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Prima regia di Claudio Cupellini, "Lezioni di cioccolato" si distingue per originalità nel panorama del genere commedia.
Protagonista della vicenda è Mattia (Luca Argentero), trentenne geometra umbro, titolare di un'impresa edile ma fondamentalmente afflitto da una pericolosa sindrome di Peter Pan: non sopporta i legami sentimentali duraturi e sul lavoro è votato al risparmio più totale in cambio di un maggiore e cospicuo guadagno.
La cosa gli si ritorce contro quando per non aver montato i ponteggi di sicurezza causa un grave incidente a un suo operaio extracomunitario (l'attore africano Hassani Shapi, di casa nel nostro paese per la partecipazione a numerose pellicole).
Ricattato dal suo dipendente, Mattia si ritroverà così a partecipare come allievo a un prestigioso corso per maestri cioccolatai.
Molti gli interessanti ingredienti della storia: il gigantesco spot pubblicitario in favore della celebre industria dolciaria (specializzata sul cioccolato) made in Perugia, dove la storia è ambientata, che fornisce l'occasione per declinare in maniera originale almeno per noi italiani (pensiamo al film francese "Emotivi anonimi") la relazione eros-cibo con maggiore dolcezza; l'integrazione etnica rappresentata dall'amicizia-rivalità tra Mattia e il suo operaio infortunato, il "bildungroman" che vede un cammino di crescita spirituale e sentimentale per l'adolescente tardivo Mattia, la denuncia sociale (il regista, pur scegliendo la strada della leggerezza, affronta il tema difficile degli incidenti sul lavoro dovuti alla noncuranza degli imprenditori).
Tutti i palati vengono accontentati, anche se qualche interpretazione non è di grande spessore. Argentero riesce bene nel suo personaggio e forse la sua fissità espressiva può essere una caratteristica del suo personaggio, così come Marcorè, maestro cioccolataio-guru, deve probabilmente la sua aura di mistero alla recitazione un po' legnosa.
Troppo nevrotica Violante Placido, destinata a piegare il cuore di Mattia con non pochi patimenti, bravissimi Hassani Shapi e Vito. A entrambi spetta il compito di guidare verso la maturità il protagonista con rimbrotti anche affettuosi e consigli propri di chi ha imparato a vivere nelle ristrettezze e conosce la solidarietà e il rispetto umano.
Lieto fine assicurato, successo di pubblico e anche il sequel.
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Recensione a cura di peucezia - aggiornata al 10/04/2012 15.30.00
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