rambo: last blood (2019)

Se ci fosse stato Liam Neeson, il titolo sarebbe stato Venitemi a Trovare.
Ma Neeson non c'è, c'è uno scoppiato del Vietnam, un segugio eccezionale(cit.).
Last Blood prende liberamente ispirazione dalle avventure dell'agente Mills e non si preoccupa troppo di provare ad andare oltre alla vendetta dopo un rapimento di una ragazza da destinare al meretricio.
Lo script è sottilissimo, Rambo è un buon segugio di bordelli, odia gli ospedali messicani e ci scappa il lutto.
La vecchiaia gli ha consigliato di abbandonare la fascia in testa, però Johnny ha sempre una bella struttura e se ti mette al muro ti fa brutto.
Possiede una tranquilla fattoria in Arizona e invece che adibirla ad allevamento di vacche ha pensato di sbudellarne il sottosuolo per costruire un bunker, evidentemente preoccupato da un'invasione aliena, una pandemia, un attacco di milizie messicane.
Si verificherà la terza ipotesi e John avrà modo di mettere in atto le sue tecniche di imboscata, stavolta con grande dispiegamento di spietatezza e sangue.

L'ultima dichiarazione d'amore di Stallone al suo veterano malinconico.
Fatta col cuore in mano.