorismo bengalese, ferendo due membri dell'unità. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco[23]. 24 marzo 2017, Dacca, Bangladesh: un attentatore suicida si fa esplodere ad un checkpoint della polizia nell'Aeroporto Internazionale di Dacca-Hazrat Shahjalal ferendo alcuni agenti. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato[24]. 9 aprile 2017, Tanta e Alessandria d'Egitto, Egitto: due terroristi si fanno saltare in aria in due chiese copte, una a Tanta e una ad Alessandria, durante la domenica delle Palme provocando 47 morti e 126 feriti. L'ISIS rivendica l'attentato via Amaq. 20 aprile 2017, Parigi, Francia: un cittadino belga di origine magrebine (già noto ai servizi segreti francesi come estremista islamico) spara con un AK-47 su un veicolo della polizia francese parcheggiato nella strada degli Champs Elysé, uccidendo un agente e ferendone altri due prima di venire ucciso dalla polizia. L'attacco è stato rivendicato dall'ISIS il giorno stesso, a soli tre giorni dalle elezioni politiche francesi del 2017. 12 maggio 2017, Distretto di Mastung, Pakistan: un attentatore suicida a bordo di una motocicletta si fa esplodere al passaggio del convoglio su cui viaggia il vice presidente del senato pakistano Abdul Ghafoor Haideri; si contano 25 morti e più di 40 feriti, tra cui lo stesso Haideri. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato[25]. 22 maggio 2017, Manchester, Regno Unito: un kamikaze si fa esplodere alla fine del concerto di Ariana Grande al Manchester Evening News Arena, il bilancio è di 23 morti (compreso l'attentatore) e 250 feriti. L'attacco è stato rivendicato dall'ISIS il giorno seguente. 26 maggio 2017, Minya, Egitto: una decina di uomini armati salgono a bordo di alcuni pullman a 250 km dal Cairo aprendo il fuoco sui passeggeri. Nell'attacco si contano 29 morti e 22 feriti. L'ISIS rivendica il giorno seguente. 30 maggio 2017, Baghdad, Iraq: due autobombe esplodono vicino ad un commissariato causando 30 morti e 100 feriti. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq. 1º giugno 2017, Larbaâ, Algeria: un terrorista ferisce a colpi di arma da fuoco quattro agenti della gendarmeria, di pattuglia nella zona. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq[26]. 3 giugno 2017, Londra, Regno Unito: un furgone con a bordo tre uomini investe i pedoni sul marciapiede del London Bridge, poi continua il suo percorso verso il Borough Market. I tre uomini, armati di coltelli, scendono e cominciano ad accoltellare i passanti e i clienti dei locali del Borough Market prima di essere uccisi dalla polizia. In totale si contano 11 morti (compresi i 3 terroristi) mentre i feriti sono 48. L'ISIS rivendica l'attentato due giorni dopo. 5 giugno 2017, Melbourne, Australia: un uomo uccide il portiere di un complesso di appartamenti e si barrica in uno di essi con in ostaggio una donna. Nel corso dell'irruzione delle forze speciali l'attentatore è ucciso dopo aver ferito tre poliziotti con un'arma da fuoco. L'ISIS rivendica la responsabilità. 7 giugno 2017, Teheran, Iran: cinque attentatori suicidi sferrano due attacchi ai danni del parlamento e del mausoleo di Ruhollah Khomeini, impiegando armi leggere e cinture esplosive. Si contano 18 morti e 52 feriti. L'attacco è rivendicato dall'ISIS. 15 giugno 2017, Kabul, Afghanistan: due attentatori suicidi si fanno esplodere in una moschea sciita della capitale afghana, causando almeno sei morti e una decina di feriti; l'ISIS rivendica l'attentato[27]. 31 luglio 2017, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere davanti al cancello dell'ambasciata irachena di Kabul, favorendo l'irruzione nel complesso di tre terroristi armati che uccidono due impiegati civili e feriscono tre addetti alla sicurezza; tutti gli attentatori sono uccisi dalle forze di sicurezza. L'ISIS rivendica l'attacco[28]. 12 agosto 2017, Quetta, Pakistan: un attentatore suicida a bordo di una motocilcetta si fa esplodere accanto a un camion dell'esercito pakistano, uccidendo 15 persone (otto soldati e sette civili) e ferendone più di 40; la branca locale dello Stato Islamico rivendica l'attentato[29]. 17 agosto 2017, Barcellona, Spagna: un furgone preso a nolo investe la folla lungo la Rambla uccidendo 16 persone, mentre si contano 124 feriti di cui 14 gravi; l'autista riesce a fuggire. Il 18 agosto cinque membri della cellula terroristica responsabile dell'attacco sono fermati dalla polizia a Cambrils: nello scontro rimangono tutti uccisi unitamente a una donna presente sul luogo, mentre sei civili e un poliziotto rimangono feriti. Altri due terroristi risultano essere rimasti uccisi il 16 agosto in un'esplosione accidentale nella loro casa di Alcanar mentre preparavano del materiale esplosivo in vista dell'attentato, mentre 4 sono gli arresti avvenuti nei giorni successivi all'attentato sulla Rambla. L'ISIS rivendica gli attentati tramite Amaq. 19 agosto 2017, Surgut, Russia: un uomo aggredisce i passanti con un coltello ferendone otto. L'ISIS rivendica dopo i fatti tramite Amaq[30]. 25 agosto 2017, Bruxelles, Belgio: un uomo attacca due militari a colpi di coltello ferendoli prima di essere a sua volta ucciso dai soldati. L'ISIS rivendica l'attacco. 14 settembre 2017, Nāṣiriya, Iraq: un gruppo di terroristi fa irruzione in un ristorante nello stesso momento un'autobomba esplode davanti ad un checkpoint della polizia irachena causando 83 vittime e 90 feriti. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco tramite Amaq. 2 ottobre 2017, Damasco, Siria: un'autobomba e due kamikaze uccidono 20 persone e ne feriscono una decina nel quartiere di Maidan. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq. 31 ottobre 2017, New York, Stati Uniti d'America: nella giornata di Halloween un furgone noleggiato imbocca una pista ciclabile investendo ciclisti e passanti per quasi un chilometro prima di schiantarsi contro uno scuolabus; l'uomo alla guida riesce a fuggire venendo però catturato poco dopo dagli agenti di polizia. Si contano 8 morti e 15 feriti; nel furgone l'uomo aveva lasciato un foglietto dove diceva che aveva agito in nome dell'ISIS che rivendica l'attentato due giorni dopo. 5 novembre 2017, Aden, Yemen: un'autobomba guidata da un attentatore suicida esplode vicino ad un checkpoint della polizia, uccidendo 15 persone e ferendone 20. Lo Stato Islamico rivendica tramite un comunicato. 7 novembre 2017, Kabul, Afghanistan: un commando di tre persone attacca una stazione televisiva con armi da fuoco e granate; uno dei terroristi si fa saltare in aria mentre gli altri due sono uccisi dagli uomini della sicurezza. Nell'attacco muore un agente della sicurezza mentre altre 20 persone rimangono ferite. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco[31] 17 dicembre 2017, Quetta, Pakistan: due attentatori suicidi si fanno esplodere in una chiesa metodista, causando nove morti e più di 50 feriti. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq[32] 25 dicembre 2017, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere vicino alla sede dei servizi segreti afghani, uccidendo dieci persone e ferendone cinque. Lo Stato Islamico rivendica l'azione[33]. 28 dicembre 2017, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere all'interno di un centro culturale sciita, con altri ordigni che vengono fatti detonare al momento dell'arrivo dei soccorsi; si contano 41 morti e più di 80 feriti. L'ISIS rivendica tramite Amaq[34]. 29 dicembre 2017, Il Cairo, Egitto: un attentatore attacca con un'arma da fuoco un negozio e una chiesa frequentati dalla locale comunità copta, uccidendo undici persone tra cui un poliziotto e ferendone un'altra decina prima di essere a sua volta ferito e arrestato dalle forze di sicurezza. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq[35].
