masters of horror: jenifer - istinto assassino regia di Dario Argento USA 2005
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masters of horror: jenifer - istinto assassino (2005)

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locandina del film MASTERS OF HORROR: JENIFER - ISTINTO ASSASSINO

Titolo Originale: MASTERS OF HORROR: JENIFER

RegiaDario Argento

InterpretiSteven Weber, Carrie Anne Fleming, Brenda James, Harris Allan, Beau Starr, Laurie Brunetti

Durata: h 0.58
NazionalitàUSA 2005
Generehorror
Al cinema nel Maggio 2005

•  Altri film di Dario Argento

Trama del film Masters of horror: jenifer - istinto assassino

Jenifer non è una donna come le altre. Una deformazione orribile le devasta il volto, occhi enormi dalle orbite nere ed una bocca slargata e infetta sono la corona oscena di un corpo invece perfetto e sensuale. Ma il suo fascino selvaggio ed oscuro risiede in ben altro. Frank, un poliziotto, se ne accorgerà presto quando, salvatala in extremis da un presunto maniaco, immolerà la sua vita per lei. Un sacrificio immeritato perchè Jenifer è mostruosa anche nel profondo del suo animo.

Film collegati a MASTERS OF HORROR: JENIFER - ISTINTO ASSASSINO

 •  MASTERS OF HORROR: INCUBO MORTALE, 2005
 •  MASTERS OF HORROR: CANDIDATO MALEDETTO, 2005
 •  MASTERS OF HORROR: LA CASA DELLE STREGHE, 2005
 •  MASTERS OF HORROR: LEGGENDA ASSASSINA, 2005
 •  MASTERS OF HORROR: CREATURA MALIGNA, 2005
 •  MASTERS OF HORROR: PATTO CON IL DEMONIO, 2005
 •  MASTERS OF HORROR: PANICO SULLA MONTAGNA, 2005
 •  MASTERS OF HORROR: SULLE TRACCE DEL TERRORE, 2006
 •  MASTERS OF HORROR: LA DANZA DEI MORTI, 2006
 •  MASTERS OF HORROR: IL GUSTO DELL'OSSESSIONE, 2006
 •  MASTERS OF HORROR: STRADA PER LA MORTE, 2006
 •  MASTERS OF HORROR: LA TERRIBILE STORIA DI HAECKEL, 2006

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Voto Visitatori:   6,23 / 10 (116 voti)6,23Grafico
Voto Recensore:   5,00 / 10  5,00
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Voti e commenti su Masters of horror: jenifer - istinto assassino, 116 opinioni inserite

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Jolly Roger  @  18/01/2015 22:23:49
   7 / 10
I commenti a Jenifer sono come la montagne russe, si passa dai 3 ai 10 senza razionalità o soluzione di continuità, mai vista prima una media con una varianza a prima vista così elevata. Un segno forse che nel giudizio si stanno concentrando fattori che nulla c'entrano con il film e sono influenzati da tutt'altro - infatti stupisce che molti parlino più del regista che non del prodotto Jenifer, addirittura alcuni si son messi a fare gara su chi è il miglior regista horror...ma dai non siamo mica all'asilo!
Io parlo di Jenifer.
Innanzitutto Jenifer non è un film ma un mediometraggio, con tutti i pregi e i difetti che ne possono derivare: non ha quindi il tempo materiale per riuscire a trattare troppo a fondo gli argomenti proposti, ma nel contempo non può esimersi dal proporre qualcosa che abbia un po' di spessore - e mi sembra che Jenifer stia dentro in pieno a questi due limiti: riesce a gettare abbastanza carne al fuoco e ci racconta una storia non banale pur durando per un tempo ridotto; dall'altro canto corre un po' veloce, ma senza lasciarsi appresso buchi imperdonabili. Il finale è molto prevedibile, ma del resto un finale simile è una parte imprescindibile per tessere il significato complessivo di un racconto che non potrebbe finire in maniera diversa.
Per quanto riguarda la storia, è vero, non è originale, ma non mi sembra che sia stata trattata molto spesso nel cinema horror, più che altro nella narrativa. Jenifer è la riproposizione del mito del Succubus (un sacco di commenti e non l'ha detto nessuno!?), il demone femminile che ammalia l'uomo e lo irretisce con la propria sensualità e menzogna fino a soggiogarlo, per estrarne le forze vitali ed indebolirlo (nella tradizione demoniaca, le forze vitali sono rappresentate dal seme, che viene poi rubato dal Succubus per generare figli demoniaci).

