Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Vado controcorrente, per me il film è di una banalità imbarazzante e la tanto millantata poesia è talmente stucchevole e ridondante da farlo risultare emozionalmente asettico. Descrive una realtà (?) troppo distorta per potersi immedesimare almeno un minimo, nessun personaggio della storia è 'normale' convenzionalmente parlando , sono tutti ritardati,troie,bulli,sociopatici e via discorrendo e hanno comportamenti indecifrabili per non dire senza senso. Ne deriva che l'empatia è zero e la trama ( che nonostante il minimalismo della storia è piuttosto complessa da seguire a causa degli sbalzi temporali e da sti jappi che hanno tutti la stessa ghigna) non coinvolge, se ci aggiungiamo una regia videoclippara epilettica e musichette pseudo deprimenti da 15enne complessato la frittata è fatta. Incredibile che sia lo stesso regista del bellissimo Picnic....
E' una pellicola molto particolare con andamento narrativo ellittico che descrive uno spaccato accurato dell'adolescenza giapponese, ma che in qualche modo ci si può anche riconoscere in molti aspetti. Amicizie che vanno e vengono, troncate bruscamente in un contesto dove le figure genitoriali sono sostanzialmente assenti. Proprio per questo si respira un prfondo senso di solitudine per esistenze che si evolvono in maniera diversa e a volte distorta, dove sullo sfondo vengono evidenziate piaghe come il bullismo e la prostituzione minorile. In mezzo a questa eterogeinità di caratteri che si sviluppano in maniera così diversa Lily chou-Chou funge da catalizzatore, da elemento comune e aggregante in luoghi virtuali completamente scissi dalla realtà. due mondi paralleli che mai si incontrano se non nel drammatico finale. Un dolore sordo, quasi dimesso come il suo protagonista pressochè incapace di comunicare con gli altri, ma allo stesso tempo una specie di guru spirituale del mondo dedicato a Lily. Molto bello a livello fotografico ed una regia curata in ogni particolare, non facilissimo da seguire e decifrare nel suo complesso, ma a suo modo affascinante e tutt'altro che banale.
Film difficile da valutare. AALCC è un profondo panorama sulla vita e le emozioni di un qualsiasi adolescente. Anche se si sofferma sul distorto scenario giapponese la cosa può benissimo cogliere di persona ciascuno di noi, riportandoci alla nostra infanzia (senti chi parla non sono ancora maggiorenne ndr).Cercando di evadere dalla società e dai propri problemi si cerca un rifugio nella musica, o nell'amicizia di persone che anche essendo così diverse da noi, provano in fondo le nostre stesse emozioni. Il tema è affrontato in modo molto azzeccato, piuttosto prolisso, ma ricco di scene davvero toccanti. Da evidenziare la straodinaria bravura del regista: fotografia e riprese girate in modo eccellente, musiche mozzafiato ed un confuso concatenarsi di flashback costruiscono la trama in modo incredibilmente efficace, con intermezzi di pura poesia. L'unico difetto è forse l'eccessivo dilungarsi di alcune situazioni, che possono rendere pesante la visione. Rimane comunque abbastanza disturbante, se ci si ferma a rifletterci, e sicuramente merita una visione, almeno per assaporare le capacità di Iwai Shunji.