ai confini della realta' regia di John Landis, Steven Spielberg, Joe Dante, George Miller USA 1983
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ai confini della realta' (1983)

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locandina del film AI CONFINI DELLA REALTA'

Titolo Originale: TWILIGHT ZONE: THE MOVIE

RegiaJohn Landis, Steven Spielberg, Joe Dante, George Miller

InterpretiDan Aykroyd, Vic Morrow, Scatman Crothers, Bill Quinn

Durata: h 1.41
NazionalitàUSA 1983
Generefantasy
Al cinema nel Marzo 1983

•  Altri film di John Landis
•  Altri film di Steven Spielberg
•  Altri film di Joe Dante
•  Altri film di George Miller

Trama del film Ai confini della realta'

Un razzista è proiettato in mondi alternativi dove è lui ad essere perseguitato. Gli anziani di un cronicario sono infelici: un loro misterioso compagno li fa tornare bambini come per magia, ma anche l'infanzia ha le sue pene. Un bambino mostra i suoi inquietanti poteri paranormali a una giovane insegnante. Su un aereo di linea, un passeggero è preda di mostruose visioni, o almeno così pensano gli altri.

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Voto Visitatori:   6,66 / 10 (43 voti)6,66Grafico
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Voti e commenti su Ai confini della realta', 43 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

camifilm  @  18/07/2024 22:05:05
   6½ / 10
Visione piacevole, non esaltante in tutti i suoi episodi anche se tutti hanno delle belle cose da apprezzare.
4 racconti con un prologo e una chiusura

Omaggiano la serie classica in modo onorevole.

Resto dell'idea che il bianconero per certi prodotti è un punto forza

Elfo Scuro  @  20/05/2024 01:09:09
   7½ / 10
Non originale, perché 3/4 degli episodi sono un rifacimento di quanto già proposto dalla serie omonima, ma questo film ha una messa in scena e regia dannatamente congeniale. Landis, Spielberg, Joe Dante e George Miller offrono un'elevazione del comparto tecnico dannatamente spettacolare. Il prologo è pura divagazione ironica con colpo di scena horror, il secondo episodio regala il meglio del candore emozionale fantasioso tipico di Spielberg, il terzo invece offre l'accuratezza ironica declinata allo sci-fi di Joe Dante e infine George Miller usa la sua ultra dinamicià di regia, per una singola location, in modo magistrale come pochi. Un'antologia ispirata al fantastico di grande qualità come poche. Peccato per il primo episodio, secondo me non doveva essere inserito per rispetto della morte del protagonista (durante le riprese), per quanto interessante è parte delle vicissitudini di questa produzione che le hanno regalato la fama di "film maledetto".

topsecret  @  07/08/2023 15:47:21
   6 / 10
Quattro importanti registi rendono omaggio alla serie tv omonima degli anni '60 con quattro episodi, discreti dal punto di vista realizzativo, ma abbastanza ordinari per quello che concerne l'aspetto emozionale. Tre di questi sono riproposizioni di episodi della serie mentre uno solo, il primo, è originale...prologo a parte.
Non ci si annoia ma l'atmosfera che si respira non è tra le più avvincenti, gli episodi sono interpretati e diretti bene ma hanno poco appeal, soprattutto per chi non conosce la serie televisiva a cui rende omaggio.
Tragico fu l'incidente sul set che costò la vita a Vic Morrow e a due bambini.

Attila 2  @  04/06/2020 11:40:16
   6 / 10
Film a episodi che sembra piu' una raccolta di 4 puntate dei telefilm che andavano in onda negli anni '80.Situazioni paradossali dove il carnefice diventa vittima,come nel primo episodio del razzista americano proiettato in mondi dove e' lui a venire discriminato.Il secondo quasi "magico" con la battaglia tra la nostalgia di tornare bambini,e la consapevolezza derivata dall'anzianita,che forse non era tutto solo bello.Episodi del bambino dai poteri soprannaturali,davvero inquietante,e John Litgow,perseguitato dal gremlins che si nutre della sua paura di volare,che si vedra' poi in molti altri film e ,addirittura,cartoni animati.Da vedere una volta

biagio82  @  17/08/2017 16:16:15
   6½ / 10
bel film che porta al cinema 4 eppisodi della serie tv da cui il film prende il titolo.
il mio eppisodio preferito è l'ultimo, quello con il gremlin sull'aereo

Rollo Tommasi  @  16/05/2015 15:57:00
   7½ / 10
Credo che la recensione di questo film tripartito meriti delle precisazioni.

