Recensione il cuore grande delle ragazze regia di Pupi Avati Italia 2011
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione il cuore grande delle ragazze (2011)

Voto Visitatori:   6,19 / 10 (36 voti)6,19Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE

Immagine tratta dal film IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE

Immagine tratta dal film IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE

Immagine tratta dal film IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE

Immagine tratta dal film IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE

Immagine tratta dal film IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE
 

L'unica dote di Carlino Vigetti (Cesare Cremonini), primogenito di Adolfo (Andrea Roncato), è un alito che profuma naturalmente di biancospino con il quale conquista le ragazze del paese.
Il proprietario del terreno coltivato dai Vigetti, Sisto Osti (l'immancabile Gianni Cavina), acconsente, seppur riluttante, a dare in sposa una delle sue figlie nubili e ben poco appetibili al giovane Carlino, pur di vederne sistemata almeno una. In cambio di una moto Guzzi e del prolungamento del contratto di mezzadria, Carlino acconsente al matrimonio, finché non conosce la bellissima Francesca (Micaela Ramazzotti), figliastra di Osti, e decide piuttosto di sposarsi con lei invece di scegliere tra le due zitelle, promettendo persino di astenersi dalle tentazioni.
Nonostante il parere contrario di tutti i genitori e qualche intoppo, i due convolano finalmente a nozze, ma l'astinenza forzata gioca a Carlino e Francesca un brutto scherzo...

Pupi Avati è legato ad alcune tematiche fondamentali: l'amicizia, la famiglia, i tempi della sua giovinezza. Il suo cinema migliore (da "Regalo di Natale" in giù) insiste su queste tematiche, in tono leggero o drammatico, raccontando storie che potrebbero appartenere ai ricordi di chiunque. Il suo modo di raccontare e filmare riflette l'attaccamento e la gratitudine nei confronti delle cose che nella sua vita hanno contato di più. Non è un caso che, quando si è allontanato da qualcosa a cui tiene veramente (un esempio: "Il figlio più piccolo"), i risultati siano –mediamente –meno convincenti.

"Il Cuore grande delle ragazze" è una commedia leggera, d'altri tempi, che a prima vista può lasciare senza dubbio perplessi. Non è però ad un regista dell'età e con la carriera di Pupi Avati che si deve chiedere di indicare la strada al cinema italiano, e pertanto per porsi criticamente davanti ad un'opera come questa bisogna considerare innanzitutto quali sono i parametri per giudicare un film.
Ad esempio, sicuramente Avati raggiunge il suo obiettivo: cristallizzare i suoi ricordi in forma drammatica. La storia, ispirata alle vicende dei nonni del regista, è un tragicommedia bucolica, indulgente e retorica.
In maniera molto sottile, la narrazione in prima persona del fratello del protagonista ormai cresciuto (la voce narrante è di Alessandro Haber) ha il peso lieve dei ricordi cari dell'infanzia. Tutto appare ai limiti del reale, ogni personaggio è imitazione di se stesso, trasfigurazione di ricordi, racconti e invenzioni.
Tale coerenza e chiarezza, oggi, non si trovano facilmente in altri progetti di cinema italiano: molti giovani autori (italiani e non solo) potrebbero imparare molto da Pupi Avati.

E' ovvio che un cinema che indulge così tanto nella memoria, che non si pone mai in un'ottica critica, che non offre mai una sponda per un'analisi o un approfondimento psicologico o narrativo dei personaggi, rischia sempre di perdersi il pubblico dopo dieci minuti, se non lo conquista subito sul piano emotivo. La scelta, in casi come questo, è quasi preventiva: accettare un cinema di pura narrazione come si farebbe con un racconto di una storia fatta da un nonno o un padre, oppure rifiutare a livello filosofico questo tipo di opera. Tentare altre strade, almeno con Pupi Avati, sembra più che altro ingiusto.

Quel che si può criticare, magari, è l'ostinazione nel casting ad effetto che generi un forte ritorno in termini di immagine ma che non sempre si rivela all'altezza.
L'ultima scommessa di Pupi Avati è Cesare Cremonini, prestato al cinema per un ruolo da protagonista per cui certamente ha le physique du role, meno la presenza scenica. Non che il suo personaggio richieda una profondità ed una capacità recitativa così spiccata, ma certamente un attore professionista avrebbe potuto conferire ad una scrittura un po' debole qualche sfumatura in più.
Altra scelta "innovativa" Andrea Roncato, che morde il freno con una misurata e convincente interpretazione del patriarca Vigetti.
Micaela Ramazzotti ormai ha i ruoli che quarant'anni fa erano della Sandrelli (non a caso erano perfette in La prima cosa bella" come versione giovane ed anziana dello stesso personaggio), ma anche lei sembra un po' fuori fuoco dopo i primi, indovinati, minuti.

