bed time regia di Jaume Balagueró Spagna 2011
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bed time (2011)

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locandina del film BED TIME

Titolo Originale: MIENTRAS DUERMES

RegiaJaume Balagueró

InterpretiLuis Tosar, Marta Etura, Alberto San Juan, Iris Almeida, Carlos Lasarte, Pep Tosar, Petra Martínez, Tony Corvillo

Durata: h 1.42
NazionalitàSpagna 2011
Generethriller
Al cinema nel Luglio 2012

•  Altri film di Jaume Balagueró

•  Link al sito di BED TIME

Trama del film Bed time

César lavora come portiere in un palazzo di Barcellona, ma non è felice e sente il bisogno di trovare delle motivazioni per andare avanti nella vita quotidiana. Ogni giorno va a lavoro nell'edificio dove non viene nemmeno notato dai suoi condomini, dei quali invece lui conosce ogni dettaglio.

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Voto Visitatori:   6,99 / 10 (192 voti)6,99Grafico
Voto Recensore:   1,00 / 10  1,00
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Voti e commenti su Bed time, 192 opinioni inserite

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suspirio  @  30/07/2012 21:44:12
   9 / 10
Finalmente qualcosa di originale al cinema. Veramente coinvolgente questo film. Spiazzante, cinica e cruda la cattiveria del protagonista che rappresenta in modo amplificato quello che sono molte persone.

conte3103  @  30/07/2012 19:04:27
   10 / 10
ti inchioda alla poltrona

TheLegend  @  30/07/2012 17:54:52
   6½ / 10
Non mi ha pienamente convinto la sceneggiatura in alcune parti.
Regala comunque sprazzi di buon cinema.

kerkyra  @  30/07/2012 11:20:32
   7½ / 10
davvero una piacevole sorpresa estiva... lo consiglio vivamente

CavaliereOscuro  @  30/07/2012 11:13:49
   7½ / 10
Thriller psicologico d'alta fattura, impreziosito dalla recitazione del protagonista e da momenti di tensione mozzafiato. Malgrado la base non sia originalissima, la storia è ben strutturata e ritmata, e ci regala anche delle pause di riflessione sulla drammaticità dell'alienazione sociale. Forse alcuni aspetti avrebbero meritato maggiore attenzione per elevare il realismo...

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Se fosse stato più esaustivo ed avessero trovato qualche idea più realistica ci saremmo trovati davanti ad un piccolo capolavoro.

6 risposte al commento
Ultima risposta 17/08/2012 00.41.25
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C.Spaulding  @  30/07/2012 10:42:59
   7½ / 10
Sono rimasto piacevolmente sorpreso. Un film molto bello e carico di tensione anche se è molto lento non annoia e tiene incollati allo schermo fino alla fine. Ottima regia e ottima recitazione. Un film inquietante che entra nella psicologia del diabolico protagonista. Una pellicola sicuramente da vedere. CONSIGLIATO.

Samus  @  30/07/2012 02:17:34
   8 / 10
Film molto originale e intelligente che riesce bene anche senza i soliti e continui spargimenti di sangue e tra l'altro con finale coerente e sensato. Sorprendente soprattutto il rapporto tra l'apparente banalità della situazione e ambientazione e tutto quel che si viene a creare con il proseguire del film. Molto buona la caratterizzazione psicologica del protagonista e perfetta interpretazione del ruolo da parte dell'attore in questione. Merita sicuramente di essere visto.

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  30/07/2012 00:01:05
   7½ / 10
Non perde un colpo! Una discesa verso il male, senza davvero un motivo certo. Una delle migliori sorprese della stagione.

P.S.: Complimenti per la recensione!

Alex22g  @  29/07/2012 23:58:25
   8 / 10
Davvero inspiegabile il voto del recensore.
Ho visto il film spinto dalla curiosità verso la nuova opera del regista di Rec ( che ho adorato) e "Fragile" e fortunatamente sono uscito dal cinema soddisfatto. Ottima la regia ma anche la prova dell'attore protagonista, sempre credibile e ben caratterizzato.
Buono il livello di tensione generale e anche i vari colpi di scena che ravvivano il ritmo della storia.
Un film molto intelligente e che mostra una"spaventosa" realtà della nostra società odierna.
Da vedere

