il petroliere regia di Paul Thomas Anderson USA 2007
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il petroliere (2007)

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locandina del film IL PETROLIERE

Titolo Originale: THERE WILL BE BLOOD

RegiaPaul Thomas Anderson

InterpretiDaniel Day-Lewis, Paul Dano, Kevin O'Connor, Maya Rudolph, Mary Elizabeth Barrett

Durata: h 2.38
NazionalitàUSA 2007
Generedrammatico
Tratto dal libro "Petrolio!" di Upton Sinclair
Al cinema nel Febbraio 2008

•  Altri film di Paul Thomas Anderson

Trama del film Il petroliere

Una storia che tratta di famiglia, avidità, religione e petrolio, ambientata nel Texas dei primi anni del commercio.

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Voto Visitatori:   7,55 / 10 (210 voti)7,55Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
Miglior Attore protagonista (Daniel Day Lewis)Miglior fotografia (Robert Elswit)
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior Attore protagonista (Daniel Day Lewis), Miglior fotografia (Robert Elswit)
Miglior attore in un film drammatico (Daniel Day-Lewis)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attore in un film drammatico (Daniel Day-Lewis)
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Voti e commenti su Il petroliere, 210 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  16/08/2023 11:31:15
   9 / 10
Ma che, stiamo scherzando? Prima di guardarlo, ho letto un sacco di commenti di persone che si lamentavano della sceneggiatura o dell'incidere della pellicola. Questo è un filmone incredibile, un capolavoro. Scritto da Dio in persona, interpretato dal suo secondo genito e fotografato da un pronipote dell'Arcangelo Gabriele. Dopo averlo finito, ero letteralmente ubriaco: pochissime volte in vita mia ho visto un film capace di toccare così tanti temi in modo così profondo e senza sbavature. Se la gioca con gli altri grandi capolavori della storia americana, compreso "C'era una volta in America". Devo assolutamente continuare ad approfondire PTA, regista che ho colpevolmente ignorato fino ad oggi.

Boromir  @  13/03/2022 23:03:56
   10 / 10
Basato sul romanzo Oil! di Upton Sinclair, datato 1927, Il petroliere copre un trentennio di storia americana e racconta la tumultuosa esistenza di Daniel Plainview (Daniel Day-Lewis), un cercatore d'oro dagli occhi fiammeggianti che, nella California degli inizi del Novecento, trova il petrolio e comprende il valore dell'oro nero nell'economia del futuro. Il raggiungimento della vetta della carriera di petroliere, tra inganni e cinismo, andrà di pari passo con il disfacimento della sua disastrosa vita privata.
Tra American Gangster di Ridley Scott, Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen e Into the Wild di Sean Penn, il 2007 è stato un anno all'insegna dell'alta qualità per il cinema americano. Tuttavia la palma di miglior film della stagione va a Il petroliere, scritto e diretto con stile essenziale ma d'impatto dal regista di Magnolia Paul Thomas Anderson e commentato da uno strepitoso tappeto sonoro straniante di Jonny Greenwood.
Ciò che però rende questo titolo un capolavoro imperdibile è la statuaria e fuori da qualsiasi schema interpretazione di Daniel Day-Lewis, nei panni di un individuo che può essere inserito senza problemi in qualsiasi contesto storico/geografico, la cui scalata al potere non bada a moralismi e sfrutta l'ingenuità e l'ignoranza altrui per raggiungere i propri egoistici scopi.
Dipingendo con straripante rigore recitativo il volto più feroce e folle dell'americano medio e arrivista, Day-Lewis si è conquistato un meritato Premio Oscar come miglior attore protagonista per un personaggio che non sfigura accanto ad altre figure eccentriche e dinamiche come Kane (Orson Welles) di Quarto Potere o Fitzcarraldo (Klaus Kinski) dell'omonima pellicola di Werner Herzog. La sua ossessione distruttiva (per il potere e il denaro) è attuale e universale; il personaggio stesso è esplicita metafora storica di un'America che poco è cambiata nei cent'anni che ci dividono dall'epoca in cui si svolge la pellicola. A spalleggiare e a tenere testa spesso e volentieri al più blasonato collega troviamo, tra le mille sorprese regalateci in oltre due ore e mezza di proiezione, la performance del bravissimo Paul Dano (visto in Swiss Army Man anche se in molti lo ricorderanno nella parte del "figlio muto" della sgangherata famiglia protagonista di Little Miss Sunshine), che dà vita ad un giovane pastore nevrotico e teatrale, perfetto polo negativo degli affari di Plainview.
Dal canto suo, Paul Thomas Anderson non si limita ad asservire la sua macchina da presa alla bravura dei due antagonisti o alla spettacolarità di alcune scene tra le più impressionanti di sempre dal punto di vista visivo, ma sfrutta con maestria la storia (e la Storia) e i suoi personaggi per veicolare messaggi potentissimi e urgenti per la nostra contemporaneità, filtrando tutto con uno sguardo sufficientemente lucido e neutrale da non scadere mai nella retorica. Perché la ferocia dell'eterno conflitto tra i poteri forti (qui Denaro e Chiesa) non può che concludersi con un nulla di fatto divorato dalla violenza e dalla più folle avidità, cieca a qualsiasi sentimento umano, e Anderson ce lo ricorda senza sconti con questo immenso capolavoro umano.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  21/03/2020 18:46:28
   7½ / 10
Grandissimo film, non riesco a definirlo un capolavoro, ma è un grandissimo film firmato dal buon Paul Thomas Anderson.
Il petroliere e' un film ambizioso, molto sentito, sperimentale nella sua costruzione e dunque distante anni luce dal "modo" di fare cinema a cui siamo abituati: a quei prodotti, a volte solo ben confezionati, che ci giungono segnatamente da Hollywood.
Il petroliere è un potente affresco sulla nascita del capitalismo e sul fanatismo della religione. Soprattutto un film sull'avidita' di un uomo forte, ostinato e per certi versi eroico: un solitario misantropo che sembra aver venduto la propria anima al diavolo, sotto le vesti dell'oro nero, disposto a tutto, anche a calpestare senza pieta' gli affetti piu' personali, pur di arrivare al successo.
I momenti di cinema assoluto non mancano: in primo luogo, i memorabili 15 minuti iniziali, che sembrano usciti dal miglior Griffith. Ma sono impossibili da dimenticare anche alcuni momenti che segnano il rapporto ambivalente tra Plainview e suo "figlio": ad esempio tutti quelli in cui il bambino "viene usato" per carpire la fiducia delle varie famiglie; quello visivamente magnifico (molti sono i meriti dell'operatore Robert Elswit, capace con la sua sontuosa fotografia, di restuirci durante tutto il film persino l'odore e la viscosita' del petrolio) dell'esplosione del pozzo petrolifero, che costa l'udito al bambino. E ancora quello straziante in cui, senza esitazione, Plainview lo abbandona poi sul treno: un bambino sordo, non gli e' piu' utile: agghiacciante. Senza contare la sequenza per cui il film verra' ricordato un po' da tutti: mi riferisco ovviamente a quella "del battesimo", la pagina senza dubbio piu' intensa del film, quella che segna il momento di scontro tra l'anima capitalistica, spregiudicata e avida di Plainview e quella religiosa, invasata ed altrettanto assetata di potere del giovane predicatore. Grandi momenti che si alternano pero' a momenti di stanca. La ricerca dell'anticonvenzionalita' a tutti costi, non sempre paga. "There will be blood" e' infatti un film poco fluido, difficile nella sua antispettacolarita': un macigno insormontabile per buona parte degli spettatori, lungo e a tratti macchinoso, "pesante" (sebbene "pensante") come spesso lo sono i grandissimi film.
Per la parte attori, Daniel Day Lewis nel ruolo di Daniel Plainview e' certamente monumentale: difficile immaginare qualcuno piu' bravo nello scomparire dentro di esso: di mostrare meglio di lui l'avidita', la solitudine e la rapacita' del suo personaggio. E' incredibile. Bravissimo e convincente anche Paul Dano nei panni del predicatore.
Infine, un film consigliato per i cultori del cinema di frontiera, molto crudo, un pugno dritto allo stomaco.