2018 15 gennaio 2018, Baghdad, Iraq: due autobombe guidate da attentatori suicidi si fanno esplodere nella piazza al-Tayaran della capitale irachena, uccidendo almeno 27 persone e ferendone un altro centinaio. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato tramite un messaggio sul servizio di messaggistica Telegram[36]. 24 gennaio 2018, Jalalabad, Afghanistan: un'autobomba guidata da un attentatore suicida si fa esplodere davanti alla sede dell'organizzazione non governativa Save the Children, favorendo l'irruzione nel complesso di un commando armato; tre civili rimangono uccisi e 24 feriti, prima che le forze di sicurezza riescano a uccidere i cinque membri del commando. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco tramite Amaq[37]. 29 gennaio 2018, Kabul, Afghanistan: un commando attacca con cinture esplosive ed armi leggere l'accademia militare afghana di Kabul; undici soldati afghani rimangono uccisi e altri sedici feriti, mentre quattro degli attentatori sono uccisi e uno è preso prigioniero. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq[38]. 18 febbraio 2018, Kizljar, Russia: un attentatore attacca con un'arma da fuoco una chiesa ortodossa, uccidendo cinque persone e ferendone altre cinque prima di essere ucciso dalla polizia. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato[39]. 24 febbraio 2018, Aden, Yemen: due autobombe guidate da attentatori suicidi esplodono nelle vicinanze di una base militare; altri due attentatori dotati di giubbotti esplosivi tentano di entrare nel complesso ma sono uccisi dalle forze di sicurezza prima che possano farsi esplodere. Il bilancio finale è di 14 morti tra militari e civili (oltre ai quattro attentatori) e più di 40 feriti; lo Stato Islamico rivendica l'attentato[40] 9 marzo 2018, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere davanti a una moschea sciita nella capitale afghana, uccidendo 10 persone e ferendone 22. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco[41]. 13 marzo 2018, Aden, Yemen: un attentatore suicida alla guida di un'autobomba si fa esplodere davanti a una mensa dell'esercito, uccidendo 10 persone e ferendone più di 30. Lo Stato Islamico rivendica l'azione[42]. 19 marzo 2018, Jalalabad, Afghanistan: l'esplosione di una bomba piazzata su una motocicletta uccide tre persone e ne ferisce altre 10 all'uscita di un impianto sportivo. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato[43]. 21 marzo 2018, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere nei pressi di un santuario sciita durante i festeggiamenti per il capodanno persiano (Nawrūz), uccidendo 32 persone e ferendone diverse decine. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq[44]. 23 marzo 2018, Carcassonne e Trèbes, Francia: un attentatore armato di pistola assale un'automobile a Carcassonne uccidendo uno degli occupanti e ferendone un altro, dopodiché attacca un supermercato nella vicina cittadina di Trèbes prendendo in ostaggio le persone all'interno; il bilancio finale è di 4 morti e 15 feriti[45] prima che le forze speciali riescano a uccidere l'attentatore. L'uomo ha definito sé stesso come «un soldato dell'ISIS», e lo Stato Islamico ha in seguito rivendicato l'azione[46]. 22 aprile 2018, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere in un centro per l'iscrizione nei registri elettorali causando 63 vittime e 125 feriti. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq. 30 aprile 2018, Kabul, Afghanistan: due attentatori suicidi si fanno esplodere nei pressi del quartirer generale dei servizi segreti afghani, uccidendo 29 persone e ferendone 49. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq. 2 maggio 2018, Tripoli, Libia: almeno due attentatori suicidi attaccano con armi da fuoco e cinture esplosive gli uffici direttivi della commissione elettorale libica, uccidendo 12 persone e ferendone una ventina. Lo Stato Islamico rivendica l'attentato[47]. 12 maggio 2018, Parigi, Francia: un attentatore attacca a colpi di coltello i passanti nel II arrondissement uccidendo una persona e ferendone altre otto prima di essere ucciso dalla polizia. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq. 13 maggio 2018, Surabaya, Indonesia: almeno tre kamikaze si fanno esplodere in tre chiese differenti uccidendo 10 persone e ferendone 40. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq. 19 maggio 2018, Grozny, Russia: un commando di quattro uomini armati attacca una chiesa ortodossa; i terroristi uccidono un civile e due poliziotti accorsi sul luogo, prima di essere tutti uccisi dalle forze di sicurezza. Il giorno dopo l'ISIS rivendica l'attentato. 29 maggio 2018, Liegi, Belgio: un attentatore attacca con un coltello due poliziotte ferendole, ruba loro una pistola e le uccide entrambe; poco dopo lo stesso attentatore uccide un passante nel tentativo di rubargli la macchina, dopodiché attacca un liceo nella zona prendendo in ostaggio una donna prima di essere ucciso dalla polizia. Lo Stato Islamico rivendica il giorno seguente l'attacco[48]. 4 giugno 2018, Kabul, Afghanistan: un attentatore suicida si fa esplodere vicino ad un centro religioso dove si stava tenendo una manifestazione contro il terrorismo, causando 14 morti e ferendo altre 19 persone[49]. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq IN BREVE L' ISLAM è UN IMPRESA CRIMINALE E I VERI ATTENTATORI DELL' 11 SETTEMBRE SONO E SONO SEMPRE STATI QUEI PEZZI DI ESCREMENTO DEL PROFETA CONOSCIUTI COME KAMIKAZE . CHE SONO SEMPLICEMENTE I PIU' GRNADI CRIMINALI DELLA STORIA MOLTO PIU' DI QUALSIASI MAFIA, IMPRESA CRIMINALE ,DITTATORA CHE SIA ESISTISTA NELLA STORIA ,DICE Ayaan Hirsi Ali SU MAOMETTO "Un tiranno. Era contro la libertà di espressione. Se non ti adeguavi al suo volere, eri punito. Penso a lui come ad uno dei megalomani del Vicino Oriente: Bin Laden, Khomeini, Saddam. Credete proprio che sia così strano che esista un Saddam Hussein? Maometto è il suo modello. Maometto è un modello per tutti gli uomini musulmani. Credete che sia strano che molti uomini musulmani siano violenti?"
Il film di questo panzone non merita nessun commento, solo di essere buttato nell'immodizia da dove è venuto fuori. E con la pellicola pure il regista.
Bush è uno dei massimi criminali di ogni tempo, andrebbe fucilato all'istante. detto questo, non penso si posso giudicare un film per questo. se la prima parte è buona direi, la seconda cade in una retorica e una banalità impressionate. mi dispiace, nel complesso è un film deludente. un film così andrebbe giudicato anche per la veridicità di quello che dice (io sono uno di quelli che sostiene che l'arte possa ritenersi amorale, ma una pellicola simile di denuncia no), noi comuni mortali però non possiamo sapere quanto siano vere le sue accuse, quindi penso che l'unica cosa che possiamo fare è giudicarlo con i paramenti normali di un film. quindi prima parte buona, la seconde crutta forte. direi 5,5
Mi sa che Moore ha un pò esagerato ed enfatizzato le informazioni. Ora proprio ho letto che è stato fatto un documentario di risposta che mostra tutte le bugie che Fahrenheit 9/11 racconta. Tuttavia basta anche solo la metà delle notizie raccontate qui per far gridare allo scandalo e alcune di esse sono innegabili. Moore è un pazzo, ha rischiato grosso, è entrato fin dentro la faccenda e ha riportato alla luce interessanti rapporti d'amicizia tra Bush e la famiglia Bin Laden. Inoltre ha risposto alla domanda che molti si saranno fatti: perchè, se l'attentato è stato rivendicato da Al Qaida, l'America ha attaccato l'Iraq ? Scandaloso cmq il modo in cui i potenti giocano con le vite degli altri. La politica estera così diventa una partita di Risiko. Ci sarebbe da piangere, ma Moore, voce narrante, racconta tutto con una geniale ironia che non può non far sorridere (bella in particolare la parte della piccola associazione pacifista di Fresno). Infine il regista non si risparmia di dare del suo popolo un'immagine pessima di gente tronfia e ingenua: cittadini disposti a rinunciare alle libertà pur di portare avanti la "lotta al terrorismo" e soldati spavaldi e irrispettosi della vita umana. Mi ha infastidito troppo quel marine bastardo che ascoltava Fire water burn dei Bloodhound gang (bellissima canzone peraltro) durante gli assalti, immaginando che quel tetto in fiamme di cui si fa menzione nel testo fosse Bagdad. Peccato per la noiosa mezz'ora finale che rallenta il ritmo e tenta un ultimo colpo basso di sensibilizzazione. Ottimo documentario tutto sommato. Possiamo solo sperare che il prossimo presidente faccia di meglio che giocare a golf o andare a caccia con i suoi mastini come un vero Yankee.