Darksyders77  @  29/07/2012 23:27:01
   2½ / 10
Ho trovato questo Bed Time un film davvero mal fatto,inverosimile,assolutamente soporifero e angosciante.Angosciante non inteso, come aggettivo di nota positiva verso una pellicola del genere.Non ho gradito assolutamente nulla di questo scempio spagnolo,trama trita e ritrita di c....e,il mio voto è soggettivo forse anche cattivo,ma mai come le mie sensazioni dopo la visione a tratti veramente forzata,dal fatto che ho pagato l'entrata al cinema...CI troviamo di nuovo di fronte alla pellicola che inquieta e spaventa,e che ci incurosisce;peccato che troppo spesso ultimamente a farlo è solamente la durata del TRAILER!Raramente inserisco spoiler,ma ecco l'eccezzione.

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6 risposte al commento
Ultima risposta 10/09/2012 05.37.04
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fashion_live  @  29/07/2012 23:05:03
   6 / 10
Film che manca di mordente. La parte interessante è l'apparente normalità del protagonista. Consigliato ma senza esagerazione

-Uskebasi-  @  29/07/2012 23:04:16
   8 / 10
Avevo scritto un commento un po' più articolato ma mi è partita la connessione e si è cancellato, non ho voglia di riscriverlo. Metto le parole chiave:

infelicità - sorriso del ***** - REC - Balagueró condominio - nei panni del cattivo - Tosar sopracciglia - Cella 211 - mamma - bellezza costante - mancata zampata finale - felicità.

Scrivo però un'altra cosa:
Trovo demoralizzante che un sito di cinema come Filmscoop possa accettare una provocazione così insensata come l'1 appioppato al film dal recensore.
Non mi interessa cosa ci sia scritto.
Non mi interessa CHI l'abbia scritta, perché può essere pure Chaplin, Dante, Baricco, Rondi, Balagueró stesso o la seconda venuta di Cristo, e tanto non meriterebbe considerazione. Nessuno dovrebbe leggerla. Unica cosa ammirevole è che non ha fatto il commento e quindi non fa media.
Non mi sono mai lamentato dei voti a ***** di cane dei commenti degli utenti, ma del recensore...
Qui sopra doveva esserci scritto ***** con la c, lo dico perché ritengo che dovrebbero essere censurate provocazioni come questa invece che delle parolacce che sanno pure i bambini di 6 anni.
Perdonate lo sfogo.