simonpietro92  @  26/09/2019 11:47:17
   7½ / 10
Comincio con il dire che l'interpretazione magistrale di Daniel vale da sola il prezzo del biglietto. E' un film che parla in maniera profonda dell'uomo che cerca i suoi interessi, dell'uomo sopraffatto da ideologie religiose e da meccanismi culturali pericolosi. In questo film viene rappresentata in maniera chiara la figura di un uomo a cui degli altri non gliene importa proprio nulla, che a causa delle sue sofferenze vede solo se stesso.
Forse solo un pò lungo in alcune scene

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Filman  @  26/12/2018 18:33:13
   8 / 10
L'America viene partorita tra conquiste materiali e sangue versato in un processo storico lento ed operante che non si ferma alla prima rivoluzione industriale ma continua anche nella seconda, come una versione rinascimentale del Far West. Ciononostante non è esattamente l'America bensì l'Americano a padroneggiare in THERE WILL BE BLOOD, dove una selvaggia California fa da cornice scenografica e il capitalismo, che arricchisce esteriormente lo zotico travestendolo in borghese, fa da cornice testuale. La scalata imprenditoriale di un furbo uomo solitario, il rapporto di amore e odio tra padre e figlio, l'influenza di una guida spirituale, sono temi tutto sommato normali che tuttavia assumono una direzione divergente ed una forte dissonanza traendo linfa vitale dalla regia di Paul Thomas Anderson altrettanto cacofonica. Sono l'estetica e l'ambientazione temporale (la prima fase dell'era del petrolio) gli elementi più taglienti ed originali della pellicola, che si allontana e si riavvicina all'America in maniera quasi schizofrenica, non solo nella sostanza ma anche e soprattutto nella forma.

kafka62  @  09/05/2018 14:55:29
   7½ / 10
"Il petroliere" (titolo italiano del ben più attraente "There will be blood" originale) ha qualcosa in comune con "I cancelli del cielo" di Michael Cimino: anzitutto quell'essere un film epico senza quasi mai essere spettacolare (un critico ha coniato acutamente l'espressione "epica minimalista"); e poi la stessa tendenza a scavare senza retorica nelle radici pionieristiche dell'America per mostrare di quali lacrime e sangue grondi la più raffinata ed evoluta democrazia al mondo. E come in quell'altro grande affresco sulla nascita dell'America moderna che era "Gangs of New York" di Martin Scorsese, anche ne "Il petroliere" protagonista è Daniel Day Lewis, uno straordinario attore che centellina le sue apparizioni cinematografiche scegliendo sempre ruoli di indubbio spessore. Qui Lewis è Daniel Plainview, un uomo senza scrupoli, avido e misantropo, che ha l'unica ambizione di diventare un magnate della recente industria petrolifera, e con stoica e feroce determinazione, senza curarsi delle vittime abbandonate lungo il suo cammino (il figlio, il sedicente fratello), arriva a coronare il suo poco romantico sogno. Il film, che curiosamente non ha – per così dire – profondità d'ambiente (nel senso che i personaggi secondari e l'intero contesto sociale sono lasciati ai margini, come volutamente sfumati e irrisolti), sceglie così di rimanere appiccicato alla titanica figura del protagonista, e così facendo non esita a farsi plasmare da una recitazione insieme fisica (quel corpo sudato e sporco, spesso letteralmente immerso nel fango e nel petrolio) ed espressionista. Ma siccome ogni tragedia ha bisogno di un deuteragonista, ecco che tra tutti i personaggi emerge Eli, un giovane predicatore, anch'egli cinico e amorale (esemplare è, nel finale, la sua scelta di abiurare Dio in cambio di soldi, così come Plainview aveva accettato di farsi battezzare pur di ottenere l'importante concessione di un terreno), il quale contrasta per tutto il film il cammino del protagonista, evidenziando come arrivismo capitalistico e fondamentalismo religioso siano stati e sono tuttora due capisaldi della nazione americana. Più eclettico e spiazzante che mai, Paul Thomas Anderson ha in tal modo deciso di realizzare, al suo quinto film, il suo personale "Quarto potere", con un'opera scabra, imperfetta, non sempre del tutto risolta, ma indubbiamente originale e ricca di apprezzabili spunti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  31/03/2018 14:15:48
   7½ / 10
Lento e pesante, ma il bagaglio artistico è di gran spessore. Dio salvi Daniel Day-Lewis.

VincVega  @  06/03/2018 18:51:51
   8½ / 10
Titolo giusto, ma non anche quello originale è molto esplicativo, ovvero "There Will Be Blood". Si perché scorrerà del sangue, pur di arrivare allo scopo, pur di non farsi sopraffare dal fanatismo religioso, pur di guadagnare soldi, pur di avere il potere.
Paul Thomas Anderson conferma ancora una volta di essere un grande cineasta. I tempi dilatati, ma profondamente incisivi, lo fanno sembrare cinema europeo con la C maiuscola. Primi 15 minuti senza dialoghi e senz'altro coraggiosi.
Comparto tecnico spettacolare. Musiche potenti ed efficaci ma talvolta ridondanti e invadenti. Un immenso Daniel Day Lewis domina la scena, dando una grande caratterizzazione al personaggio di Daniel Plainview. Bravissimo Paul Dano, che rende odiosissimo il suo personaggio.

Mattia100690  @  28/08/2017 16:41:27
   8 / 10
Regia straordinaria, Daniel Day Lewis e Paul Dano in stato di grazia. Un'incredibile storia sulla sete di potere, sull'avidità, sulla religione e sulla morale umana.

yeah1980  @  04/07/2017 12:20:39
   6 / 10
Non mi ha lasciato niente, malgrado la buona produzione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  26/01/2017 19:44:06
   7½ / 10
Lavoro epocale per Anderson che forse andrebbe visto più volte per essere capito meglio .Grande prova di Lewis giustamente premiata con l'oscar .
Temi trattati che spaziano dalla religione alla morale di un uomo avido e cattivo ,dalla sua presunta redenzione alla fine che si merita..
Da annoverare tra i migliori del primo decennio del 2000.

fabio57  @  11/08/2016 14:27:19
   6½ / 10
Molto pesante,prolisso e a tratti anche noioso.Meritato il premio a Lewis,in una performance artistica maiuscola.Tuttavia il film,molto ambizioso,lascia interdetti.Il messaggio che vuole trasmettere non è abbastanza chiaro.Concordo con chi ha criticato la colonna sonora , effettivamente è fastidiosa.