Che Bush sia stato il più schifoso presidente della storia americana è un dato di fatto, lo dicono e lo dimostrano gli stessi americani. Moore però esagera, il suo attacco risulta troppo fazioso e sterile, il documentario a volte risulta monotono e lento, retorico e banale in alcune sue scelte che non mi sono piaciute, ad esempio il troppo spazio dato alla madre piangente (sarò cinico ma l'ho trovato molto banale) o il fatto di voler ridicolizzare a tutti i costi Bush: non era necessario, tanto ci riesce benissimo da solo. Tuttavia è da apprezzare per la sua ironia (guardatevi la parte della super coalizione!) e per il fatto che è fondamentale che i misfatti dei governi e del potere siano conosciuti in tutto il mondo, anche se esposti in maniera poco obbiettiva, in questi tempi in cui non si leggono molto i giornali e non si ha la curiosità di informarsi (per fortuna ci sono molte eccezioni però, eh). Alcune cose dette nel film le sapevo, altre no, per cui l'ho trovato molto utile, anche se spero proprio che Moore non abbia avuto la faccia tosta di pensare di poter influire sulle elezioni! Visto il risultato... Un consiglio: leggetevi già che ci siete il bel libro Fahrenheit 451 di Bradbury dal quale il film prende il titolo.
Parte decisamente bene, mostrandoci i rapporti di Bush e la sua famiglia con i nemici asiatici brutti e cattivi. Anche se a tratti pecca di eccessiva faziosità, usando del sarcasmo che sinceramente a me fa ridere ma per motivi differenti, rimane comunque interessante, seppur l'odio di Michael verso George W. a volte potrebbe far pensare che qualche cosa sia stata ingigantita. Poi... che dire... la seconda parte è a dir poco penosa, dove ci vengono mostrate delle immagini della guerra in Iraq e madri e mogli che piangono il proprio caro scomparso. Moore ma perchè l'hai fatto?? Che bisogno c'era?? Non era un documentario per La vita in diretta!
Peccato, decisamente più interessanti e meno ruffianelli Sicko e Columbine.
Con questo documentario Moore non si dimostra di certo la persona più obiettiva al mondo. Nel complesso esso appare come una vera e propria campagna anti-Bush. Cioò è dimostrato dal fatto che tutti i politici intervistati nel documentario sono democratici, è ovvio che questi criticherann ogni scelta di bush, come in Italia la sinistra critica ogni cosa fatta dalla destra e viceversa, anche se non dovrebbe essere così è questo quello che accade. Al limite del ridicolo poi la scena in cui si fa vedere Baghdad prima dell'attacco degli U.S.A. come una città nella quale tutti vivono felici, tralasciando il fatto che in Iraq ci fosse da 15 anni una dittatura da parte di Saddam a mio avviso al livello di quella che a suo tempo c'era in Germania con Hitler. Da evitare o da vedere tenendo conto che il regista ha ingigantito di molto ogni avvenimento.
Come documentario non ci siamo proprio. E' una propaganda anti bush in cui vengono mostrate solo le cose negative fatte e decise dal presidente. Sarebbe stato un documentario se fosse stato oggettivo descrivendo le cose positive e le cose negative. E poi molte delle cose negative dette non si basano su prove oggettive. Se fosse tutto vero gli americani avrebbero già fatto un colpo di stato oppure l'ONU sarebbe intervenuta per eliminare Bush. Il povero Bush avrà fatto una, dico una cosa positiva, dov'è stata documentata? Questo non è un documentario, come TG4 non è un telegiornale. Mi spiace
Una lucida e appassionata rivisitazione di alcune ombre sull'11 Settembre. opinabilissime la critiche a MM, ma il narrato è di rara bellezza e scuote l'animo con vigore. Ho adorato questo film anche più del bellissimo precedente, di gente come Moore ce ne vorrebbero di più: gente che possieda la dote dell'ironia, della coerenza, dell'umanità e del fervore socio-politico. Moore è un giornalista-documentarista con le palle, dotato di un carisma eccezionale. non mi soffermo a commentare la condotta del figlio di ******* che ora governa l'America perchè Moore ha già detto tutto chiarissimamente, ma penso che la visione di questo film possa veramente cambiare le cose, perlomeno nella mente di ogni singolo spettatore (ci tengo a dire che il 10 è simbolico...verso molte cose.)
Mah..che dire..molto meglio bowling a columbine, certamente questo è molto più ruffiano, soprattutto nella seconda parte, in cui moore cerca di impietosire lo spettatore raccontando la tragedie di giovani morti in iraq. Per carità, non invidio le situazioni delle loro famiglie, nè sono felice per questo; tuttavia se fossi stato in moore mi sarei soffermato più sui ragazzi iracheni che non americani.. innanzitutto perchè gli americani hanno invaso l'iraq e non viceversa; e poi perchè trovo fastidiosi questi tentativi, diciamo alla schindler's list, di far inorridire lo spettatore con storie\immagini facilmente strappalacrime, piuttosto che analizzare il problema.. Tutta la parte di bush, inoltre, non aggiunge niente a chi avesse letto un paio di volte un giornale in vita sua, si sapeva già della notizia "in ritardo" della vittoria, del cugino che lavorava nell'emittente televisiva, si sapeva che lavora un giorno sì e venti no, ma soprattutto si sapeva che è un alcolizzato con un quoziente intellettivo di uno spazzolino da denti, salito al potere grazie al suo nome e pupazzetto dei piani alti americani. Ho trovato quantomeno fastidioso anche il tono nella narrazione, come se sapesse tutto e ci stesse raccontando fatti top secret.. Ma và và, come se servisse michael moore per capire che bush è un emerito *****ne...
Non ho mai amato Moore, non mi piace il suo modo di raccontare i fatti e come li ingigantisce e la regia stile real tv ormai è obsoleta. Alla fine ingrandisce fatti che la maggior parte della gente ke si informa ben conosce, enfatizzandoli e ingigantendoli in una maniera abbastanza fastidiosa, lasciando trasudare quell'aura di arroganza.
Di solito mi piacciono molto le opere di denuncia, se sono ben fatte. Da circa 14-15 anni mi guardo i Simpson e continuo a vedere altri cartoni come "I Griffin" e, molto sporadicamente, "Southpark". Oltretutto ammiro molto le produzioni di regist chiaramente di parte come Romero o Carpenter. Diciamo pure che ho una passione incontrollata verso questo genere di produzioni. Partendo da questa introduzione devo comunque ammettere che purtroppo questo "Fahrenheit 9/11" non mi ha assolutamente colpito, nè tantomeno coinvolto. A dire il vero, non sono nemmeno riuscito a guardarlo fino al termine, vista la (quasi) stupidità del prodotto finale. Il regista, invece di approntare una critica pungente, inserisce un'orgia di nomi e di immagini che complicano non di poco la scorrevolezza del documentario. Ogni nome, ogni episodio, ogni parola installata nel film sembra una dichiarazione di guerra contro Bush. Il direttore, più che colpire diritto al cuore (stile "Griffin" o Romero), si arrampica sugli specchi, adossando ogni singolo problema dell'America attuale all'operato dei due famosi George Bush. "Lo sciaquone del ces.so ti si è rotto? Non ti preoccupare, la colpa è di Bush!". Quindi, sopratutto nella prima parte, Moore eccede in stupidi processi alle intenzioni che finiscono col far cadere nel ridicolo non tanto il texano più famoso al mondo, quanto lui stesso: in particolar modo, al momento dell'attacco alla seconda torre, quella Sud, l'immedesimazione di Moore nei pensieri di Bush risulta assolutamente ridicola. Capisco che questa dovrebbe essere un'ironia atta a prendere in giro il presidente americano, ma più che risultare satirica, mi pare assolutamente mediocre e fuori luogo. Quindi, si può tranquillamente affermare che quello che doveva essere un documentario destinato a mettere in dubbio, anzi destabilizzare, il governo Bush, altro non si è rivelato che una tenua e alquanto superficiale critica di ogni mossa compiuta da Bush. A mio modestissimo avviso, se si vuole portare un'attaco preciso contro qualcheduno (e anche piuttosto importante come in tal caso), è corretto analizzare ampliamente una singola scelta o azione e non criticare tutto e tutti, inserendo decine di nomi che non dicono assolutamente nulla. In poche parole, Moore non fa altro che rendere i Bush i capri espiatori della situazione. Però devo sottolineare che certe scelte umoristiche adottate dal regista sono assolutamente irresistibili ("Dov'è che una persona va quando è in difficolta? In vacanza!" "Nessuno prenderebbe l'aereo dopo l'11 settembre, tanne BIn Laden!"), anche se risultano piuttosto simili alle uscite umoristiche dei Griffin. Mi duole anche ammettere la pessima edizione italiana che a tratti, traduce con un doppiatore e, in altri, inserisce i sottotitoli. Non era più logico lasciare il documentario in lingua originale e sottotitolato, o, ancora meglio, tradurlo completamente? Infine ammetto che è molto importante la produzione, nonchè la successiva pubblicazione di "Fahrenheit 9/11" (e di altri film di propaganda), in quanto sono simbolo di una certe democrazia, nonchè di una totale libertà di parola che consente (anche alle persone più mediocri) di proferire il loro pensiero circa motivi che trovano loro in disaccordo. Nel momento in cui non sentiremo più parlare persone come Moore vorrà dire che anche il mondo occidentale ha preso una brutta piega.