10 risposte al commento
Ultima risposta 19/09/2012 13.44.36
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  29/07/2012 19:44:25
   8 / 10
Forse l'opera più matura di Balaguerò, grazie anche ad una squadra di attori affiatatissima: su tutti un grandissimo Luis Tosar che nel ruolo di Cesar si ritaglia di diritto un posto nei moderni villan di inizio secolo. Girato quasi esclusivamente in un appartamento di Barcellona, caratteristica comune a tutte le pellicole del regista catalano, Bed Time è un'opera imperdibile, tragica, che ricorda molto da vicino, nello stile e nell'interpretazione, certi film orientali.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  29/07/2012 19:29:09
   7½ / 10
Oh, ci hanno provato in tutti i modi eh?
Prima con quel titolo internazionale che va a sostituire un altro comunque internazionale (almeno per noi), un titolo che con un banalissimo gioco di parole prova a portarci dove vogliono loro.
Poi con quella locandina in cui c'è quella mano che fa tanto baubau, mano tra l'altro leggermente modificata all'uopo. In realtà è la semplice mano di un normalissimo (almeno al'apparenza) portiere d'albergo, no, tanto per capirci.
Poi il trailer dove tutto, dalle musiche, alle scritte in sovrimpressione, alle scene scelte ad hoc (tutte, ma proprio tutte quelle che potevano) vuole portare ad una sola cosa.
Quale?
Titolo, locandina, trailer. Bed Time è un horror.
Manco pe la fava.
Bad Time è un dramma, il dramma di un uomo che fatica da matti a portare avanti la propria esistenza..
E' vero, il film thrilla che è un piacere ma la base è fortemente drammatica.
Ed è proprio lì che rischia di affondare però, vedremo perchè.
Cesar è depresso, un infelice cronico che odia vedere persone sorridenti e felici intorno a sè (questo è l'anti Saw in poche parole).
Cesar fa il portiere d'albergo. Prende di mira un'inquilina (me ********! complimenti alla madre per la figlia).
Ogni notte gli si piazza sotto il letto, la narcotizza e attua il suo progetto. Progetto tutt'altro che a breve termine...
Balaguero, consapevolmente o no, completa la sua trilogia del condominio (con Para entrar a vivir e Rec) dimostrandosi un maestro nell'uso degli spazi e nella gestione degli attori, ancora una volta nettamente sopra la media. Luis Tosar, l'indimenticabile Malamadre dell'ottimo Cella 211 questa volta recita per sottrazione, nascondendo dietro la normalissima faccia di un portiere d'albergo un'animo più che tormentato e, indubbiamente, malato.
La sceneggiatura è gestita in maniera perfetta, con un climax ascendente leggerissimo, lieve, controllato.
Alla fine quelli di Cesar sono semplici dispetti, azioni che in altri contesti potrebbero persino risultare ridicoli. E' qui il miracolo di Balaguerò, costruire un thriller abbastanza serrato con elementi che, fino al finale, con il thriller c'entrano veramente poco. Ma l'atmosfera è perfetta, la curiosità dello spettatore tenuta sempre vivissima e alcune sequenze sono veramente notevoli. La caratterizzazione del personaggio principale è perfetta, riusciamo forse a capirne perfettamente le motivazioni anche se è quasi impossibile provare una qualsivoglia empatia con lui (tranne forse nella scena in cui vaga per casa con la paura di essere scoperto dagli amanti, lì avviene una specie di magia, Cesar diventa quasi vittima e lo spettatore è portato a immedesimarsi in lui).
Per non farci dimenticare che è pur sempre il regista di Rec, Balguerò sforna poi una sequenza splatter davvero coi contro***** sia visivamente che emotivamente.
Però. però, però...
A me pare che il tentativo di dare profondità al tutto sia un pò maldestro, come voler fare una grossa buca con una paletta da spiaggia.
Resta difficile capire perchè una persona che non sopporta la felicità altrui si concentri per due mesi su una sola vittima. Chissà quanta altra felicità lo circonda tutti i giorni.
E la felicità è avere un sorriso stampato in faccia la mattina?
E l'infelicità è avere la pelle arrossata o gli scarafaggi in casa?
Se questa è l'intentio autoris siamo davvero fuori strada, se è soltanto la visione di Cesar è un altro discorso.
La felicità è un concetto molto più alto.
E l'infelicità ancora di più.
Anche se quel bimbo alla fine forse salva tutta la baracca, il progetto di infelicità di Balaguerò-Cesar trova un suo perchè.
Ma un figlio è sempre un figlio.
E' sempre felicità.
O così dovrebbe essere.

Invia una mail all'autore del commento alessiofarrell  @  29/07/2012 17:34:23
   7½ / 10
Film riuscito. Originale.
Era tanto che non vedevo un film che fosse in grado di scatenare in me emozioni così forti.

Pecca però di troppe "coincidenze" e di "stupidità dei personaggi" che proprio non riesco a sopportare.
Alcuni personaggi avrei preferito fossero approfonditi meglio.

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eletar  @  28/07/2012 22:56:23
   6½ / 10
Thriller che lo definirei piu d'autore che altro.. Ció che affascina del personaggio principale é la sua apparente normalitá, vicinanza. Un perturbato della porta accanto, credibilissimo. Capace di pensare le cose piú terribili, ma incapace, molto spesso, di portarle a termine con azioni. Un personaggio incapace di usare la violenza, ma capacissimo di fare male, molto male a chi lo circonda. .. si l'idea e la trama nn erano affatto male, ma in alcuni punti a parer mio pecca e nn c'è la giusta tensione....pero una visione,anche se nn al cinema, la merita

Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  28/07/2012 02:59:14
   7 / 10
A differenza del recensore trovo il film particolarmente riuscito!
Bravo il protagonista e originale l'idea di rendere il maniaco l'eroe"del film...

Trama:

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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  27/07/2012 17:50:43
   8 / 10
Molti hanno definito questo un thriller, ma io non sono d'accordo. Mientras Duermes per me è un horror proprio perchè parla di un orrore subdolo, sociale. Del resto anche l'estetica di questo film richiama le opere precedenti del regista: l'ambientazione condominiale, che permette alle individualità un'interazione intima ma al tempo stesso superficiale; la componente iperrealista, che porta a concepire eventi incredibili come perfettamente credibili; il sadismo e la violenza e, per ultima, una certa dose di emoglobina (anche se in questo caso limitata ad un'unico momento).
Un film sull'uomo nero che prende forma e non è altro che l'ombra di un uomo qualunque, Cesar, il protagonista, l'uomo più infelice del mondo.

