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"I tre dell'Operazione Drago" ("Enter the Dragon") è il quarto, e purtroppo ultimo, film in cui Bruce Lee recita come protagonista per l'intera durata della pellicola.
Bruce Lee aveva già iniziato le riprese di "The Death Game" (che sarebbe dovuto essere il suo secondo film di cui avrebbe curato sceneggiatura e regia), quando dagli USA gli arrivò un'offerta che non poteva rifiutare: un colossal internazionale di cui sarebbe stato protagonista!
E' noto che Bruce avesse già tentato di sfondare in occidente, senza riuscirvi. In seguito, i produttori americani devono essersi mangiati le mani, quando hanno constatato che il celeberrimo attore era riuscito, senza di loro, a farsi una fama mondiale nel giro di breve tempo. Questa sorta di "dietro front" era sicuramente ipocrita, ma Bruce Lee accettò l'offerta.
Fu così che la Golden Harvest di Hong Kong e l'americana Warner Bross girarono questo colossal in coproduzione, cercando di trovare un compromesso, nella storia, che accontentasse sia i gusti del pubblico occidentale, che di quello orientale.
La trama di "Enter the Dragon" è piuttosto originale. Bruce Lee interpreta... Lee, un maestro d'arti marziali che, già dalle prime sequenze del film, dà sfoggio della sua bravura combattendo contro un avversario interpretato da Samo Hung. Costui, per chi non lo sapesse, è un altro noto attore e regista di film d'arti marziali, tuttora attivo, che all'apparenza sembra goffo e pesante, ma in realtà è agile e tecnicamente bravissimo. Tanti sono i film che ha girato assieme al più famoso Jackie Chan.
Lee viene assoldato da degli agenti di un'organizzazione internazionale di spionaggio, per indagare su un criminale di nome Han, che gestisce un traffico d'oppio e una tratta di donne bianche. Costui abita in un'isola quasi inaccessibile di sua proprietà e l'unica maniera di giungervi è quella di partecipare ad un torneo d'arti marziali, che lì viene svolto e organizzato da Han in persona. Per convincerlo ad accettare l'incarico, gli viene riferito che a quel torneo parteciperà anche O'Harra (interpretato da Robert Wall), un losco individuo a causa del quale la sorella di Lee perse la vita.
Durante il viaggio verso l'isola, Lee conoscerà anche gli altri due protagonisti della storia: Roper (interpretato dall'americano John Saxon) e Williams (l'afro-americano Jim Kelly).
Una volta arrivati a destinazione, la storia tende ad assomigliare sempre più ad un'avventura stile "James Bond", piuttosto che ad un film d'arti marziali. Lo stesso Han sembra essere un cattivo tipico dell'agente 007.
I combattimenti che vedranno coinvolto Lee (come quello contro O'Harra) sono ben fatti, ma non sono fra i migliori combattimenti cinematografici dell'attore. Oltretutto, Roper "ruba" a Lee un avversario contro cui avrei voluto vederlo combattere: il muscolosissimo Bolo, interpretato da Yang Tze. Costui, proprio dopo questo film, adotterà il nome d'arte di Bolo Yeung e sarà assoldato, anni più tardi, per interpretare Chong-Li, il cattivo di quello che forse è il miglior film marziale di Van Damne: "Senza esclusione di colpi".
Bruce Lee riesce comunque ad avere un colpo di genio anche in questo film. E' sua l'idea del combattimento finale contro Han nella sala degli specchi. Fare le riprese in quelle condizioni è stato arduo, poiché c'era il rischio di filmare le immagini riflesse di telecamere e operatori. Ma il risultato finale, è valso tutti questi sforzi!
"Enter the Dragon" fu il primo colossal internazionale ad avere un cinese come protagonista. Tuttavia, sembra quasi che i produttori americani non volessero dargli troppo spazio e più volte gli è stata rubata la scena da Saxon e Kelly. Inoltre, il personaggio di Lee appare troppo come lo "stereotipo occidentale" del "maestro d'arti marziali orientale".
Questa sorta di compromesso oriente-occidente non piacque tanto a Hong Kong, dove "Enter the Dragon" incassò meno degli ultimi due film di Bruce Lee, girati in precedenza. Ma il nostro non venne mai a sapere di questo relativo insuccesso, poiché morì in circostanze misteriose all'età di 33 anni, tre settimane prima che il film arrivasse nelle sale cinematografiche, e lasciando incompiuto "The Death Game"...
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Recensione a cura di Anakin - aggiornata al 28/06/2005
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