Bartok  @  10/08/2016 12:47:45
   6½ / 10
E indubbiamente una grande lavoro, questo film di paul thomas anderson, ottima fotografia e grande interpretazione di daniel lewis (meritatissimo l oscar), ma i lati positivi per me finiscono qua: la colonna sonora è veramente fastidiosa, la durata eccessiva (alcune scene potevano essere tagliate) e la sceneggiatura e i vari rapporti tra personaggi potevano svilupparsi meglio; per non parlare del finale che lascia un senso di amarezza e insoddisfazione..insomma dopo circa due ore e mezza di visione non resta molto di questo film..

marcogiannelli  @  14/12/2015 19:33:38
   8 / 10
film molto significativo che colpisce soprattutto per il rapporto padre-figlio e per come l'uomo possa essere offuscato dall'avidità
splendido Daniel Day-Lewis, bravissimo Dano

Wilding  @  28/09/2015 13:23:38
   4 / 10
Oscar meritatissimo a Daniel Day-Lewis, qui davvero magistrale (ma non è la prima volta!!), e splendido affresco storico... ma il il film è davvero troppo lento e noioso per non sbadigliare di continuo e farsi perciò apprezzare come meriterebbe.

Sbrillo  @  09/06/2015 02:16:18
   7½ / 10
il film è obiettivamente lungo....a tratti noioso....ma la performance di Daniel Day-Lewis è davvero da Oscar (giustissimo l'abbia vinto)...
Il film tratta temi come avidità, famiglia, violenza, religione e petrolio....e nonostante la lunghezza si lascia seguire fino in fondo....lasciandoti qualcosa da ricordare!

kingofdarkness  @  01/04/2015 17:47:32
   8 / 10
Se qualcuno nutriva ancora qualche dubbio sulla bravura di Daniel Day-Lewis, dopo aver visto il Petroliere sicuramente si sarà ricreduto.
Una delle performance cinematografiche più impegnate e significative che io abbia mai visto, da usare come esempio in tutte le scuole di recitazione del pianeta.
Detto questo, passiamo al film in sé. Il petroliere è un dramma crudo e teso, una storia di avidità e potere, di corruzione e idealismo, sorretto quasi interamente dal talento di Lewis ma non per questo privo di personalità.
Certo la durata non è facile da sopportare se consideriamo anche l'entità del tema trattato, ma c'è da dire che Paul Anderson gioca magnificamente con i tempi e riesce a mantenere un ritmo costantemente alto per quasi tutti i 158 minuti, impresa che già da sola gli varrebbe l'oscar come miglior regista.
Aggiungiamoci una fotografia ai limiti della perfezione e una scenografia estremamente suggestiva, ed il gioco è fatto.
Miglior film del 2008 di sicuro (a mio avviso ampiamente superiore a "Non è un paese per vecchi", pluripremiato quello stesso anno), e un must assoluto per chi ama il cinema impegnato.
Da vedere…..magari una volta sola, ma da vedere.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  05/03/2015 10:31:29
   7½ / 10
Bellissima storia di avidità e sete di denaro ambientata in un texas tutto da trivellare ma non privo di pericoli. Forse un pò troppo lungo ma merita assolutamente la visione. Oscar a Day-Lewis meritatissimo.

giraldiro  @  02/12/2014 17:08:21
   8½ / 10
Una magnifica storia di avidità incentrata su un personaggio magistralmente interpretato da Daniel Day-Lewis che purtroppo non tutti hanno apprezzato.

A mio parere impeccabile, tranne che per il finale, da cui mi sarei aspettato qualcosa di più.

Sottovalutato... e non di poco.

DarkRareMirko  @  22/11/2014 00:48:44
   9 / 10
Altro ottimo film di Anderson, oramai una garanzia; solido, significativo, pone rimandi religiosi e fa perno su un Daniel Day Lewis monumentale, premiato con l'Oscar visto il grande attore che è.

A dire il vero non si finisce la visione proprio felici (complice l'omicidio finale in una scena ambigua e aperta) ma del resto non siamo davanti ad una commedia; Anderson comunque volente o nolente non riesce a farci odiare completamente tale Daniel Plainview, facendolo passare in maniera più carismatica e forte di quanto si dovrebbe/ci si aspetterebbe (cosa però fuorviante e discutibile).

Grandissimo lavoro tecnico, riuscita ricostruzione storica per ottimo film su di un capitalismo ruspante che già agli albori mieteva vittime e creava ingiustizie.

TheShadow91  @  10/11/2014 01:55:00
   8½ / 10
Questo film da una parte è stato sorprendente..da una parte ha avuto ciò che mi aspettavo. Sorprendente perchè è stato spettacolare!!!Non mi aspettavo per nulla una mostra così snella,colorita e vivace delle trivellazioni,soprattutto nel primo quarto d'ora di film.Spettacolarità che non si è persa durante l'arco del film soprattutto nella magnifica scena

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Dall'altra parte...c'è stato Daniel Day Lewis!!Il film voleva rappresentare un magnate degli inizi '900,uno dei personaggi padri del capitalismo americano...e ci è riuscito. Ovviamente ciò che ha creato maggior interesse sono i due scontri della personalità del protagonista con la famiglia e con la religione....e non a caso l'ultima magnifica mezz'ora è incentrata solo su queste 2 caratteristiche.Per il resto ci sono molti elementi che sembrano far parte di una semplice biografia e non hanno tenuto sempre alto l'interessa, ma i pregi citati prima e la straordinaria recitazione,bastano per far inserire questo film nell'immaginario collettivo

krypton  @  29/10/2014 12:20:33
   9 / 10
Il titolo inglese "There will be blood" è fin troppo modesto. Non ci sarà solo sangue, ma anche avarizia, perversione, vendetta, opportunismo, potere. Un terribile ma appassionante viaggio attraverso i tratti più oscuri della mente umana. Daniel Day Lewis si conferma un attore di grandissimo livello, perfetto nel ruolo dello spietato petroliere. Un film assolutamente da vedere!

Matteoxr6  @  29/09/2014 03:17:50
   6 / 10
Devo dire che mi aspettavo di più perché i primi venticinque minuti promettevano davvero bene e sembravano gettare le basi per uno svolgimento molto coinvolgente.
Ho trovato alcune somiglianze con il più recente "The Master" (girato dallo stesso regista), e chi ha visto entrambi, probabilmente capirà.
Anderson è un grandissimo cineasta, a mio parere: inquadrature e fotografia di alto livello, montaggio pulitissimo, attori diretti alla perfezione in ogni film, i quali tirano fuori (come in questo caso) una recitazione impeccabile. Alla fine, però, il gioco vale la candela? A me non è piaciuto granché.

Goldust  @  21/07/2014 18:10:06
   8 / 10
Sontuoso affresco di un'epoca violenta e sanguigna che non esiste più e che ha posto le basi del capitalismo a stelle e strisce. Nelle due ore e passa di durata vengono affrontati vari temi, dalla sacralità della terra messa a repentaglio dal sopraggiungere del progresso al difficile rapporto padre/figlio, dalla sete di profitto che rende l'uomo cieco alla critica di quella branca evangelica furba e profittatrice che è rappresentata dal bieco predicatore Eli.
Su tutto si staglia la figura imponente e materialista del protagonista, un eccelso Daniel Day-Lewis, superuomo self-made che nel suo rampantismo professionale fatto di tappe prestigiose e scelte a volte discutibili non riesce a scendere a compromessi e non si lascia deconcentrare da nessun genere di distrazione (né donne, né figli, né altri famigliari ).
Bellissimi i primi 20 minuti, muti e dolenti, che oltre a far sembrare il film un vago western di frontiera stanno a sottolineare la fatica e le insidie che si nascondono dietro il lavoro fisico dei cercatori d'oro e d'argento ( e ovviamente anche di chi cerca il petrolio ).