Jenifer non è però la mera proposizione di miti del passato, ma una attualizzazione degli stessi: il rapporto tra il protagonista Frank e la ragazza è più complesso e attuale di quello del "mito" tra Succubus e vittima e rappresenta gli elementi e le morbosità tipiche di alcuni innamoramenti attualissimi in cui accade che - secondo un linguaggio psicologico spiccio - un individuo "Infermiere" sviluppi nei confronti d un individuo "Malato" un rapporto simbiotico morboso. Per intenderci, alcune persone, spesso donne, ma anche uomini (come nel caso del film), a causa di mancanze di affetto e di problemi incontrati con i propri genitori nell'età infantile / adolescenziale, in età adulta finiscono per innamorarsi di persone sbagliate ("malate") che ripropongono purtroppo quegli stessi problemi e quelle stesse situazioni, in cui loro - Infermieri - ci si ri-buttano a capofitto…con l'insano bisogno di rendersi utili e con l'unico scopo di cambiare queste persone sbagliate. E' il caso ad esempio di una bambina che ha sofferto per anni la presenza di un padre alcolizzato, che poi da adulta anziché innamorarsi di un uomo con la testa sulle spalle finisce con l'andare con un uomo anch'egli alcolizzato, con la vana speranza di cambiarlo.
E' proprio questo il caso di Frank, il quale, di fronte alla povera, sfigurata, sola e totalmente abbandonata Jenifer, ne prova pena e sente l'irrefrenabile voglia di aiutarla in qualche modo. A nulla valgono le parole della moglie ("se è ridotta così, evidentemente c'è una ragione!") perché ormai lui è irretito da questa strana figura di donna Succube, totalmente priva di parola ma piena di lacrime e singhiozzi, con un volto mostruoso che però poggia su un corpo straordinario, sensuale oltre ogni immaginazione. Lei si comporta con lui come una serva, a volte addirittura cammina a quattro zampe come una cagna e gli lecca la mano. Tuttavia, l'esperienza insegna che innamorarsi di persone molto deboli, sfi.gate e assolutamente dipendenti (succubi, ma solo in apparenza) è un grosso errore, significa camminare sull'orlo di un burrone, perché prima o poi esse ti trascineranno nel baratro (anche etico / morale) che nascondono dentro di loro. La loro debolezza è solo apparente e induce persone deboli - non solo apparentemente ma anche nella sostanza - come Frank, a pensare di poterle in qualche modo tenere sotto controllo, di racchiuderle, come fossero bambole, sotto una campana di vetro, dalla quale esse, per istinto primordiale di autodeterminazione, continueranno a sgusciar fuori, compiendo cose atroci.
Né si potrà attribuire particolari colpe a Jenifer, perché essa non lo fa per scelta - è il suo istinto! Geniale il titolo del mediometraggio, "Istinto Assassino"...Mi viene in mente quella storia di una ragazza che trova un serpente ferito e lo cura; quando il serpente guarisce, la morde. Mentre lei muore, chiede al serpente: "Io ti ho salvato la vita, perché mi hai morso?" la risposta del serpente è terrificante almeno quanto ovvia: "Ti ho morso, perché sono un Serpente".
Frank oltrepassa presto il punto di non ritorno e viene a trovarsi in una posizione nella quale non c'è più scampo: non può incolpare la ragazza per gli omicidi che ella effettua, perché è la sua natura che le impone di uccidere; Frank dovrebbe forse incolpare più sé stesso, per aver ceduto alla tentazione, al fascino…ma è troppo tardi. Da integerrimo poliziotto quale era, lascia il proprio lavoro, per continuare a proteggere questa creatura che non merita di essere protetta, affogando i propri dubbi nell'alcolismo. Entra in quella sorta di Donward Spiral di Nineinchnailsiana memoria, una parabola discendente, una spirale verso il basso e verso l'autodistruzione, che non può che sfociare nel prevedibile finale.
Per restare in tema di Downward spiral, sembra che ci sia una strana sindrome secondo la quale, data la innegabile parabola discendente del regista Dario Argento, alcuni commentatori oggi quasi si vergognino di mettere un bel voto a questo film, per il solo motivo che è dell'"ex-Maestro". Ancor peggio, sembra che alcuni diano un voto negativo solo per partito preso (sciacquatevi la bocca con la carta igienica!).
Per onestà del vero, trovo che la regia di Dario Argento sia cambiata molto negli anni: un tempo era una regia protagonista, nel senso che era essa stessa parte della narrazione - contribuendo a raccontare la storia e a suscitare emozioni nello spettatore. Col tempo, la sua regia è diventata molto più sobria e distaccata - in una parola, è una regia anonima. Preferivo ovviamente il passato anche io come tanti, ma non è una buona ragione per affondare un prodotto con malafede certamente immotivata (e per alcuni anche inconsapevole).
Anche se condivido il fatto che siamo lontani anni luce dai capolavori del passato.

