american gothic (1988)

Film che ricorda i capisaldi del genere,una specie di nn aprire quella porta ...
Bene gli attori, soprattutto la protagonista ed il padre di famiglia,su tutti spiccano loro ...
Il film è un po' lento in alcune parti ma nn annoia quasi mai e si segue volentieri....
Il finale è abbastanza soddisfacente e di facile lettura!
In generale un buon film, sopra la sufficienza....
Considerando anche l'anno di uscita ,il film è buono nel complesso ...
Voto 7-
Bella sorpresa

Già il titolo e la locandina del film sono fuorvianti perchè di gotico in realtà non c'é proprio niente anche se qualcosina di buono Hough riesce a combinarlo. Discrete le interpretazioni dei figli di Pa' e Ma', in particolare Fanny, ma il film non decolla mai e nella prima ora succede poco e nulla con evidenti buchi di sceneggiatura (il loro amico che resta vicino all'aereo completamente dimenticato...). Gli omicidi sono tutti praticamente fuori scena, si vede pochissimo sangue resta solo l'atmosfera malata a creare un pò d'inquietudine. Sicuramente il tempo ha fatto la sua parte per giudicare "American Gothic", sicuramente lo avevo già visto in passato ma lo avevo cancellato del tutto. Il grande Rod Steiger (Giù la testa, L'uomo del banco dei pegni, La calda notte dell'ispettore Tibbs) come ha fatto ad accettare quel ruolo è un mistero...

Simpatico horror anni '80 in cui un gruppetto di giovani capita in casi di assurdi pazzi criminali. In sé la trama è piuttosto banale, ma la messa in scena è discreta, nonostante la confezione un po' televisiva. Nel complesso, si lascia gustare dagli amanti del genere.

Una pellicola tutt'altro che eccezionale che pure nonostante i difetti riesce a farsi ricordare e a risultare abbastanza inquietante.
Questo in particolare grazie alle splendide interpretazioni in particolare quella di Yvonne De Carlo e di Rod Steiger nei panni di una stramba coppietta che col passare dei minuti diviene sempre più sinistra e minacciosa.
La storia per quanto non particolarmente originale riesce a distinguersi dai vari cloni di "Non Aprite Quella Porta" e simili grazie ad alcuni particolari,il senso di tragedia che incombe sui protagonisti,la famiglia che definire disfunzionale in questo caso è poco, ecc....
Lascia addosso un certo senso di disagio,divenuto giustamente un piccolo classico, merita una visione.

Non male, mi son piaciute l'atmosfera e la follia dei personaggi.
Peccato che la tensione, anche alla fine, va e viene..

Quoto il commento sotto il mio.
Aggiungo solo che, per quanto mi riguarda, il livello di tensione e l'effetto del gore (in verità piuttosto misero) non mi è sembrato raggiungessero livelli accettabili, nonostante l'incipit facesse presagire buone cose. Di conseguenza il coinvolgimento ne risente anche a fronte di poca vivacità nelle scene clou.
Inoltre la poca originalità di base non aiuta a far sì che AMERICAN GOTHIC raggiunga il livello di cult.

Ennesimo film anni 80 che puntava sul concept della famiglia di sciroccati; l'unica differenza è che si percepisce un velo da commedia(non troppo accentuato) che rende la pellicola piuttosto bizzarra,alimentando con lo scorrere dei minuti,una sensazione di ambiguità molto grottesca.
Il finale poi esce un pochino fuori dai canoni,inscenando una situazione improbabile e funzionale ad accendere nuovamente la curiosità dello spettatore.
Peccato per la regia e la fotografia,non molto di alto livello(quasi da stampo televisivo),se fosse stato girato con un più cura avrebbe lasciato un solco più profondo secondo me; inoltre le scene crude,nonostante ce ne siano,sono un pò frenate e ammorbidite....peccato...
Da lodare comunque l'idea,perchè anche se già sfruttata in passato,si presentava con un climax più infantile,mostrando la pazzia dei carnefici in modo camaleontico e graduale.....
Interessante per gli amanti del genere......