Un film con molte pretese ma pochi risultati effettivi. Forzato nel dare significato alle scene. Alcune informazioni sono indubbiamente interessanti ma vanno usate con cautela. E' un collage costruito contro Bush e le sue guerre, e va bene, ma il film di denuncia politica non deve mai schierarsi. Tutto il film è in funziona antiamericana dimenticando che c'è una dichiarazione di guerra seria del fanatismo islamico contro l'occidente e vista la fine delle due torri e altri feroci attentati sembra che non scherzino. E' il mondo islamico occulto che ci ha dichiarato guerra da alcuni anni. Se Moore non fosse antiamericano avrebbe fatto un bel film di interrogativi politici che serve molto di più per pensare criticamente che non una accozzaglia di immagini in funzione di scarica odio antiamericano...
Il problema principale di questo film-documentario (xké di semplice documentario non si tratta) è la qualità molto diversa del materiale presentato. Si passa da ottimi momenti di informazioni, a supposizioni più o meno plausibili, ad altre completamente sballata, fino ad arrivare a momenti in stile "Le Iene", solo molto più patetici e trash. Peccato perché quando vuole la tesi del film (bush è un indiota incompetente) viene supportata abbastanza bene. Il 6 è anche per il lavoro immane che ha dovuto fare il regista. Se fosse stato più corto ed avesse eliminato parte del materiale oggettivamente inutile il voto sarebbe stato molto più alto. Occasione mancata
allora,premetto che il mio voto riguarda solo ed asclusivamente il film qiundi evitatemi i commenti politici perchè questa non è la sede..............ho dato 5 perchè come documentario proprio non mi convince,a prescindere dalle idee che espone. un documentario deve di per sè non solo descrivere fatti realmente accaduti,ma deve anche e soprattutto fornire un quadro completo dell'argomentazione e al di sopra di ogni parte........altrimenti smette di essere un documentario e diventa una pellicola a discrezione del regista........per questi motivi non do la sufficienza,essendo catalogato come documentario non ci siamo proprio........non c'è la certezza di ogni evento narrato (della maggioranza forse,ma ci sono anche parecchie supposizioni) ed è estremamente schierato. qualche punto in più per il montaggio che mi sembra buono e per il regista che,in effetti,ha avuto parecchio coraggio si può guardare senza prendere per oro colato quello che si dice e senza giudicare tutto una sciocchezza perchè,ricordiamocelo,la verità la sanno solo loro.....
e magari pensiamo anche prima di usare certi termini perchè,per nostra fortuna,non abbiamo mai conosciuto cosa significhino davvero.......la sinistra di oggi non è quella di stalin e della siberia e la destra di oggi non è quella dell'olio di ricino e delle teste rasate.......e speriamo per noi che non tornino ad esserlo mai più.......comunque attenzione alle parole che usiamo perchè sono parole più grandi di noi
Materiale a iosa assemblato sotto forma di farsa cabarrettistica e propagandista eccessivo sotto tutti i punti di vista. Bush caricaturizzato grossolanamente alla stregua di una marionetta da teatrino ambulante turco, la verità perde questa volta. Chi ha una precisa idea politica o lo ama o lo odia, al sottoscritto crea confusione. Grande errore di Moore
questo documentario ci fa vedere come stanno le cose in America e quanto Busch sia pericoloso falso e stupido.. ma + di lui sono stupidi gli americani xke da incolti scemi nn vedono le cose come stanno... un po come in Italia.. tutti QUELLI DI DESTRA NON CAPISCONO UNA SEGA E SONO DEGLI INCOLTI CHE NON CONOSCONO LA STORIA... Ritornando al film ci fa capire anke la stupidità della guerra in Iraq.. e inoltre secondo me le torri gemelle le ha fatte crollare lui per potere avere un pretesto per la guerra e per prendere il petrolio.. abbasso busch e berlusconi.. I fascisti al rogo o in biblioteca xke dagli sfondoni ke dite nn vi salva nessuno. RISPONDETEMI E DITE COSA PENSATE AL RIGUARDO
ovviamente nn voto il film, poiké tale nn è..è un documentario ke apre gli okki, anke se molte ks si sanno già..da me moore trova soltanto attenzioni e simpatie..anzi, se fossi un regista cercherei d far lo stesso x qnt riguarda l'italia
Moore, vergognati e impiccati per favore, così eviti di fare questi documentari da comunista fallito che sei (comunista tradotto in italiano). Non sei neanche riuscito nell'intento di far perdere Bush nella corsa per la seconda elezione della Casa Bianca, hai fallito da tutti i fronti, immagino anche quello della dieta
Film dalle due anime. La prima parte è bella e interessante. Vengono svelate con l'ironia tipica di Moore alcune magagne dell'amministrazioner Bush. Ma la seconda parte (un'ora buona) è degna di "Carramba che sorpresa". Il film diventa patetico, banale, piatto e a tratti fastidioso (vedere le interviste alle famiglie dei soldati morti in guerra e la visita di una di queste madri alla casa bianca). Il film si abbassa al più infimo livello televisivo. A volte la finzione può rendere molto meglio una idea rispetto alla realtà. Evidentemente questo concetto a Moore non è noto. Per chi si aspetta un altro capolavoro tipo "Bowling at Columbine" resterà come me profondamente deluso. Perciò il voto è 8 per la prima parte e 2 per la seconda. Mediando usce 5. Voto giusto per un film che mette l'arte al servizio della politica, cosa secondo me riprovevole.
Un film sprezzatamente di parte, fazioso estremista, falso come una moneta di cuoio, se dassimo retta a questo signore Moore ci governerebbero gli arabi o i califfi, leggi del taglione e via dicendo. Una manovra pubblicitaria bella e buona. Fischi per lui
NON SONO X BUSH.. MA I FILM TROPPO DI PARTE NN MI PIACCIONO.. PERCHè TENTANO DI INCUCCARE CERTE COSE SULLE TESTE DELLA GENTE. C'è GENTE CHE PENSA CON LA PROPRIA TESTA E CHE è INFORMATA E KE QUINDI PUO' GUARDARE QUESTO FILM SEMPLICEMENTE COME UN DOCUMENTO E COME PUNTO DI VISTA, MA Cè ALTRA GENTE CHE NN SA NIENTE DI NIENTE E VEDENDO SOLO QUESTO FILM PENSA KE TUTTO CIò CHE VIENE DETTO QUI SIA GIUSTO! MA è SBAGLIATO! PRIMA DI VEDERE QUESTO FILM BISOGNA AVERE UN MINIMO DI INFORMAZIONE E POI VALUTARE! PERCHè GUARDANDO QUESTO FILM SENZA SAPERE NIENTE DELLA FACCENDA, KI NON DAREBBE TORTO AL REGISTA??
Provocatorio e illuminante..un documentario che riesce a far luce su molti aspetti oscuri di chi cerca di manipolare la realtà per il proprio interesse. Rivelatorio.
Ho letto commenti amari e sarcastici su questo film.Ed in parte sono veri. Bowling for Columbine ha un altro tenore,un altro stile, ed un altro significato. La campagna elettorale,certo,è stata ispiratrice di questo film e personalmente non mi dispiace neanche(preso comunque atto che Kerry non è che sia proprio il nuovo GANDHI, ma potremmo dire che è "meno peggio" di Bush,no?Se è meno peggio, è già un passo avanti).Banale ma è così. Ma al di là di questo invito tutti a riflettere su alcuni particolari: il film poteva essere doppiato in maniera migliore, c'e' da impazzire a guardarlo, e non è cosa da poco, innanzitutto perchè lo snatura e non fa cogliere quel poco di buono che c'e' nelle inquadrature, nei visi, nelle scene migliori. é stato come una partita di calcio alla radio. Cercate di cogliere comunque qualcosa da questo film, perchè i contenuti, seppur di parte, ci sono. Lasciate perdere da che parte stà Moore e riflettete su quanto nel documentario è oggettivo.novità per i più attenti non ce ne sono , ma credo che per coloro che fingono di non sentire e non vedere ce ne sono un infinità, e sono facili da cogliere. Pensate a quella splendida scena da Far West: cosa c'e' di falso in quella scena puramente inventata? Nulla. Una scena sconvolgente: i deputati neri presentano al Senato un documento per contestare Bush. Serve la firma di un solo senatore e l’inchiesta automaticamente parte. Ma i neri non hanno nemmeno un senatore e nel Paese campione di democrazia non un solo senatore democratico e bianco, appoggia la causa dei deputati democratici e di colore. Bush la scampa. Inoltre come vengono reclutati i soldati? Approfittando di miseria ed ignoranza. Non credo che sia nemmeno necessario commentare le scene in Iraq, e non credo che ci sia un solo stolto tra chi scrive su questo forum che pensi al desiderio di inculcare ideali democratici e rimuovere le dittature come punto di partenza per la guerra USA in Iraq e Afganistan. Sono cose che esistono, e noi facciamo finta di non saperle. Non è un gran film, ma qualcosa ci si può ricavare.