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Ultima risposta 12/05/2016 16.55.35
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  02/04/2010 14:07:01
   6 / 10
Film scontato, come il finale prevedibilissimo. Le solite scene erotiche inutili, ogni tanto.

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Ultima risposta 02/04/2010 14.07.30
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LEMING  @  05/11/2009 08:07:32
   8 / 10
E poi c'è ancora qualcuno su questo sito che afferma che Dario Argento non è un genio!...Oramai ho visto quasi tutti questi Masters Of Horror (me ne mancano solo 3-4)è devo dire che questo Jenifer è di un'altro pianeta, tensione, splatter,storia intrigante, tutto! ed oltretutto e del 2005, cioè dell'ultimo periodo, quello per intenderci, che qualcuno considera del definitivo declino del Maestro!
Grazie Dario per emozionarci ancora ed agli altri....peste li colga!

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Ultima risposta 12/01/2010 13.24.29
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baskettaro00  @  23/07/2009 12:12:35
   6½ / 10
l'episodio piu splatter che io abbia mai visto della serie"masters of horror"...argento sprofonda le mani nel gore piu assoluto confezionando un'opera brutale e disgustosa nel contempo......buone anche le scene erotiche.....

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Ultima risposta 29/10/2009 09.33.26
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leonida94  @  07/07/2009 11:23:36
   6½ / 10
Il Darione internazionale si lancia anche lui sulla saga "Masters of horror".
Un buon film con il personaggio chiave (Jenifer) misterioso e interessante che cattura inesorabilmente.
Nel corso della pellicola, con le varie uccisioni, diventa un filo ripetitivo, ma grazie alla breve durata il tutto scorre bene.
Ci sono alcuni momenti di buona tensione che coprono la sceneggiatura demenziale.
Nulla di che ma un buon horror sorretto da una idea già sentita, ma comunque grandiosa.

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Ultima risposta 08/07/2009 11.36.57
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pinhead88  @  15/11/2008 14:37:04
   7½ / 10
uno dei film che ultimamente mi ha disturbato di più,veramente terribile la figura di jenifer,molto intrigante la storia anche se il finale è prevedibile.consigliato
un bel horror

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Ultima risposta 21/01/2009 21.22.49
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  06/08/2008 14:51:53
   7 / 10
Buono anche Jenifer di Dario Argento (dei Masters of Horror ho visto solo questo e Cigarette Burns finora), la vicenda incuriosisce e lo splatter è fatto bene e disturba. Buone tutte le interpretazioni.

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Ultima risposta 06/08/2008 19.27.24
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  26/06/2008 21:07:45
   6 / 10
Darione Argentolo (quello che dal 1985 propone al suo pubblico solo strashate) si ritramuta per un istante in Dario(one) Argento, il geniale regista autore di "Suspiria" e "Profondo Rosso", confezionando un horror decisamente superiore ai suoi ultimi "lavori" (o porcate, come volete definirli voi...), tutti ispirati al portentoso capolavoro di Andrea Marfori ("Il bosco 1").

