Recensione vinyan regia di Fabrice Du Welz USA 2008
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione vinyan (2008)

Voto Visitatori:   5,83 / 10 (18 voti)5,83Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film VINYAN

Immagine tratta dal film VINYAN

Immagine tratta dal film VINYAN

Immagine tratta dal film VINYAN

Immagine tratta dal film VINYAN

Immagine tratta dal film VINYAN
 

Janet e Paul hanno perduto il loro figlioletto durante lo Tsunami. Una sera Janet crede di vederlo in un video ripreso in Birmania da un'associazione umanitaria. Decide così di partire alla ricerca del bambino, affidandosi ad un trafficante locale, Thaksin Gao. Ma giunti sul luogo i due si troveranno davanti alla dura realtà di un mondo assai più selvaggio di quanto avessero immaginato, e le loro speranze si trasformeranno nell'arma più potente da cui finiranno per essere feriti.

"Vinyan", ovvero il fantasma del corpo della madre. Fabrice du Welz apre questo delirio visionario molto astutamente con l'immagine della bellissima Emanuelle Bèart. E su questo volto devastato dal dolore che a mano a mano si trasforma in follia, lo spettatore può agilmente seguire le tracce dell'antico mito della Grande Madre. Paul segue Janet come un bambino attraverso la giungla senza avere mai la forza di opporsi, le si affida e finisce fagocitato. I bambini del villaggio si concedono un uccisione rituale e un pasto totemico, per poi celebrare alla fine il corpo della madre per eccellenza, Janet che, annullata dal dolore della perdita si trasfigura in archetipo, la Grande Madre, appunto.

Tutto qua.
Qualsiasi tentativo di vedere altro si frantuma nell'inesplicabile paralisi narrativa che da subito uccide ogni pensiero logico, nello spettatore come nei protagonisti. E se in "Calvaire" almeno la follia aveva una struttura e una forma che si traduceva in semplice delirio, qua il tutto si sfilaccia per lasciare il posto ad immagini archetipe di natura primordiale, che evocano angosce ancestrali, per fortuna sopite da anni di psicoanalisi. Il "Cuore di Tenebra" del regista belga sprofonda da subito nella totale assenza di spessore narrativo, e nella vacua percezione di una verità al di là da venire. Nessuno crederebbe neanche per un istante che un bambino intravisto in un video da una madre completamente annullata dalla sua perdita possa esser un elemento attendibile. Ma il povero marito/figlio decide di crederle e per questo paga il prezzo dell'annullamento, il destino ultimo di chi vive nell'inconscio e fantasmaticamente anela al ritorno nel corpo della madre. Corpo che visivamente ci viene offerto con generosità, a simboleggiare un'opulenza che ci si immagina di certo fantasmatica. La Madre si sa soddisfa ogni bisogno dei suoi figli, e in assenza della possibilità di accudirli, credendoli perduti impazzisce di dolore. Ma forse la possibilità di essere assorbiti dall'inconscio è quella a cui anela Paul dapprima e in certa misura lo spettatore, giustamente rapito dall'avvenenza della Bèart. Nessuno sano di mente rifiuterebbe una congiunzione con un corpo simile. È la madre e la donna, archetipo e figura di riferimento per gli uomini di tutte le culture, che ci si offre e rifiutare è impossibile. Ma se da una parte il tutto è raccontato attraverso il tessuto sfilacciato della perdita di lucidità, è pure vero che una piccola luce a indicare una direzione avrebbe di certo giovato alla messa in scena confusa e pasticciata che si finisce per trovarsi davanti.

Du Welz allestisce una bella ragnatela, entro cui finisce impigliata come prima cosa la logica, poi subito la prudenza, infine la razionalità e la vita. I due sperduti protagonisti in balia di un dolore, comprensibile certo, ma non per questo giustamente meritevole di una scelta distruttiva quanto inutilmente sacrificale, finiscono impigliati nella ragnatela narrativa e nell'ambizione supponente di una significatività altra, che pare affliggere il regista. E se lo spettatore può giustamente invocare il fascino della giungla e del magnifico corpo della madre afflitta, il regista non ha nessuna scusante: il suo racconto è sfilacciato e inconcludente. E non basta un archetipo superbamente rappresentato a salvare il tutto da un'ovvietà avvilente.

Commenta la recensione di VINYAN sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Anna Maria Pelella - aggiornata al 23/04/2009

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

100 litri di birra28 anni dopoa' son imageafroditeagonalbatrossbolero (2024)breve storia di una famigliabring her back - torna da mecapi di stato in fugacasa in fiammecome closercome fratelli
 NEW
come ti muovi, sbaglidangerous animalsdedalus
 NEW
discesa liberael jockey
 NEW
elisa (2025)enzoeternal - odissea negli abissif1: il film
 NEW
franco califano - nun ve trattengogli esseri realihappy holidayshellboy: l'uomo deformehurry up tomorrowi fantastici quattro: gli inizii play mother - il gioco del malei puffi - il filmi roses
 NEW
il nascondiglio (2025)incantoinvisibiliio sono nessuno 2jurassic world - la rinascitakneecapl’ultimo turnola grazial'arca
 NEW
last breath (2025)leopardi & colocked - in trappolam3gan 2.0
 NEW
material lovemission: impossible - the final reckoningmonsieur blake - maggiordomo per amorenight callold guyparadiso in venditapaul - un pinguino da salvare
 NEW
pomeriggi di solitudinepresencequel pazzo venerdi', sempre più pazzo
 NEW
quirreflection in a dead diamondsconosciuti per una notteshaydaso cosa hai fatto (2025)spirit word - la festa delle lanternesplendida imperfezione - il primo amore di casanovasquid game - stagione 3superman (2025)
 NEW
the conjuring - il rito finalethe end (2025)the old guard 2the sandman - stagione 2troppo cattivi 2trust (2025)tutta colpa del rocktutto in un'estateun anno di scuola
 NEW
un film fatto per beneuna pallottola spuntata (2025)una scomoda circostanza - caught stealinguna sconosciuta a tunisi
 NEW
una sorellina per peppa pigunicornivera sogna il marewarfare - tempo di guerraweaponsyou'll never find me - nessuna via d'uscitayunanziam

1065247 commenti su 52630 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

84M2ADDIO AL NUBILATO 2 - L'ISOLA CHE NON C'E'AMORE E MORTE AI CARAIBIBOEFJECLEAR CUTCOLD JOURNEYDIN DON 8 - VIAGGIO DI NOZZE A CINECITTA' WORLDDIN DON 9 - PAESANI SPAESATIFOLLE OSSESSIONEGRANNYHELL HOUSE LLC: LINEAGEHOUNDED - LA CACCIA E' APERTAIL COLORE DEL DELITTOIMPURATUSMARDI GRAS MASSACREMEMORIES (2015)MOUSE OF HORRORSNON E' MAI TROPPO TARDI (2021)OLTRE LA RISERVAPATTO DI GUERRAPRENOTAZIONE ANNULLATAROYAL-ISH - PRINCIPESSA PER CASOSCARED SHITLESSSCISSORSSMITH, UN COWBOY PER GLI INDIANISOGNANDO IL SIGNOR DARCYTHE CRUCIFIX: BLOOD OF THE EXORCISTTHE DOGSUN AMORE COME TEUN FIGLIO AD OGNI COSTOUN MATRIMONIO DI TROPPOUNA NOTTE PER MORIREVENDICHERO' MIA MADREWITCHTRAPYOU SHALL NOT SLEEP TONIGHT

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net