battle royale (2000)

In sè e per sè non è affatto male. Ho letto il romanzo di Takami (pessima traduzione di Tito Faraci, sconsigliato) e tutto il manga disegnato dall'impressionante Taguchi. Il romanzo è il vero pugno nello stomaco, indubbiamente, un grande erede di "1984". Poi è stato tratto il fiim, per la regia del veterano Fukasaku, e in seguito il manga. Per quel che riguarda quest'ultimo, ha dalla sua la strabiliante perizia grafico-anatomica del Taguchi ma da contro un'ostentazione esagerata e stancante dei caratteri di molti dei personaggi principali, mettendo in secondo piano storie ben più convincenti. Questo non accade di certo nel film, che procede dritto, omogeneo e con qualche rapido flashback, sino al riuscitissimo finale. La vicenda di Mitsuko Soma riesce ad affascinare anche senza quella pornografia sfiorata straripante del manga, è una malvagia agghiacciante e sofferente, interpretata benissimo dalla nota Kou Shibasaki. Molti altri personaggi sono stati rimodellati, alcune indagini del tutto eliminate (il personaggio di Ijima, quello di Yuko Sakaki e quelli di Yukiko e Yumiko) a favore di una fluidità efficace e coinvolgente. L'unico che forse ci rimette veramente è Kiriyama, qui stravolto e proposto come un ordinario terminator muto e sadico. Se la parte centrale vede il suo unico momento davvero felice con il segmento di Chigusa (Chiaki Kuriyama, stupenda) in bilico fra crudeltà da videogame e romanticismo crepuscolare, quella iniziale e quella finale (dall'incontro con Kitano in poi per intenderci) sono veramente sublimi, perfette.
E il leggendario Kitano dà il meglio di sè.
Un adattamento più che buono e meritevole. Film cult che va sicuramente visto.

Sconsigliabile la versione doppiata (tardivamente) in italiano, a tratti ridicola. Sono l'unico che a stento tollera Domitilla D'Amico?