Tuonato  @  26/04/2014 13:22:33
   6 / 10
A me non ha convinto.
In alcuni passaggi lentissimo e poi la colonna sonora simil THX ti entra dritta nel cervello.
Senza dubbio da sottolineare la prova dei due protagonisti ed eccellenti gli scenari ed i costumi d'epoca.
Ma chi cerca anche una storia "dinamica" potrebbe rimaner deluso.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  24/01/2014 16:49:05
   10 / 10
Sono necessari 15 minuti quasi metafisici di silenzio, di rumori e grugniti, materia lurida e arti che si spezzano, per conferire al protagonista la misura tragica della sua orgogliosa solitudine, che si tramuterà in destino e in condanna.
Tra gli incipit più clamorosi del cinema di questo secolo, quei minuti iniziali sono necessari anche per dare atto delle fondamenta del superomismo, della misantropia, del cinismo e infine della paranoia.

Quindi, a fare da filo conduttore a una parabola "rise and fall" che culmina in un'insolita chiave tragico-grottesca, c'è soprattutto lo scontro fra due poteri che non accetterebbero subordinazioni: quello che deriva dalla promessa, data alla comunità, del benessere materiale, e quello che deriva dalla promessa spirituale. Due poteri a vocazione totalitaria, che però hanno bisogno l'uno dell'altro. Perché non di solo pane, ma neanche di solo spirito, il popolo ha bisogno.

Poi, c'è la scomodità di una fratellanza ingombrante, di cui si libera appena scopre una mistificazione.
E fatalmente lo scontro edipico: con un figlio che ha subordinato, che non accetta il suo modello, e che non può accettare come competitore.
Fondamentalmente, vorrebbe esistere solo lui.
La sola esistenza di un prossimo è divenuta motivo di paranoia.
Il titano è imprigionato in cima alla torre in fiamme del suo ego: da lì, può solo precipitare.

Autentica pietra miliare della cinematografia statunitense.

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/01/2014 11.21.38
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Oskarsson88  @  17/01/2014 19:09:08
   7 / 10
Una discreta pellicola, ma non si va oltre questa definizione. Il film è abbastanza prolisso e non decolla mai veramente, il petroliere non vola! Diciamo che c'è tanto fumo, anche un po' di fuoco, ma poi l'arrosto dov'è? Non c'è. Diciamo che per le due ore e mezza formato colossal americano della serie facciamo i fenomeni e poi quello che resta è principalmente una bella fotografia e l'ottima prestazione del protagonista, nella sua espressione della misantropia. Fumo negli occhi, ma ben patinato.

joker4479  @  06/01/2014 10:46:39
   9½ / 10
Per quanto mi riguarda questa pellicola è un CAPOLAVORO. Paul Thomas Anderson scrive e dirige magistralmente questa storia di avidità, violenza e solitudine, tratta da "Oil!" di Upton Sinclair. Ma a dare più prestigio al film è, senza dubbio, l' imponente e sentita interpretazione dello strepitoso Daniel Day-Lewis, attore che, seppur vantando pochi ruoli all'attivo (appena 20 in trent'anni di carriera), rimarrà nella storia del cinema; basti ricordare le sue prove in Gangs of New York, Lincoln, Nel nome del padre, Il mio piede sinistro, L' ultimo dei Mohicani, L'età dell' innocenza, The Boxer e lo stesso "Petroliere". Un' altro fattore eccellente di questo film è la fotografia di Robert Elswit che si aggiudica il primo e (fino ad ora) unico Oscar. Un' altra nota positiva la si può trovare in Paul Dano, che interpreta un pastore evangelico che è allo stesso tempo anche il gemello meno forte, meno intelligente, meno...tutto; infatti Daniel, burbero com'è, glielo fa notare. Ma Plainview non ha tutti i torti, perché Eli è veramente debole e si trova in una profonda crisi che lo porta perfino a rinnegare Colui in cui crede, come si può notare negli ultimi scioccanti 15 minuti. Un altra scena memorabile è l'incontro fra Daniel e il figlio diventato adulto, che porterà H.W.,(il figlio, per chi non lo sapesse), a scoprire la dura verità. Però se devo scegliere una scena in particolare, scelgo, senza pensarci due volte, gli ultimissimi fotogrammi, che mostrano Daniel Plainview ubriaco sul pavimento della sua sala da bowling appena dopo aver commesso un gesto che ritrae perfettamente la persona che è: un uomo avaro, bramoso di potere ma soprattutto SOLO.

Sicuramente "Il Petroliere" non è un film per tutti, è una visione impegnativa, come "consiglia" la durata di ben 158 minuti che, almeno a me, non ha pesato.

PTA continua così!

david briar  @  24/12/2013 19:13:40
   7½ / 10
Anderson ha il tocco del maestro,di uno che può lasciare il segno nella storia del cinema,e con questo film si capisce bene,forse anche troppo.

Tecnicamente,non si trova un difetto:le sequenze sono assolutamente perfette,tutte girate con perizia e precisione,la fotografia scura è splendida,le scenografie maestose e la colonna sonora potente e efficace.
Daniel Day-Lewis è spaventoso e imponente e sforna una delle migliori interpretazioni che ho visto in questo decennio,assieme al Joker di Heath Ledger. E' il film,riesce a incarnare tutta l'avidità e le contraddizioni di un personaggio difficile senza esagerare mai,senza andare sopra le righe,neanche nelle scene più caricate che sconvolgono per il realismo e la potenza con cui vengono girate e recitate.

A creare problemi,come spesso capita,è la sceneggiatura.L'odio pervade dalla caratterizzazione del protagonista,ma i rapporti con gli altri personaggi potevano essere trattati meglio.Ad esempio.il legame con gli abitanti del villaggio è poco convincente,strano pensare che nessuno si ribelli dopo false promesse,e soprattutto la figura del prete non è un granchè, contando che l'odio fra i due dovrebbe essere una delle tematiche salienti della storia,ma non è efficace come si vorrebbe.In questo non aiuta il pessimo Paul Dano.Anche con il fratello non va meglio,non funziona ed è liquidato con poca cura,tant'è che alla fine sembra estraneo al corpo del film.
Va meglio col figlio,forse l'unico rapporto un po' umano,nonostante le contraddizioni.

"Il petroliere" ha i suoi difetti nella scrittura che non gli consentono di essere un capolavoro,ma è un film da vedere per ogni appassionato di cinema,certamente fra i più importanti del decennio,e penso sarà ricordato in futuro fra i film di Anderson,che comunque ha dato meglio in Magnolia.
Un film molto pessimista, intenso ma imperfetto..

paride_86  @  09/12/2013 04:13:05
   7 / 10
Il film racconta la storia di un uomo avido e calcolatore che, comunque, risulta più sincero di tutti gli altri che gli sono intorno, più o meno interessati.
Ben diretto e ben interpretato, "Il Petroliere" è sicuramente un film di valore, anche se un po' troppo pessimista sui rapporti umani - almeno per i miei gusti.