Dopo aver provato la camera a spalla, Balaguerò torna ad uno stile di regia classico senza però rinunciare ad uno stile che fa dell'immedesimazione il suo punto di forza. Il nostro, che con il franchising (REC) avrebbe potuto vivere di rendita, fa una mossa scomoda ed esce con questo film, che è difficile da girare ma anche da digerire. Ci vuole coraggio, ci vuole talento, ci vuole occhio. Il risultato è un film che lo rilancia alla faccia di chi lo riteneva perduto.

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  13/07/2012 12:38:29
   8 / 10
Intanto che guardo con totale distacco il commento del recensore(della serie"allora tutti possiamo fare i recensori ufficiali")..mi sento di dare un voto positivo a questo thriller ansiogeno e coinvolgente,che ha dalla sua parte un Luis Tosar ancora sfruttato brillantemente come protagonista magnetico che in Bed Time e' tutto quello che Malamadre di Cella 211 non e':in sostanza un perdente nato.
Si prova pena per lui mentre compie cose che una persona con un normale codice morale e principi fissati in testa non potra' mai compiere.
Il portiere di un condominio probabilmente vicino a quello di REC dello stesso regista non vuole far altro che interessarsi completamente alle faccende degli altri,un buon impiccione che e' insignificante se preso come individuo a se,ma se inizia a mettersi all'opera per recare danno agli altri,diventa un mandante del Diavolo,l'accumulo di tutte quelle caratteristiche che non vorremmo mai notare che ne so in un nostro amico piu' caro o in una persona a noi speciale.
Non riconoscendo piu' la sua identita',si diverte ad essere uno spirito vagante nel palazzo,infiltrandosi dovunque e spiando la vita degli altri.

La vittima di turno,una solare Marta Etura,avra' pane per i suoi denti,affrontera' non un uomo,ma l'incarnazione di quello che lei ha cercato in tutta la sua vita di non essere.Una"battaglia"che aumenta d'intensita' verso la seconda parte,facendo rimanere di stucco lo spettatore in molti casi.

La regia maledettamente concisa del caro Balaguero dei miei horror Fragile e REC,fa in modo di trasportarci nel mondo di Cesar ed esplorare insieme a lui la tragicita' del suo personaggio e la sua quotidianita' allarmante e,se per lui normalissima,per noi e' un qualcosa di off limits,quasi da staccare gli occhi dallo schermo perche' non si puo' sopportare.

Insomma un thriller fatto a regola d'arte che gioca con noi spettatore,con le nostre ansie e la nostra paura di arrivare al livello di solitudine di Cesar.
Promosso in pieno

Keyser Söze  @  12/07/2012 09:24:57
   9 / 10
Voto Visitatori: 7,63

Voto Recensore: 1,00

Evidentemente c'è qualcosa che non quadra...