I personaggi del film e l'ambientazione sono presentati in maniera brillante e convincente dalla voce fuori campo di Alessandro Haber, ma il bozzetto dipinto nei primi venti minuti non evolve mai decisamente verso qualcosa di concreto. Nel momento in cui il personaggio della Ramazzotti entra in scena, il film praticamente si ferma: ogni personaggio continua a ripetere le stesse battute (in particolare Carlino) e la sensazione è che il meglio sia già venuto.
Tutto ciò è coerente con quanto affermato in precedenza: i ricordi delle persone sono immagini statiche, anche in un racconto. L'arco temporale coperto dal film poi è abbastanza breve e non c'è spazio neanche per immaginare l'evoluzione di personaggi che appartengono ad un'epoca che non chiedeva alle persone di maturare, ma solo di crescere secondo l'usanza: gli uomini autorizzati all'adulterio purché responsabili del benessere della famiglia e le donne a badare al focolare domestico e ignorare eventuali scappatelle "fisiologiche" del coniuge.
Sebbene le dinamiche familiari e sociali degli anni Venti siano genuinamente messe in scena, meno probabili sembrano le scelte sui dialoghi ed in particolare la libertà e la frequenza con cui Carlino manifesta davanti ai genitori le sue "necessità".

Questo film è una dedica a generazioni di donne che nel cuore avevano spazio per perdono e sopportazione. La musica di Lucio Dalla accompagna il film fino ad un finale conciliante che conferma la volontà di non stupire o suscitare emozioni più forti di un sorriso.
Un film limitato, magari, ma onesto.

Commenta la recensione di IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di JackR - aggiornata al 08/11/2011 16.57.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

 NEW
a big bold beautiful journey - un viaggio straordinarioa' son imageag4in - il film del quarto scudetto del napoliagonalpha (2025)bolero (2024)come closercome ti muovi, sbaglicrossing istanbuldangerous animalsdemon slayer: kimetsu no yaiba - il castello dell’infinitodiscesa liberadownton abbey - il gran finaleduseelisa (2025)enzoesprimi un desideriofamiliar touchfin qui tutto bene?francesco de gregori nevergreenfranco califano - nun ve trattengogrand prix (2025)green is the new redhellboy: l'uomo deforme
 NEW
himhoney don't!i puffi - il filmi rosesil mio amico pinguinoil nascondiglio (2025)il padre dell'anno (2025)in the lost landsio sono nessuno 2jane austen ha stravolto la mia vitakneecapl’ultimo turnola casa delle bambole di gabby - il filmla famiglia leroyla grazia
 NEW
la mia amica evala riunione di condominiola valle dei sorrisi
 R
la voce di hind rajablast breath (2025)
 NEW
l'attachement - la tenerezza
 NEW
le citta' di pianuraleopardi & co
 NEW
l'isola di andrealo spartito della vitalocked - in trappolamaterial lovemonsieur blake - maggiordomo per amoremother (2025)pomeriggi di solitudinequel pazzo venerdi', sempre più pazzoquirsconosciuti per una nottesotto le nuvolesplendida imperfezione - il primo amore di casanovasuccede in una nottesuper happy forever
 NEW
testa o croce? (2025)the conjuring - il rito finalethe life of chuckthe lost bus
 NEW
the smashing machinetroppo cattivi 2tutta colpa del rockun anno di scuolaun film fatto per bene
 NEW
un viaggio per incontrare mimi'una battaglia dopo l’altrauna scomoda circostanza - caught stealinguna sorellina per peppa pigwarfare - tempo di guerraweapons
 NEW
zvani' - il romanzo famigliare di giovanni pascoli

1065830 commenti su 52694 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A KNIGHT'S WARALLA RICERCA DI MIA FIGLIAALLELUJA!AVVENTURA NEL MAR NEROBIO HUNTERBROOKLYN CHIAMA POLIZIACIA - UN UOMO NEL MIRINOCORPSE MANIACRYING FREEMAN: KILLER'S ROMANCECRYPTIC PLASMDER DOKTOR - L'OMBRA DELLA MORTEDINOFIVE ELEMENTS NINJASGALAXY HORRORI FORZATI DELLA GLORIAIL LAGO DELLA VENDETTAIL POEMA DEL VENTO E DEGLI ALBERILA CANAGLIA IN MINIGONNALA FOSSA DEI DANNATILA MALEDIZIONE DELLA MUMMIALA MALEDIZIONE DI KAZUO UMEZULA MANO DELLA MUMMIALA VAMPIRALE OMBRE DELLA MEMORIAMOUNTAINHEADNOSTRO PANE QUOTIDIANO (1934)PLAY DEAD (2025)PROJECT A-KOROB PEACEROOTS SEARCHSINFONIA NUZIALESLAUGHTER BEACHTHE PIPER (2024)THE RED SPECTACLESTHE ROOKUN AMORE DA RISCOPRIREUN ASSASSINO TRA DI NOIUN OMICIDIO PER DUE - ULTIMA NOTTE DI NOZZEUZUMAKI (2024)WHAT HAPPENS AFTER THE MASSACRE?ZOMBIES OF THE THIRD REICH

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


LA VOCE DI HIND RAJAB
Locandina del film LA VOCE DI HIND RAJAB Regia: Kaouther ben Hania
Interpreti: Amer Hlehel, Clara Khoury, Motaz Malhees, Saja Kilani
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

NOSFERATU (2024)
Locandina del film NOSFERATU (2024) Regia: Robert Eggers
Interpreti: Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe, Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney, Adéla Hesová, Milena Konstantinova, Stacy Thunes, Gregory Gudgeon, Robert Russell, Curtis Matthew, Claudiu Trandafir, Georgina Bereghianu, Jordan Haj, Kateřina Bílá, Maria Ion, Tereza Dušková, Liana Navrot, Mihai Verbintschi, Karel Dobrý, Andrei Sergeev, Matěj Beneš, Marek Pospíchal, Jan Filipenský, Alex East, Christian Dunckley Clark
Genere: horror

Recensione a cura di Harpo

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net