"Jenifer" è sicuramente un mediometraggio inquietante ed interessante (il migliore della prima serie dei MOH è made in John Carpenter, un montato regista hollywoodiano (?) autore di spudorati plagi ai danni del nostro ex-(pseudo) maestro nazionale), che segna il ritorno del grande cineasta italiano.
Ehm...No, sarebbe meglio cancellare quest'ultima subordinata relativa: è datata 2007 l'uscita dell'ultimo portentoso capolavoro della trilogia delle madri, interpretato dall'adorabilissima Asiettabella.
Alleluja....

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JOKER1926  @  10/04/2008 15:22:37
   5 / 10
Un Dario Argento "americanizzato" confeziona un film (più che film è un cortometraggio) mediocre, oltre alla banlità di alcuni episodi c'è da evidenziare negativamente la prova degli attori, che a mio parere non sono sembrati ottimi...
Argento è lontano dal suo vero stile, il regista abusa eccessivamente con lo splatter, inconsciamente vuole avvicinarsi alla "cultura" americana, ovvero quella di fare film cruenti e con molte scene di sesso...
Il risultato è quindi scarso, con una colonna sonora di bassi livelli e con un finale infinitamente scadente.
Vorrei approfondire il tema dei difetti, e, parlando della mostruosa Jenifer vorrei capire quale uomo ha il coraggio di fare sesso con lei (per non parlare del rapporto orale!)...
Film che comunque presenta qualche piccola positività come l'originalità (punto fisso del regista) e qualche scena, come quella del gatto (a mio avviso inutilmente cruenta).
Film con parti molto forzate, improbabile e, ripeto, Argento esagera con lo splatter...

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Ultima risposta 21/01/2009 21.46.25
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enter  @  24/08/2007 23:31:58
   4 / 10
sinceramente non mi e piaciuto per niente,noioso,palloso e scontato dall'inizio alla fine

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Ultima risposta 29/01/2008 23.58.07
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John Carpenter  @  23/08/2007 00:51:08
   7 / 10
Dario Argento migliora notevolmente rispetto al suo precedente film "Il Cartaio", qui dimostra maggior impegno verso la sceneggiatura e la regia, inoltre il budget è notevole. Insomma, il primo Masters of Horror che vedo non mi ha deluso. Poi un plauso va alla colonna sonora di Claudio Simonetti, che è veramente un mago nelle musiche, quelle melodie infantili di Suspiria, Phenomena e Opera qui ritornano, ed è veramente spettacolare sentirle adesso nel 2007. Poi grandi gli effetti splatter, molto abbondanti, infatti il film è stato un pò censurato, e la faccia di Jenifer io l'ho trovata mostruosa e sufficientemente credibile. I difetti, sicuramente stanno nelle troppe scene di erotismo, che appesantiscono la visione, e alla lunga stancano, e forse il sangue e le frattaglie sono un pò troppo presenti in solo un'ora di film. Un "Dario" in versione inedita, le sue solite trovate da genio qui non ci sono, i suoi virtuosismi e le sue carrellate sono inesistenti, poi è sempre stato cauto nei confronti del sesso e dello splatter: un Dario Argento, completamente nuovo (la sequenza del bosco,sotto la musichetta, è riuscita in modo impeccabile!)
Però ad essere sincero preferisco il suo vecchio modo di fare film: meno sangue e meno ironia, ma più sostanza, quel senso di malato, di nascosto, di tetro, il buio nelle scene di paura, preferisco quel tipo di film: questo sembra più un film di Stuart Gordon o di Lucio Fulci, per l'esattezza.
Comunque il risultato resta godibile, si lascia vedere tranquillamente, poi il finale a me è piaciuto molto, e possiamo festeggiare il ritorno di Dario Argento!!

