Nell'avveniristica e distopica America del duemila, si organizza una corsa da costa a costa in cui vince chi ha investito il maggior numero di passanti.
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Pellicola imbevuta dello spirito anni 70 con protagonista un giovane David Carradine. La tematica richiama le corse automobilistiche mortali tipiche di quell'epoca. In linea di massima dovrebbe trasmettere le tipiche sensazioni di alcune serie giapponesi del periodo(Super match 5,Ken Falco,Gattiger ecc..ecc..),invece riesce solo a ricordare una "Wacky race" per adulti. Al di là dell'ironia alcuni elementi della serie prodotta dalla "Hanna e Barbera" li richiama sul serio.. C'era la controparte di "Penelope Pit stop",Sylvester Stallone che sembrava il tipico partecipante bulletto,Carradine ricordava vagamente Dick Dastardly,i trabochetti sparsi in giro per la gara(c'è anche il tunnel finto....ebbene si ...). Comunque.....nonostante questo climax leggermente ironico,dopo una ventina di minuti riesce a suscitare un minimo di interesse. Di violenza ce ne abbastanza..anche se non è eccessiva arriva inaspettata. Una delle cose assurde consiste nel fatto che i piloti,per aumentare il loro punteggio,possano,anzi debbano,investire il maggior numero di persone possibili accumulando punti(bambini e anziani con punteggi maggiorati). Il tutto è visto come un gioco nazionale cinico e spietato(tipo "The running man" o "Il mondo dei robot"). In tutto questo si trova anche spazio per trame losche e spionaggio. Interessante il personaggio di Carradine; un'antieroe dalle diverse sfumature. Un prodotto low budget carino per gli amanti del genere ma da vedere senza grosse pretese.