La parte curata da Sipelberg è indubbiamente la più interessante e meglio realizzata, ma la pellicola di John Landis è TRONCATA IN DUE A META' proprio per la TRAGEDIA CHE HA COLPITO IL PROTAGONISTA VIC MORROW (padre dell'attrice Jennifer Jason Leigh..) ed il giovanissimo cast durante le riprese delle scene ambientate nella palude, quando un elicottero della troupe precipitò per lo scoppio improvviso di alcuni effetti scenici, travolgendo con le sue pale i poveri attori...

Quindi, alla luce di questi avvenimenti, si può solo prendere atto che Ai Confini della Realtà è un esperimento cinematografico ambizioso ed incompiuto, ma non certo per l'inettitudine dei suoi autorevoli registi o per una consapevole programmazione tecnica.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  01/05/2015 12:42:13
   7½ / 10
Non posso fare il paragone con la serie televisiva che questo prodotto omaggia, ma la visione mi ha soddisfatto.
4 registi si cimentano nel girare ognuno un episodio che cerca di focalizzarsi su un elemento sovrannaturale, un qualcosa che in qualche modo si estranea della realtà.
1) L'episodio di Landis verte sul contrappasso ai danni di un convinto razzista.
L'idea è semplice, la messa in scena efficace e interessante; peccato soltanto per un finale letteralmente troncato a metà.

2) L'episodio di SPielberg è girato molto bene dal punto di vista registico, e ha una morale di fondo molto bella che rivaluta la figura dell'anziano, troppo spesso abbandonato dagli altri e dai suoi stessi ricordi.
Forse non è in linea con il concetto della serie, ma la puntata risulta dolce e nobilitata da una buona performance di Scatman Crotchers.

3) Dante gira la terza storia riuscendo ad unire il cartone animato con il contesto reale, grazie anche alla collaborazione ottima di Rob Bottin che cura gli effetti speciali.
Dante analizza le turbe e i disagi di un bambino isolato perchè diverso, e quindi viziato affinchè venga tenuta a bada la sua ira.
Riflessione interessante che si coadiuva benissimo con il comparto tecnico strepitoso.
Forse un pochino fiacco il finale.

4) L'ultimo episodio girato da Miller è un cult che mi pare fosse stato tratto da un racconto di Matheson.
Bravissimo l'attore principale e atmosfera surreale\horror tratteggiata alla perfezione.
Finale azzeccato e beffardo che si ricollega al prologo.

Personalmente ho preferito le ultime due puntate, ma l'intero prodotto risulta valido e meritevole di visione.

Filman  @  23/05/2014 13:39:23
   7½ / 10
L'ottima concezione di film collettivo che viene raggiunta da TWILIGHT ZONE: THE MOVIE evidenzia la bellezza e l'efficienza dell'intersecazione di quattro differenti linee filmiche, dettate dalla personalità tecnica e dal linguaggio cinematografico dei registi Landis, Spielberg, Dante e Miller.
Il risultato di tale unione, senza miscelatura, è l'insieme di quattro storie autonome e brillanti, emotivamente differenti ma tipologicamente vicine. Dalla canalizzazione filosofico-tematica di Spielberg fino alla creazione degli intramontabili racconti horror di Dante e Miller, angoscianti e raccapriccianti, formanti un incrementale pathos conclusivo, viene elaborato uno spettacolare palcoscenico omaggiante la serie TV cult in questione, assolutamente funzionale nella sua integrità.
L'episodio di Landis, unico punto debole, dal ritmo mediocre ma dalla solida base narrativa, slancia la pellicola verso una spettacolarità visivo-narrativa accattivante e genuina, degna della fama del telefilm a cui si ispira.

ferzbox  @  20/02/2014 17:00:22
   6 / 10
Film del 1983 ispirato,o meglio,dedicato,alla popolarissima serie degli anni 60.

Assistiamo a quattro episodi diretti da dei registi affermati come John Landis,Steven Spielberg,Joe Dante e George Miller; ognuno di loro ha dato il suo contributo(un pò deludente a dire il vero).