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Ultima risposta 23/08/2007 00.52.54
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Immenso85  @  15/08/2007 14:36:55
   8 / 10
ciao raga volevo sapere dove posso vedere master of horror??? grazie raga a presto

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Ultima risposta 11/11/2007 23.25.36
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Aztek  @  14/08/2007 09:38:08
   6 / 10
Niente di così stratosferico....appena sufficiente

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Ultima risposta 15/08/2007 14.35.57
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statididiso  @  03/06/2007 22:25:05
   4½ / 10
l'ho visto stasera su Sky Cinema Max.
apprezzo lo sforzo di Tempesta (davvero "suggestivo" il commento), ma la bontà delle idee da sola non può bastare, se poi queste non vengono sviluppate bene (e qui condivido pienamente il commento di phemt).
x me Argento si è fermato a "Opera"; guardabili "Non ho sonno" e "Trauma" (anche se in quest'ultimo ho molto apprezzato il lato poetico del regista).
VOTO 4 1/2!! L

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Ultima risposta 04/06/2007 18.39.00
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DeepRed81  @  19/03/2007 22:35:56
   5½ / 10
Da grande estimatore del maestro Argento non potevo perdermi questo Episodio della serie MOH,ed è forse per questo che sono rimasto piuttosto deluso,mi aspettavo un ritorno di Argento ,non ai livelli di Profondo rosso,Phenomena,Suspiria,ma sicuramente qualcosa di piu originale,di nuovo; e invece niente,Jenifer non ha aggiunto niente di nuovo alla carriera di Argento ne tantomeno al cinema Horror,il film è a malapena guardabile,con discrete scene splatter ma sono piu quelle erotiche (mi chiedo come faccia quel tizio a sbattersi un mostro del genere) . Finale veramente pessimo,inconcepibile per un regista con l'esperienza di Argento,probabilmente un ragazzetto alle prime armi avrebbe fatto di meglio,il tutto condito da una ridicola colonna sonora (se cosi la si puo definire) alla Argento. Peccato,il buon Dario poteva fare sicuramente di meglio,in attesa di vedere "La terza Madre",non posso fare a meno,a malincuore,che bocciare Jenifer.

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Ultima risposta 20/03/2007 10.15.15
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  12/03/2007 11:15:02
   6 / 10
Questo episodio dei Masters of horror diretto da Dario Argento è un prodotto senza particolari acuti,piuttosto anonimo e dalla trama francamente poco credibile.
A meta’ strada tra lo splatter e l’erotismo si basa su una narrazione troppo ripetitiva nonostante un incipit tutt’altro che disprezzabile.
Con il passare dei minuti pero’ si intuisce facilmente come la storia andra’ a finire,peccato perché un maggiore approfondimento della storia personale di Jenifer sarebbe potuto essere piu’ interessante rispetto alla scelta del regista che si affida ad un susseguirsi di delitti e scene di sesso a lungo andare piuttosto tediose.
Il make up della ragazza,oltre a ricordare molto quello del bambino deforme di Phenomena ,non è realizzato in maniera eccezionale ed il continuo voler mostrare il volto da parte del regista è un errore.
Ad onor del vero va pero’ detto che “Jenifer” è anche l’unica cosa guardabile realizzata negli ultimi anni da Argento,il che fa sperare ad un ritorno al successo dell’autore romano con il prossimo film di imminente uscita ossia “La terza madre”.

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Ultima risposta 04/06/2007 16.37.39
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lupin 3  @  22/11/2006 15:23:07
   7½ / 10
Bello davvero, mi è piaciuto tanto...

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Ultima risposta 20/01/2007 04.07.48
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Living Dead  @  14/11/2006 22:26:20
   9 / 10
Beh, devo dire che Jenifer è riuscita ad impressionarmi.
E bravo Dario che ha diretto quest'altra piccolo gioiellino horror violento e malato.
Le sue pecche le ha, come dice sweety, dopo la scena del gatto tutto tende a ripetersi (ma credo sia una cosa voluta che stà a sottolineare l'animo malato e bastardo di Jenifer che non prova dispiacere ne altre emozioni e agisce proprio come un animale seguendo il suo istinto) e poi la psicologia di Frank non mi è molto chiara cioè: cosa lasci le porte aperte se sai che quella se ne va in giro ad.. "abbuffarsi"?
Comunque ripeto era da tempo che un personaggio di un film non mi ipressionava ma Jenifer ce l'ha fatta.
Inutile dilungarsi, vedetelo perchè ne vale veramente la pena!
Davvero bello.