9 risposte al commento
Ultima risposta 26/08/2012 15.55.37
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  11/07/2012 11:10:25
   7½ / 10
Sarebbe consigliabile non leggere nulla riguardo questa pellicola,ma godersela seguendo la costruzione ordita per l'occasione.I primi minuti sono infatti ricchi di sapienti depistaggi e pongono quesiti a raffica nei confronti di Cesar,portiere di un elegante palazzo ma anche uomo straziato da un'oscurità che lo divora spingendolo a una continua ricerca di vite da distruggere.
Balaguerò conferma tutta la sua classe,gira in interni e definisce un villain una volta tanto con motivazioni per nulla campate in aria.La sua dissolutezza è tangibile,dietro gentilezza e sorrisi professionali Luis Tosar lascia trapelare un forte senso di inquietudine.Sicuramente influisce in positivo la scelta dell'attore protagonista che pur senza pizzetto e tatuaggi sfoderati in "Cella 211" riesce ad inquietare con il suo sguardo grondante spietatezza.
Il punto di vista scelto è quello del malvagio,il regista subdolo quanto il suo protagonista stimola empatia tra spettatore e degenerazione mentale riuscendo spesso nell'intento.Si resta quasi shockati nell'accorgersi di tifare per Cesar soprattutto nella sequenza più riuscita del film,quando come un topo in trappola il folle resterà chiuso nell'appartamento della vittima senza apparente via di fuga.
C'è qualche inevitabile forzatura,però "Mientras Duermes" è costruito su tempistiche perfette,su rapporti causa/effetto che si incastrano con efficacia e soprattutto offre una definizione precisa di un male spesso sotterraneo,all'inizio quasi mai sbandierato che riesce ugualmente ad emergere con veemenza anche nei momenti "minori".Vedere Cesar infierire verbalmente sull'anziana Veronica o addolorare la propria madre inferma con parole che ne confermano le devianze è incisivo quanto vederlo operare nella messa in atto del suo progetto.
Sembra ci sia un'esortazione a voler far esplodere quell'invidia che bene o male ognuno di noi almeno una volta nella vita ha provato,Balaguerò riesce benissimo a farci sentire "sporchi" mentre la destrezza manipolatoria di Cesar eccelle nell'indirizzare i fatti a suo favore e raggiungere uno scopo che pur macchinoso chiude il cerchio in modo non banale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  07/07/2012 11:42:42
   7 / 10
Il buio dell'anima di Cesar deve annullare a tutti i costi la solarità del carattere di Clara, toglierle quel sorriso di ***** dal volto. E' una guerra dichiarata da vincere a tutti costi per raggiugere quell'insano senso di felicità derivato proprio dal non riuscire ad assaporarla, quasi a respingerla in maniera patologica. Il film di Balaguero tratta di questi due opposti che vivono fisicamente in due luoghi tra loro opposti: la luminosità dell'appartamento di Clara e lo scantinato oscuro, il dormitorio di Cesar.
Perfetto direi il protagonista. Tosar dimostra, sia pure in maniera totalmente opposta all'animalesco Malamadre di Cella 211, di avere un carisma fuori dal comune e vale la pena vedere questo film solo per la sua presenza.
Pur possedendo ottime sequenze (l'intrusioni di Cesar nell'appartamento di Clara, i suoi deliri al capezzale della madre morente)e con un intreccio piuttosto intrigante, la sceneggiatura ha fin troppe forzature al suo interno. Ciò non toglie che sia un film interessante pur con i suoi bei difetti.

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  06/07/2012 20:57:23
   7½ / 10
Ancora una perla dal maestro dell'horror condominiale (e non solo), da vedere!

BlueBlaster  @  05/07/2012 15:07:44
   7 / 10
Thriller piuttosto particolare e di ottima fattura...si riesce ad immedesimarsi nella figura del portiere grazie anche alla bravura dell'attore protagonista!
Dalla Spagna continua ad arrivare ottimo cinema thriller/horror

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  03/07/2012 21:26:48
   8 / 10
Noi amiamo il male, ammettiamolo.

La forza della storia è il punto di vista scelto da Balaguerò. Noi siamo il protagonista: Cesar.
Andiamo dove va lui, vediamo ciò che vede. Un "Piccolo Fratello" che controlla, altera e rovina la vita di coloro che hanno la sfortuna di trovarsi nel suo mirino.
Il titolo (spagnolo) rimanda e ricorda REC, infatti "mientras usted duerme" era il nome della trasmissione notturna di REC.
Gli spagnoli sono forti, anche nei film.

lloydalchemy  @  23/06/2012 02:05:40
   8 / 10
questo thriller e veramente fatto bene le ambientazioni a noi care viste in REC le ritroviamo qui in questa pellicola (per via dei condomini).
Vedremo le azioni di un portinaio che finito il suo lavoro diventa il perseguitore silenzioso della vittima in questione cercando di toglierli la felicità che lui non ha mai ottenuto, riuscendo a tenere alta la tensione e fargli fare un ottimo lavoro agli attori.
Consigliato freddamente (visto il caldo...)

speXia  @  20/06/2012 14:52:18
   8 / 10
Abbandonate le atmosfere oscure e spettrali dell'ospedale di Fragile e gli zombie/posseduti splatterosi di [REC], Jaume Balagueró si mette all'opera con un thriller psicologico dalle a lui tanto care ambientazioni condominiali. Il risultato è originale, sorprendente, un filmazzo con quattro cogliòni grossi così.
Ma "andiamo con ordine" [cit. Thx Hitman].

