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Una volta c'erano i bei film, quelli che ti rimanevo impressi e che rimpiangevi quando ne guardavi altri scadenti; una volta si ricordavano interpretazioni magistrali e battute brillanti di pellicole indimenticabili ed uniche... Oggi i bei film ci sono sempre e le performance degli attori sono altrettanto brillanti ma, a differenza del passato, per vedere i nostri personaggi preferiti non c'è più bisogno di andare al cinema a rivedere lo stesso film o noleggiare il dvd centinaia di volta per rivedere le magnifiche gesta dei nostri eroi; basta aspettare un paio d'anni, se non meno, per vedere riapparire sul grande schermo gli interpreti del caso rivestire i panni dei nostri personaggi preferiti alle prese con nuove sorprendenti avventure.
Una volta c'erano i bei film, quelli che ti rimanevo impressi e che rimpiangevi quando ne guardavi altri scadenti; una volta si ricordavano interpretazioni magistrali e battute brillanti di pellicole indimenticabili ed uniche... Oggi i bei film ci sono sempre e le performance degli attori sono altrettanto brillanti ma, a differenza del passato, per vedere i nostri personaggi preferiti non c'è più bisogno di andare al cinema a rivedere lo stesso film o noleggiare il dvd centinaia di volta per rivedere le magnifiche gesta dei nostri eroi; basta aspettare un paio d'anni, se non meno, per vedere riapparire sul grande schermo gli interpreti del caso rivestire i panni dei nostri personaggi preferiti alle prese con nuove sorprendenti avventure.
E'ormai consolidata consuetudine che Hollywood lavori per trilogie, sia stabilite già dal primo film che "improvvisate" in seguito al successo di una determinata pellicola.
Gli esempi sono innumerevoli: basti pensare alle recenti saghe di "Spiderman, "X-men", "Pirati dei Caraibi, "Matrix"; anche se, ad onor del vero, la mania dei sequel, bene accolta anche dai fan, non è certo una ossessione del cinema moderno: essa ha da sempre attirato produttori e registi in tempi passati: vedi i vari "Arma letale" o le interminabili e sempre più improponibili imprese di "Rambo", "Terminator", "Rocky", "Robocop", "Indiana Jones"; film, questi, con protagonisti che nel corso degli anni hanno riscosso un tale successo da far pensare ancora adesso ad episodi aggiuntivi, come gli ultimi "Rocky Balboa" e "Teminator 3". E cosi, per quanto opinabile a volte possa essere questo tipo di scelte che magari può andare ad intaccare l'originalità dell'idea prima, come nel caso dei seguiti del bellissimo "Matrix", assolutamente indegni del primo film, è sempre più facile ritrovare al cinema storie già collaudate e personaggi già assolutamente amati dal pubblico.
Seguendo questa filosofia anche i ladri più affascinanti del cinema si apprestano sferrare il loro terzo attacco ai botteghini. Ma dopotutto che male c'è? Si sa che squadra che vince non si cambia, e se poi in questa squadra si hanno attaccanti di punta come George, Brad, Matt, Andy e l'ultimo imponente acquisto Al, e come allenatore un instancabile Soderbergh, non si può proprio chiedere loro di rimanere in panchina.
Eccoli quindi di nuovo pronti a scendere tutti in campo, forse per l'ultima volta, con la stessa ironia e simpatia di sempre. Scherzano alla conferenza stampa di presentazione del film, dando l'impressione di un'atmosfera cameratesca fra di loro: "Tra la statuetta e il titolo di uomo più sexy non saprei scegliere. Il secondo è una grossa cosa, bisogna ammetterlo: Brad l'ha presa davvero male, ma per lui c'è ancora tempo. Il più ferito è comunque Matt; e pensare che gli avevamo fatto tanta pubblicità..." dice facendosi beffe dei suoi avvenenti colleghi il tenebroso Clooney, reduce dalla vittoria dell'Oscar per "Syriana" e dal titolo assegnatoli dalla rivista "People" di uomo più sexy del mondo, lasciando trasparire il bel legame che si è instaurato fra tutto il cast. Infatti i rapporti personali di amicizia dell'ex Dr. Ross di "ER" con Brad Pitt ed il regista Steven Soderbergh non sono certo mistero; tanto che, con quest'ultimo, oltre ai tanti film fatti insieme quali "Solaris", "Intrigo a Berlino, "Out of Sight", hanno fondato insieme anche una casa di produzione; e non è un segreto neanche che per lavorare tutti insieme, sin dal primo film, il cachet delle star si sia notevolmente abbassato rispetto agli standard normali, a dimostrazione che un buon lavoro paga più del vil denaro (che comunque non fa loro difetto).