Più che un horror io l'ho trovato un film grottesco che prende per i fondelli sia il Cinema di genere (vedi l'esempio più famoso di "Non aprite quella porta") sia quella frangia di americani contadini e bigotti che probabilmente ancora prosperano nel midwest e nel profondo sud degli USA...
Più una commedia nera viste le varie volte che la pellicola in questione mi ha fatto ridere, spesso involontariamente, ma con questo non dico sia un brutto film ma sicuramente non un film più di tanto agghiacciante!
I personaggi hanno caratterizzazioni estreme e le interpretazioni sono sopra le righe...certo Fanny è un personaggio così ambiguo e macabro che una certa inquietudine la trasmette (trovarsi una così davanti sicuramente metterebbe alquanto a disagio), molto più banali e comici invece i due fratelli!
Grandi interpretazioni non ne ho viste a parte quelle di Ma e Pa che però si fermano alla prima parte del film per poi scemare anche perché messi leggermente in disparte fino al finale che ho trovato molto scontato e frettoloso con la tipica conclusione da "rape e revenge".
La regia di uno specialista del gotico come John Hough ha una qualità eccellente per buona parte del film...la prima mezzora (con titoli di testa alla "Shining" di ottima fattura) ha delle scenografie/ambientazioni ed una fotografia davvero incredibili e degne di horror d'autore, magari "Venerdì 13" avesse avuto una regia e degli aspetti tecnici di questi livelli (cito "Venerdì 13" perché le location sono simili)!
Anche tutta la fase iniziale in cui i giovani (mica tanto perché avranno avuto più di trenta anni) fanno la conoscenza degli anziani genitori puritani,che vivono come se il tempo si fosse fermato agli anni 20, ha un'ottima atmosfera straniante e da brivido...
Ottime premesse ed ottima regia ma tutto si riduce ad un atipico slasher boschivo visto che la critica sociale non entra troppo in profondità ed i personaggi non sono più di tanto definiti psicologicamente, a parte Cynthia che ha una storia alle spalle che avrà successivi sviluppi, e si riducono ad essere una famiglia di pazzi che all'occasione (ossia quando la loro "serena" convivenza in un finto passato/presente viene messa a rischio) si trasformano in divertiti assassini!
Ancora una volta il dito è puntato contro ai genitori bigotti ed ottusi oltre che iperprotettivi verso i figli, all'estremismo religioso e all'auto-chiusura di certe comunità rurali...ancora una volta la questione verrà risolta in una sfida tra giovani di città e vecchi di campagna, un pò stereotipata la storia direi io per poter dire troppo bene di questo film.
Comunque sia è un prodotto rispettabile, leggermente diverso e sopratutto ben confezionato...

Inquietante! Fa bene il suo dovere come horror, la famiglia è davvero matta, ottima la figura del padre che svolge un ruolo chiave nel film

buon film , horror malsano vecchio stile , un quasi cult del genere direi

Spoiler presenti.

Titolo e locandina ricalcano il celebre e raccapricciante dipinto di Grant Wood.
Non c'è via di scampo, e non lo segnala né il guasto all'aereo né l'incendio alla barca malandata. Il bigottismo della cellula della provincia americana non mantiene nulla in vita. La tesi del film è che essa equivalga ad una forma di malattia mentale. Cynthia è dunque il personaggio-chiave. Il lettino attraverso cui la camera la osserva nel finale da un'altra prospettiva, più reale di quanto sembri, corrisponde ad una serie di sbarre.
E' interessante ravvisare come sull'isola il tempo si sia fermato sessant'anni prima e come gli oggetti inanimati, marci e putridi prevalgano alla carne fresca, al vigore della ragione. Che i ragazzi non ci mettano altrettanta capacità di pensiero, questo è un altro dato di fatto, ma secondo me ciò aderisce ad un offuscamento della ragione di natura diversa, da cliché del film horror (in primis le sequenze dell'altalena e dello sparo del razzo). Occorre distinguere dunque quasi chirurgicamente il valore caustico del film, evidentissimo, da quello di horror in quanto tale. Se la mettessimo spudoratamente su una questione di genere, American Gothic risulterebbe un horror qualunque, formalmente trascurato, debitore a Non aprite quella porta e troppo poco splatter. Solo considerandolo nella sua interezza ottiene l'apprezzamento che gli spetta.
Si censura abbastanza, particolare che ho gradito molto. Ad esempio nella sequenza dello stupro molto viene lasciato ad intendere; la camera è lontana, la ragazza non viene che parzialmente spogliata dinanzi agli occhi dello spettatore. Il film probabilmente si sarebbe allontanato eccessivamente dal suo obiettivo primario. Ciò non significa affatto che quanto mostrato non sia forte, anzi.
Yvonne De Carlo e Rod Steiger servono tutta la propria esperienza e mestiere; interpreti eccellenti per rendere l'inquietudine dietro la maschera del perbenismo come qualcosa di realmente tangibile.