Episodio 1(John Landis)

Credo che Landis sia più compatibile con le commedie; il suo primo episodio non fa fare una bellissima figura al film,anzi risulta piuttosto insipido e banale.
Finisce quando diventa interessante.

Episodio 2(Steven Spielberg)

Il più brutto in assoluto.
Pieno del classico sentimentalismo "Spielberghiano",completamente fuori luogo e diabetico.
Forse carino nella sua morale,ma da "Twilight zone" ti aspetti altre cose...
Una delusione....

Episodio 3(Joe Dante)

Ecco,qui si comincia a ragionare un pochino.
La storia parte discretamente,l'idea è anche interessante,la mania dei "pupazzi grotteschi" tipica di Dante si sente alla grande(alcuni di essi erano spettacolari visivamente)....però si perde nella narrazione e nel finale veramente,ma veramente stupidò.....
.....ma meglio dei primi due.

Episodio 4(George Miller)

Il migliore in assoluto..almeno secondo me.
Grottesco ed inquietante,girato discretamente(ma non splendidamente),regala una buona storiella horror tutta da gustare e dal retrogusto classico "anni 60"...

In definitiva è un film ad episodi piuttosto mediocre....altre opere sul "genere",dirette da Freddie Francis in passato,si dimostrano già superiori....ma in fin dei conti lo si guarda con piacere.
Dovevano curare meglio gli episodi...troppo sempliciotti.

6 risposte al commento
Ultima risposta 20/02/2014 17.56.44
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Invia una mail all'autore del commento Alan Wake  @  20/12/2013 21:36:00
   7½ / 10
Omaggiando e riproponendo sul grande schermo la serie TV dalla grandissima fama "Ai confini della realtà", Landis, Spielberg, Dante e Miller dirigono 4 storie, ripercorrendo lo stesso stile della serie e pescando da essa quattro episodi (tra i più rinomati) riproponendoli con quattro, altrettanto buoni, remake.

Il capitolo di Landis, "Time Out", affronta l'incredibile e allucinante viaggio di Bill Connor, un uomo di mezz'età razzista e discriminatore, nei panni di tutti coloro che, nella sua ignoranza ed inciviltà, vedeva come nemici: inizierà col vestire i panni di un ebreo nel periodo fascista, dove dovrà fuggire dalle giubbe nere delle SS; passerà successivamente al cospetto di un gruppo di adepti del Ku Klux Klan, che lo accuseranno di essere un nero e dove sarà minacciato di morte per impiccagione; infine diverrà un Viet Cong nel pieno della guerra contro gli USA.
Aprendo la puntata esprimendo le sue ignobili tesi razziste contro ebrei, neri e vietnamiti, l'uomo dalle poche virtù (un ottimo Vic Morrow), che ha vissuto il suo incubo peggiore come un fuggiasco, chiude il sipario tra le urla strazianti di una lezione dura e miserabile.
La trama, semplice ma di una distinta qualità narrativa, sfocia in un pretesto accusativo nei confronti di un tema attuale ed importante. In questo caso ad elevarsi è l'originalità e la bellezza intima della storia, mentre rimane a terra una messa in scena scarica e senza sostanza, che non affascina e non coinvolge, e che rende questo episodio, a livello di intrattenimento, probabilmente il peggiore dei quattro.

"Il gioco del bussolotto", diretto da Spielberg, ripropone l'incantevole storia del signor Bloom e degli anziani della casa di riposo: appena impiantata loro la voglia di ritornare a provare quelle emozioni meravigliose e magiche che solo lo spirito libero, felice e creativo di un bambino può provare, l'enigmatico uomo esaudisce il loro desiderio, facendoli tornare ragazzini per una notte. Dopo aver colmato quel senso di infinita nostalgia, tornano a capire, così come affermerà il sig. Bloom (recitato benissimo da Scatman Crothers, il custode di Shining), che lo spirito infantile può essere importante se lo si prova vivamente nel proprio animo, e che può essere più forte di qualsiasi età. A questo punto gli anziani possono tornare ad essere vecchi, ma giovani dentro.
L'episodio, il più commovente e leggero, è eretto interamente da Spielberg, sia per quanto riguarda l'ottima regia, che sfrutta un'immagine nitida per raccontare uno sfondo favolistico, sia per quanto riguarda la storia, incredibilmente in perfetta sintonia con la poetica e la filosofia di Spielberg.
La grigia infelicità che porta la vecchiaia, nido di nostalgia e risentimenti, viene curata da una limpida e speranzosa voglia di vivere, cavallo di battaglia di ogni fanciullo felice.
La diversità di genere, nei confronti delle altre tre storie della pellicola, viene accentuata da una alternativa tipologia di carattere e tessuto, che non sfocia nella spettacolarizzazione o nell'avvincente emotività, ma in un magico traguardo filosofico e narrativo.

