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Per essere una pellicola totalmente derivativa dalla fama del 300 di Zack Snyder, uscito sette anni prima, non si può dire che questo neo-peplum non abbia un'anima tutta sua e differente dall'originale. Là dove Snyder aveva fatto metà del lavoro prendendo le tavole del fumetto di Frank Miller, qua si trova nel dover scrivere almeno 3/4 quarti del film (affidando la regia Noam Murro) assieme a Kurt Johnstad. Il risultato nel dover fare una storia che prende parzialmente un altro lavoro di Miller è interessante perché vario, la storia è sia un pellicola delle origini (addirittura la battaglia di Maratona) ma anche un seguito (la battaglia di Salamina) e un film ambientato nello stesso arco temporale dell'originale 300. I protagonisti questa volta sono gli Ateniesi comandati da Temistocle (una versione populista guerriera del personaggio), il dio re drag queen Serse e i due gioiellini femminili per quale questo film merita una visione ovvero: la regina Gorgo di Lena Headey e indubbiamente la cattiva Artemisia I intepretata da una Eva Green più sanguinaria che mai. Per il resto il film gioca la sua azione nella rinomata talassocrazia degli Ateniesi, se nella sua spettacolarità il precedente 300 mostrava l'uso delle falangi su suolo terrestre qui ci si sposta in battaglie navali altamente adrenaliniche. Per essere quello che è, si dimostra un neo-peplum molto sanguinario che non ha paura di uscire dal selciato del film antecedente di cui comunque ne patisce sempre l'ombra.