Diceva un amico che non c'e' più: "nn voglio cambiare il mondo, non sono capace di insegnare niente a nessuno, ma vorrei soltanto che certe persone che purtroppo esistono e continueranno ad esistere non pensino che non sono talmente intelligenti e scaltri da poter manovrare tutto e tutti. E riderci alle spalle perchè pensano che noi siamo stupidi. Perchè è questo che fanno."
adesso in questo film c'è la verità,quello che non abbiamo mai saputo,ma chi ve lo dice...è un modo solo ridicolo per fare gli incassi.Vedere questo film e come vedere un telegiornale qualunque.Ridicolizza Bush e la sua politica esaltando,secondo Moore,le idee di sinistra quando il mondo ormai va da tutt'altra parte.
rassicurante come un john belushi bonario e un pò birraiolo, Moore è diventato in breve il simbolo oltranzista della verità, del coraggio e della verità d'informazione forse perchè i veri telegiornali mentono spudoratamente su tutto... certo che in quinto potere dev'essere messo male se "fahrenheit" ha avuto tanto successo, non perchè sia brutto ma perchè non è particolarmente bello teoretico manco a parlarne soprattutto una campagna elettorale pro-kerry (e ho visto ieri cone è andata ahimè) e un'uomo che per quanto simpatico sia non difetta certo in americanismo Risultato: un piede in due scarpe, contro la guerra in iraq ma in favore delle altre, contro bush ma non contro la difesa americana, a volte persino fastidioso quando l'ironia mal si amalgama a situazioni di una crudeltà insostenibile passando dal sorriso alla riflessione, è un gran furbastro ma immagino che alla fine l'indgnazione ijnfluenzerà molto gli spettatori, e che magari siano gli stessi che in tv cenino come nulla fosse davanti ai bambini morti in russia... chiedo scusa a chi si sentirà offeso, ma in questa epoca non riesco ad avere grandi opinioni sul prossimo comunque certe scene sono azzeccate, come quelle dell'11 settembre, il resto è dignitoso ma in fondo ovvio: come prendere sul serio un film di denuncia che ha tra i suoi fini quello di criticare aspramente quanto la commissione bush non abbia pagato i suoi soldati feriti?
...C'è anche chi con du numeri pensa di dimostrare che le piramidi le hanno costruite i marziani. con la manipolazione e la mistificazione si riesce a dimostrare tutto e il contrario di tutto, crederci a qual punto diventa una questione di "fede politica"
non è un film con effetti speciali e tantomeno a leto fine.se vi aspettate questo avete sbagliato film.ma è da vedere ogni tanto un documentario come questo per capire quantosiamo cretini e manipolati dalla politica e dai media.puo' essere pesante ma parla anche di noi e delle nostre scelte.non si puo' ignorare.
La memoria di “Fahrenheit 9\11” scuote lo spettatore con la domanda: «perché hai bevuto in silenzio le atrocità bene educate dei signori in doppiopetto ?. Come Moretti e Grillo, Michael Moore usa l’arma della risata, quella geniale, unica, che prima non ti lascia nemmeno il tempo di sorridere, e dopo si cicatrizza con quel dannato retrogusto di agghiacciante incazzatura. Come loro Moore è decisamente estremo, unilaterale e politicamente scorretto. Scorretto perché è necessario, probabilmente, essere tale per combattere i mostri del nostro tempo, e cercare di attutire la caduta inarrestabile di un qualcosa che all’impatto col suolo farà davvero male.
documentario sfrontatamente anti-Bush: l'autore di 'Bowling a Columbine' imbastisce accanto all'inchiesta una serie di provocazioni esilaranti malgrado lo sfondo tragico. Come quando spigola fra gli spot dei prodotti lanciati sul mercato dopo l'11 settembre. Un documentario esplosivo anche a livello linguistico, che capovolge i cliché catastrofici della macchina dei media .
Quello di cui Moore ci parla è la paura, l’isteria collettiva, come perfetto strumento del potere per manipolare la realtà, fino a spingere le persone a credere di dover rinunciare alle proprie libertà, pur di essere protette. Discorso noto forse, eppure ancora innegabilmente necessario.
Buona dal punto di vista stilistico, la struttutra e la composizione di quest'opera, un documentario drammattizato che riesce ad essere scorrevole e allo tesso tempo godibile: fantastica la scelta di evitare di riprendere le Twin Towers in fiamme e di scegliere di inquadrare i volti angosciati delle persone che osservavano il disastro. Dal punto di vista del contenuto, in merito alla verità o meno delle tesi sostenute, bisogna dire che Moore non manca di riportare documenti e testimonianze a sostegno della sua tesi e, anche nei casi in cui sembrano esserci evidenti forzature sottolineate dal volontà di conquistare lo spettatore battendo sul suo lato emotivo, non possiamo sicuramente giudicare le tesi sostenute come false ma anzi, se non vere, sicuramente verosimili. Fantastica ad esempio la tesi secondo cui la guerra non si combatte con un nemico esterno ma serve a garantire l'ordine costituito .Al di là di questo non si tratta di prendere per vero tutto quello che riporta, ma di filtrare il contenuto e di metterlo a confronto con le nostre conoscenze. Il merito di questo docu-drama, concludo, è quello di aver innescato in noi un meccanismo di confronto e di aver generato il dubbio ( inteso quale piattaforma razionale per tendere alla verità) che non sempre la verità che ci raccontano è quella "vera" ma è quella che più conviene a chi ci governa .Nico
flint michingan il luogo d nacita di maichael moore : un luogo nn idealizzato eppure concreto (strade fabbriche, sobborghi edifici ecc...) da cui partire a cui tornare , eterno crocevia d sogni e insoddisfazioni. il genius moore sta quiin questo paradigma della vita americana , sosta dei continui vagabondaggi d un autore mai fermo e frenetico ke segue x tt l america il suo il proprio personalismo ideale d un paese e d comunita civile. flint torna anke al termine del documentario militante d moorefarhenheit 9/11 , ke pure in precedenza s confronta con la crisi mondiale di una superpotenza ke nn riesce piu a essere all altezza dei suoi sogni e delle sue promesse d globalizzazione a causa d un presidente inetto incapace e truffatore. eppure dopo aver compiuto il periplo dell america e del mondo fra afghanistan arabia, è a flint ke bisogna sempre ritornare per verificare d prima mano la disillusione . la disoccupazione e l abbandono , contraltare amaro di un sogno che sembra andare in 1000 pezzi ...... nel film i reclutatori di bush si aggirano nelle strade d flint cm avvolti o becchini , ma la gente comune ha altro a cui pensare ke conquistare il mondo o esportare la democrazia nel deserto iracheno , preferisce piuttosto nn nn dover stringere troppo le ciglia per arrivare alla fine del mese . l economia del resto è uno dei pallini di moore ,che dal canto suo contraddice un idea di penuria alimentare esibendo con orgogli la sua silhouette d simpatico ciccione e sfoderando un aria irresistibile di nero di finto s****to . nello scambio tra l infinitiva gamma d possibilita ke sembrano offerte alla nazionalita americana e i suoi leader ( vewdi bush jr e la lotta al terrorismo) e la concretissima rete d lacci economici ke s frappongono a TALE illimitata liberta d opzioni e ke moore documenta con precisione , si istaura la dimensione ironica cosi tipica dei lavori del regista , a tt spassosa ma indubbiamente amara talvolta tragica. quando nelle immagini piu esilaranti di fahrenheit 9/ 11 vediamo jorge bush in una scuola della florida mentre viene informato sottovoce dell attacco alle twin towers e poi x 7 minuti cm se fosse niente continua a parlare tranquillamente con gli studenti certamente sembra un effetto comico : ma c attrversa un sottile sentimento d angoscia al pensiero ke l uomo piu potente del mondo stia immobilizzato alla sedia . bush invece d prevedere il pericolo viene mostrato cm aver trascorso l estate in vacanza nel suo ranch texano intento a pescare e a giocare a golf : l stesso documenta aver vinto le elezioni dell anno precedente grazie ai brogli ormai accertati, nella florida del fratello governante. vibra qui e altrove la fiamma dell indignazione civile certo alleggerita dal gusto travolgente dello sberleffo satirico a boss e potenti d ogni genere e grado : moore ha la capacita di mettersi sempre dalla parte del common man , ed è questo il punto d vista dal basso a decretarne la diversita rispetto ad altri allarmisti , moralisti satirici e fustigatori dei costumi politici . il problema pero è ke 1 cm bush lo ha eletto proprio il common man .