Film horror ambientato in modo strano e misterioso. A me è piaciuto abbastanza, anche se ricalca molto "Non aprite quella porta". La famiglia di pazzi malati è senz'altro molto simile a quella, anche se questa è timorata di Dio.

Un gruppo di teenagers finisce in un'isola sperduta a causa del guasto dell'aereo, viene poi ospitato da una famiglia di psicopatici. (non aggiungo altro sulla trama,ma avete capito che qualche analogia con ''Non aprite quella porta'' c'è).

E invece a me, american gothic è piaciuto molto più di non aprite quella porta.E non perché io sia un amante degli horror austeri od old style,assolutamente! Ma perché questa pellicola è una piccola perla che funziona alla grande e si basa molto sulla psicologia dei personaggi,sul loro ruolo all'interno della vicenda,facendo molto riflettere sul rapporto uomo-Dio, sul bigottismo popolare, mantenendo i toni inquietanti di un horror ansiogeno e macabro

Certo,ricordiamoci, è un film degli anni 80, all'epoca non c'erano effetti speciali o robe del genere,perciò molti trucchi ci potranno sembrare superati o amatoriali.Ma nell'insieme di lascia apprezzare, ti coinvolge per più di un'ora e ti diverte anche in certi punti.Magari non metterà paura (al massimo un po' di inquietudine) perché di certo non è finalizzato al salto di poltrona,ma bisogna ammettere che ha un non so che di affascinante e che molti film si ispireranno proprio a questo.

L'originalità e l'efficacia di questo film vanno premiate.

Ennesimo esempio di come il tempo mascheri tutto. Più si va indietro e più l'errore viene perdonato. Qua si sorvola su una sceneggiatura bucherellata che si può permettere assurdità e comportamenti poco plausibili dei personaggi; che si può permettere di dimenticarsi uno di questi per strada per farlo poi trovare morto, ma sorprendentemente in grado di sbattere le palpebre; una sceneggiatura dove il cambiamento psicologico della protagonista è accettato nonostante sia ingiustificato ed inverosimile.
E' un film con musiche degne di una puntata dark di Hazzard, che si regge faticosamente sull'immagine della grottesca famiglia di Pa' e Ma', con figli perennemente bambini.
L'unico individuo a salvarsi sembra essere il regista, in grado di farsi apprezzare, ma non di nascondere i difetti lampanti della citata sceneggiatura.

Uscisse domani un film così, qua avrebbe la media del 2,9.

un gruppo di ragazzi finisce su un isola abitata da una strana coppia di coniugi......presto scopriranno a loro spese che è una coppia di assassini. Ottimo film inquietante, uno slasher leggero (non ci sono scene splatter ) ma carico di atmosfera. Bravissimi gli attori che fanno pa e ma. Da vedere.

molto simile a non aprite quella porta, se ne discosta per un'evoluzione meno sanguinolenta, ma comunque di impatto: meno ansia, più terrore. ottime le interpretazioni dei protagonisti, perfettemante collocati in un'atmosfera decisamente inquietante.

Discreto per essere un film anni '80, non è invecchiato benissimo perché oggi risulta un po' datato. Molto buone le prove di Steiger (in particolare) e de Carlo, insulsa la recitazione di gran parte dei ragazzi. Come è stato detto, fanno cose assurde e dicono una marea di cretinate - ma ci sta, in uno slasher. Carino il finale, anche se ripeto, all'epoca poteva scioccare, a vederlo oggi appare assai telefonato. Per lo meno, vuol dire che il film ha fatto scuola.

L'incipit di questo film è stato usato millemila volte in altrettante pellicole di genere, tuttavia prende una strada meno splatter rispetto a Non aprite quella porta, mantenendo un tono più vicino al macabro. Ciò che lo rende meno scontato di altre pellicole è l'evoluzione della storia nella parte finale molto interessante. Ottime le caratterizzazioni di Steiger e la De Carlo (la coppia Pà e Mà) e del "bambino invecchiato" Michael Pollard.

Discreto film dell'esperto Hough, con 2 mostri sacri come protagonisti.

Debitorio di Non aprite quella porta, il film disturba ed inquieta sino ad un finale comunque tutto sommato non proprio negativo.

Molto buone regia e fotografia, un pò lento il ritmo, ma la breve durata accorre in aiuto.

