battle royale (2000)

Non lo so, forse sono io a non essere entrato pienamente nella filosofia del film ma la visione di quest'opera per me è stata deludente. Ne avevo sentito parlare molto bene, soprattutto dopo l'uscita dei vari "Hunger games" e "Squid game" che ne ripropongono a grandi linee le dinamiche eppure non vi ho trovato nulla di davvero indimenticabile, idea di partenza a parte. Ci ho trovato invece un livello di trash pazzesco, una confezione sciatta e approssimativa, dei dialoghi al limite del demenziale recitati da degli attori di una cagnaggine inaudita. Ammetto di aver fatto fatica ad arrivare alla conclusione: la violenza sarà anche volutamente esagerata ( non per niente è un film molto amato da Tarantino ) ma dopo un pò i connubi quasi obbligata tra uccisioni e banalità in punto di morte si fanno ripetitive.

"È il film più bello che abbia mai visto"- Quentin Tarantino
Questo film è davvero importante non solo come film in sé, ma è significativo anche per aver influenzato la cultura pop dal 2000 in poi. Tutti i videogiochi (di genere battle royale) di oggi esistono grazie a questo film. Infatti l'idea di base è geniale e soprattutto originalissima. Wow, wow, wow. Non mi aspettavo che fosse così tanto sorprendente!

L'incipit e la prima mezz'ora sono davvero ottimi, forti, intensi. Siamo catapultati in un grottesco gioco mortale ed è perfettamente mostrato lo shock subito dal gruppo di ragazzini. Poi il film si sviluppa seguendo gli studenti che, ognuono in modo diverso, si cala nel ruolo di giocatore. Man mano che i ragazzi cominciano a scendere di numero il film mantiene una buona tensione. Purtroppo negli ultimi minuti a mio avviso il film cede a un forzato moralismo con alcuni evidenti buchi di sceneggiatura. Se il film fosse finito in modo diverso, più coraggioso, in linea con l'inizio, avrebbe meritato sicuramente un voto in più.

Rivisto anche a distanza di anni e conserva ancora il suo fascino!
Un pugno nello stomaco!

Un buon action distopico, parecchio violento, con un contesto sociale appena abbozzato, ma che da l'idea di un mondo alla deriva. Rivisto dopo anni, continuo a ritenere che poteva essere ancora migliore del risultato finale, a causa di qualche momento troppo sopra le righe e qualche forzatura (tipo quando sparano un botto di colpi con la mitragliatrice e non li prendono mai), rimane comunque un prodotto più che valido, soprattutto per l'idea iniziale (comunque del romanzo, dicono capolavoro, di Koushun Takami).

Lo vidi nei primi anni 2000 e ora è diventato un cult con la mercificazione dell'individuo al grande fratello mediatico e l'ultra violenza a farla da padrone per la macabra voglia di emozioni forti .
Ben fatto e recitato è invecchiato benissimo ,la tensione è sempre forte per tutto il film

Discreta trasposizione del libro di Takami, considerando l'anno di uscita.
Ci sono alcune differenze, ma in generale è abbastanza fedele, sebbene manchino varie caratterizzazioni dei personaggi e le divagazioni culturali del libro. Due ore sono troppo poche per contenere la cronologia di tutto il massacro, la sceneggiatura procede troppo velocemente. Le scene delle morti e alcune interpretazioni talvolta lasciano un pò a desiderare.
Insomma, proprio come per il film di Hunger Games, l'esperienza letteraria - in questo caso più solida e "seria" - da ben altre soddisfazioni.

Celeberrimo film interpretato da un immenso Takeshi Kitano, valore aggiunto ad un lungometraggio che, comunque, è già di per sé molto buono. Ogni aspetto viene ben curato, "Battle Royale" è interessante sotto tutti i punti di vista, sceneggiatura estrosa così come la sua messa in scena. Riesce a collegare perfettamente l'azione a momenti più riflessivi, il tutto condito da importanti riflessioni a sfondo sociale. Non è sicuramente facile fare tutto ciò, e soprattutto riuscire a farlo con questi risultati. Sicuramente memorabile.

Da visionare anche solo per la genialità della trama...

E' un film controverso: alcune scene le ho trovate irreali (soprattutto alcune morti) così come personaggi che riescono a rialzarsi nonostante fossero crivellati di colpi, ma messo da parte questo l'ho trovato un film molto poetico anche nella sua esibizione della violenza. Come se Fukasaku volesse mettere in scena la follia della nuova generazione, costretta a guardarsi in faccia prima della morte. Ma io (forse sbagliando) l'ho anche interpretato come la "snazionalizzazione delle masse", cioè come un processo "rivoluzionario" con cui Fukasaku voleva raccontare soprattutto la volontà di cambiamento di un paese che per decenni ha vissuto nell'isolazionismo (guarda caso un'isola sperduta e disabitata) e nella dittatura. Una delle poche certezze è che è una pellicola ambigua che raramente sarà etichettata in modo univoco: uno di quei classici film che o piacciono o vengono semplicemente schifati.

A distanza di 10 anni dalla prima visione del film l'ho rivisto. Devo dire che Battle Royale ha un plot che rimane decisamente impresso ed anche una serie di scene complessivamente molto incisive e che si ricordano.

L'idea di fondo è dura, assurda, folle. Il film la sviluppa con uno strano connubio tra azione e intimità che formano un mix incredibile. Ok la maggior parte dei personaggi sono estremamente stereotipati e semplicistici, ma non c'è una morte che non abbia un suo background, una sua attenzione.
C'è splatter, c'è sangue, c'è violenza, ma poi paradossalmente c'è surrealismo, quasi poesia in alcuni momenti.

Il paragone con il recente Hunger Games è impietoso per quest'ultimo. Favolettistico, scialbo, piatto, rispetto al suo originale ispiratore.

Un film dai contrasti molto forti. Un cult.

Idea eccellente, tutto il resto molto meno...