resta sicuramente un film da vedere a tt i costi . un capolavoro del cinema , assolutamente da vedere . correte!!!!!!!!
quando sono uscita dal cinema ero in******* con il mondo intero.... ma come si può non credere ad un documentario come questo capolavoro di moore...?? se seguiamo con attenzione tutte le coincidenze tornano perfettamente... ma la verità avvolte non vogliamo sentirla, perchè abbiamo più paura della verità che della menzogna. ci sono delle immagini fortissime, dove capisci quanto è imbecille l'essere umano, lo stato, il governo i ministri i senatori sono ormai spazzatura e noi abbiamo messo le loro vita a disposizione, io voglio vivere e crescere serenamente, mi è venuta a noia vedere persone che si massacrano per una guerra non giusta....e nel film capiamo il perchè.. ma siamo troppo menefreghisti per reagire.. abbiamo paura di reagire... Ci hanno preso in giro.... io odio la guerra.... insomma chi il vero colpevole??? mi si stringe il cuore nel vedere ragazzi giovani ammazzarsi per una guerra ingiusta.... prima che venissero mandati all'inferno, pensavano che era una passeggita, ma dopo quando veramente sei li e incominci a vedere corpi carbonizzati, bambini in mezzo ad una strada morti da un fucile...allora a quel punto incominci a capire che cosa è veramente la guerra.... non è uno stupido video gioco..... MA QUESTO E' L'UOMO E L'UOMO AMA FARE ERRORI
Film classista e naturalmente di parte...oltre al fatto di essere un documentario , trasformato in film cinematografico per le masse di una certa schiera.Il punto debole di moore in questa sua opera è che non da la possibilità di replica , ma al contrario maneggia a suo piacimento il dolore della gente. Poteva affrontare a parer mio gli scadali elettorali avvenuti prima dell'epoca 11/9 invece di cadere nella monotonia delle madri piangenti che raccontano le loro vicissitudini. , ma evidentemente non sarebbe stato così acclamato dalle facili masse di un certo status.
Bel lavoro di Moore che anche questa volta si propone di far luce su alcuni aspetti della situazione americana non molto conosciuti. E' vero, certe volte le situazioni sono un pò esasperate, ma con il semplice obiettivo di far riflettere. Consiglio di vederlo, ma tentando di mantenere un certo distacco (anche se, per quanto mi riguarda, è stato difficile visto che non ho mai nutrito una grande simpatia per Bush), in attesa dell' arrivo del film pro-Bush, che promettono riuscirà a spiegare le strane situazioni del film di Moore.
Il pensiero che rimane uscendo dal cinema è che le vittime, in tutto il mondo, sono sempre le stesse: che si tratti di bambini iracheni o afgani, di giovani reclute americane ignare, la conclusione è sempre che muore chi non è al potere. Come ci ricorda Moore, tra tanti soldati americani sui fronti internazionali c'è un unico caso in cui si trova in guerra il figlio di un senatore americano. Sono sempre i poveracci che rischiano la pelle, da qualunque parte del fucile si trovino.
Tra i voti ho scelto: 10- Un Capolavoro andate a vederlo subito ! . Togliete la parola Capolavoro e otterrete il mio voto reale: andate a vederlo subito ! Bisogna vederlo perchè rappresenta una voce fuori dal coro dell'informazione globale. Moore ci fa vedere cose che nessun altro ci ha fatto vedere. Ci racconta cose che nessun altro ci ha raccontato. Non ci dice come pensare, bensì ci racconta dei fatti che ci fanno pensare(ognuno è libero di pensarla come vuole). E, attenzione, non ci dice le sue personali opinioni, ma ci fa ascoltare le opinioni di quella parte degli U.S.A. che non è d'accordo con Bush. Le opinioni di coloro che sono invece d'accordo con Bush le conosciamo già fin troppo bene. Queste altre è la prima volta che le sentiamo. Vale la pena di vederlo solo per un fondamentale motivo: conoscere. Ognuno filtri come vuole quello che sente o che vede. Fortunatamente abbiamo una testa sulle spalle per pensare come vogliamo. E io l'ho pensata così: davanti un film dichiaratamente contro il potere del presidente della prima potenza mondiale è facile scegliere se essere d'accordo o meno. Ma è così facile invece quando il potere si mischia con l'informazione? Quant'è forte il potere dell'informazione sul nostro penisero? Al giorno d'oggi quant'è forte la pressa del potere sull'informazione?Cioè, quanto è libera l'informazione? xkè abbiamo tutti la TV a casa, ma finora nessun Tg ci ha mai raccontato le cose viste in queste film.......... Occorre allora ricordarsi che le nostre opinioni politche le formuliamo sulla base di ciò che sappiamo. Ma se ciò che sappiamo non è vero, o in parte vero, o plasmato x sembrare vero, come faremo a crearci giuste opinioni?
un film palloso e cretino come questo nn si è visto. affermare che è un po' di parte è un aforisma, inoltre che significato può avere un montaggio di frasi talte dal proprio contesto per il semplice fatto di avvalorare la tesi del regista? chi mi dice che quello che ho visto sia vero???? e non un semplice fotomontaggio, posso capire che la famiglia di Bin Laden sia collegata con quella di Bush ma solo per rapporti commerciali - azionisti mentre la guerra esula questo fatto. chi dice che quando gli hanno comunicato che gli aeroplani erano stait dirottati abbia pensato solo a leggere la storiellina della pecora? chi mi dice che anche quello degli 11 minuti di attesa prima di intervenire nn siano un semplice montaggio bisogna fidarsi di quello che dice una persona esclusivamente di parte contro Bush e il suo governo??? per par condicio bisognerebbe fare un altro film ma dal punto di vista di Bush per capire quali siano le sue vere impressioni e nn quelle di un comunista o anti bush, chiamatelo come cavolo vi par, nn è corretto questo? Altro esempio mi spieghi come fa un vecchia che gioca a bingo ottantenne dire certe cose?? come può m. moore essere così di parte senza rispettare semplicemente regole di convenienza civile????
Ho letto alcuni posts precedenti e mi son sinceramente fatto delle grosse risate. Si parla di cose siamo "burattinati" da George Anticristo (perchè e' cosi che lo descrive Moore) Bush ma a quanto pare una nutrita schiera di gente preferisce farsi "burattinare" dallo stesso Moore con la tecnica che usava anche Himmler per fare la propaganda nazista. Addirittura ho sentito parlare di "talebani iracheni" (???? ci sono per caso anche i feddayn britannici o i khmer lillà ? ). E a quanto pare molta gente ha vissuto la sua vita su Saturno ed ha avuto bisogno di Moore per fargli capire che la guerra e' brutta. Prima parte del documentario abbastanza interessante ma cmq troppo di parte, senza contare che e' pieno di inesattezze (tanto per citare la piu eclatante...il problema dell'imbroglio elettorale) e con un sacco di punti vuoti. Seconda parte davvero da cestinare, figlia della piu patetica demagogia. Poi quando descrive la Baghdad Hussiana come una specie di isola felice mi ha fatto venire il voltastomaco : peccato che non abbia mostrato le immagini dei due milioni di kurdi gasati o delle varie torure e condanne politiche. E questa sarebbe informazione? Che schifo... Chissa ora come Moore "la volpe" se la starà spassando con tutti i soldi guadagnati da questo documentario (perchè di certo non e' un film). Avrei tante altre cose da dire....ma non vorrei essere troppo prolisso.. Saluti
siamo i burattini di una società falsa e manipolatrice guidata da persone false e manipolatrici che ci tengono nascoste le verità per interessi personali. Questo documentario e il fatto che Bush non abbia smentito nulla ne è la prova, non poteva nemmeno farlo visto che è tutto documentato.