_Hollow_  @  07/12/2013 04:25:55
   5½ / 10
Banalità americana, ci ritroviamo di nuovo!
Riecco l'ennesimo schifo spacciato come qualcosa di esistenziale, banalità allo stato puro (comportamento di un imprenditore e di un predicatore) in formato kolossal.
Uno schifo, soprattutto se si tiene conto della durata.
Se si cerca qualcosa di "grosso", un'americanata insomma che pretenda di esser pure profonda (se si è un comunissimo spettatore senza troppa cognizione di causa e troppe pretese), può esser tranquillamente visto e magari elogiato. La fotografia poi è effettivamente ben fatta.
Altrimenti, come spesso capita con Hollywood, statene alla larga e basta.

vieste84  @  01/12/2013 21:15:35
   7½ / 10
Se si prendono singolarmente le scene sono tutte di ottimo livello, ma credo che manchi quell'amalgama che lo rende un film fluido e scorrevole. Come dicono tutti la scena dell'incendio, il discorso col prete col figlio e il finle sono tutte di spessore, però forse manca quel filo logico xk quasi quasi si arriva a quell'incredibile finale un po inavvertitamente.
Credo che il film semza Daniel Day Lewis sarebbe stato certamente inferiore il quale dimostra di essere il migliore attore vivente strameritando l'oscar in maniera schiacciante, una delle migliori interpretazioni degli ultimi anni, tanto da fare sfigurare una volta tanto il doppiaggio italiano che da sempre ha la fama di migliorare i film di lingua inglese. Lewis almeno 4 spanne sopra i vari Pitt e di Caprio.
Dopo settimane dalla visione l'unica cosa che posso appurare è che nel vederlo il film presentava numerosi tempi morti alternate a delle scene memorabili ma poi pian piano l'ho masticato e digerito e mi è rimasto dentro xk ci ho ripensato e mi ha fatto riflettere, peccato solo per quel finale perfetto ma un po staccato dal resto della pellicola

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  19/10/2013 18:06:01
   6 / 10
Film che ho trovato lento, troppo lungo e prolisso in qualche punto. Mi aspettavo di meglio, quindi non vado oltre la sufficienza.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  08/08/2013 17:14:29
   7½ / 10
Buonissimo film, nonostante la durata si lascia guardare. Davvero ottimo il premiato Daniel Day-Lewis.
Ottiammente costruito il personaggio ambiguo del protagonista. Storia affascinante che si sviluppa tra i pozzi petroliferi del west e mostra come il potere dia alla testa. Ottimo ritratto del nascente capitalismo americano.

cicatesta  @  11/06/2013 10:09:06
   8½ / 10
Gran bella martellata.
Ottima prova di Daniel-Day, al suo top, e bravissimo Anderson.
Un molto bel film da ruminare per qualche tempo.

dkdk  @  30/05/2013 21:41:58
   6½ / 10
film sufficiente che non entusiasma più di tanto, va comunque detto che d-lewis è spettacolare peccato per la storia che è di una lentezza unica!!!

Dracula  @  29/03/2013 11:32:56
   9½ / 10
Mi è piaciuto!!! Un film di ottima fattura, validissimo e strano, a partire dalla sceneggiatura, alla regia fino alle interpretazioni (e caratterizzazione personaggi). Fantastico Daniel Day-Lewis e ancor più fantastica la fotografia e l'ambientazione. Mi è piaciuto anche il finale, spiazzante anche se un po' esagerato;
Una genialata!

bagninobranda  @  02/03/2013 15:50:11
   7 / 10
Bello, pare un po' il Tony Montana del petrolio, molto coinvolgente ed espressivo Daniel Day Lewis, forse un po' troppo lungo, dato che ci ho messo due giorni per vederlo, metto 7 solo perché solo la sua presenza risolleva tutto il film.
Le due cose che non andavano in questo film sono la colonna sonora stonata e il prete fanatico con la faccia da ragazzino che cerca di fare il maturo, ma maturo non lo è per niente, ed era fastidiosissimo per tutto il film. Pare una checca. Anche se l'obiettivo forse era quello, in tal caso...

Crazymo  @  03/02/2013 21:03:04
   9 / 10
Lento? Lento?! LENTO?! (Sì, inizio a dare i numeri come D.D. Lewis nel finale, solo per quello il suo Oscar è meritatissimo, perciò lo dico qui e non mi ripeterò: Daniel Day-Lewis ci regala una delle più grandi interpretazioni di sempre.) L'ho visto per la prima volta ieri sera, e sono rimasto talmente a bocca aperta che ho finito di rivederlo giusto 5 minuti fa; la storia è semplice ma i personaggi hanno delle sfumature bellissime, soprattutto il protagonista, umano, comprensibile, pieno di soldi ma che si ritrova senza nessuno al suo fianco, un uomo pieno di debolezze. Paul Thomas Anderson ci regala una regia perfetta condita da una fotografia celestiale, tramonti, paesaggi, scene con treni, ambientazioni all'inizio del secolo scorso... le scene in esterno da capogiro, basti pensare alla scena dell'incendio alla torre d'estrazione, una prova di vero cinema, dove la colonna sonora (Bellissima, martellante, incessante, non riesco a capire come si fa a criticarla) e le immagini lavorano alla perfezione, sembra di essere agli inizi del '900 da quanto il tutto è così magico, "libero", selvatico, realistico... stupendo. Anche sotto questo aspetto questo film è impeccabile, senza alcuna sbavatura. Non annoia mai, fra dialoghi sensazionali e scene "silenziose" o rinvigorite dalla colonna sonora si arriva in un batter d'occhio al finale, una conclusione di tutto, una conclusione alla storia di Daniel Plainview. La storia di un petroliere, There Will Be Blood. Un capolavoro.

danielplainview  @  25/01/2013 13:09:27
   9 / 10
Come si intuisce dal mio nickname, non potrò che scriver bene su questo film.
Unico nel suo genere, mi viene difficile ricordare un altro film che si avvicina al presente. I primi dieci minuti del film sono un assoluto capolavoro: il silenzio come colonna portante dell'intero film, perché in opere come questa non sono le parole che contano, ma le immagini, le espressioni, tutto quello che non si dice è molto più esplicativo di un qualsiasi suono gutturale, ogni scena, la fotografia, la musica sono sinonimi dell'animo del protagonista: buio, angoscioso, solo, cinico, privo di ogni bellezza e morale e etica. ma non si può che provare amore e compassione per Daniel Plainview perché lui in fondo, al di là della metafora capitalistica, è la rappresentazione di tutto quello che tendiamo a reprimere, che ci hanno abituato a reprimere: la nostra parte oscura. Il male che dimora al nostro interno e il male che riversiamo sul mondo, e non servono parole per descriverlo ma solo il silenzio.
Inutile sprecare parole su Daniel Day Lewis. Irraggiungibile. In un certo senso si può pensare che il film sia solo lui, in parte è vero, ma c'è anche tanto altro, per trovarlo basta scavare, non avendo paura di sporcarsi le mani di petrolio.

markos  @  16/01/2013 13:25:04
   9 / 10
Ricordo di averlo visto un pò di tempo fà e rimasi impressionato dalla bravura degli interpetri e dalla sceneggiatura di questo film!
Molto bravo il doppiatore di Daniel Day -Lewis!!!
Filmone che presto rivedrò!!

