Jake Sully vive con la sua nuova famiglia sul pianeta Pandora. Ma quando una vecchia, familiare minaccia torna ad affacciarsi per terminare quel che era stato iniziato un tempo, Jake dovrà nuovamente collaborare con Meytiri e l'esercito dei Na'vi per proteggere il loro incredibile pianeta. Jake e Naytiri saranno pertanto costretti a lasciare la loro casa ed esplorare varie regioni di Pandora.
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Ho deciso di dare una chance ad Avatar 2, pur essendo uno dei delusi dal primo film drammaticamente povero di sceneggiatura e troppo concentrato sull'estetica.
Lo spirito con cui sono andato a vedere questo sequel era senza grosse aspettative al livello narrativo ma con l'idea di gustarmi le immagini.
Se ci si va con questa filosofia è un film che riesce con le sole immagini a riempire 3 pesantissime ore, e non è poco. Sulla storia, diciamo che siamo a dei livelli di sviluppo molto infantili, però i colori, l'impatto visivo, gli effetti speciali, al servizio di un racconto di questa Terra primordiale e magica sono in alcuni momenti quasi commoventi. Si vede il profondo amore di Cameron per il mare, in alcuni momenti tocca quasi livelli di documentarismo.
Sul 3D mi viene da dire che non è stato risolto un problema originario, ovvero che se da un lato il 3D dona profondità e spessore ai dettagli in primo piano, gli sfondi danno l'effetto di "sfocato" e in un film in cui si ricostruisce un'ambientazione magica, mi viene quasi da pensare che forse semplicemente un ultra HD poteva essere superiore, quindi viene da chiedersi se sia così necessaria la presunta terza dimensione (infatti erano 10 anni che era stata cestinata).
In conclusione, c'è molta indulgenza su questo film perché è pur sempre Cameron, però Avatar si conferma un filone di storytelling desolantamente sempliciotto. Le immagini salvano il carrozzone, ma 3.10 ore risultano comunque pensatissime anche per i più sognatori e per coloro che riescono a farsi sorprendere e trasportare dalle bellissime visioni con gli occhi del bambino dentro di noi.