Farsa indecorosa che tenta, la più parte delle volte invano, di gettare discredito su uno degli eroi del nostro tempo. Il mio voto è il risultato di una media: 1 al film e alle sue balorde intenzioni, 7 al documentario.
le persone non sono mai tutte buone ne' tutte cattive ma a volte si comportano come buoni e altre volte come cattive... un documentario shock dove ti rendi conto che noi siamo burattini manipolati da potenti che fanno sempre e cmq il loro gioco.. e noi rin********ti tra reality show e soap opera non sappiamo la verità.. LA VERITA' è che iraq NON HA FATTO NULLA e sono stati attaccati solo xchè sotto i loro piedi c'è oro.. oro nero.. e noi tra una soap opera ed una altra sentiamo parole come "guerra-terrore-talebani assassini.." e li' tutti a far confusione a credere che i cattivi sono la proprio dove ci ha detto la tv!! E' triste anche vedere come una donna soffra x il figlio morto in guerra e come una donna iraquena soffra e preghi halla' x avere vendetta.. l'immoralità genere immoralita'.. i buoni diventano cattivi.. chiudo dicendo la verità forse non si saprà mai quella oggettiva dico ma raccapricciante l'episodio del vecchio in palestra interrogato dall'FBI per aver dato un commento negativo su bush.. non vi ricorda le SS tedesche?? ultima pateticità... "SAREBBE PIU' FACILE SE CI FOSSE UNA DITTATURA.." e poi dice questa è una guerra per la libertà!!! che vergogna.. grazie per l'ascolto.
Era roba già detta e ridetta. Bastava guardare un Santoro o un Ferrara per riascoltare gratis (va bè, il canone rai si paga, per essere precisi) le stesse cose o quasi. L'unica cosa abbastanza approfondita e interessante è la parte iniziale (i rapporti bush-osama). bello il pezzo della scuola per bambini. fa riflettere soltanto l'ultima battuta nell'ultima scena (indovinatissima). non è fatto unicamente per fare soldi? cioè, moore non fa leva su dei temi di sicura presa sul pubblico --> denaro e popolarità a palate? assolutamente fuori luogo la scena in cui arrivano i due agenti segreti (sì, in mezzo alla strada!) che si mettono a interrogarlo davanti all'ambasciata (sì, davanti alle telecamere!). brava l'attrice che impersona la madre del figlio ucciso in guerra (sì, perchè è proprio un'attrice). insomma..... ci si aspettava di meglio. sì, soprattutto dopo bowling a columbine e la gente sbaglia a dire che moore è anti-americano. anzi, il suo paese lo difende con le unghie! quanto parla del suo paesino e della signora col figlio ucciso! sarà anti-bush, ma non certo anti-americano. aspettatelo in cassetta, casomai.
INCREDIBILE....e poi gli americani parlano di democrazia..di libertà...di PACE! Ma lo scopo dichiarato del regista è un altro: far perdere le elezioni a George W. Bush colpevole, secondo lui, di aver trascinato il paese in guerra contro l’Afghanistan e l’Iraq per il controllo del petrolio e per i suoi interessi personali. Moore prende il titolo del suo film dal romanzo di Ray Bradbury Fahreneheit 451, che narra di un futuro in cui i libri sarebbero stati messi al rogo per impedire lo sviluppo di coscienze pensanti. Chiara metafora del potere che cerca di prevenire qualsiasi dissenso. La stessa intenzione, secondo Moore, anima l’inquilino della Casa Bianca. Come dimostrarlo? Il regista nel corso del film fa uso di reportage esclusivi, testimonianze di persone coinvolte direttamente negli avvenimenti, domande irriverenti poste ai potenti del mondo. Fahrenheit si apre con la contestata elezione di George W. Bush, prosegue mostrando gli intrecci di potere tra le famiglie Bush, Saud e Bin Laden e la chiara volontà del presidente di dichiarare guerra all’Iraq, costi quello che costi. Lo strumento di persuasione era lo spauracchio della minaccia terroristica. Intanto, però, l'amministrazione Bush tagliava drasticamente le spese per la sicurezza interna. Moore si concentra poi sulle drammatiche conseguenze della guerra: giovani reclute mandate allo sbaraglio, disilluse dalla terribile realtà irachena. Combattenti che si vedono decurtata l’indennità e i fondi malattia. E poi, i soddisfatti commenti degli amministratori delle società –petrolifere e non solo- che si spartiscono gli immensi profitti della ‘ricostruzione’ irachena. Fahrenheit 9/11 denuncia le malefatte del potere, che già in parte l’opinione pubblica conosceva e sospettava. Cionostante fa impressione vederle esposte con tanta chiarezza. Non bisogna però, aspettarsi un film angosciante: Moore tratta una materia così drammatica con ironia, sarcasmo e una certa leggerezza. Grazie anche a un montaggio alla Blob: i fatti inframmezzati da esilaranti spezzoni di telefilm e film (fantastico il paragone Bush-cowboy). Memorabile la citazione di George Orwell da 1984: “La guerra non è fatta per essere vinta, ma per continuare”. E all'augurio di Michael Moore: “Spero che uscendo dal cinema le persone decidano di essere cittadini migliori, qualsiasi significato questo abbia per loro”.
Piccola delusione.... le parti girate in Iraq mi hanno colpito molto, chi può essere così schifoso da fare una guerra? Bush è uno dei migliori comici mai visti sullo schermo (ma forse Mr. Bandana fa addirittura più ridere) ma le accuse sono un po' generiche (soldi, amicizie), speravo di scoprire cose nuove invece .... Bowling era decisamente più geniale e intrigante.
michael moore è un uomo che da solo può spostare l'opinione pubblica e spero sinceramente che lo faccia, spero che il popolo americano capisca che razza di uomo è seduto(illegalmente) alla casa bianca.il documentario è eccezionale per come espone i fatti veri e il tocco di ironia classica di moore è ancora meglio di quello di bowling for columbine.sono incredibili certe dichiarazioni pazzesche di bush , del suo staff e di alcuni soldati americani che scambiano la guerra per un gioco.basterebbero anche solo le immagini delle atrocità commesse sugli iracheni a reggere il film.
Do un 5, ovvero "così così, solo se non paghi"... innanzitutto perchè non è un film, ma un documentario. Non un "film-documentario", ma una "propaganda politica-documentario". Questo film è pericoloso, perchè vuole essere ironico su molti aspetti, ma per capèire l'ironia bisogna essere informati: il film rischia per chi non sa fare i dovuti distinguo di essere fallace tanto quanto chi vorrebbe colpire. D'altra parte molto probabilmente Moore non si preoccupa affatto di questo: che gli frega esagerare o meno su certe cose, quando chi è ignorante gli crederà comunque? Con questo non sto dicendo che il film è una bufala, anzi, apre gli occhi su molte cose: ma molte sono anche le esagerazioni!!! Da quando dobbiamo pure pagare per subire propaganda politica? Solo se non si paga, fidsatevi, solo se non si paga....
Sono uscito dal cinema sconfortato, poichè tutto conferma che è sempre il potere a vincere, ma questo già lo sapevamo tutti, chiaramente. Secondo me va visvto, non aggiunge nulla di nuovo, ma solo il pensiero che molti americani lo abbiano visto fa sperare in una futura perdita di Bush, che è odioso e DANNATAMENTE RICCO!
Quando sei cattivo moore! Andatelo avedere perchè fa ridere, purtroppo sugli argomenti trattati non c'è nulla da ridere, ma gli americani si sa: sono geniali e riescono a farci ridere su tutto!
Grandioso,forte, perfido, arrabbiato...un grande film, a cui manca, nella seconda parte, quel pizzico di distacco necessario. Cmq andrebbe proiettato nelle scuole...
Gli unici punti eccessivi sono stati per me l'insistenza sul dolore della madre e la presentazione dell'iraq pre-guerra come di un paese libero e felice. La descrizione della totale idiozia di GW dovrebbe far riflettere il popolame dei seguaci der "bandana" di casa nostra...
Risposta x paul: Scusami ma non avevo letto il tuo voto con annesso commento, tuttavia dopo aver visto F9/11 ho seri dubbi anche sulla "presunta" libertà degli usa. certo è vero che solo un paese libero può permettere che a tre mesi dalle presidenziali esca un documentario simile, ma è possibile che (SPOILER) nessun senatore abbia avuto il coraggio di firmare l'esposto degli afroamericani per i brogli elettorali o che per aver detto che GW è uno s t ronzo un vecchio si ritrovi l'FBI a casa? poi riguardo ai tuoi esempi di mancanza di libertà mi sembra un pò forzato citare la messa in onda di film di PPP alle 4 di notte...non credi che la cosa si possa attribuire alla mancanza, nei film di Pasolini, di tette e cu.li da dare in pasto al popolo elettore? nè credo che si possa parlare di "regime" se non si trasmettono documentari sulle violenze dei cc sugli ultras(!!). io credo che quello che denuncia Moore (e che potrebbe far intervenire una censura) sia di una gravità ben maggiore rispetto a qualche manganellata sulla capoccia; infine la Spagna non mi risulta sia un regime di destra da qualche decennio almeno...