Ciaby  @  20/11/2012 17:44:11
   9 / 10
Film bellissimo e sconvolgente. Rinuncia completamente ad essere la solita vaccata hollywoodiana dell'eroe, del grande personaggio, dell'inimitabile mito, per mostrarci un mondo di sofferenze e sotterfugi.
Incomincia placido, conciliatorio, con una fotografia bellissima ed essenziale, con attori eccellenti e una regia calibrata, per poi affondare, sempre più, in un immaginario grottesco ma verosimile. Fino allo straordinario finale, che è il colpo di coda perfetto per chiudere un'opera che difficilmente si farà dimenticare.

Invia una mail all'autore del commento Jeremy1979  @  30/08/2012 11:59:56
   10 / 10
Era tanto che non vedevo un film così bello,basato sulla recitazione e la bravura degli attori....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  27/06/2012 13:53:52
   7 / 10
Già dalle prime immagini si capisce che si tratta di uno di quei filmoni dalle grandi ambizioni, però alla fine le aspettative non verranno del tutto ripagate.
Il film infatti è costituito da scene molto belle alternate a diversi momenti di stanza che potevano essere sfruttati per articolare meglio la storia, a tratti sconnessa tra le varie parti, oppure tagliati per dare un ritmo più sostenuto.
Sicuramente gli oscar sono meritati però ad un ottimo livello tecnico e attoriale non corrisponde un adeguato coinvolgimento emozionale dello spettatore, anche per colpa di una colonna sonora a volte fuori luogo e opprimente più di quanto già lo fossero le immagini.

ste 10  @  31/05/2012 00:11:57
   8½ / 10
Gran bel film, molto intenso e caratterizzato dall'ottima prova di Daniel Day Lewis, l'epopea di un uomo che impersona tutti i vizi e la crudeltà del capitalismo che ha segnato prima l'America e poi il mondo

TheGame  @  23/04/2012 16:27:54
   7½ / 10
Si riconosce subito la bontà negli intenti nel prodotto di PT Anderson, tanto da concedergli volentieri il lusso di qualche ammiccamento alla platea, e l'accostamento per riuscita con "Non è un paese per vecchi" nasce giocoforza quasi spontaneo, tanto che non è un'offesa definire la prova di Day-Lewis come un semplice, seppur notevole, valore aggiunto. "Ho finito!"

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/04/2012 23.14.59
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Fratuck89  @  22/11/2011 19:55:33
   9 / 10
un film spettacolare, un ottima interpretazione di Day-Lewis (mai deludente dal mio punto di vista), emozionante, Ambientato nelle aride terre del Texas tratta la commiserazione di un uomo logorato dalla propria avidità, il cui desiderio di possesso gli farà perdere di vista le cose più importanti della sua vita. Proprio un bel film

goodwolf  @  21/08/2011 09:53:39
   6½ / 10
Eccessivamente pretenzioso.
Di veramente straordinario in questo film ci sono solo la fotografia e, soprattutto, l'interpretazione del protagonista. Per il resto ho trovato una storia con poco mordente, poco attraente, l'interpretazione del "prete" fuori luogo (l'attore di per se è bravo, ma,parere personale, è in un ruolo sbagliato) ed in generale, troppi silenzi e scene stiracchiate che rendono il film in alcuni passaggi noioso.
Bellissime alcune sequenze, ma mi aspettavo qualcosa in più.

kastalya  @  03/08/2011 11:39:09
   7½ / 10
Buon film anche se forse mi aspettavo qualcosina di più.
Il film a tratti è infatti un pò lento...

Bravo come sempre Daniel Day-Lewis che però secondo me meritava più l'Oscar per l'interpretazione di Gangs of New York!

PignaSystem  @  24/06/2011 11:01:04
   8 / 10
Epico, la monumentale storia di come è nato il capitalismo, Daniel Day-Lewis unico!
Impeccabile la regia di Anderson!

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/08/2011 23.17.12
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Leonhearth87  @  17/06/2011 15:45:04
   8 / 10
Il Petroliere è una storia di un uomo, un petroliere appunto, ma non solo : religione, famiglia, brama di potere, sono tutti elementi che contraddistinguono l'esistenza di Daniel Plainview, cercatore d'argento che per casualità scopre un deposito di petrolio che lo avvierà al mestiere. E tutto il film è permeato dell'avidità del personaggio, di come sia disposto a tutto pur di arrivare dove gli altri non possono arrivare. E in mezzo a questa fame di successo, si presenteranno temi come, appunto, religione e famiglia, che metteranno a dura prova l'esistenza dell'uomo, rivelando la sua vera natura. Se il film è magnifico, grande merito va a Daniel Day-Lewis, superbo, magistrale nell'interpretazione del protagonista: brama, cupidigia, sconforto, rabbia, tutte emozioni che fanno parte del personaggio e che l'attore riesce a riprodurre in maniera egregia.
In conclusione, Il Petroliere è un gran bel film, reso tale dalla grande prova di Daniel Day-Lewis e da una storia molto bella e ricca di temi importanti. Una pellicola assolutamente da vedere.

Charlie Firpo  @  17/02/2011 19:23:55
   7 / 10
Interpretazione di Daniel Day Lewis impressionante ,oscar pienamente meritato , detto questo , per quanto ben diretto questo film a tratti risulta un pò lento e le vicende di contorno poco interessanti , molto irritante il personaggio del giovane predicatore , le mazzate finali se le merita proprie tutte.

In sostanza l'epopea di un provetto Rockfeller che in questo caso dalla melma crea un' impero , dedicanto la vita solo all' oro nero sacrificando praticamente tutto.

Buon film anche se alla fine non lascia quasi niente a parte la gran prova di Lewis.

biosman2010  @  17/02/2011 00:37:08
   6½ / 10
titolo personalizzato: il pretoliere

ottima interpretazione come sempre di Daniel Day Lewis, per il resto trattasi

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Rockem  @  10/02/2011 13:47:22
   7 / 10
Buon film, indaga bene la psicologia del protagonista ma forse pecca un po' di azione.

il migliore  @  31/01/2011 23:35:39
   10 / 10
bellisiimo una capolavoro eccezionale daniel day lewis giustamente premiato con l'oscar

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  18/01/2011 23:47:19
   7 / 10
Comincio a credere che Daniel Day Lewis sia il miglior attore dei nostri tempi! Forse questo può anche essere un problema, nel senso che tutti gli altri accanto a lui vengono quasi risucchiati (come un frappé).
Questo film non mi ha soddisfatto del tutto, soprattutto per come dopo una lentezza (che non ho trovato nè pesante nè sbagliata) che ha accompagnato oltre metà del film, poi ci sia un'accelerazione finale abbastanza sbrigativa.
Sia il personaggi di Plainview che Day Lewis nell'interpretarlo monopolizzano talmente la pellicola da lasciare tutti gli altri ai margini. Potrei pensare che questo fosse l'intento, nel darci l'immagine di questo uomo che esiste solo per sè stesso e che, potendo, distruggerebbe il mondo intero. Però secondo me in questo modo l'intera storia perde di efficacia, così come i suoi comprimari. Tutto il resto è comunque eccellente (fotografia, costumi, colonna sonora e il bellissimo inizio muto).

