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Mike (Mos Def) lavora nel vecchio videonoleggio Be Kind Rewind del signor Fletcher (Danny Glover), ormai prossimo alla chiusura. Jerry (Jack Black), il migliore amico di Mike, decide di sabotare la centrale elettrica della città che a suo parere controlla la mente delle persone attraverso le microonde. Il tentativo di sabotaggio lascia Jerry magnetizzato, e tutte le videocassette del negozio vengono cancellate. L'unico modo per salvare il business è ricreare versioni amatoriali ("maroccate", "sweded" nell'originale) dei film noleggiati. Inaspettatamente, l'esperimento ha un successo strepitoso e il Be Kind Rewind comincia a conoscere incassi mai sperati, mentre Mike e Jerry possono soddisfare i loro sogni creativi e personali...
Il quarto lungometraggio del visionario regista francese Michel Gondry, autore di alcuni tra i più spettacolari videoclip del decennio scorso, arriva dopo due dei migliori film degli ultimi anni, l'insuperabile "Eternal Sunshine of The Spotless Mind" e "L'Arte del Sogno".
Stavolta, Gondry si cimenta con una commedia molto originale, mettendo al centro della storia il suo singolare marchio di fabbrica, ovvero gli effetti speciali fatti a mano o volutamente grezzi, che diventano vero e proprio motore della storia, perchè Mike e Jerry si vedono costretti a ricreare senza mezzi tecnici di alcun genere, neanche un computer, gli effetti speciali dei blockbuster americani come "Ghostbusters" e "King Kong" o a tentare di rifare "Il Re Leone" senza neanche un disegno animato. Si passa costantemente dalla risata per le trovate folli di Jerry (come girare una scena notturna in pieno giorno...) all'incanto di altri trucchi semplici e geniali (come far sembrare King Kong un gigante...) e davvero si vorrebbe che non la finiscano mai.
"Be Kind Rewind" è una dichiarazione d'amore al cinema e all'artigianato, senza nessuna polemica nei confronti degli effetti speciali o dell'avanzata della tecnologia. Semplicemente, ci ricorda che mettere il cuore al centro di ogni progetto è fondamentale perché questo riesca, che le idee sono fondamentali per realizzare qualcosa di bello, indipendentemente dai limiti tecnici ed economici. Tutta la sequenza finale della lavorazione del film su Fats Waller, i cui inserti sono mostrati anche lungo il film, è una specie di contenuto speciale inserito nella trama, uno svelamento del trucco: tutti i trucchi utilizzati da Mike e Jerry sono completamente artigianali, qualunque amante del cinema non può non restare incantato o terminare la visione senza una gran voglia di provarci. Tramite Mike e Jerry Gondry ci suggerisce che si può fare e ci fa anche vedere come e quanto sia divertente, quanto sia importante. Non si può non sottolineare che Gondry riesca, ogni volta, a non lasciare lo spettatore alla fine del film. Che sia la voglia di una seconda visione, una riflessione personale o la voglia di prendere in mano una telecamera, i film di questo allampanato francese riescono sempre a far scattare qualche molla nel cervello o nel cuore degli spettatori.
Se da un lato non si ritrova la profondità inquieta di "Eternal Sunshine" (che era però scritto da Charlie Kaufman) o la malinconia dolce de "L'Arte del Sogno", questo piccolo grande film riesce su più livelli a soddisfare: un Jack Black in stato di grazia impersona un mix dei tipi che solitamente interpreta, paranoico sfigato e con manie di grandezza, evidentemente divertito nell'omaggiare/parodiare tutti questi classici del cinema, strappa applausi e risate praticamente di continuo e si offre anche ad una serie di gag slapstick originali e divertentissime (la scena della "mimetizzazione" è genio puro, nella sua completa illogicità...). L'accoppiata Black/Gondry poteva sembrare un pò strana, invece basta vedere le prime scene del Ghostbuster "maroccato" per capire che c'è un'area comune tra la follia visionaria di Gondry e quella fisica di Black, e quell'area è "Be Kind Rewind".
Danny Glover, Mia Farrow e Mos Def completano il cast dei personaggi principali con interpretazioni surreali e convincenti; la colonna sonora jazz concorre a costruire un'atmosfera comunque malinconica, da fine di un'epoca, simboleggiata dal palazzo fatiscente dove abitano Mike ed il signor Fletcher, destinato ad essere demolito. La tecnologia e le leggi del commercio, con la loro intrinseca freddezza, sono utilizzate come metafora per ciò che il cambiamento solitamente può portare via di buono anche quando ha l'intento di migliorare la vita delle persone. Ma mai Gondry sembra voler dire che si stava meglio quando si stava peggio, o che i VHS siano meglio dei DVD. Semplicemente, il lato umano di ogni cosa, l'amicizia, la solidarietà, la memoria, sono valori che dobbiamo custodire e diffondere, perchè rimangono l'unica forza a cui possiamo attingere nei momenti difficili e dobbiamo impedire che i cambiamenti inevitabili ce li portino via.
"Be Kind Rewind" scorre via leggero, si ride tanto, ma lascia qualcosa dentro, come ogni opera del suo regista e merita più di una visione, possibilmente in un'edizione home video degna della sua bellezza. L'edizione in commercio in DVD in Italia è semplicemente scandalosa, se volete un consiglio, procuratevi il BluRay Disc UK.
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Recensione a cura di JackR - aggiornata al 09/04/2009
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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