Due parole sul manga, un capolavoro cinico e spietato, la cui forze risiede non tanto nell'imprevedibilità degli avvenimenti quanto nella caratterizzazione perfetta degli oltre 40 studenti partecipanti al gioco. Non ho mai - e dico mai - letto niente che riuscisse a creare una tale empatia con un così vasto insieme di protagonisti, in un numero spesso limitatissimo di pagine. Basta un flashback per innamorarsi di personaggi come Yoshimi, Mitsuco o Mimura. Peccato per la totale idiozia degli ultimi due volumi, che pregiudica un'opera altrimenti inattaccabile.
Non sono solito fare paragoni fra libri/manga o film, ma questo è uno dei casi in cui la trasposizione cinematografica paga un pesantissimo dazio alla controparte cartacea. Naturalmente non è semplice adattare un manga del genere al grande schermo, ma un BR così decontestualizzato e privo del sottotesto psicologico dei suoi protagonisti non può che deludere. Sarebbe stato meglio trarne una miniserie? Probabile. Quel che resta è la prova solidissima di Kitano, sullo sfondo di una recitazione generalmente approssimativa e un copione via via sempre più scialbo.
Peccato.

Altro ottimo film proveniente dal Giappone.
La trama è molto originale e si sviluppa molto bene senza annoiare,anzi divertendo e disgustando (grazie ai buoni effetti splatter )fino alla fine.
Buona la regia con alcune scene che ho trovate quasi poetiche,e ottima la recitazione in particolare quella di Kitano.
Insomma un ottimo film che merita sicuramente una visione.

Un'idea talmente assurda e originale al tempo stesso che merita di essere classificata come genialata.
La storia a volte sconfina nel grottesco con qualche ingenuità realizzativa, ma quei piccoli difetti che si possono riscontrare lasciano il passo ad un incipit davvero godibile e particolarmente coinvolgente.
Da apprezzare per il coraggio e per la riflessione che ci porta a fare sul rapporto adulti-adolescenti, decisamente forte e con qualche momento gore ben evidenziato che non lascia indifferenti.
Secondo me è da vedere e premiare.

c'è chi si lamenta della interpretazione di alcuni degli attori dimenticato un piccolo dettaglio, cioè e che questi sono davvero dei ragazzini di 14-15 anni, quindi non si può aspettarci la perfezione recitativa. Per il resto è un film da vedere assolutamente, sia per l'idea che per come è messo in scena, colonna sonora magnifica... Ps vale 300 Hunger Games

mah! io amo il cinema giapponese ma questo film non mi ha entusiasmata. L'ho visto perchè ne avevo sentito parlare benissimo (anche vedendo la media su questo sito) però mi ha un pò delusa! cioè mi aspettavo di meglio! certo l'idea è molto originale e carina ma è stata messa in pratica maluccio! per me è così-così

In sè e per sè non è affatto male. Ho letto il romanzo di Takami (pessima traduzione di Tito Faraci, sconsigliato) e tutto il manga disegnato dall'impressionante Taguchi. Il romanzo è il vero pugno nello stomaco, indubbiamente, un grande erede di "1984". Poi è stato tratto il fiim, per la regia del veterano Fukasaku, e in seguito il manga. Per quel che riguarda quest'ultimo, ha dalla sua la strabiliante perizia grafico-anatomica del Taguchi ma da contro un'ostentazione esagerata e stancante dei caratteri di molti dei personaggi principali, mettendo in secondo piano storie ben più convincenti. Questo non accade di certo nel film, che procede dritto, omogeneo e con qualche rapido flashback, sino al riuscitissimo finale. La vicenda di Mitsuko Soma riesce ad affascinare anche senza quella pornografia sfiorata straripante del manga, è una malvagia agghiacciante e sofferente, interpretata benissimo dalla nota Kou Shibasaki. Molti altri personaggi sono stati rimodellati, alcune indagini del tutto eliminate (il personaggio di Ijima, quello di Yuko Sakaki e quelli di Yukiko e Yumiko) a favore di una fluidità efficace e coinvolgente. L'unico che forse ci rimette veramente è Kiriyama, qui stravolto e proposto come un ordinario terminator muto e sadico. Se la parte centrale vede il suo unico momento davvero felice con il segmento di Chigusa (Chiaki Kuriyama, stupenda) in bilico fra crudeltà da videogame e romanticismo crepuscolare, quella iniziale e quella finale (dall'incontro con Kitano in poi per intenderci) sono veramente sublimi, perfette.
E il leggendario Kitano dà il meglio di sè.
Un adattamento più che buono e meritevole. Film cult che va sicuramente visto.

Sconsigliabile la versione doppiata (tardivamente) in italiano, a tratti ridicola. Sono l'unico che a stento tollera Domitilla D'Amico?

Film eccellente assolutamente da vedere. Se non conoscete almeno un po' la cultura giapponese potrebbe sembrare stupido in alcune parti.
Il doppiaggio in italiano fa veramente pena quindi non giudicate la recitazione basandovi su quello. Guardate la versione originale coi sottotitoli, magari anche la director's cut.
Smettetela di paragonarlo al Manga. Il film NON È ispirato al manga.
Il Romanzo di Koshun Takami è del 1999.
Il film in questione è del 2000.
Il manga è del 2002.
Da evitare il sequel BR2, riprovevole.