topsecret  @  12/01/2011 10:05:48
   6½ / 10
Il film rimane impresso nella mente dello spettatore per la forza interpretativa di Daniel Day-Lewis, che si porta a casa il suo secondo oscar meritato, interprete di un personaggio duro, cinico, affamato di denaro, successo e petrolio che odia il resto delle persone, entrandovi sistematicamente in competizione sfociando in conflitti decisamente duri e crudi.
Per quanto riguarda la storia, personalmente devo dire che pur avendo una linearità ed un ritmo abbastanza fluido, anche se calante in alcune parti, una sceneggiatura importante ed una regia senza fronzoli, non mi ha coinvolto totalmente e le alte aspettative che mi ero fatto sono state in parte disattese.
Comunque sia, lo giudico un film interessante e degno di essere visionato anche solo per poter assistere ad una grande performance di uno degli attori più bravi di quel mondo che ci piace tanto: il cinema.

guidox  @  08/12/2010 20:09:27
   5½ / 10
veramente ottima la prova dei due attori protagonisti, molto ben fatte le ambientazioni incorniciate da una gran fotografia, film accattivante nei primissimi minuti.
tolti questi pregi (che non sono comunque trascurabili), personalmente non ho trovato altro da sottolineare in questa pellicola e non riesco a dargli la sufficienza.
la solita parabola dell'uomo che si arricchisce e non guarda in faccia a nessuno per arrivare al successo che si trascina dietro la solita mancanza di altro al di fuori del lavoro che rende soldi a palate (la storia del fratello mi è parsa buttata lì per caso, quella del rapporto col figlio strutturata male e piuttosto prevedibile) e che invade il campo della religione in modo confuso.
non mi è piaciuto.

7219415  @  07/12/2010 15:54:19
   7 / 10
Ho guardato per sbaglio prima la seconda parte e poi la prima (bello eh?)...

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/03/2011 15.19.50
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  19/09/2010 16:25:16
   8 / 10
Avidità e potere in questo ottimo film di Anderson,forse il suo più riuscito insieme al corale Magnolia.
Registicamente è la prova della maturità: Anderson ha sviluppato uno stile tutto suo che se prima si rifaceva a maestri come Altman e Scorsese adesso diventa personalissimo. In un certo senso Il petroliere potrebbe anche scontentare chi si aspetta di vedere un'opera imponente e con un certo ritmo; non che non sia colossale e anche spettacolare in molte sue componenti ma non è scritto per ingraziarsi il pubblico,il ritmo è personale e lento.
Non è una saga familiare epica come si potrebbe pensare poiché segue costantemente il petroliere Daniel (un Day-Lewis immenso come suo solito),un carattere ambiguo,avido,misantropo all'eccesso ma anche ambiguo fino alla fine. C'è un ritratto di un America che comincia la corsa capitalistica col petrolio e con la religione. Seguendo il protagonista per tutta la sua durata senza mai separarsene,lo stesso film diventa freddo e implacabile,pure destabilizzante.
Questo è il difetto e al contempo il pregio più grande di There will be blood: dare una profondità e un ritratto inquietante e superbo del petroliere Daniel tralasciando tutto il resto proprio come il protagonista fa nella sua scalata al successo. Senza legami di sangue,senza conoscere mai veramente a fondo i suoi pensieri e i suoi legami affettivi,senza una donna: in lui tutto concorre solo per compiere affari con l'oro nero,non riusciamo mai a comprendere fino in fondo quanto la sua misantropia e il suo odio sia sviluppato e se tocchi tutti quelli che conosce o salvi qualcuno. Il finale non è esplicativo sotto questo senso,da ancora più domande e inquieta ancora di più per la sfrenata violenza e alienazione di quest'uomo potente.
Ovviamente ci sono scene potentissime visivamente come quella del pozzo di petrolio in fiamme,ma anche l'incipit muto e gli ultimi quindici,agghiaccianti minuti.

Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  01/09/2010 01:28:23
   8½ / 10
Un film monumentale quello di Anderson, ma anche abbastanza difficile da affrontare vista la durata e il ritmo. Personalmente mi è piaciuto un sacco, varrebbe la pena di vederlo solo per l'interpretazione di Daniel Day Lewis e per le sequenze finali di puro cinema.

Febrisio  @  29/08/2010 09:54:10
   7½ / 10
Tanti pregi, riconosciuti con alcune statuette, nel film Il petroliere di Anderson. L'unico neo che purtoppo lo allontana da un pubblico più vasto, è il fatto che la seconda parte, la discesa di Daniel, è molto meno attraente (e di conseguenza coinvolgente) sebbene mostrata bene, di quanto abbiamo visto nella parte iniziale. Scene iniziali che mi son piaciute parecchio, dandoci sin da subito la consapevolezza che siam dinnanzi ad una pellicola di ottima qualità.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  28/08/2010 12:42:45
   7 / 10
Un film dominanto dalla foga interpretativa di un Daniel Day Lewis semplicemente straordinario. Peccato che la sceneggiatura, oltre al suo protagonista, non riesca ad approfondire altro, sprecando un materiale potenzialmente molto valido. C'è un indugio sulla descrizione di questo avidissimo magnate del petrolio che rasenta quasi il folklorismo e che ricorda molto i personaggi della letteratura verista di Verga, un uomo ossessionato che distrugge tutti i legami famigliari e sociali in nome del guadagno fine a se stesso. Un grande affresco d'epoca non sempre controllato dalla regia di Anderson e che spesso fa sentire l'eccessiva durata, ma che può contare su un primo attore di rara forza interpretativa (strameritato Oscar per lui).

Manu90  @  15/07/2010 12:20:19
   7½ / 10
Dico solo una cosa, Daniel Day-Lewis da solo vale il film. Straordinario...
Per il resto un bel film, sostenuto da un ottima colonna sonora. Poteva essere migliore, ma resta pur sempre un film da vedere.

Piccola nota: il personaggio qui interpretato da Lewis mi ha ricordato molto il macellaio da lui stesso interpretato in Gangs of New York...

unza capiten  @  16/04/2010 06:40:43
   10 / 10
Daniel Day Lewis direi perfetto. Gli avrei dato non uno, ma dieci oscar per questa interpretazione! Mi ha davvero sbalordito! E il film credo sia tra i migliori 5 o 6 usciti lo scorso decennio. Assolutamente da vedere! (in audio originale, doppiato perde tantissimo)

edmond90  @  07/04/2010 22:26:23
   9½ / 10
Concordo appieno con chi considera questo film un capolavoro.Daniel Day Lewis si conferma uno degli attori più dotati della propria generazione e la regia di Anderson è perfetta.