Poco sangue, poca violenza, poca originalità (solita famigliola isolata, ipercattolica e ritardata, che complica la vita a sfortunati turisti) ma l'insieme della confezione salva tutto.

Il regista ha anche fatto di meglio ma comunque il film vale una visione.

Una media decisamente alta per un filmetto che per anni e anni mi aveva sempre incuriosito particolarmente, grazie anche all'intrigante trailer presente in una mia vecchia VHS (Kickboxer 2). Spinto dai commenti positivi della community del sito, mi sono finalmente deciso a vederlo. Tuttavia l'entusiasmo che provavo in partenza è rimasto campato per aria durante tutta la visione. Un vero peccato, dato che il potenziale per fare un film degno di nota c'era eccome. In alcune scelte la pellicola, nel genere, si eleva a livelli eccelsi: un'atmosfera sinistra e inquietante, dei cattivi bigotti, fanatici e schizzati come non mai (grandioso il quintetto composto da Mà e Pà e dai bambinoni Woody, Fanny e Teddy) ed alcune trovate macabre e geniali degne di un horror che si rispetti (il bambino morto, il giro sull'altalena, il salto della corda, le nuove bambole, o la fine della penultima ragazza).
Purtroppo, queste qualità sono distribuite a tempi molto distanti l'un dall'altro, alternando momenti leggermente tesi ad altri sinceramente noiosi. Ma quello che penalizza di brutto la pellicola, oltre ad una parte centrale che va piuttosto a rilento, è la scelta e credibilità nei comportamenti dei protagonisti, stupidi ed idioti come non mai. Personaggi del genere è cosa ormai risaputa che debbano fare sempre le cose più assurde nelle situazioni meno adatte. Ma ragazzi, qui si toccano vette di imbecillità stratosferiche. Arrivano sull'isola in sei (scontato fin dall'inizio che sono in cinque di troppo). Mollano il più sfigato a sorvegliare l'idrovolante, gli altri partono alla ricerca di aiuto. Trovano la casa, entrano e cominciano a toccare pincionare e mettere tutto a soqquadro fregandosene altamente di chi ci abita. Poi, malgrado si accorgano che l'ospitale famiglia, che comunque li accoglie, è completamente pazza (avete detto Non Aprite Quella Porta?) e che un loro amico, nell'indifferenza generale più totale, muore ammazzato (anche se loro da mongoloidi non lo sanno), continuano a caz.zeggiare tranquillamente per altri due giorni interi prima di avere l'illuminazione e pensare che forse si trovano in pericolo. Intanto dell'altro amico lasciato da solo all'inizio del film non se ne ricordano nemmeno. Tutto va avanti così tra espressioni ebeti (soprattutto la protagonista rincog.lionita al massimo) e dialoghi ridicoli, per poi arrivare al buon finale, sbrigativo ma fortunatamente azzeccato e ben congegnato. Sarà difficile però arrivarci senza sonnecchiare. Forse risulterà più facile spegnere prima... Insomma, un difetto simile nella maggior parte dei casi sarebbe irrisorio, ma qui rende la visione davvero insopportabile. Tanta stupidità è più unica che rara.
Mi dispiace, perchè l'ottima idea aveva tutte le carte in regola per tramutarsi in un buon film. Se ci fosse stato un pizzico d humour in più, e si fosse soffermato più a lungo sulle abitudini ed usanze della famiglia (ripeto, davvero grottesca ed originale, unico motivo per guardare la pellicola) invece che sulle cretinate che avevano da dirsi sti cinque babbei, forse il risultato sarebbe stato migliore. Invece, si arriva a malapena alla sufficienza. Che spreco...

Che sia ben chiao che è un 6 - -

Fratellino minore di “Non aprite quella porta”,meno cattivo e sanguinoso di certo,ma comunque degno di considerazione.Il lavoro di Joun Hough si basa sul classico archetipo della famigliola americana fuori di zucca,mossa da istinti omicidi in questo caso alimentati da un fanatismo religioso che più che oggetto di critica appare come mero pretesto macellatorio.
La prima parte è molto lenta,improbabile in più punti e contraddistinta da varie forzature.L’entrata in scena di Pà e Mà, e dei loro “pargoli” ritardati, cambia radicalmente la prospettiva,creando con inesorabile incedere un clima ambiguo e morboso.Rod Steiger ed Yvonne De Carlo sono maschere indimenticabili e lavorano bene come in genere tutto il resto del cast,oggettivamente di qualche spanna sopra la media di queste produzioni.Una volta accesa la miccia quindi il film esplode in un susseguirsi di violenza e sadismo,mai intollerabile,ma abbastanza ben concepito da risultare inquietante.Unico appunto negativo l’attuazione degli omicidi quasi tutti fuori campo(forse causa budget misero ed effetti speciali di scarsa qualità).La mezz’ora finale è davvero trascinante,Hough spiazza a più riprese riuscendo a dar corpo ad una disperazione tanto feroce da degenerare in una follia distruttiva per nulla artificiosa.Tra i personaggi,oltre ai genitori maniaci,conquistano Franny,eterna bimba imprigionata in un corpo di donna cinquantenne e l’apparentemente fragile Cinthya,vera chiave di volta della pellicola.