Siamo tutti d'accordo nel dire che l'idea di fondo è una tra le più originali degli ultimi anni.
Ma per il resto ?
Recitazione scandalosa, il film è inoltre annaffiato da scene che rasentano il trash e da personaggi assolutamente idioti.
I daloghi insulsi e una caratterizzazione dei personaggi banale e povera di contenuti fornisce il colpo di grazia ad un film che sin dalle prime battute non riesce a convincere.
Poca tensione, poco pathos e poco sentimento (solo qualche insulsa cotta adolescenzialie), ovvero l'opposto di ciò che uno si aspetta da una tale trama.
E non mi parlate di orrore e brutalità, queste condizioni non vengono minimamamente ricreate, o meglio, vengono subito smontate da passaggi troppo cretini:

SPOILER

Ho visto questo film incuriosito dai commenti di The Hunger Games, dove veniva appunto citato come fonte di ispirazione ed in effetti si vede come lo svolgimento sia grossomodo il medesimo con la differenza che in BR sono presenti elementi di critica nei confronti della società giapponese. Il film non è stato distribuito negli Stati Uniti (sarà mica per gli studenti che si prendono a coltellate e pistolettate ?).
La recitazione dei giovani attori lascia un po' a desiderare sopratutto la poca naturalezza del "fare il morto" e i combattimenti tra ragazzine in divisa che fa molto bishojo. Insomma, l'aria è alquanto splatter / trash ma le quasi due ore passano in fretta, se si escludono gli interminabili dialoghi quando l'innamorato di turno sta per tirare le cuoia.
Colpo di scena finale con Takeshi Kitano.

Gerniale. Per il nostro immaginario di film occidentale, direi molto originale. Fantastica colonna sonora.

Ottimo film originale e teso qui la lotta per la sopravvivenza è rappresentata ottimamente.
Il budget non è alto e si vede le uccisioni, le scene di violenza sono abbastanza trash ma il film resta altamente consigliato.

molto bello ed originale...

Storia pazzesca! Ti tiene incollato allo schermo...

Pellicola apprezzabile, caratterizzata da una certa originalità di fondo, buone interpretazioni dei giovani attori, ritmo discreto e mai noioso ed intriganti dinamiche nei rapporti tra i protagonisti. Non male neppure le scene splatter, capaci di regalare un sussulto allo spettatore. Insomma, nel complesso Battle Royale mi è piaciuto e mi ha divertito.

io non ho letto il libro , so che è un capolavoro , spero di averne il piacere , commentando il film , a me è piaciuto molto , mi ha tenuto tutto il tempo , a contrario del 2° che mi ha annoiato a morte

non è nient' altro che il riassunto, con personaggi piuttosto stravolti, del manga.
ma anche come film a se mi sembra brutto e noioso a differenza del manga che è un capolavoro.

Anni e anni passati a vedere film e telefilm made in Usa hanno lasciato il segno, non riesco a prendere sul serio le studentesse vestite alla marinara e considerare un pericolo mortale un cretinetti in divisa scolastica nera con il colletto slacciato.
La psicologia dei personaggi femminili funziona in modalità off\on: passano da Maria Teresa Goretti ad Anna Maria Franzoni in un batter d'occhio, non che la caratterizzazione di quelli maschili sia tanto migliore visto che un piagnucoloso nerd dopo 3 secondi dall'inizio della sfida è già in giro a balestrare i compagni di classe.
Anche l'idea di fondo della sfida è ridicola, a che pro spendere denari statali per fare ammazzare dei giovani scelti a casaccio?
Almeno non ci sono bambine canterine e fantasmi con l'ombrello.

Francamente fatico ad attribuire qualsivoglia critica morale o sociale a questo film, una carneficina imbevuta di topoi da manga (ambientazione in un liceo, rapporti tra adolescenti e tutto il resto).
Sono sicuro che una ricerca e una conoscenza più approfondita della cultura giapponese può chiarire molte cose, o almeno ci spero.
Non mantiene neanche un buon ritmo, che magari era l'unica cosa su cui si poteva puntare; per me è 5.

Dopo aver letto il romanzo e il manga finalmente ho visto pure il Film

L'idea di un gruppo di studenti trasportati su un isola sperduta e obbligati ad ammazzarsi fra di loro è davvero una gran trovata, tuttavia alcune scene potevano essere sviluppate in modo migliore attenendosi maggiormente al romanzo..tralasciando il fatto che alcuni personaggi non sanno neanche recitare la parte del morto !

Film che in ogni caso di lascia seguire e raggiunge luna sufficienza, stentata sono dell'ipotesi che se fra un paio di anni si decidesse di fare un remake, considerando la gran varietà di effetti digitali ormai attuabili la storia riuscirebbe a riscuotere di nuovo un gran successo !

Un film molto originale, il primo nel suo genere (anche se, come detto da Angel Heart qui sotto, la storia sembra un po' una variante de "La Lunga Marcia" di King/Bachman, l'si trattava appunto di una marcia, qui una battaglia), da cui sono nati numerosi cloni che come sempre succede da noi sono diventati più famosi di "Battle Royale" stesso. Questo film vorrebbe essere innanzitutto una critica sociale, cosa riuscita solo a metà in quanto non risulta così tagliente come forse vorrebbe essere. Oltre questo aspetto abbiamo un gran film d'azione da questo punto di vista sì riuscitissimo, perchè al di là dell'idea di base abbastanza fantascientifica lo svolgimento dell'azione è molto realistico con le varie alleanze che si vengono a formare, i sospetti e gli incidenti. Gli attori seppur giovani sono tutti bravissimi ed un altro punto di forza di "Battle Royale" sta proprio nei protagonisti, in pochi hanno una profondità psicologica ben delineata ma tutti si comportano da veri esseri umani e non da burattini come solitamente si vede nei film action. Poi alcune sequenze sono davvero riuscitissime:



SPOILER

Insomma un film stra-consigliato per chi ama il genere.

P.S. Un grande il ragazzino che si legge il fumetto di "Slam Dunk".

Tratto dall'omonimo romanzo di Takami Koshun (che a sua volta aveva preso spunto, e non di poco, dai due capolavori King/Bachmaniani "La Lunga Marcia" e "L'Uomo in Fuga") un film coinvolgente e splatteroso, ideologicamente agghiacciante, che tiene col fiato sospeso dal primo all'ultimo minuto (a parte un leggero calo verso la fine).
I giovani attori sono bravi e credibili, e ci sono parecchie sequenze che mettono addosso una tensione non indifferente (ad es. il colloquio iniziale dove vengono spiegate le regole del "gioco" agli studenti).

