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Un manipolo di minatori, a causa di un crollo della cava di carbone a cui lavorano, resta intrappolato nelle profondità della terra. I soccorsi arriveranno non prima di tre giorni e l'ossigeno scarseggia. Il film è tratto da una storia vera. A onor del vero, ormai ogni horror si spaccia per essere una storia vera…ma in questo caso possiamo anche più o meno crederci, perché la cronaca ci ha riportato, nel corso degli anni, alcuni casi simili.
Col trascorrere del tempo, l'aria diviene sempre più viziata e densa di metano; quest'aria, mista alla sensazione di claustrofobia, di abbandono e terrore, comincia a fare danni tra i sopravvissuti: essi divengono preda di comportamenti dissennati frutto della paura, aggressività incontrollata e anche allucinazioni - allucinazioni peraltro di carattere zombesco, il che conferisce a questo thriller drammatico i crismi dell'horror. Il tutto viene accresciuto dalla leggenda di quanto accaduto nella prima fase di scavi, circa settant'anni prima, dove, secondo quanto dice appunto la leggenda, alcuni minatori rimasero intrappolato nelle profondità, finendo con l'impazzire e con l'uccidersi a vicenda…
Il film intrattiene bene per tutta la sua durata. Il grosso problema, però, è che, soprattutto nella seconda parte, non si capisce bene dove voglia andare a parare, tutto si mischia senza soluzione di continuità (allucinazioni, aggressioni, deliri, apparizioni strane). Una gran confusione insomma, che tuttavia sembra condurre ad una spiegazione di grande semplicità.
Horror che di positivo ha solo una buona atmosfera claustrofobica ed una recitazione discreta,per il resto non mi è piaciuto molto,la trama è abbastanza confusa e sinceramente non mi ha coinvolto particolarmente,anche la regia non è un granché. Una visione gli si può anche concedere,non annoia mai.
Per gran parte sono d'accordo con il commento che mi precede. Sceneggiatura tutto sommata interessante, ma con buchi abbastanza evidenti che non fanno altro che confondere lo spettatore. Apprezzabile la claustrofobica location così come anche il ritmo sempre ben sostenuto, ma nel complesso poteva essere fatto meglio.
primo commento..e forse ultimo visto che questo film è apparso e scomparso dai cinema italiani nello spazio di pochi giorni. del resto non è un granché. dovrebbe essere basato su una storia vera e cioè un incidente in una miniera di carbone in cui solo una ragazza si salva. Non si capisce bene dove si vuole andare a parare se nel campo degli spiriti di vecchi minatori rimasti intrappolati negli anni '20 del secolo scorso o in quello, ben più solido, dell'anidride carbonica in carenza di ossigeno che causa diminuzione dell'ossigeno nel cervello e deliri omicidi, cosa frequente tra quei minatori intrappolati in profondità per lungo tempo. fatto stà che tutto si gioca su miraggi che appaiono e scompaiono negli occhi di quella che sarà l'unica superstite, scie di sangue, corpi sbudellati non si capisce da chi, un ferito che scompare, riappare e poi muore. parecchi buchi di regia, una recitazione decente ma comunque più da documentario che da film e alla fine un briciolo, ma proprio un briciolo, di suspence dovuta alle atmosfere ovviamente buie e claustrofobiche. Un film decente ma che non colpisce e che si lascia dimenticare in fretta.