E cosi la gang più glamour di Hollywood si appresta ad effettuare l'ultimo colpo tornando alle origini, in quella Las Vegas dove tutto era iniziato. Ma ogni rapina non è mai stata una semplice questione di soldi: ladri sì, ma gentiluomini. Infatti, se il primo furto ai danni di Terry Benedict (Andy Garcia) era una poco ortodossa dichiarazione d'amore di Danny alla sua Tess (interpretata da Julia Roberts, presente nei primi due film ma assente in quest'ultimo) e il secondo celava dietro la sfida alla banda di Ocean da parte del famoso ladro francese Night Fox (Vincent Cassel) il ben più nobile intento di far riconciliare la fidanzata poliziotta di Rusty con il padre ladro, il terzo si erge a paladino della amicizia ed il colpo, senza fini di lucro, è solo una sorta di giusta punizione a chi ha osato far male ad un caro amico.
Al Pacino interpreta Willly Bank, arrogante e potente imprenditore proprietario di lussuossimi alberghi tutti vincitori dei famosi cinque diamanti, ambito premio assegnato agli hotel migliori del mondo. L'ingenuo Reuben, ricco finanziatore della gang di Danny Ocean nonché amico di tutti i membri del gruppo, si mette in affari con lo sleale Bank per la costruzione di un nuovo casinò, ma il socio non ci mette molto a dargli il benservito, estromettendolo dal lucroso affare e lasciandolo agonizzante in preda ad un infarto nell'hotel in costruzione.
Al capezzale dell'amico accorre tutta la banda al completo, che per l'occasione inizia ad organizzare un piano d'azione: in nome della correttezza che contrappongono a Bank, seguendo un codice fra truffatori, offrono al borioso imprenditore la possibilità di riparare al danno risarcendo la cifra giusta all'ex socio. Ma avendo Bank rifiutato la gentil proposta, decidono di pianificare la vendetta a modo loro; ma questa volta l'importante non è vincere o spartirsi il bottino, ma far perdere l'avversario... E cosi lo spettacolo ha inizio.
Fra dialoghi senza senso e discussioni fra uomini sulle mogli lasciate a casa (vedi i discorsi fra Rusty e Danny sulle rispettive compagne, assenti purtroppo dalla scena forse per impegni delle relative interpreti), fra computer ipertecnologici e simulazioni di catastrofi naturali (sic), fra piccoli imprevisti e seduzioni improbabili dovute a strani profumi (memorabile la scena di corteggiamento di un impacciato ed imbruttito Matt Damon nel ruolo dello sbarbatello del gruppo, Linus Caldwell, alle prese con una irrefrenabile Ellen Barkin, alias Abigail Sponder, affascinante ma non più giovanissima collaboratrice tuttofare di Bank), fra inganni, sfiducie e richieste di aiuto all'avversario di sempre, Benedict, il film procede a ritmo sostenuto e scorre via leggero, lasciando un sorriso sul volto dello spettatore.
La trama è comunque molto meno complicata rispetto alle precedenti, più lineare e priva dei colpi di scena cui ci avevano abituato "Ocean's Eleven" ed "Ocean's Twelve"; quei pochi presenti sono, per gli affezionati dei film precedenti, abbastanza prevedibili. Manca inoltre il brillante stile del secondo episodio, a parere di chi scrive il migliore e più sottovalutato dei tre.
"Ocean's Thirteen"rimane comunque un film che merita di essere visto, perchè oltre all'indubbio piacere nel rimirare tanti attori attraenti e capaci, beneficia dell'affascinante regia di uno dei director più acclamati e anticonvenzionali del cinema americano, di una colonna sonora accattivante, nonchè della solita morale dei buoni che vincono sui cattivi attraverso un divertente e inconsueto gioco di parti.
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Recensione a cura di flopinda - aggiornata al 20/06/2007
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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