Non sono un amante del cinema orientale in generale, ma "Battle Royale" è un massacro che non si dimentica facilmente.

Un film che sicuramente non può lasciare indifferenti. All'inizio la cosa che mi ha colpito di più sono state le musiche e le scene di violenza che mi hanno lasciato attonito. Nella seconda parte invece le storie dei ragazzi e le diverse motivazioni rendono il film non solo piacevole come action ma anche credibile.

Ecco a voi il contestato film di Fukasaku che tante polemiche ha generato in Giappone. Addirittura il primo ministro giapponese ha tentato di impedirne l'uscita nelle sale cinematografiche. Fortunatamente tale intervento censorio è andato fallito ed il film è andato regolarmente in distribuzione. Non credo che sia la violenza contenuta in questa pellicola ad aver generato tutto il vespaio di polemiche ma piuttosto penso che sia la feroce critica che essa muove nei confronti della società nipponica ad aver scandalizzato l'opinione pubblica. Il sistema della competizione sfrenata e spietata è ben sintetizzato dall'ultima scritta che compare prima dei titoli di coda, ovvero: CORRI ! In un futuro prossimo venturo, in Giappone, l'incremento demografico ha raggiunto soglie impressionanti cosi' come il tasso di disoccupazione. Il rapporto fra giovani ed adulti si è incrinato paurosamente portando le due "fazione" a lotte fisiche e psicologiche. La "disobbedienza" giovanile crea forte instabilità nei governi e per porre rimedio a ciò viene emanato un decreto inquietante ossia il Battle Royale. Quest'ultimo consiste in una sorta di "Grande Fratello" al massacro in cui un'intera classe di ragazzi (attorno ai 15 anni di età) viene scelta tramite sorteggio e deportata su un isola deserta. Giunti qui i ragazzi si troveranno costretti, loro malgrado, a partecipare ad un gioco crudele in cui dovranno uccidersi a vicenda poiché solo l'ultimo sopravvissuto fra di loro avrà salvala vita. La lotta sarà spietata e spesso impari. Il film regala attimi di tensione notevoli e duelli all'arma bianca davvero brutali. Alcuni personaggi sono ben delineati nelle loro psicologie e nella crisi che sussegue al fatto di dover uccidere i propri compagni di classe. Ci sono anche cattivi DOC come la ragazza bella e spietata oppure il giovane psicopatico che ha voluto partecipare al "Battle Royale" di sua spontanea iniziativa (simbolico figlio ideale della società). Ovviamente il film non è esente da pecche, fra le quali spiccano gli stucchevoli momenti drammatici in cui alcuni giovani in punto di morte fanno dichiarazioni d'amore cariche di moralismo. Una mossa piuttosto ruffiana da parte di regista e sceneggiatore per accaparrarsi i favori del pubblico giovanile. Ciò non toglie però che la regia sia molto curata con un ottimo gusto per l'immagine, una bellissima fotografia dai toni freddi, scenografie suggestive e bella musica classica a far da colona sonora. Le scene gore sono dosate con intelligenza e parsimonia e conservano il loro aspetto spettacolare e shockante. Carismatica la presenza di Takeshi "Beat" Kitano nel ruolo del crudele professore della classe portata sull'isola. "Battle Royale" è dunque un film interessante e coinvolgente che, difetti inclusi, dimostra le grandi idee e capacità del cinema orientale.

Non conosco il libro ed il manga, ma questo film fa veramente ridere.

Le interpretazioni sono una più buffa ed eccessiva dell'altra ed il protagonista non si sa bene che fa dall'inizio alla fine o cosa abbia di particolare per ricevere tutta l'attenzione della narrazione.

Sono rimasto un po' deluso. Mi aspettavo tutta un'altra tensione.

Questo film spacca di brutto e il modo in cui lo fa è molto cinico. Personalmente a me è piaciuto un sacco perchè ricorda lo stile di Tarantino. E poi c'è il grande Kitano che per me è il miglior attore giapponese. Poi la storia è davvero appassionante a differenza del recente (e pessimo) "13 assassini" di Miike.

Basterebbero poche indicazioni per tener lontano gli spettatori da un film come "Battle Royale", quello della regia in considerazione (Kinji Fukasaku) prende spunti da un manga. E con questo abbiamo detto tutto.
Le immonde porcate orientali dal fumetto passano sul grande schermo, c'è ancora voglia di imbattersi con "Battle Royale"?
Purtroppo il recensore, professionista dell'arte e della coscienza, deve, bene o male, concedere la chance al film e quindi deve visionare il tutto.
Tutto che si riduce, ben presto, ad una tremenda accozzaglia di episodi scadenti, la violenza e l'assurdo sono quelli enti che dominano la scena.
Ma essi non sono, ovviamente, sinonimo di positività, in "Battle Royale" manca davvero la base. Manca la storia e il lavoro tecnico.
Attori scadenti, fotografia mediocre, sembra salvarsi nel frangente esclusivamente il lavoro musicale.

Nella fattispecie del contenuto invece il film orientale non mostra niente di geniale. Andando avanti nella storia si registra uno snocciolamento di trama molto prevedibile e metodico. Dopo i primi omicidi, in pratica, si ha la sensazione di aver già visto tutto.
La regia però, oltre alle carenze enunciate, vuole andare avanti portando in scena pillole di sentimentalismo e di pseudo drammaticità, in tutto ciò sono introdotti sogni ermetici e paradossali. Questo è lo stile deleterio dei "maestri" orientali, insomma il consiglio a fine analisi appare chiaro, boicottiamo queste losche produzioni.

Che ******lla.