Joe Dante dirige, invece, "Prigionieri di Anthony", un horror paranormale dall'aspetto tetro ed angosciante in cui il protagonista, Anthony, è un bambino dai poteri soprannaturali, in grado di fare ogni cosa sia possibile immaginare. Helen è casualmente testimone del suo potere, esercitato sulla sua famiglia, impaurita e imprigionata dal piccolo e demoniaco ragazzo. La straordinaria natura di quest'ultimo, però, lo ha reso incompreso ed aggressivo, come spiegherà alla giovane donna, che, concludendo l'episodio, decide di portarlo via sotto la sua ala, sfruttandolo, probabilmente, per scopi più buoni.
L'atmosfera terrorizzante, avvertibile nella astratta e onirica dimora di Anthony, ornata di cartoni animati e colori accesi, è lo sfondo perfetto di un'esplosiva serie di terrificanti ed agghiaccianti situazioni, originate dai poteri incontrollati del ragazzo.
Il reparto visivo, in particolar modo la fotografia superba e gli effetti speciali (che ricreano splendide mostruosità asportate dai cartoons), rendono accattivante questo originale racconto dell'orrore, passato alla storia e dai risvolti inquietanti, accentuandone la sua spettacolarità.

L'episodio più famoso, "Terrore ad alta quota", diretto da G. Miller è probabilmente il più bello insieme a quello di Spielberg. La intensa paura del volo del signor Valentine, si tramuta in un incubo ad occhi aperti quando, durante un tragitto aereo, scova sull'ala destra una contorta ed abominevole creatura, facendolo cadere nella più assoluta isteria, che, seppur motivata, scatenerà il panico tra tutti i passeggeri dell'aereo.
La tensione viva ed angosciante riesce ad incrementare man mano che la follia del protagonista cresce, diventando pulsante e da cardiopalma. A contribuirne l'altissimo ritmo vi sono la regia elegante ed animata, le meravigliose musiche, in sintonia perfetta con le immagini e la convincente e meravigliosa interpretazione di John Lithgow. Tra un terrorizzante intrattenimento ed un avventuroso incubo, la suspance e i momenti di paura vengono amalgamati per creare un racconto inquietante e movimentato, che si chiude con un epilogo in pieno stile "Twilight Zone".

antoeboli  @  18/11/2013 03:38:33
   7½ / 10
Film diretto da un poker di meravigliosi registi , molti purtroppo dimenticati dalla cinematografia moderna. Riescono a prendere la magnificenza di un telefilm dell 'epoca e trasportarlo senza paura sul grande schermo attraverso quattro storie tutte diverse , ma certamente ognuna interessante a modo suo che lascia qualcosa anche al suo termine.
Il pregio più grande rimane la sceneggiatura , ovvero imprimere una certa originalità negli episodi che qua non manca .Fantasia ce ne a morire e ognuna viene poi interpretata molto bene dai vari attori , tra cui grossi calibri come Dan Aykroyd che apre e chiude il film , un fantastico Scatman Crothers ,che per chi non lo sapesse è il cuoco di Shining o anche per citarne un altro John Lithgow , tornato negli ultimi anni alla ribalta ma che in molti lo ricorderanno per essere il cattivo nel film Cliffangher con Stallone .
Tra i vari episodi quello che mi ha lasciato un po deluso rimane il terzo , mentre i migliori rimangono senza dubbio secondo mia opinione il quarto e il primo .

