In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l'agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un "whormhole" per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità.
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Meraviglia di Nolan. Dopo una prima parte fondamentale per conoscere i personaggi e le loro caratteristiche psicologiche si entra nel vivo di un'esperienza unica, dove lo spettatore rimane non di rado allibito di fronte alla spettacolare bellezza del cosmo, perchè la realtà molto spesso supera la fantasia. Per non parlare degli effetti speciali, che lasciano a bocca aperta (vedi la scena delle onde). Anche dal punto di vista emotivo il film è coinvolgente, entra magistralmente in quello che è un rapporto inscindibile tra padre e figlia, che va al di là dei limiti del tempo e dello spazio. Bravi tutti gli attori (non a caso il cast è stato definito stellare), il buon Damon è sempre una garanzia anche in un ruolo completamente diverso dal solito, ma spicca soprattutto un eccezionale Matthew McConaughey, che si è davvero riuscito a reinventare negli ultimi anni. Personalmente ai tempi delle commedie demeziali non lo sopportavo, ma ora è veramente diventato un attore di grande rilievo. Il grande protagonista di questa pellicola però è l'amore in tutte le sue forme, l'amore vero e incondizionato che è ciò che davvero ci rende umani e vivi.
Strappalacrime la scena in cui, dopo 23 anni passati letteralmente in un lampo, Cooper vede le registrazioni del figlio e della figlia, che ora ha la sua stessa età.