Scusate il gergo, ma va detto. Era da parecchio che avevo voglia di vederlo visto i voti alti e avendo letto il buon manga (non un capolavoro, ma sicuramente carino) ... ma il film veramente non se pò vedé. Per poter ridurre tutto a 2 ore i personaggi non restano che abbozzati, come se non bastasse è ugualmente discutibile come molti siano stati realizzati, in primis il protagonista ma provoca un forte disgusto pure l'antagonista, che come al solito finisce s*******to in maniera grandiosa nell'atteggiamento e nella tinta di capelli (perché i registi jappo di serie z devono colorare i capelli ai cattivi e renderli caratterialmente così insulsi? Si può essere così banali?). Tra l'altro è apprezzabile la comparsata di Kitano nelle vesti del cattivo e sarebbe stato anche un ruolo azzeccato ma .... in che modo altrettanto insulso hanno trasformato quel personaggio? Va bene un pò rendere comica la violenza per porre enfasi su quanto sia insulsa, compresi i contrappunti musicali ma ... perché cambiargli la psicologia rendendolo un personaggio al limite della schizofrenia con tanto di ultima assurda gag?
Mai profondo, sempre banale come potrebbe essere un film girato da un ragazzetto di 14 anni, se pure "Ichi" m'ha fatto schifo come film (Miike è un'altro regista assurdamente sopravvalutato, il Tarantino orientale pure un pò peggiore) perlomeno quello potrebbe meritare per le scene di violenza (fedeli al manga), questo manco per quelle ...
Veramente brutto.

il film ha una grande eredita che è il romanzo da cui si ispira. pultroppo non riesce nell'interpretarlo in modo decente. (il fumetto ci riesce molto meglio)
le pecche principali del film consistono nel poco tempo dato ai personaggi(che sono tantissimi) di farsi conoscere ed apprezzare. probabilmente sarebbe servito un film di tre ore oppure un film con solo la storia dei personaggi principali.
fattostà che nell'insieme è violento e crudele e da molto spazio all'azione.
inizia bene prosegue in modo un po confuso finisce con situazioni "particolari".

considerando che tutta questa "critica sociale" non l'ho affatto vista ... anzi il film per me ha un messaggio finale molto positivo: in una società spietata , crudele dove tutti cercano di fottersi l'un con l'altro ...solo i "buoni"possono farcela.

la trama è originalissima , le situazioni di grande "suspance" non mancano e i protagonisti sono ben caratterizzati.

non ho neanche trovato il film particolarmente violento ... forse perchè ho visto il film 11 dopo la sua uscita nelle sale... oggi siamo abituati a violenza "visiva" ben piu' crudele e spietata.

l'unico neo (ma forse è un problema solo mio) avevo problemi a districarmi fra i personaggi ... troppi , alcuni simili fra loro e i loro nomi di certo non aiutavano!

film consigliato ...anche ai NON amanti dei film made in Japan

Una parola per descrivere l'intero film:DELUSIONE! Critica sociale??? Violenza???? Ma fatemi il piacere! Mi aspettavo un capolavoro alla Takashi Miike,e invece viene fuori sto filmaccio!

Tralascio il fatto che il film abbia voluto essere una critica e una denuncia alla società Giapponese perchè non saprei entrare nel merito. Il film mi è piaciuto tantissimo, soprattutto la prima ora di film a cui darei un voto più alto, poi si spegne un pò nel finale, forse perchè non ha un cambio di marcia e quindi diventa un pò prevedibile, nel complesso resta sicuramente una splendida lotta per la sopravvivenza, forse il miglior film sul tema che io abbia mai visto. Stupenda l'ironia e i modi, soprattutto nei primi minuti, con i quali vengono trattati i ragazzi, come se non importasse nulla che li stavano mandando al massacro. Una pellicola che merita di essere vista e goduta fino alla fine, dove c'è spazio anche per il dramma personale del professore e della bontà di Kawada. Consigliatissimo anche a chi non ama i film orientali.

Non credo di riuscire a giudicare il film oggettivamente. Mi ci immedesimo troppo, si avvicina talmente tanto alle mie esperienze nella società (soprattutto scolastiche). Il doversi calpestare a vicenda per diventare dei "buoni" adulti, ovvero persone disposte a tutto pur di arricchirsi o di far carriera. Gli adulti che vogliono educare, ma che loro stessi hanno bisogno di essere educati. Chi non vuole fare parte di questo sistema (rappresentato da chi si suicida nel film) e chi invece ci si ritrova benissimo, e non ha il minimo rimorso. Io ci vedo tutto questo, mi sorprende chi dice che il film è una splatterata fine a se stessa.

premetto che non ho letto ne il romanzo ne il manga . il film mi è sembrato una novità riguardo alla trama la quale solo un giapponese puo pensare e cioè quella di far scannare 40 ragazzi delle scuole superiori su un'isola deserta .
la recitazione nel film e pressochè nulla se contiamo la presenza di un grande come Kitano . le musiche si presentano in alcune sequenza azzeccate , e altre un po fuori dagli schemi . un grosso difetto però sta nel fatto che i ragazzi sono 40 e dopo circa una mezz' ora non riusciamo piu a distinguere i loro nomi e i loro volti ,siprattutto per il fatto che questi giapponesi si somigliano tutti .
sicuramente a chi piacciono i film dalla trama innovativa e con una dose massiccia di violenza piacerà senz altro dato che nella pellicola troveremo una miriade di esecuzioni e morti alcune volte assurde .
preparatevi anche per un finale alquanto strano e inaspettato .

si mi sono annoiato decisamente anche io...5 e mezzo per l'idea..

Andrò controcorrente ma mi sono annoiato durante tutta la visione.
Recitato male e trama che si sviluppa male.
Le uccisioni e gli spari su di me non hanno effetto.

Che dire, il film parte benissimo, ma col passare dei minuti gradualmente si perde, frenetico e confuso, fino ad arrivare ad un finale moscio


SPOILER

SPOILER

Spunto iniziale semplicemente ottimo,un Signore delle mosche rivisitato. Ma poi il nulla.
Violenza a fiumi,certo,ma la critica alla società è semplicemente patetica considerando che stiamo parlando di un film che ha scatenato un casino di polemiche in patria e anche fuori dal Giappone. Tutto è troppo semplicistico,i profili psicologici sono appena abbozzati (a differenza del romanzo che voglio procurarmi),la trama è tanto irreale che si fà fatica a seguirla con partecipazione. Anche la musica classica sembra proprio non adatta al contesto. Emozioni poche. Strano che a dirigerlo sia un regista esperto con anni e anni di esperienza alle spalle.
Con questo non dico che non sia un film da vedere ma che avendone sentito parlare benissimo era lecito che mi aspettassi qualcosa in più.