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  17/09/2013 12:42:50
   6½ / 10
Neanch'io ho molta familiarità con la famosa serie televisiva (a parte il tema musicale che credo conoscano anche i sassi); nel complesso questa trasposizione cinematografica, sebbene non memorabile, risulta comunque abbastanza godibile.
Io pure sono un amante dei film "horror" strutturati ad episodi, mi hanno sempre affascinato da morire, ma anche qui, come per la stragrande maggioranza dei film strutturati in questa maniera, bisogna accettare in silenzio tutti i difetti che ne derivano (incompletezza, frettolosità, interruzione proprio sul più bello ecc...) anche quando alle redini ci sono quattro registi di tal calibro (che riescono comunque a lasciare la propria impronta in ciascun episodio).

Episodio 1, Landis: il più figo e divertente di tutti, con un grandissimo Vic Morrow; peccato che, come dicevo prima, arrivi alla fine troppo in fretta (cosa attribuibile al fatto che purtroppo durante le riprese sia Morrow che due baby-comparse ci hanno lasciato le penne credo in una delle morti più tragiche della storia del cinema). Voto: 7

Episodio 2, Spielberg: ai confini del guardabile, almeno in un contesto del genere; infantile e mieloso, sembra quasi una versione collaudo del futuro "Hook - Capitan Uncino". Il più debole dei quattro. Voto: 5

Episodio 3, Dante: carino lo spunto e la messa in scena. Verso la fine però diventa un delirio di effetti speciali belli da vedere ma che sembrano messi lì giusto per colmare alla mancanza di idee per un epilogo decente (o forse è solo narcisismo del regista). Bella topa Kathleen Quinlan. Voto: 6 - -

Episodio 4, Miller: avvincente e vagamente teso. Non da spiegazioni su ciò che accade ma è proprio divertente (verrà poi parodiato in un esilarante episodio dei Simpson). Peccato che, per riallacciarmi al discorso fatto all'inizio, la durata sia troppo corta. In altre circostanze, come per il primo episodio, poteva venirne fuori un buon lungometraggio. Ottimo come sempre John Lithgow (in italiano doppiato da Giannini). Voto: 7


In definitiva, un esperimento non memorabile ma tutto sommato godibile.
Arrotondo per eccesso data la presenza di Aykroyd nel prologo.

MonkeyIsland  @  12/07/2013 00:51:49
   7 / 10
Gradevole film a episodi che tenta di ridare lustro alla vecchia serie tv.
Tutti gli episodi sono più che sufficiente su tutti quello di Joe Dante che è veramente notevole.

gianni1969  @  25/11/2012 00:59:10
   7 / 10
alla fine i 4 episodi si guardano tranquillamente,ma niente a che vedere con la serie capolavoro(degli anni 50)

alepr0  @  08/11/2012 17:04:57
   6 / 10
Dei 4 episodi il migliore è sicuramente l'ultimo. Dunque il primo è decente, il secondo bruttissimo, il terzo non è scarsino, l'ultimo bello. Alla fine gli do la sufficienza anche se tutto sommato non è stato un gran che.

BlueBlaster  @  11/07/2012 14:13:09
   6 / 10
Non ho voglia di dire molto...solo che il primo e l'ultimo episodio sono decenti mentre gli altri due (tra l'altro di Spielberg e Dante) non mi sono piaciuti!
Tirando le somme il voto è questo...

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  23/01/2012 01:39:50
   7 / 10
Veramente un film simpatico, bellissimi il terzo e il quarto episodio ( parodizzati anche in 2 puntate dei simpson) un po' meno i primi 2 , anche se l'alone di maledizione che si porta dietro l'episodio di Landis lo rende decisamente accattivante :D

JOKER1926  @  15/06/2011 17:06:36
   4½ / 10
"Ai confini della realtà" è un film messo in piedi da quattro registi, fra cui Steven Spielberg, che cercano di omaggiare la famosa serie televisiva, vedere proprio il titolo di questa pellicola del 1983.
"Ai confini della realtà" dirama il suo contenuto cinematografico su quattro episodi di breve durata, ma sostanzialmente si tratta di un contenuto abbastanza scadente.
Infatti i vari episodi convincono ben poco, insomma manca emozione e tensione, il tutto alle volte può facilmente sembrare un inutile esercizio di stile, dopotutto nemmeno impeccabile sul lato tecnico.
Nel primo episodio il personaggio è un uomo incavolato col mondo che subirà, in improbabili sfere temporali, umiliazioni dall'esercito tedesco per poi finire verso i campi di sterminio. In questa prima parte di film non emerge dunque nulla di altamente allettante e gradevole. La seconda delle quattro invece è quella più sciocca e retorica, a riempire il palco scenico una marmaglia di anziani.
Nel terzo e nel quarto sono introdotti elementi quasi splatter (nulla di disarmante comunque) che con gli scarsi effetti speciali rendono il tutto molto ridicolo e poco accettabile.