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Ultima risposta 24/11/2006 22.32.19
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Invia una mail all'autore del commento Lukino  @  23/10/2006 15:46:40
   7 / 10
bè considerando che è un prodotto televisivo, è banalotto come trama, ma cmq un bel film. Argento ritrova una certa verve anche se qui non ho notato niente che fosse tipico del suo modo di girare, ma non so se sia un male o una bene, dato che l'utlimo suo film decente risale a 20 anni fa.

Resta comunque uno dei migliori episodi della serie, superando di gran lunga quelli di coscarelli, hooper, dante, garris, ma restando molto al di sotto di imprint di miike, che penso sia il migliore di tutti.

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Ultima risposta 24/10/2006 21.50.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  23/10/2006 01:39:54
   8 / 10
Io e Tempesta l'abbiamo visto insieme, e nonostante siamo entrambi molto forti di stomaco e corazzati da centinaia di film horror, in alcune scene siamo stati costretti a raggomilotarci stretti stretti sul divano mordicchiandoci le unghie!!!! Agghiacciante ragazzi, non credo si possa parlare di capolavoro dell'horror per via della sceneggiatura che è davvero elementare, ma nella sua semplicità vi assicuro che Jenifer sortisce il suo effetto!!

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Ultima risposta 23/10/2006 01.40.47
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  22/10/2006 23:17:44
   10 / 10
Sirene, ninfe dei boschi, gorgone, donne-uccello: creature mitologiche che da sempre affascinano l'immaginario collettivo con la loro potente forza ammaliatrice. Esse, secondo il mito, nascono tutte dal sangue scaturito da un corno del dio Acheloo, rappresentato con testa di toro, strappatogli via da Eracle durante la loro lotta: dal sangue che fecondò la terra nacquero le "divine cantatrici". Le ninfe, che secondo le leggende abitano luoghi dove "acqua e terra si toccano" occupano il territorio simbolico dell'energia sessuale pura e incontaminata, in procinto di sbocciare alla pienezza. Descritte in
molti testi come creature orribili capaci però di sedurre attraverso
le loro incantevoli movenze e i loro ipnotici canti, le ninfe sono
spesso ritratte come spietate divoratrici di uomini che hanno la
sfortuna di imbattersi nel loro cammino. Il loro amore può essere
immenso, ma altrettanto potente è il loro odio selvaggio. Talmente
potente da irretire uno dei registi di horror maggiormente sensibile
agli influssi malefici provenienti da chissà quale dannato inferno:
Dario Argento. Nella sua "Jenifer" possiamo ritrovare l'incarnazione
più animalesca di questi miti perduti nel tempo. Il film è stato
presentato in anteprima al Torino Film festival, ed è uno dei tredici
episodi di "Masters of horror", la serie tv horror americana firmata da Mick Garris costituita da tredici episodi (della durata di circa 60 minuti) firmati dai più importanti registi del genere.
Basato su un classico del fumetto scritto da Bruce Jones negli anni 70, Jenifer è la storia di una creatura femminile dal volto mostruoso e dal corpo seducente capace di catturare un uomo prescelto nella sua
morbosa rete e nello stesso tempo divoratrice di corpi. Se nel mito
della ninfa possiamo trovare la base mitologica di Jenifer, il suo
comportamento animalesco e bestiale la avvicina in parte ad alcune
figure della mitologia africana come la donna-cane, o ad altri miti del cinema o della letteratura che fanno riferimento a "uomini selvaggi".
Vi è nello stesso tempo qualcosa di primitivo in Jenifer, un istinto
arcaico verso il piacere carnale che l'uomo civilizzato cerca di
controllare. Tutto questo fa del film di Dario Argento un'opera
incredibilmente perversa. Se il protagonista infatti sembra
"ipnotizzato" da una sorta di incantesimo, dall'altra egli sembra
volutamente attratto dalla creatura, morbosamente ammaliato da un gioco di parti "schiava-padrone" che è poi il fondamento delle pratiche sessuali sadomasochiste (non a caso vi sono diversi rimandi a lacci, corde, collari che legano e stringono i corpi). Ma l'immaginario a cui attinge Dario Argento va ricercato anche nel filone degli horrror sui freaks, in particolare nell'omonimo film di Tod Browning; e ancora se vogliamo i riferimenti più espliciti ricordano "The elephant man" di David Linch. Un film fortemente citazionista dunque quello di Argento, che proprio a causa di questo alone di arcaiche presenze mitiche riesce davvero a spaventare. Il trucco della terribile creatura è davvero agghiacciante, e la tensione generata dal suo imprevedibile e bestiale atteggiamento mantiene la tensione molto alta durante tutta la pellicola. Morboso, perverso e decisamente sanguinolento, Jenifer si presenta come un lavoro che poco ha a che fare con gli ultimi lavori di Dario Argento. La trama infatti è piuttosto elementare, dopo i primi minuti è gia chiaro allo spettatore l'evolversi della vicenda, e non è richiesto alcuno sforzo intuitivo per risolvere il mistero che si cela dietro questa inquietante figura. Anzi, Dario Argento qui non sembra minimamente interessato a costruire un intreccio credibile e coerente, ma piuttosto l'intento sembra esclusivamente quello di
turbare lo spettatore attraverso un mix shoccante di sesso, sangue e
morte. Sicuramente una ricetta nuova per il nostro maestro italiano del brivido, che seppur ci ha sempre regalato momenti di macabro orrore allo stato pure non dimentica mai l'ambiguità che si cela dietro il mistero da svelare. La terribile nenia che accompagna la presenza di Jenifer (firmata da Simonetti) ci riporta comunque un pò ai fasti di Profondo rosso o di Tenebre, anche se nel contesto di un film così poco "argentiano" sembra più un marchio di fabbrica che ha lo scopo di ricordarci che il film non è di Tobe Hooper ma di Argento che altro.
In ogni caso Jenifer riesce perfettamente nel suo intento, un perfetto gioiellino capace di inquietare profondamente e di provocare forte turbamento anche agli stomaci più forti.

