Nato a Londra nel 1957, Daniel è figlio del celebre scrittore-poeta Cecil Day-Lewis e dell'attrice Jill Balcon e, quindi, nipote del grande produttore degli Ealing Studios, Michael Balcon, nonchè fratello di Lydia Day-Lewis, apprezzata documentarista.
La sua carriera scolastica si svolge dapprima nel Kent, dove frequenta la poco amata Sevenoaks School, poi a Londra presso la Bedales School, di cui, a causa dell'atmosfera più liberale, conserva un ricordo più positivo.
Frequenta successivamente i corsi di recitazione alla British Old Vic Theatre School.
Ancora adolescente subisce una ingiustificata accusa di essere tossicodipendente per aver ingerito una dose eccessiva di pillole, un'accusa, questa, che peserà molto sulla sua vita di ragazzo.
Nel '71 avviene il debutto nel cinema nella particina del vandalo-teppistello, nel film di J. Schlesinger "DOMENICA MALEDETTA DOMENICA". Il film, pur molto valido artisticamente, si rivela un fiasco al botteghino e delude il giovane Daniel che, per circa 10 anni, si dedicherà esclusivamente al teatro che sarà la sua vera palestra d'attore.
Recita con la Bristol Old Vic Theater Company, con la Royal Shakespeare Company (Another Country - Dracula) e con Il Royal National Theater (Amleto)
Nei primi anni 80 partecipa a un paio di film per la televisione e poi, nel '82, c'è il ritorno al cinema nel kolossal di R. Attemborough, "GANDHI" (è uno dei tre ragazzi che avvicinano per strada il Mahatma); e una partecipazione nel film "Il Bounthy" in cui è uno degli ammutinati.
L'85 è l'anno che lo lancia definitivamente nell'olimpo dei grandi con due film diversissimi tra loro in due ruoli altrettano diversi: nel primo, "CAMERA CON VISTA" di J. Ivory, elegante e ironica trasposizione del romanzo di E. M. Forster, e un giovane aristocratico noioso e scialbo; nel secondo "My beautifull laundrett" di S. Frears, un ritratto sociologico della periferia londinese in chiave antithacheriano, è un punk razzista che scopre di amare un giovane pakistano.
Con queste due interpretazioni Daniel si guadagna l'attenzione della critica e del pubblico, che non fatica a riconoscere la preparazione e la grande versatilità di questo giovane attore schivo e riservato; ed anche i successivi film confermano la sua predilezione per ruoli caratterialmente opposti.
Nell'88 è un chirurgo donnaiolo, cecoslovacco, esule a Ginevra ai tempi dell'invasione sovietica di Praga ne "L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL'ESSERE", tratto dal romanzo omonimo di Milan Kundera. L'anno successivo ne "IL MIO PIEDE SINISTRO", tratto dall'autobiografia di Jack Brown, un paraplegico dalla nascita, che grazie alla forza di volontà, riesce a controllare il piede sinistro e a diventare pittore e scrittore. Con questa partecipata e sentita interpretazione Day-Lewis conquista una vasta popolarità e il premio Oscar come miglior attore protagonista.
Nel '92 gira "L'ULTIMO DEI MOHICANI", un intenso e spettacolare western sulla guerra tra Mohicani e Coloni americani contro Uroni e Francesi; nella parte del figlio adottivo di Occhio di Falco, l'attore, particolarmente incisivo, da un altro esempio della sua arte di interprete.
Nel '93 con "L'Età dell'innocenza", elegante e raffinato film di M. Scorsese, è un giovane, rampante avvocato newyorkese fidanzato con una ragazza della ricca borghesia, ma innamorato di una donna bella e anticonformista, che cerca di fuggire dall'opprimente marito.
Nello stesso anno torna a lavorare con J. Sheridan nel teso e drammatico "In nome del padre", nel ruolo di un giovane nordirlandese che, accusato di essere un terrorista dell'IRA, viene rinchiuso in un carcere inglese insieme al padre. La sentita e coinvolgente interpretazione, lo porta a chiedere la cittadinanza irlandese e viene riconosciuta con una nomination agli Oscar.
Dopo "LA SEDUZIONE DEL MALE" del '96, un drammone a tinte forti tratto dalla pièce 'Il crogiolo' di Arthur Miller, nel '97 torna, ancora una volta, a recitare con Sheridan nel film "THE BOXER", ancora sulla questione irlandese. Il film, nonostante la bella prova di recitazione degli interpreti, non ottiene però, un grosso successo al botteghino.
A questo punto, forse perchè stanco del successo e desideroso di un po' di anonimato, si prende una pausa di riflessione e si trasferisce a Firenze (città che conosce e ama fin dai tempi di "CAMERA CON VISTA"), trova casa in Piazza S. Spirito e si fa assumere come apprendista calzolaio da un artigiano di San Frediano che confeziona scarpe su misura per VIP.
Nel 2002 Martin Scorsese lo convince a tornare sul set per la parte di coprotagonista nel kolossal "Gang of New York", un affresco storico sui contrasti sociali, razziali e politici che agitano la città di New York nella metà dell'800. Il personaggio di Bill the Butcher, unanimamente giudicata la migliore interpretazione della sua carriera, gli procura un'altra nomination agli Oscar.
Nonostante il carattere riservato e discreto, l'attore ha avuto una vita sentimentale piuttosto movimentata e travagliata, che lo ha portato spesso, contro la sua volontà, sulle pagine rosa dei giornali. Nell'89 ha avuto un'intensa storia d'amore con l'attrice Isabelle Adjani, conclusa, dopo la nascita del loro figlio, in modo clamoroso da Daniel: una comunicazione via fax.
Nel '96, sul set di "LA SEDUZIONE DEL MALE", conosce Rebecca Miller, figlia del celebre drammaturgo, curatrice della sceneggiatura, con cui si sposa subito dopo aver finito di girare il film che, due anni dopo, lo farà diventare padre per la seconda volta.
Nonostante lavori molto saltuariamente, le grandi riviste 'People' ed 'Empire' periodicamente lo elencano, di volta in volta, tra i 50 attori più belli del mondo o tra i 100 più importanti della storia del cinema.
Attualmente è impegnatonella lavorazione del film "Rose and the snack" diretto dalla moglie Rebecca Miller.
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Biografia a cura di luisa75 - ultimo aggiornamento 16/01/2004
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