E' difficile non imbattersi con una noia e una imponente lentezza lungo la proiezione de "Ai confini della realtà", film evitabile.

2 risposte al commento
Ultima risposta 24/06/2011 01.56.54
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  30/03/2011 00:36:37
   6 / 10
Quattro grandi della fantascienza rendono omaggio a una delle serie televisive piu' amate in tutto il Mondo che ha portato il "paranormale" in tutte le famiglie pensando agli adulti ma anche ai piu' giovani con storie coinvolgenti accompagnate sempre da colpi di scena finali a effetto!
Ma arriviamo a questa sua unica trasposizione sul grande schermo...si poteva attingere da piu' di 200 diversi episodi e forse la scelta non è caduta sui migliori...
Il primo,piuttosto piatto,verra' ricordato soprattutto per la tragedia capitata durante le riprese...la morte per decapitazione del protagonista nonche' di due piccoli attori!
L'episodio di Spielberg è stucchevole e il piu' deludente dei quattro...
Il terzo è forse il piu' originale dei quattro con momenti onirici di gran livello ma è forse il quarto episodio il migliore...sicuramente il piu' terrificante!
Forse per la bravura di Lightown che ci fa vivere con lui il terrore del volo e del mostro che sta cercando di far precipitare l'aereo!
Nel complesso un prodotto appena sufficiente...

statididiso  @  11/01/2011 18:45:21
   5½ / 10
fiacchetto rispetto alla serie, l'episodio migliore è quello del gremlin di Miller, Spielberg stucchevole...

Landis: 6
Spielberg: 4
Joe Dante: 5
Miller: 7

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  25/10/2010 16:38:12
   6½ / 10
Mediocre al più, a parte l'ultimo pezzo sull'aereo. In generale comunque non mi piacciono i film ad episodi e questo conferma la regola.

rob.k  @  13/06/2010 21:00:32
   7½ / 10
Non conosco la serie televisiva ma ho trovato questo film gradevole.

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/12/2010 02.56.55
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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  08/04/2010 17:31:17
   7 / 10
Purtroppo non conosco troppo bene il referente televisivo ma devo ammettere che trovai questa trasposizione cinematografica della celebre serie tv piuttosto piacevole e raffinata. Presi singolarmente i quattro segmenti funzionano bene ma forse la struttura del film a episodi toglie loro qualcosa in termini di efficacia. Per i registi coinvolti rappresentò un gradevole tuffo nostalgico nel passato in cui portare la loro personale cifra stilistica: cinica e crudele l'accusa onirica di Landis, tenera la riflessione sulla vecchiaia di Spielberg, gustosamente horror l'indagine infantile di Dante e paranoico l'incubo aereo di Miller. Cast spettacolare.
Un omaggio cinefilo ad un pezzo di storia televisiva americana, generalmente sottovalutato.

outsider  @  02/10/2009 00:18:09
   7 / 10
Certamente un film che rispecchia le aspettative degli estimatori della serie ( possiedo tutti i telefilm e so di cosa parlo).
Nulla di più, però. Oggi aggiungerebbero un pò di effettini.

outsider  @  02/10/2009 00:17:55
   7 / 10
Certamente un film che rispecchia le aspettative degli estimatori della serie ( possiedo tutti i telefilm e so di cosa parlo).
Nulla di più, però. Oggi aggiungerebbero un pò di effettini.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  29/09/2009 22:40:53
   6 / 10
Non è davvero esaltante questa versione cinematografica di una serie televisive migliori di tutti i tempi... il problema riguarda i soliti film su commissione, a più mani. Comunque l'episodio migliore è sicuramente quello di Landis, per il resto c'è la serie tv che è infinitamente meglio e si adegua maggiormente a spazi e climax meno... cinematografici