Il punto di forza di Mientras Duermes (titolo italiano: Bed Time) è senz'ombra il "villain", César, a cui dona il volto un eccellente Luis Tosar. Sicuramente il personaggio del cattivo depresso e iperparanoico è già stato abusato tantissimo nel cinema horror, idem per la tematica della solitudine e per argomenti come il rapporto perverso tra lui e il personaggio buono.
Ma César è diverso, César non è un vero e proprio antagonista, bensì il protagonista, ovvero un antieroe che talvolta si sente persino una vittima. Narrando le vicende dal punto di vista di César, la sua personalità perversa e contorta ti prende e ti fa entrare nel personaggio, e così all'improvviso ti ritrovi, nonostante alcune terribili cattiverie, a tifare per lui e stare dalla sua parte, attratto dalle sue pianificazioni malefiche. E' un personaggio in cui ci si identifica anche per il suo realismo, perchè è molto vicino allo spettatore: chiunque, nella vita, si è sentito almeno una volta frustrato, invidioso del benessere di qualcuno o di qualcosa che questo qualcuno ha ma che noi non abbiamo. E in questo caso, ad essere frustrato è il nostro César, una persona triste, tristissima, con una vita orribile (depressione, monotonia, solitudine, una madre malata che magari neanche l'ha mai voluto) che ci fa vivere a noi per un ora e 42 minuti.

Mientras Duermes diventa così l'inferno della quotidianeità, un thriller opprimente in cui ogni giorno incombono minacce nascoste ai nostri occhi, ma reali e palpabili. Ovviamente, bellissima la fotografia e ottimi gli attori.
E grazie alla sceneggiatura dell'italiano Alberto Martini, il film ha un ritmo mai noioso, con scene strapiene di suspence e tensione (tutta la sequenza in cui César si infiltra in casa di Clara è da attacco cardiaco) e il finale, ma un finale...
Mamma mia che finale, crudele, bastàrdo, malato e perverso, entra nell'olimpo degli epiloghi più epici del cinema thriller/horror, insieme al suo "organizzatore", César, uno dei villain più interessanti di sempre.

L'unico, piccolo difetto? La ripetitività. Però, trattandosi di una storia dall'atmosfera così quotidiana, in cui ogni giorno si sussegue con tremenda monotonia, può anche starci.

In ogni caso, Balagueró fa di nuovo centro e realizza un thriller al cardiopalma coi controcàzzi.

E adesso non ci rimane che attendere il suo [REC] - Apocalypse.

3 risposte al commento
Ultima risposta 20/06/2012 20.12.31
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pinhead88  @  12/06/2012 20:12:05
   7½ / 10
"Ti piacerebbe vero?, ti piacerebbe sbarazzarti di questo sgorbio che hai partorito? ma ancora no mamma, ancora non è il momento. Prima devo levargli quel sorriso di mèrda dalla faccia".

Il mio regista horror preferito questa volta abbandona la componente sovrannaturale per dedicarsi ad un thriller serratissimo e alquanto originale, come aveva fatto per il film tv 'Para entrar a vivir'.
Il famoso condominio, con i suoi segreti e i suoi personaggi grigi e ambigui è sempre il teatro degli orrori preferito per il regista iberico.
Se con 'Rec' si era entrati in un appartamento rappresentato come l'inferno dantesco al contrario, qui ci troviamo in un altro condominio di Barcellona con altri macabri e oscuri segreti.

Luis Tosar che già aveva spaccato lo schermo in 'Cella 211' con il personaggio di Malamadre, qui riflette proprio tutta la negatività di un individuo viscido, represso, repellente e subdolo, paragonabile ad un qualsiasi scarafaggio del palazzo.
Nessun prototipo da serial killer fashion con il proprio modus operandi, ma solo il ritratto di una solitudine rappresentato da una persona all'apparenza normale, di quelle che si vedono tutti i giorni. In questo caso un triste portiere di un palazzone squallido e malridotto che trae piacere soltanto nel veder soffrire le persone attorno a lui, dunque il suo unico scopo per riuscire ad essere finalmente felice sarà rovinare la vita degli altri e vederli soffrire.