Se la violenza unita alla critica sociale fanno di Battle royale un'opera geniale mi chiedo allora cosa sia Visitor Q.

I profili psicologici risicati dei protagonisti lo rendono quasi un filmetto d'azione che non emoziona e non scandalizza per niente. Se volevo vedere solo violenza mi guardavo uno di quei finti snuff underground,ma se si deve fare un film che vuole dire qualcosa con un linguaggio estremo non mi pare che Battle royale ci riesca in maniera adeguata e dato che mi aspettavo molto, ma molto di più, lo boccio.
Qualche bello spunto visivo,colpi di scena ben fatti e la prova di Kitano (non tutta questa gran cosa) non bastano.
Finale semplicistico,retorico ed imbarazzante.
Mi terrò alla larga dal seguito a questo punto.

Battle Royale è un film affascinante, ben diretto dal veterano Kinji Fukasaku e ben interpretato da tutti gli attori, in primis la bellissima Kou Shibasaki. Notevole la partecipazione di Chiaki Kuriyama e il ruolo di Takeshi Kitano, un genio dell'arte visiva, che sia recitazione o regia. Una cosa che però non sopporto è il paragone del film al manga. Allora tanto per cominciare va detto che:

1. il film è uscito prima del manga e certamente nn è che poteva illustrare tutte le esagerazioni contenute nel manga

2. Il film prende spunto unicamente dal romanzo (bellissimo, che io ho letto la scorsa estate..consigliato :D) di Koshun Takami, modificando le uccisioni e stringendo un pò alcuni dettagli della vita personale dei ragazzi

3. infine, Un film è un film.......Un manga è un manga.......Un libro è un libro........
Ovvero, l'opera Battle Royale risulta superba se vista e considerata globalmente ma per quanto riguarda il film cerchiamo di tenere conto SOLO del film, senza paragoni al manga (bello, certo, ma esageratissimo -sono al volume 8, seguendo la ristampa), tuttalpiù al romanzo, da cui certo differisce in molte cose. Dando però uno sguardo unicamente al capolavoro di Fukasaku si può asserire la mano esperta del regista, il talento di Tatsuya Fujiwara (ottimo trampolino di lancio per una carriera anche teatrale e televisiva), le musiche meravigliose di Masamichi Amano e le musiche classiche, la bella fotografia e il bel finale entrato nella storia del cinema nipponico. Da questi elementi si definisce se un film è accettabile o no.

E per me questo film è accettabilissimo, un vero capolavoro, pur essendo pregno di imperfezioni e distrazioni, è freddo, spietato, emozionante, dannatamente ancestrale e velenoso, spiazzante oltre ogni limite. Consigliato a chi è annoiato dalle banalità cinematografiche che abbondano negli ultimi anni. Sarà una piacevole sorpresa.

Bel film che coniuga bene l'intratenimento con una certa critica verso la società giapponese autoritaria fino autolesionismo. Un classico gioco al massacro fatto di improvvisi scatti di violenza (tutta la scena del faro è magistrale in questo senso) e nel descrivere l'evoluzione dei personaggi principali. Non casuale certamente la presenza carismatica di Takeshi Kitano, qui impegnato in un ruolo molto più serio ed in un contesto più serio, anche se in fondo simile del Takeshi's Castle, il Mai dire banzai in italiano.

Sono stato un lettore del fumetto (che è arrivato dopo il film in Italia però) e devo dire che la trasposizione cinematografica non regge proprio il confronto. E'tuttavia un film interessante se si considera quanto la competizione è spinta in Giappone. Purtroppo l'unico attore degno nel film è Kitano (piacevole sorpresa).

SPOILER

Il leggendario Battle Royal!
Me ne hanno parlato talmete bene, che mi aspettavo quasi un capolavoro. Non dico un film da 10, ma almeno 9... Forse erano le aspettative, dopo che amici e su internet ne ho sentito parlare benissimo.
Con una idea del genre dovevo provare ribrezzo per uccisioni così gratuite, invece non provavo nulla. Per me era semplice carne da macello... i personaggi, a parte Kitano (ma poi mica tanto) - non sono stati per nulla approfonditi. Nessuno! E non ci si può affezionare e quindi provare qualcosa in così tanta violenza totalmente asettica. Da un'idea del genere mi aspettavo una certa repulsione da parte mia, cosa che poi avrebbe quindi dato valore al film, invece nulla.

mauhahah che gran filmone, veramente interessante.. inoltre il primo film giapponese che non scade troppo nell'assurdo, probabilmente il manga è anche meglio da come me l'hanno descritto purtroppo è ancora difficile da trovare quindi accontentiamoci del film.
Con scene pulp, molto pulp, pure troppo...

SPOILER

ottimo film giapponese, la trama è qualcosa di stupefacente, non annoia mai anzi !!

ma stiamo scherzando ??
la media voto di questo film è molto ma molto esagerata !! questo film dimostra come è possibile rendere orrenda una storia di per sè molto buona.
penso che pochi utenti abbiano letto il bestseller da cui è tratta questa feccia cinematografica.... per quanto riguarda la trama bastava affidarsi al libro..... e invece cade nella + oscena superficialità, affidandosi a delle americanate nonostante il film sia nipponico !! si discosta talmente tanto dal libro da diventare un'altra storia... affidandosi a scene splatter tipo ketchup anzichè approfondire le personalità dei protagonisti.
per non parlare della deplorevole recitazione nipponica e alle musiche orrende, che fanno da contorno a questo carosello di BANALITA' !!!