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/03/2010 21.35.17
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RideTheLightng  @  27/09/2009 17:45:31
   7 / 10
Niente di speciale ma molto godibile se siete fan del genere fantascientifico e degli horror anni 80.
Peccato che molte cose siano state "spoilerate" dai Simpsons nelle puntate di Halloween più famose (sopratutto il 3 e il 4 episodio)

laconico  @  17/04/2009 18:37:45
   3½ / 10
Mah, leggi i registi di questo "pastiche" e ti aspetti chissà cosa, poi lo vedi e ti accorgi, episodio dopo episodio, che si tratta di quattro storie schioccherelle, a sfondo buonista-americanomedio, più vicine alla fiaba che al fantasy. Storie edificanti dall'indubbio valore etico ma che non aggiungono niente ai prodotti del genere. Il quarto episodio leggermente sopra la media degli altri tre. Il mix umorismo+sovrannaturale (ben riuscito in molte produzioni) qui è spuntato e scontato. Nel complesso film noiosetto e ben al di sotto delle aspettative dati i reboanti nomi dei titoli di coda.

Marv91  @  30/03/2009 19:19:07
   7½ / 10
Bel film ad episodi che rende omaggio all'omonima serie TV anni 60, ben strutturato, formato da 4 episodi uno più bello dell'altro, e con registi dal calibro di Spielberg, Landis e co. Certo alcuni episodi, come il secondo, potevano essere realizzati meglio, ma cmq rimane un bel film!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  13/03/2009 03:03:53
   7 / 10
Non male questa trasposizione della serie tv nota negli anni 60. 4 episodi non tutti belli ma sicuramente atmosferici come quello dell'aereoplano, in assoluto il più terrificante.

BrundleFly  @  27/01/2009 17:57:45
   7 / 10
Film carino e divertente per passare una bella serata tranquilla. Bellissimo il quarto segmento (Miller), bello il primo (Landis), carino il terzo (Dante), noioso il secondo (Spielberg)

DarkRareMirko  @  24/12/2008 11:50:48
   7 / 10
Buon film, diretto da 4 grandi registi, globalmente un pò sottotono però rispetto alle loro reali capacità, Miller (regista di Le streghe di Eastwick e dei 3 Mad max) a parte (autore del miglior episodio tra i 4 presenti imho).

Spielberg, è vero, è troppo smielato, ma la buona qualità la raggiune sempre (bravo Scatman Crothers poi, già presente nei due capolavori Shining ed One flews on the cooko's nest), Landis è invece sin troppo estremo in quanto a fantisticherie, anche se il suo episodio è ritmico, cattivo, ben diretto (il prologo poi un minimo di brivido lo dà pure); Dante eccede anche lui troppo in fantasy, ma relativamente a disagio ed ambiguità nemmeno lui scherza, mentre il Miller col suo episodio teso e con l'eccezionale Lithgow (doppiato - bene - da Giannini mi pare) regala più brividi di tutti

Aykroid bravino ma lo si vede troppo poco.

Fenomenali gli SFX di Bottin poi.

Da vedere.

3 risposte al commento
Ultima risposta 09/03/2010 23.34.40
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  05/04/2008 23:55:11
   7 / 10
Una delle migliori serie della storia televisiva omaggiata da quattro registi in un film a volte discontinuo (come quasi tutti i film ad episodi) e funestato addirittura da un incidente con un elicottero dove morì l'attore Vic Morrow e due comparse.
Il primo episodio è decisamente il migliore, ben diretto da Landis, sorretto da un ritmo frenetico e dalla recitazione di Morrow. Il secondo di Spielberg è ai confini della guardabilità tanto è mieloso. Sfizioso quello di Dante, un misto di atmosfera da cartoon e situation comedy surreale molto interessante e abbastanza originale. Ottimo il quarto episodio di Miller molto adrenalico e con un John Litgow bravissimo a mantenere alta la tensione. Leggermente fuori luogo il prologo, più adatto forse a Creepshow che a Twilight Zone.

genzo24  @  05/02/2008 05:56:40
   10 / 10
Ombra/luce  @  05/02/2008 05:20:33
   7 / 10
Da appassionato della serie non posso dire di non avere apprezzato questo film (che poi tanto film non è, essendo composto da diversi episodi) a colori.
Ho preferito tra tutte la storia del razzista.