Un film davvero eccellente che ci vuol far conoscere le vere ragioni della guerra scaturita da Bush solo per interessi economici. In questa pellicola viene mostrato quello che spesso e volentieri viene mascherato dai MEDIA nei confronti del Presidente degli Stati Uniti d'America. Sono uscito tristemente dalla sala cinematografica, avendo però scoperto la vera realtà da sempre nascosta.
Ognuno di noi sa, conosce, capisce. Ma il documentario che val la pena di vedere ha come pregio fondamentale quello di raccogliere e dare un collegamento reale a queste cose.
Ho visto il film ieri sera...e come diceva qualcuno prima, effettivametne certe notizie per non saperle devi stare sotto una caverna in zone sperdute del mondo....ma secondo me basta molto poco. il film è stato secondo me "sconvolgente" e mette in luce tutte le belle notizie che qui in Italia sono arrivate di volata senza essere prese in considerazione. Non ho mai pensato, e con questo film ho avuto dimostrazione, che l'America sia un paese democratico....quello che viene raccontato alla gente, quello che i media passano, quello che viene dichiarato non è mai conforme a verità....hanno consensi sulla bugia! ho trovato il film durissimo in alcuni punti, e triste perchè da piccola spettatrice non riuscirò mai ad arrivare ai massimi sistemi governativi e mi toccherà stare a guardare le sorti di un mondo volute da pochisisme anime. Questo film tocca, sconvolge, è un film di contro-informazione...un film che porta alla luce tutte o parte delle macagne che ci sono state, che rendono davvero il governo americano...deprimente e disumano. non sopporto chi ancora giustifica perchè vedere certe cose è troppo duro da crederci.....noi sappiamo solo quello che chi ci governa e chi ci informa...decide di farci vedere!!!!!!
Moore continua la tesi già presentata in bowling for columbine della cultura del terrore come metodo di controllo. Penso che il giudizio sui contenuti del film possa risentire molto della propria posizione sulle questioni trattati. A livello tecnico il montaggio m'è piaciuto molto nel senso che raggiunge lo scopo, mettere in ridicolo, passandomi il paragone m'è sembrato in alcuni tratti di vedere blob :-) Per quanto riguarda le informazioni fornite ad alcune ci si può credere o no, come quando presenta i documenti sullo stato di servizio di Bush, per quel che so io può averli scritti lui, non ho la possibilità di verificare.
Ribadisco quanto già stato detto, è strategico distribuire un documento del genere pre-elezioni, senza che la controparte, quella faccia da burattino manovrato del presidente Usa, non possa (più ormai, e chi gli crede...) far sentire la sua campana. E' crudo, questo documento, a tratti si rabbrividisce, a tratti ci si commuove. Considerando però che stando a quanto si vede, tutte le furbate del presidente repubblicano vengano fatte di nascosto e quindi la verità viene sempre imboscata, è davvero strano che un simile documentario sia stato distribuito senza censura. Possibile? Chi lo ha sponsorizzato? I democratici?Non credo, visto che durante qualche scena si andava anche contro di loro. Sarebbe interessante sapere chi ci sta dietro....
penoso. si prepara un documentario senza possibilità di contraddittorio lo so "adatta" a film e infine lo si distribuisce in periodo elettorale.. pecacto non poter dare meno di 1.. .
A mio parere il clamore che ha circondato questo Fahrenheit è esagerato .Non per l'ottima idea di presentare un documento così specificatamente mirato alla distruzione di un uomo che si è trovato in una situazione difficilissima ed ha sbagliato pressochè tutte le scelte più importanti ,ma perchè bene o male i fatti riportati da Moore erano già noti....comunque apprezzo la scelta di distribuire la pellicola nelle sale ,un mezzo in grado di raggiungere molte più persone.Disprezzo il fatto che si faccia pagare biglietto pieno per quello che comunque rimane un documentario ,con costi di produzione da documentario.....a tratti molto interessante ,a tratti fin troppo ironico .In alcuni casi di pessimo gusto....la signora che piange il figlio morto in Iraq di fronte alla casa bianca ,propoganda di basso livello....(penso tutti possano comprendere il dolore delle migliaia di famiglie americane che hanno perso dei cari laggiù....Moore si serve di questo dolore gratuitamente...non mi è piaciuto...)....Un documento ricco di pregi e difetti ma comunque da vedere. Se interessa a qualcuno di seguito riporto le inesattezze ,o meglio ,i particolari che Moore ha omesso : 1 - Moore dice che in un articolo del Washington post è riportato la notizia secondo cui Bush avrebbe passato ,nei primi 8 mesi del suo madato ,il 42 % del tempo in vacanza .Moore non dice però che il quotidiano spiega come questa percentuale includa anche il tempo che Bush ha passato nella sua residenza estiva lavorando e incontrando Premier di altri paesi. 2 - Moore spiega come la famiglia Laden abbia lasciato gli Stati -Uniti dopo l'11 settembre .In realtà è risaputo che questi sono partiti solo quando lo spazio aereo è stato riaperto . 3 - Il gruppo Carlysle non è controllato dalla famiglia Bush .Tra gli investitori c'è anche il finanziere George Soros ,sostenitore del democratico Kerry . 4 - Non è vero che quando Bush era governatore del texas abbia incontrato membri del governo talebano dell'Afghanistan... Le inesattezze sono anche altre...credo sia giusto conoscerle...
Non si fa così, non si può spacciare un documentario per un film! Certe pellicole sono fatte per il piccolo schermo, non si può proiettarle nei cinema!!!
Valida pellicola (visto che film e documentario non vanno bene) di propaganda (JoJo), unidirezionale (Bush incarna tutti i mali dell'America), ma comunque di estremo interesse, in parte ironica e ben confezionata (se non fosse per le rapide sequenze di immagini sottotitolate non sempre facili da seguire).
L'uso del sentimentalismo, in certi casi, non lo considerò nè immorale, nè controproducente. Il dolore e il valore della vita sono universali, ma questo vale per tutti i paesi e tutte le guerre. Più che una riflessione contro Bush, la parte finale, è una riflessione sulla guerra, le armi e gli eserciti.
Esasperati certi contrasti (uno fra tutti, l'aquilone del bambino).
Certe espressioni di Bush sono inquietanti. Sembra Homer quando pensa. Cioè non pensa. Sembra imporsi di pensare. Poi a fatica termina le frasi. Stiamo lavorando su ... su ... su questioni molto importanti. Tra qualche giorno farò qualcosa. Vedrete. Intanto guardate che colpo (golf).
Mi hanno spaventato i ragazzi che ascoltano rock/metal per guidare i carri armati. La musica non solo motiva, ma serve a "coprire" i sussulti delle loro fragili coscienzei. Spara senza pensarci su troppo.
Da vedere e da filtrare. Moore è troppo impegnato a litigare con Bush e si fa prendere la mano. Anche lui vittima del potere?
Da vedere! e' molto interessante e i sottotitoli non riescono ad appesantire il racconto. Secondo me fa vedere la vera faccia dell'america e del suo presidente!
Anche se alterna parecchi spunti interessanti sui retroscena del potere politico U.S.A., il film e' pero' zoppo proprio a causa della sua monotematicita' anti repubblicana e anti Bush.Inoltre in un film che si chiama Fahreneit 9/11 sarebbe stato piu' logico dare piu' spazio a cosa e' successo il 9/11 ,ma questa e' di certo una scelta di Moore , visto che nn avrebbe portato acqua al suo mulino.Cinico pensarlo ? Piu 'cinico farlo , secondo me ,perche gli ultimi 3 anni in America e nel mondo nn si possono spiegare sorvolando quell' ecatombe (etim.=massacro rituale di bestiame per fini religiosi).Perche' Moore nn ha intrervistato anche la madre o la moglie di chi quel mattino si era recato a lavorare o si e'sacrificato per tentare di salvare delle vite?Perche' nel film Moore e' stato prodigo di inquadrature cruente di feriti e morti in Iraq e nn ha inserito le immagini delle persone che si lanciavano dalle torri o delle parti di corpo che piovevano nel piazzale antistante?Certo il governo applica una forma di censura sulle informazioni (tipicam. americana ,non repubblicana),ma Moore fa la stessa cosa per motivi simili e opposti .Inoltre Moore , sulla questione delle elezioni 2000 ,e' cosi' veemente probabilmente perche' ha la coscienza sporca ,avendo fatto propaganda per il terzo candidato , il verde R. Nader(5-6%) che ha sottratto voti decisivi ai democratici .Stavolta si e' presentato alla convention democratica sponsorizzando Kerry ,il cui patrimonio personale e' stimato in 1 miliardo di dollari: e' sicuro che non rimarra' deluso ? E' a lui che dovra' "dedicare" il prossimo documentario?