mystere (1983)

Non una novità il giallo shakerato al cinema erotico, tipico degli anni 70", tutto sommato Vanzina fa un buon lavoro. Lo script invece non funziona, se non per il lato erotico della vicenda. Visivamente non male, ma la trama funziona poco

Ambizioso e patinato, è un thriller col marchio di Vanzina con qualcosa di riuscito visivamente (buono l'uso delle luci) ed un pò di confusione a livello di Script.

A me è piaciuto di più Sotto il vestito niente, qua siamo più in zona fumettistica con location e tematiche torbide.

Discreti rimandi erotici, bella la Bouquet, discreto Steiner che fa il cattivo.

Quoto chi ci ha visto autocompiacimento ed alte mire; risultato finale più o meno valido.

Ogni tanto passa in tv.

Nel libro "Giovannona Coscialunga a Cannes - Storia e riabilitazione della commedia all'italiana degli anni '70", Giovanni Pavone parla della "Degenerazione Vanziniana" della commedia all'italiana. Purtroppo tale degenerazione ha investito il cinema italiano non solo nel genere della commedia, ma anche in tutti i suoi altri generi, incluso il thriller di cui, all'epoca, potevamo annoverare alcuni maestri fra gli autori italiani.
questo film ne costituisce un tipico esempio.
Il fascino e la bellezza della splendida Carole Bouquet non riscattano una trama pasticciata e poco avvincente. E anche l'apparente ironia di base, che risulta evidente a cominciare dal nome del commissario e che è ben esplicitata dal proverbio finale, anziché dimostrare l'intenzione di non prendersi sul serio, fa supporre uno strano senso di autocompiacimento autoriale.

Da vedere solo per la Bouquet, altrimenti da evitare.

La splendida Carol Boquet in un fumettone patinato con ambizioni globalizzanti.
Il film rimane sciatto e inutile anche dentro i confini nostrani