kalin_dran  @  16/12/2007 10:01:01
   7 / 10
Film di fantascienza diviso in quattro episodi. Tra questi preferisco in assoluto quello del razzista, seguito dall'episodio girato da Spielberg e da quello sull'aereo. Il terzo mi ha convinto poco.
Primo episodio: 8
Secondo e quarto: 7
Terzo episodio: 6

Jumpy  @  10/02/2007 18:22:33
   6 / 10
Gli episodi non mi sono sembrati tutti ben riusciti, a me ha colpito particolarmente l'ultimo... ma anch'io ho paura di volare :/

phemt  @  11/01/2007 11:18:52
   7 / 10
Omaggio all’omonima storica serie televisiva anni 60 firmata da quattro registi che in quel periodo erano al top della carriera (Spielberg escluso, visto che secondo me ha dato il meglio nei primi anni della sua carriera)… Solo il primo (quello di Landis) è frutto si una sceneggiatura originale (a cura dello stesso regista), gli altri sono remake di puntate della serie… Il film parte benissimo con una splendida intro in puro stile Landis, divertente ma anche inquietante e spaventosa… Prosegue ancora bene con l’episodio targato sempre Landis, surreale e per davvero ai confini della realtà… Poi arriva Spielberg con un episodio davvero inutile, favoletta buonista e melensa che non si capisce bene che cosa ci faccia in questo film… L’episodio di Dante ha uno spunto ottimo e parte benissimo, inquietante ed interessante, ma si perde inesorabilmente nel finale… L’ultimo episodio, a cura di Miller, è un gioiellino che può vantare la presenza di un eccezionale Lithgow…
Come tutti gli horror ad episodi finisce per risultare discontinuo e non sempre convincente, ma si merita la sua visione anche solo per gustarsi il prologo e l’episodio finale…

Il terzo e quarto episodio saranno ripresi anche dai Simpson in due speciali di Halloween, e il quarto, nella versione Simpson, è tra l’altro bellissimo…

2 risposte al commento
Ultima risposta 10/03/2010 17.37.58
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Norman Bates  @  24/11/2006 17:50:43
   7 / 10
non è male, è stato coraggioso il tentativo di portare sullo schermo la serie televisiva. il migliore dei quattro episodi è sicuramente quello di Joe Dante, anche se non è stato male quello di Spielberg.

2 risposte al commento
Ultima risposta 11/01/2007 11.19.22
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Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  19/11/2006 13:39:16
   6½ / 10
lodevole il tentativo di omaggiare la serie televisiva americana mettendo insieme quattro grandi registi maestri della fantasia, ma purtroppo il risultato non è all'altezza delle aspettative, gli episodi sono un pò fiacchi e nemmeno tanto fantasiosi, il migliore (e vale la pena vederlo) è quello di Dante, la casa e il bambino sono davvero inquietanti. l'episodio di Landis è ovviamente il più divertente mentre quello di Miller è buono solo a tratti, il regista di Mad max riesce comunque a confermarsi abile nell'uso della macchina da presa. L'episodio di Spielberg è invece il minore dei quattro, è molto commovente, ha un'ottima fotografia e bei movimenti di macchina, ma non riesce ad incatenarsi allo spirito della serie, sembra quasi forzato, è un favoletta alla peter pan più adatta a Storie Incredibili (Amazing Tales) che a Ai confini della realtà. Gli effetti speciali di Rob Bottim sono volutamente finti e per questo anche molto belli. Sempre grandi John Lightgow e Dan Aykroyd, protagonista dell'ottimo e abbastanza spaventoso incipit, in puro stile Landis, che forse è anche la parte migliore del film.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

benzo24  @  23/07/2006 12:02:21
   3 / 10
paragonato al serial tv è veramente pessimo, spielberg e amici sono riusciti ancora una volta a sbagliare tutto.

Gruppo COLLABORATORI Victor  @  10/07/2006 19:25:59
   7 / 10
Film a episodi diretto da grandi registi.Qualche episodio funziona bene ,come quello degli anziani,qualche altro un pò meno,ma globalmente vale la pena vederlo.

Invia una mail all'autore del commento NNIICCKK  @  15/06/2006 14:50:24
   7½ / 10
Molto visionario ,quasi horror per certi aspetti.
Un piccolo cult ,peccato sia assente del piccolo schermo da molti anni.

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