Bellissima sorpresa.
Un film a cui avrei dato pochi spiccioli prima della visione, ma che mi ha stupito davvero positivamente.
Eccellente l'inusuale ambiente familiare ricreato sull'isola, così come eccellente è la caratterizzazione dei bizzarri personaggi, a partire dalle figure di Pa e Ma, passando per Fanny e i fratelli e senza dimenticare poi l'instabile protagonista.
Finale convincente e scena delle nuove bambole davvero d'impatto.

All'inizio sembra il solito teen-horror ma presto le atmosfere diventano stranianti e i personaggi incontrati più che mai grotteschi.
Un film che mi è piaciuto e merita un bel 7 sia per l'idea, sia per il finale che per la caraterizzazione di questa "particolare" famigliola!

Che bella la follia che c'è in questo film! Man mano che si va avanti e si scoprono nuovi personaggi, diventa sempre più bello! (Fanny è la migliore!!!)
La storia regge abbastanza bene, a parte che si sono dimenticati del tizio accampato e lo tirano fuori solo nel finale

SPOILER,
tutti i personaggi sono ben caratterizzati e Mà è Lily Munster!


SPOILER

Film molto strano, da un lato ricalca i soliti clichè del genere.....gruppo di amici sperduto su un'isola sconosciuta, famiglia di psicopatici che aspetta gli sprovveduti di turno, che naturalmente ci cascano come polli....però in questa pellicola si respira un'atmosfera malsana che ho trovato in pochi film del genere e nonostante molte forzature la trama scorre molto bene, buono il finale.

A mio parere non esaltante... Qualche spunto particolare, qualche buona scelta (come girare tutto alla luce del giorno, molto strano per un film horror), ma non mi ha convinto a pieno... Il ritmo non incalza e non è riuscito a proprio a coinvolgermi...

molto carino questo American Gothic,un film che punta più su atmosfere inquietanti e grottesche che sulla tensione e sulla paura in se.un piccolo gioiellino anni 80.

Horror anni 80 confezionato davvero bene, c'è un discreto livello di tensione per tutta la durata del film, l'idea è davvero bella.
Consigliato.

Veramente bello e ben fatto..grottesco e ironico allo stesso tempo..lo splatter è praticamente assente ma non serviva di certo in una pellicola del genere. Le ambientazioni mi hanno ricordato parecchio The wicker man..con quell'isoletta li..sperduta in mezzo al mare. Bello il finale che fa lievitare anche il mio voto finale..consigliato.

beh, tra alti e bassi, NAQP ha fatto scuola; nel caso di 'American Gothic', poi, troviamo anche delle situazioni originali rispetto ai soliti cliché del genere, che lo rendono (cit. goat) "una grande perla degli anni '80"!!! L

voto: 9

Pazzesco è cio che viene in mente alla fine del film.Irreale am folle al punto giusto, sicuramente originale ed imperdibile.ha 1 non so che di inquietante...

SPOILER

Un film senza tante pretese, ma che vale la pena di vedere.

SPOILER

sono rimasto pienamente soddisfatto da questa validissima(e poco conosciuta)pellicola!i primi 15 minuti ti chiedi:"ma che filmaccio è?"ma poi l'interesse per questa psicolabile ed inquietante famiglia cresce..per arrivare ad un finale inaspettato e perfetto! :) tutto sommato è un buon horror con frammenti divertenti..assolutamente consigliato per gli amanti del genere!

mamma mia,spettacolare,davvero non ci sono più la famglie di una volta ;),penso che in certi dialoghi si raggiungono livelli di pazzia efferati,poi i personaggi sn azzeccatissimi,bel film ,divertente

Non ci sono più queste belle famigliuole di una volta.
Ironico ed ansiogeno, i personaggi ed i loro modi di fare sono veramente da incubo.
Horror da antologia con un gran finale.