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/10/2013 12.14.36
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Drugo.91  @  07/04/2010 21:46:22
   9 / 10
ottimo film di Anderson, storia coinvolgente e grande fotografia,
Lewis l oscar se lo è pienamente meritato,
nel film interpreta un personaggio esaltante, cinico e cattivo, quasi Tarantiniano
capolavoro

Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  @  31/03/2010 19:13:34
   9 / 10
Il miglior film del 2007. Punto. Grandissimo Daniel Day-Lewis, epiche le atmosfere, scene magistrali e film crudo sulla natura umana e sulla corruzione del potere. Il film mostra che i predicatori del denaro e quelli dello spirito non possono andare d'accordo, proprio perché mossi in realtà da intenti fin troppo affini. Sono diverse dottrine, ma il fine è lo stesso.
Il titolo del film originale, il profetico "There will be blood" è stato vergognosamente storpiato in italiano con "Il Petroliere" che poco c'entra con lo spirito del film. La scena iniziale ricorda 2001 di Kubrick(è un'Odissea all'interno del mito americano e dell'uomo di successo, il cosiddetto "self-made man", stavolta)e all'epoca dell'uscita si sono sprecati paragoni - forse fuori luogo - con "Citizen Kane". Certo la tematica dell'egoismo e dell'accumulo di ricchezze per sopperire ad una mancanza affettiva derivante da un'incapacità emotiva di amare e di fidarsi degli altri è accomunante, però i film per il resto sono molto differenti. Il self-made man di Anderson è accentuato nella sua fisicità, è come se non sia cambiato per nulla dal tempo che scavava i pozzi alla ricerca della fortuna. Il ritrovamento di questa fortuna non lo renderà necessariamente più corrotto: tutt'al più ne rivelerà la vera natura.

elmoro87  @  02/03/2010 17:32:36
   6½ / 10
Film molto lento, intriso di significati più o meno espliciti come l'avidità, la famiglia, la solitudine, ma soprattutto la bramosia celata dietro all'oro nero, spesso intriso di sangue e causa di guerre infinite come succede oggi in molte parti del mondo... Il messaggio passa, la prova di Day-Lewis è meritatamente da Oscar, ma il film scorre troppo lentamente e si aspetta invano fino alla fine un colpo di scena, un passaggio che dia una scossa o un senso al film... Grazie anche alla magnifica prova di Daniel Day-Lewis questo film risulta più che sufficiente...

despise  @  17/02/2010 16:25:01
   6½ / 10
Un film così così, troppo lungo e prolisso in alcune parti, sorretto magistralmente da un Daniel Day Lewis eccezionale!

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gandyovo  @  25/01/2010 20:10:27
   8 / 10
un "filmone". intensissimo. ddlewis magnifico.

Sentenza  @  06/01/2010 10:46:35
   8½ / 10
Bisogna lasciarsi coinvolgere dalla sete di oro e di sangue.
Che la corsa alla ricchezza abbia inizio.Grande Day-Lewis..

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  01/01/2010 15:49:13
   9 / 10
Non conoscevo tale meraviglioso regista, ma Il Petroliere mi ha veramente sorpreso..
La cosa più difficile a mio avviso di questa pellicola è sicuramente il fatto che Daniel sia un personaggio che contenga preponderantemente due anime: il male oscuro dell'avidità di danaro, il bene necessario che lo rende Uomo. L'oscillazione destinata a una parabola sconvolgente di queste due inclinazioni che tuttavia sono estremamente commistionate tra loro e rendono il personaggio davvero dinamico..o perlomeno è dinamico, in costante evoluzione il giudizio che lo spettatore (normalmente piuttosto manicheo e impietoso nonchè ottuso quando si tratta di cinema e letteratura) ha di Daniel, per cui non si può provare una certa simpatia (Salvo forse gli ultimi 5 minuti).
Daniel ci piace, come gli Stati Uniti ci piacciono, ma ne vediamo comunque le terribili contraddizioni: il Potere che rende Profeti di una Terza Rivelazione, ma il Potere che rende consapevoli di un principio "vado e me lo prendo" che ha legittimato un paio di guerre suicide.
Il Petroliere è un film che si può leggere a vari livelli: può essere solo una storia, come anche la parabola dell'economia e politica americana dalla corsa al petrolio..è un film meraviglioso, di grande Qualità; lo dimostrano infatti i due ben scelti premi oscar, fotografia e Lewis che sono davvero OTTIMI. Nonostante la lunghezza e la granicità di un West arido e inquietante il cui paesaggio è ben più che un semplice scenario, il regista è magistrale nel sapere sfruttare al meglio i mezzi di cui il cinema dispone: le musiche per esempio, incalzanti e ben inserite.
Il Petroliere è un film che fa pensare anche solo con la forza delle sue meravigliose e significative immagini, su tutte l'ultima.

Misialory  @  16/11/2009 23:24:31
   7½ / 10
Film intenso, crudo, realistico. Un tuffo nel Texas a cavallo tra '800 e '900 al seguito di un cercatore di petrolio avido e cinico.
Uno spaccato di storia americana all'epoca dei primi scavi alla ricerca dell'oro nero nel sottusuolo di una terra arida che fino ad allora aveva offerto ben poco.
L'interpretazione di Daniel Day-Lewis è straordinaria.

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Don Zauker  @  03/09/2009 18:29:35
   10 / 10
un film leggermente diverso da tutti gli altri ma che ti conquista fin da subito anche se nei primi 10 minuti non ci sono dialoghi ! a me sono piaciute anche le musiche soprattutto quella della scena dove il bambino rimane sordo...

Cobram  @  06/08/2009 22:21:32
   7 / 10
buon film, a volte troppo lento o complicato, pessimo il finale, comunque un film da vedere

LoSpaccone  @  03/08/2009 19:50:28
   8 / 10
Un film tutt’altro che contemporaneo, che porta le tracce di un vecchio modo di intendere il cinema, quello epico, fisico, visionario e istintivo di registi come Huston o anche Welles. Anderson s'affida completamente ad un superbo Daniel Day-Lewis, e se questo da un lato contribuisce a scrivere pagine di un’intensità unica, come i primi venti minuti (roba da lasciare senza fiato!) dall’altra penalizza l’equilibrio e il rigore di un film dal potenziale immenso ma non sfruttato appieno. Nella seconda parte infatti la “Il gigante” Plainview cannibalizza la scena, annulla i personaggi di contorno, salvo in parte il predicatore, e tradisce l’ambiziosa complessità di temi e situazioni che avrebbero potuto fare di “There will be blood” un affresco senza pari della nascita del capitalismo e del sogno americano. Quel che ne esce è un emozionante ma enigmatico (forse troppo) viaggio nell’universo interiore di un uomo vinto dalla febbre dell’oro (nero), il racconto di un percorso individuale e individualista, troppo piegato su sé stesso e isolato quasi del tutto da riferimenti esterni, che non riesce pienamente ad assurgere a racconto di un’epoca e di un percorso collettivo. Un film quindi obiettivamente imperfetto ma travolgente, a cui non ho saputo resistere, analizzato con la testa ma valutato con il cuore.

Invia una mail all'autore del commento RadicalGrinder  @  02/07/2009 10:03:32
   8 / 10
Una notte verrò da voi nella vostra casa o dovunque voi stiate dormendo e vi taglierò la gola.

lolloso22  @  02/07/2009 00:48:59
   5½ / 10
troppo noioso un po d'azione la potevano dare a questo film io dopo un ora non ce lo fatta piu' e ho fatto tutto tranne che vedere il film comunque i commenti non li avevo letti penso che in futuro me lo rivedro' piu' calma.

P.S ho sempre amato daniel day lewis lui sempre grandissimo

calso  @  26/06/2009 08:35:07
   7 / 10
Partiamo dall'interpretazione, effettivamente secondo me Lewis è stato veramente eccellente; la storia è molto bella e ben costruita, purtroppo però dò un punto in meno a questo film perché è veramente lentissimo, l'ho dovuto guardare in tre spezzoni, non riuscivo ad arrivare alla fine...probabilmente ero stanco anche io ma il tutto è costruito con lentezza...Comunque un film che resta da vedere sicuramente

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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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