All’inizio del XX secolo, la scoperta del petrolio trasformò l’esistenza degli Osage che diventarono da un giorno all’altro immensamente ricchi. L’improvviso benessere di questi nativi americani attirò l’interesse dei bianchi che iniziarono a manipolare, estorcere e sottrarre con l’inganno i beni degli Osage fino a ricorrere all’omicidio. Una storia d’amore e tradimenti, delitti e misteri in un intrigo avvincente per la scoperta della verità.
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Leggendo la trama già lo immaginavo, ma devo dire che a livello di storia non mi ha mai preso dal primo all'ultimo dei suoi 206 (!!) minuti; forse qualcosina nell'ultima ora, ma si arriva abbastanza sfiancati e dopo più di una pausa, credo che se lo avessi visto al cinema tutto d'un fiato lo avrei giudicato ancora più negativamente. Indubbiamente però quando hai certi registi e certi attori è sempre un piacere vederli, indipendentemente dal fatto che la trama prenda o no, e in questo film Di Caprio e Lily Gladstone se non sono da Oscar poco ci manca.
Deludenti dialoghi e colonna sonora: i primi che dovrebbero essere ciò che più fa scorrere la spropositata durata li ho trovati per la maggior parte prolissi, vuoti, poco incisivi, anche noiosi; per quanto riguarda la musica, più che una colonna sonora è spesso una cacofonia di suoni a volte anche troppo invadenti.
Non c'era comunque alcun bisogno di farlo durare più di una finale del grande Slam per raccontare una storia del genere. Visto una volta, non credo lo rivedrò mai più.