Almeno un 7 se lo merita di diritto! All’inizio sembra un normale film horror per teen-agers (dei ragazzi vogliono passare una vacanza su un’isola per dimenticare per un po’ i problemi, il mezzo di trasporto si guasta e devono cercare un telefono recandosi fatalità in una casa isolata) però si nota da subito una buona regia e una fotografia ben curata. Fin qui come voto era adeguato un 6.5.
Più avanti si conosce la famiglia Mà e Pà: da qui la vicenda si fa più interessante, si nota una “stranezza” da parte della coppia che fa ben intendere di non aver scelto l’ospitalità ideale. Però tutto questo non bastava di certo! Nella storia appaiono anche strani personaggi ultra-cinquantenni che credono di avere ancora una decina d’anni e vivono giocando con le bambole e con le corde da saltare. Gli attori sono discreti e da qui iniziano scene piene di tensione meritevoli. Un bel 7. Ma poi inizia il vero punto di forza del film… ragazzi, ho assistito ad un finale che, almeno dalla mia esperienza cinematografica, non si era mai visto prima!!!

SPOILER
Strabiliante il modo con cui ci fa dedurre come si sia originata la famiglia; lodevole poi come il regista sia stato capace di stupire lo spettatore. Infatti (almeno per me) è capitato ben tre volte di credere che il film finisse in quel preciso momento, e invece continuava con altre genialità prima di arrivare al vero finale! Voto: 8
Insomma qualcosa di veramente originale, un film che appunto mischia due tipi di horror diversi, quello teen-horror americano stile Venerdì 13 e un gotico qualunque, proprio come ci suggerisce il titolo. Un film dove il sangue viene messo in secondo piano, effettivamente non ha molta importanza, poteva essere del tutto assente. Sono la tensione e la vicenda il punto di forza.
Il voto però sarebbe stato più alto se non fosse mancato un elemento importante: l’inquietudine. Constatando che fosse gotico, e quindi dark, mi aspettavo molti più fattori disturbanti e invece sono quasi del tutto assenti, l’inquietudine si riscontra in due scene (spoiler di goat), ma non di più. Diciamo che si avvicina di più al grottesco, ma non troppo. È comunque qualcosa di mai visto prima. Da vedere almeno una volta.

Un film horror veramente carino: con scene fatte discretamente e con una buona ambientazione. Sicuramente non e un film violento e pieno si sangue, ma per tutta la durata ho trovato una buona tensione: soprattutto nella parte finale. Per quanto riguarda la famiglia invece ne sono rimasto veramente colpito e abbastanza sconvolto per quanta pazzia e malvagità esprimono.
Infine un film horror che si lascia guardare senza pretese.

piacevole visione. un horror abbastanza buono, non basato naturalmente su sensazionali colpi di scena che ti fanno saltare dalla sedia, nè su chissà effetti speciali o storie al di la dell'assurdo, ma ciò non ne intacca l'effettiva qualità.

Che bella famiglia!Ma e Pa se la cavano bene,senza troppo sangue,ma un Horror che ti mette ansia.Buon lavoro.

Gradevole sorpresa.....vedere dei buon horror è cosa altamente rara.Inquieto.

bellissimo film horror privo di scene sanguinolente ma spropositamente affascinante,nonostante la solita trama non sfocia mai nella banalità,grande ritmo e coinvolgimento,a mio parere una pellicola inquietante e malvagia più che paurosa.da vedere

finalmente sono riuscito a vederlo... però non mi è sembrato tutto sto capolavoro... caruccio, qualche bella trovata ( tipo l'idea dei figli rimasti a 5 anni e l' "evoluzione" della protagonista) ma cmq un po' sopravvalutato..

grande perla degli anni '80,che consacra una delle famiglie più inusuali e grottesche del cinema del terrore. quella di ma', pa' e i loro figlioli...
horror che più che sui salti dalla sedia gioca in particolare su un'atmosfera straniante, un po' farsesca se vogliamo.
la vicenda si svolge quasi totalmente alla luce del giorno, in un'isoletta isolata, umida, che ricorda vagamente la location di the wicker man,seppur la vicenda non abbia niente a che spartire col capolavoro di hardy.
seppur la la paura vera e propria latiti per la maggior parte della pellicola sono molte le scene che disturbano,come


SPOILER

un film particolare,ma che vale assolutamente.