Il film offre momenti di tensione di altissimo livello, ma ha anche un po' di difettucci per quanto riguara lo script firmato da Alberto Marini.
Si bada più alla forma che al contenuto, ma niente di così deleterio.
Finale cattivello.

alexhorror  @  06/06/2012 23:57:33
   6½ / 10
Dopo gli sconfinamenti nel soprannaturale iniziati con "Darkness", proseguiti con "Fragile" e culminati nei "Rec" codiretti con Paco Plaza, Jaume Balaguerò torna a cimentarsi con l'orrore psicologico che aveva caratterizzato il suo esordio ai tempi di "Nameless". E' un flash-forward iniziale, che si rivelerà spiazzante, ad introdurre il protagonista della storia, un custode di stabile solitario che riempie i propri vuoti affettivi in maniera singolare: attratto da una giovane e solare inquilina, si introduce ogni notte nel suo appartamento e dorme accanto a lei dopo averla narcotizzata nel sonno. Uno spunto bizzarro e semplice al tempo stesso, che Balaguerò arricchisce strada facendo di nuove svolte, nei limiti consentiti dagli spazi angusti in cui la trama si sviluppa: ed il film finisce per valere non tanto per una sceneggiatura che richiede troppe sospensioni dell' incredulità per risultare ferrea (magari esistesse nella realtà un condominio dove nessuno o quasi pare curarsi dei rumori provenienti dagli altrui appartamenti!), quanto piuttosto per la bravura del cast e per la consistenza dello stile narrativo; non si guarda, in questo caso, allo sfondo tecnologico e roboante tipico di tanti thrilling moderni, quanto a quello atmosferico e pacato di passati modelli più o meno noti, con tanta suspense alla vecchia maniera ed una sola concessione al gore , isolata ma disturbante al punto giusto. Si astengano gli appassionati di "Saw" e affini, mentre chi ha amato i migliori film di Pete Walker (su tutti "La casa del peccato mortale", da cui sembra provenire il finale cinico e beffardo) non rimarrà deluso.

Invia una mail all'autore del commento Aletheprince  @  04/05/2012 23:59:12
   8 / 10
E' agghiacciante come il film riesca a trasformare l'aberrante disegno di una mente deviata in un incedere quotidiano di sequenze tanto monotone, stereotipate, quasi ininfluenti nel loro lento incedere, quanto devastanti se viste dal lato dell'umana perversione.
Il regista costruisce una pellicola dove lo spettatore si immedesima, partecipe e quasi compiaciuto, nei panni della mente malata, dove pare rientrare nell'ordinaria quotidianità quello che, invece, nulll'altro è che un progetto di sadica e machiavellica deviazione mentale.
Consigliatissimo

Febrisio  @  22/04/2012 12:34:11
   8 / 10
Un paio di scene tendono a rallentare il ritmo, a volte allugando di parecchio la scena, motliplicando all'estremo l'angoscia e tensione. Un Balaguerò più maturo che riesce ad imprimere tutto questo con semplicità, probabilmente attingendo parecchio dalle esperienze più cupe di Darkness, e Nameless. Mientras Duermes tratta contrariamente la quotidianità, la luce del giorno, una realtà che diviene motivo di infelicità nel protagonista, e calata la notte, mentre si dorme, si trasforma in una conquista di soddisfazione. Un abbinamento che si dichiara alquanto più angosciante, e probabilmente anche molto più sadico, rispetto ad altri film violentemente più espliciti. Da qui l'eleganza di Mientras duermes, una finezza che lascia lo spettatore testimone della falsità, e lo lascia guardarsi attorno in un clima d'insicurezza.
Ottimo film.

James_Ford89  @  09/04/2012 04:13:48
   8½ / 10
Balaguerò ancora a segno.
Stavolta con "Mientras Duermes".
Il film narra l'infelicità e la pazzia di tale César Manso, portiere dell'edificio, invaghito di una condomina con cui instaurerà un rapporto molto "particolare".
La recitazione è impeccabile, la fotografia è ottima e la tensione, nei momenti culminanti, ha dei picchi vertiginosi!
Personalmente, sono rimasto molto coinvolto durante la visione perchè il buon regista imprime allo spettatore un senso di quotidianeità ma al tempo stesso di totale smarrimento.
(Ancora una volta stupenda la scelta dell'attrice che interpreta la bambina, come in altri suoi film)
Film che merita tantissimo.
Consigliato

3 risposte al commento
Ultima risposta 23/08/2012 14.32.41
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