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Ultima risposta 23/10/2006 17.36.57
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andrea9002  @  25/09/2006 11:16:48
   9 / 10
Beh ragazzi..per gli amanti del genere è sicuramente una chicca!
55 minuti senza pausa di una storia agghiacciante!
Disponibile solo in rete e in inglese ma reperibile....consigliato!
P.S. se Dario Argento avesse sempre buoni budget per girare sarebbe considerato al pari di Cronemberg...

10 risposte al commento
Ultima risposta 23/10/2006 10.03.43
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clone 1975  @  30/05/2006 18:57:08
   10 / 10
cioè ragazzi incredibile,la parte più malata di DARIO,se tempesta kolossal ecc,leggono questo commento gli consiglio col cuore di nn farselo sfuggire,malato e sadico,un DARIO che si propone fuori dagli schemi,una ragazza orribile che nonostante tutto riesce ad ispirare sentimenti sessuali e nn solo al protagonista del film.da vedere nella maniera più assoluta.IL MAESTRO

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Ultima risposta 03/08/2006 16.01.19
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Hugolino  @  30/05/2006 14:11:06
   9 / 10
Sapevo che c'era in Dario una parte ancora più malata di quella che ho potuto vedere nei suoi film precedenti e qui la dimostra Tutta! A trattti mi ricorda lo stile di Eli Roth, forse sarà per questo che mi è piaciuto tanto...
Ovviamente però ci sono anche altri motivi, guardatelo assolutamente anche se in italiano non c'è, anche chi non ha un buon inglese se lo può godere bene, perchè i dialoghi sono intuitivi e diciamo che non sono così importanti, parlano meglio le immaggini!

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Ultima risposta 09/03/2007 21.38.15
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