Battle Royale,nonostante abbia un'idea di base molto originale,mi ha deluso.Dopo la prima mezz'ora il film diventa molto dispersivo;i personaggi non vengono sviluppati adeguatamente e i dialoghi sono ridicoli.
Inoltre lo spaltter non è un genere che io ami particolarmente e di sicuro ciò ha contribuito alla scelta di un voto così negativo.

Finalmente un horror nipponico privo di fantasmi, maledizioni e rancori! I primi 30 min sono magnifici (da bocca costantemente spalancata per intenderci), successivamente il film prende uno sviluppo un po monotono, per chiudere con un finale, a parer mio, insipido. Nel complesso? Un bel 7/8

Ho visto questo film perché in una recente intervista Quentin Tarantino lo citava come il suo preferito. Ecco, difficilmente mi è capitato di imbattermi in tanta demenza messa insieme.
Innanzitutto le premesse: viene sbrigativamente spiegato che questi studenti parteciperanno alla prova per "apprendere valori morali". Ah, beh, meno male! E poi che operazione governativa è quella di suicidare le nuove generazioni? Non è un po' controproducente? Ma fosse solo questo! I dialoghi e le (inesistenti) psicologie dei personaggi sono edulcorate e degne di un romanzetto di Moccia, e l'intera struttura è organizzata come un videogame, in maniera abbastanza esplicita del resto, viste anche le continue scritte in sovraimpressione che aggiornano lo spettatore.
A questo punto si potrebbe dire, ok, questo film non vuole significare niente, va preso come puro intrattenimento. E invece no, perché più di una volta sfocia nel ridicolo e nel comico involontario!
La storia va avanti come un film d'avventura per ragazzi, ma in versione pulp; tutto questo per arrivare al finale rivelatore:

SPOILER
Mi meraviglio che ci sia gente capace di paragonare questo film ad "Arancia meccanica".

Il libro a mio parere è proprio un'altra cosa..Non è male ma tagliando tutta la parte psicologica dei partecipanti e, come ha già detto qualcuno, la motivazione del gioco il film perde molto.

Bella trasposizione di un libro che mi ha molto appassionato,buone interpretazioni e bellissime musiche, l unico neo che mi fa abbassare un pò il voto è il finale troppo sbrigativo e il poco approfondimento delle motivazioni socio-governative che portano alla BR..

Grande Kitano ma non è il capolavoro che mi aspettavo...
perde molto per la recitazione e per il doppiaggio!
Però l'idea di base è davvero pazzesca!

Non amo particolarmente il cinema orientale, ma questo film mi è piaciuto moltissimo. Prima che qualcuno abbia da ridire qualcosa, dico subito che non ho letto il fumetto!
Angosciante fin dai primi minuti (se dovessi dare un voto alla prima metà di film darei un 10), peccato che la seconda parte sia un po' meno coinvolgente.
Recitazione e doppiaggio italiano scadenti e come ha già detto un utente prima di me:

SPOILER

Non male come film, decisamente cinico e violento.
Mezzo voto in più per la presenza di quell'idolaccio di Kitano...

Spietato, crudo…
Forse non un capolavoro in ogni fronte ma coinvolge abbastanza per renderci pienamente soddisfatti della visione… non nascondo che per il tema e il cinismo mi ha scosso un po’; dei ragazzi scelti a sorteggio per ammazzarsi a vicenda, in un periodo dove milioni di persone sono disoccupate e la gente vede il futuro in modo pessimista! Ti induce ad essere partecipe alla situazione, impossibile rimanere indifferenti…
Le interpretazioni sono sufficienti. Peccato per la fine che non mi ha convinto pienamente…

SPOILER
Ah, una cosa… sono stufo di vedere le persone morenti che fanno in tempo a dire “Ti amo” o robe simili per poi schiattare all’istante…

Direi che questo film poteva essere veramente un capolavoro, ma si limita ad essere un buon film. Spettacolare in molte scene, duro, cinico spietato in molte uccisioni di cui i giapponesi sono maestri, è un film che cattura in ogni istante ed è impossibile che lasci indifferenti. Ottima anche l'assurda idea alla base del film, un crudele eperimento sociologico integrato ad una critica per il sistema scolastico giapponese. Ok, ma poi è finita lì.
L'analisi sociale verso la natura umana e l'adoloscenza è poverissima e non raggiunge neanche un quarto della profondità di certe opere come 'Il signore delle mosche' (o per non andare troppo lontano, il fumetto da cui è tratto ma non posso assicurare visto che non l'ho letto). Sicuramente sarà stato difficile adattarlo per il grande schermo, ma una tale superficialità sui personaggi o la ridicolaggine di certe sequenze (certi ragazzi non li ammazzavi neanche con un'intera cartuccia di mitra, un po' di realismo nonostante il contesto non guasterebbe) sono fastidiose. Il finale m'ha fatto un po' incazzare, ma la presenza di Takeshi mi impedisce di essere cattivo.
Comuqnue 'sto film m'ha tenuto tanto col fiato sospeso che quasi soffocavo, per cui merita.

Molto interessante l'idea, una buona regia, ma una recitazione, kitano a parte che lascia il tempo che trova. Mi è parso che il fattore "critica sociale" passi notevolmente in secondo piano rispetto alla "violenza da videogioco" che alla fine è il fattore preponderante che tiene incollato lo spettatore allo schermo.
A tratti è esaltante, ma da qui a gridare al capolavoro ce ne passa...

Mamma mia che film angosciante.
Davvero ben fatto, ma ovviamente parlo solo del film perchè non conoscendo il fumetto posso solo basarmi su questo.
Non mi è piaciuta moltissimo la fine, altrimenti gli avrei dato 9.

