Recensione rush regia di Ron Howard USA 2013
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione rush (2013)

Voto Visitatori:   7,74 / 10 (165 voti)7,74Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film RUSH

Immagine tratta dal film RUSH

Immagine tratta dal film RUSH

Immagine tratta dal film RUSH

Immagine tratta dal film RUSH

Immagine tratta dal film RUSH
 

1 agosto 1976. Niki Lauda, campione del mondo in carica e  in testa al mondiale di Formula 1, esce di pista sul circuito del Nurburgring. Le gravi ustioni riportate nell'incidente non lo fermano: dopo soli 42 giorni, torna in pista per difendere il titolo, mentre James Hunt, che aveva faticato con la McLaren fino a quel momento, approfitta dell'assenza di Lauda per recuperare terreno in classifica. L'ultimo gran premio in Giappone, in condizioni meteorologiche proibitive, si rivela decisivo per le sorti del Mondiale...

Ron Howard non è nuovo a film tratti da sensazionali episodi di cronaca della storia contemporanea: "Apollo 13", A Beautiful Mind", " Frost/Nixon": la scelta di raccontare episodi ampiamente documentati anche con materiale audiovisivo - l'incidente di Lauda viene ricostruito e mostrato esattamente come nel filmato del vero incidente - fa di Ron Howard un curioso storico moderno, capace di scegliere gli eventi da ricordare e tramandare nella forma che meglio rispecchia la sua visione della natura umana.

Come ogni film del regista de "Il Codice Da Vinci", anche "Rush" è splendidamente realizzato, ma manca di pathos. La cronaca degli eventi (anche quelli inventati di sana pianta) procede piatta come in un telegiornale e forse solo nel finale, al momento di servire la morale della storia, "Rush" regala qualche emozione. Il cinema di Ron Howard è didascalico e retorico, una forma che sicuramente piace all'America sempre affamata di nuovi miti e leggende, ma che sembra sempre un po' ingenua da questa parte dell'Atlantico.
La rivalità tra Hunt e Lauda (amici sin da giovani nella realtà) è trasformata in dicotomia esistenziale, esasperata efficacemente a fini drammatici. Funziona: da un lato l'istinto, il coraggio e la sfrontatezza di Hunt, dall'altro la precisione e l'approccio tecnico di Lauda. Due forme di talento complementari e la necessità di confrontarsi e imparare l'uno dall'altro per raggiungere i propri obiettivi. Non c'è nulla da scoprire o interpretare, tutto è detto, mostrato, raccontato: i dialoghi sembrano rivolti agli spettatori, le voci fuori campo tolgono qualunque spazio all'interpretazione. E' come se Howard avesse paura che il suo pubblico di riferimento (chiaramente quello americano) non possa cogliere la morale della favola sintetizzandola in autonomia. L'Homo Sapiens Howardianus è un pilota di Formula 1, un astronauta, un genio matematico: un individuo capace di ispirare gli altri attraverso il superamento dei propri limiti, dimostrando che la giusta combinazione di passione, talento, abnegazione e fortuna può scrivere le pagine della storia, o ispirare film, almeno.

I mezzi tecnici a disposizione del regista sono tali che il lavoro sia cinematograficamente impeccabile, e -  come deve essere in questi casi - il casting risulta la mossa vincente: Chris Hemsworth si cala nel personaggio di Hunt, rivelando doti che i vari ruoli fantastici avevano tenuto nascoste, mentre Daniel Bruhl è semplicemente perfetto nel ruolo di Lauda.
Le scene forti del decorso ospedaliero di Lauda sono molto intense e Bruhl riesce a trasmettere l'autentico dolore fisico e psicologico di un uomo che lotta con la vita e che trova nella rivalità con Hunt la forza di sopravvivere. Le scene di confronto dialettico tra i due (per quanto inventate possano essere) sono la chiave per capire il senso del film: non è questione di sposare l'una o l'altra visione della vita e dello sport, quanto percepire che solo una costruttiva, magari inconciliabile, tensione dialettica può generare una grande vicenda umana, che trascenda anche i meri risultati sportivi (d'altra parte, c'è un vincitore del mondiale ogni anno).

Ciò che delude è l'assoluta mancanza di pathos delle scene di corsa. Se non fosse per la fotografia, sembrerebbe di assistere a un vero Gran Premio in televisione. Non è un complimento: l'artificio del cinema dovrebbe superare la realtà, non semplicemente replicarla perfettamente. Howard posiziona le macchine da presa più o meno ovunque, ma non riesce ad aggiungere la magia del cinema a un evento - la F1 - di per sé già estremamente spettacolare.
E' sempre difficile un film sullo sport, ancor più se racconta fatti realmente accaduti. La Formula 1 però è forse lo sport maggiormente trasformato dall'invasività e l'evoluzione della tecnologia e rivedere macchine, corse e soprattutto i rischi che correvano i piloti negli anni settanta è certamente l'aspetto migliore di un film che necessita di essere visto in una sala cinematografica, perché non perda gran parte della sua forza.
La scelta del montaggio veloce sulla sequenza dei gran premi che conducono a quello dell'incidente lascia un po' l'amaro in bocca: si vedono le partenze, a volte l'arrivo, ed il resto è affidato a qualche cartello in sovraimpressione che descrive l'esito della corsa. Il montaggio che salta da una corsa all'altra toglie di fatto pathos a tutte le singole sequenze: non a caso il gran premio finale in Giappone, l'unico seguito per intero, è il momento migliore del film. Difficile fare altrimenti senza essere noiosamente ripetitivi, ma a conti fatti la scelta fatta non risulta efficacissima.

"Rush" è un film discreto, che rivela ancora una volta tutti i limiti di un regista tecnicamente capace ma privo di talento artistico. Forse Ron Howard racconta le storie degli uomini che avrebbe voluto essere e forse, un giorno, qualcuno racconterà l'incredibile storia di un attore normale che, con abnegazione e passione riesce a diventare uno dei registi più importanti della sua epoca. Non la storia vera, s'intende: la storia giusta.

Commenta la recensione di RUSH sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di JackR - aggiornata al 19/09/2013 16.43.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrini
 NEW
freud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'airone
 NEW
hey joeidduil buco - capitolo 2
 NEW
il corpo (2024)il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvaggeleggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femmemodi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sono
 NEW
oceania 2outsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabid
 NEW
piccole cose come questeping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualistella e' innamoratastranger eyes
 NEW
sulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow strays
 NEW
the strangers: capitolo 1the substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madreuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056324 commenti su 51411 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net