PS: esiste un seguito ... se lo avete visto prima di questo, male! questo è molto meglio!!!
Parte bene, con suspance... che accadrà? ma sarà vero quello che immagino sto per vedere? Vi sono anche le classiche signorine manga che illustrano con estrema semplicità e gentilezza il crudele "gioco" che i ragazzi dovranno affrontare e questo fa piuttosto ridere (nel senso buono), poi arriva l'insegnante... che è tutto un programma!!!
Da vedere a chi piace genere horror splatter, comic, con un pizzico di buona trama. A dire il vero il film parla di...

SPOILER

Mettete 1/5 di kitano, una spruzzatina di critica al sistema scolastico utracompetitivo giapponese,1/3 di teen movie e guarnite di splatter.
Risultato 8 1/2.

Il sogno ancora represso, in accordo a molti ipocripitici, del Potere di una presunta decodificazione dei cittadini ( in questo caso, la ribellione dei giovani è la causa di tutto) in modo tale da poter procedere ad una sorta di trasformazione da parte loro non più in uomini, ma macchine di sopravvivenza e morte.E' la forma più alta di gerarchizzazione statalistica che si possa avere,inglobante nella sua grande mappa di controllo ogni piccolo timore reverenziale, sentimento, emozione, colpa e debolezza psicosomatica, che viene completamente stravolta e rivolta verso coloro che la usano per depredare o, ancor peggio, beneficiare.

Bel film, che fa capire quanto contano poco i rapporti interpersonali quando c'è di mezzo l'interesse personale... mors tua vita mea!!

per certi versi meglio, per certi altri peggio rispetto al manga. l'introspezione psicologica che c'è nel manga qui non c'è[fortunatamente non c'è nemmeno la bava]. certe sequenze gradevoli, certe altre ridicole.. in entrambi i casi[film e manga] idea valida e originale ma sfruttata poco bene.

il manga è molto dello..questo mi a deluso abbastanza!!
la storia dei personaggi non è fatta molto bene..mancano pezzi fondamentali!!

La lotta per la sopravvivenza o semplicemente lo sfogo dei propri istinti assassini spingono questi ragazzini al massacro collettivo. Il film è bello e cattivo, particolarmente interessante la figura del professore che si prende la sua vendetta sulla classe, vendetta a lungo repressa e finalmente consumata.
Personalmente trovo che manchi qualcosa perchè la pellicola possa salire di livello; forse alcune scelte un po' scontate o fose non so...

Veramente bello, sono rimasto veramente sorpreso da questo film...contenuti molto interessanti, con uina storia decisamente coinvolgente e geniale...gli attori sono stati piuttosto bravi e la regia di un buon livello...non sono mancati momenti ironici troppo divertenti...
Insomma guardatelo assolutamente

SPOILER

In “Battle Royale”il decadimento morale della nazione giapponese è solo un punto di partenza generico,il vero assunto di Fukusaku è infatti quello di mostrare una società estremamente competitiva,che costringe sin dalla giovane età ad una lotta senza quartiere per poter emergere.
Il sanguinario “gioco” proposto nella pellicola non è altro che un estremizzazione del voler prevalere con ogni mezzo sul prossimo, spesso calpestando qualsiasi etica o valore sociale.
L’agghiacciante ritratto di questa gioventù nipponica, relegata in un’isola deserta e qui costretta ad eliminarsi fisicamente, diventa un mezzo per esprimere una riflessione sui rapporti umani,spesso labili e fasulli,fondati su situazioni di convenienza e sfruttamento reciproco.
Il regista però a tratti casca nella la trappola del melodramma stucchevole.Per poter esprimere al meglio l’importanza di valori come amicizia ed amore,cui parte dei giovani protagonisti non sono certo immuni,scade in banalità e pistolotti moralistici decisamente stridenti con il quadro generale,ben cesellato attraverso situazioni molto violente ed al tempo stesso avvincenti,in grado di delineare con vigore i numerosi personaggi, a prescindere dallo spazio concesso loro.Anche il finale appare un poco prolisso,ma è indiscutibile che ci si trovi dinnanzi al tipico caso cinematografico in cui i difetti vengono sovrastati dai pregi.Comparto tecnico a parte,molto azzeccato sotto ogni punto di vista,è il significato di fondo a non poter lasciare impassibili,la battaglia reale è la lotta per la sopravvivenza all’interno di società sempre più basate sulla disumanizzazione del singolo,ingranaggio di un sistema iperconsumistico che tende all’autodistruzione in quanto sempre più individualista,di conseguenza irrispettoso delle più basilari regole sociali.
Non passa certo inosservata la presenza del grande Takeshi Kitano,quando entra in scena la follia diventa palpabile.

mi stanno piacendo qst film orientali.....qst poi è un bel film ke punta molto sull'amicizia........

SPOILER

Idea originalissima!!! All'inizio il ritmo è stupendo e il film ti coinvolge a pieno, poi però si perde. Innanzitutto si rallenta un pò troppo per approffondire le tresche dei protagonisti, cosa fine a se stessa visto che non influenza poi troppo le vicende. Poi il finale, non mi ha convinto troppo. Troppi colpi di scena, troppa confusione, si perde la suspense e chi guarda il film deve cambiare troppe volte idea. A mio parere bisognava farlo durare 10minuti in meno e scegliere un finale più deciso.
Bel film ma l'impresione finale è che avrebbe potuto essere un capolavoro con un pò di attenzione in più..
Naturalmente splendida l'interpretazione di quel pazzo di Kitano.

Altro caso in cui mi chiedo se sia io a non capirci una mazza. Il film parte bene, benissimo. Sembra essere avvincente e cattivo, direi spietato. Mano a mano però che va avanti inizia ad avere trovate sempre meno interessanti e una rappresentazione banale, put non prova di tocchi trash interessanti.
A tratti confuso, il tutto poi sembra risollevarsi nel finale che comunque un po' patetico mi è sembrato.
Nonostante questo il gioco mi è sembrato godibile e il film si può seguire senza annoiarsi troppo. Per fortuna ho letto il manga solo dopo, altrimenti il mio impatto con la pellicola sarebbe stato più drastico.