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Il mio voto è esattamente 9.97 qui approssimato a 10
Il mio metro di giudizio, nel valutare i film, sono le emozioni e le emozioni che questo film dà sono straordinariamente intense e viscerali.
Le persone che si apprestano a vedere il film, sappiano che viene "visto" dagli occhi di una telecamera, tenuta in mano da uno dei protagonisti. Questa scelta da parte del regista nasce dal preciso obiettivo di permettere agli spettatori di immedesimarsi completamente nei protagonisti.
Inizialmente dà fastidio seguire tutto da quella telecamera, ed è necessario scegliere di immedersimarsi con i protagonisti, per riuscirea conviverci. Per questo il film ad alcuni non è piaciuto per niente, e ad altri moltissimo.
Chi si fa portare dalla telecamera per immedesimarsi, proverà emozioni grandissime. Chi invece rigetterà questo espediente, non potrà fare a meno che considerare il film di serie B.
Il film invece è di serie A, e il regista è un genio. Il perchè sia un genio, lo scrivo sotto come spoiler, in quanto rivela la trama.
Lo scopo del regista è stato quello di realizzare un film che potesse creare nello spettatore gli effetti di un vero e proprio incubo angosciante. Non parlo di incubo in senso figurato e metaforico, ma parlo proprio di un vero incubo onirico: di quelli che si hanno la notte quando si dorme. E per riuscirci ha messo in campo una serie di espedienti geniali, che ora espongo.
Innanzitutto la scelta della telecamera in movimento, per fare immedesimare lo spettatore con la storia, dandogli l'impressione di essere parte del dramma. E badate bene, per riuscire a rendere un film con questo espediente, è necessario una grandissima maestria, perchè si deve decidere come realizzare ogni singola inquadratura, ogni movimento e passaggio di scena, al millimetro. Si deve poi fare comprendere allo spettatore cosa accade, essendo costretti a riprese limitate dal raggio visivo di una sola persona.
Poi la scelta di non far capire niente di quello che accadeva, nella parte iniziale del film. Questo serve per annullare il lato razionale dello spettatore, e renderlo così più "fragile" ed esposto agli eventi.
Poi la scelta del mostro che rade al suolo la citta. Espediente per mettere in campo la paura più primordiale: quella legata alla sopravvivenza. E come sanno coloro che fanno spesso degli incubi: quelli peggiori sono quelli nei quali si lotta costantemente per sopravvivere.
Poi la scelta del tipo di mostro: un aspetto obbrobriooso e titanico, ma non ben definito, un lamento orribile e spaventoso, un modo di muoversi scomposto, ma imprevedibile. Espedienti studiati al dettaglio, per concretizzare proprio nel mostro del film, la figura dei mostri che si hanno negli incubi. Non so se siete esperti di incubi infestati da mostri, ma in quel tipo di incubi, l'orrore che esercita il mostro è tale che chi sogna non riesce mai a definire esattamente il mostro, che pur devastante e gigantesco nella sua agghiante presenza, risulta perciò totalmente sfuggente.
Poi il viaggio assurdo alla ricerca della ragazza da salvare. E come sappiamo gli incubi si sviluppano in maniera assurda.
Poi la scelta di far morire uno a uno i protagonisti (alla fine si salva solo la ragazza di colore) d aquelli meno importanti fino ai due più importanti. Esattamente come quello che accade negli incubi in cui la morte si avvicina sempre più. E in questo senso la morte degli ultimi due, doveva dare allo spettatore l'idea di morire egli stesso.
Infine la scelta di far finire il film senza spiegazioni. Chiaramente è ciò che accade ad un incubo quando finisce: non c'è uno che nce ne dia spiegazioni. Siamo solo felici che non fosse vero.
Ci sono tantissimi altri aspetti studiati al dettaglio, ma i più importanti dovrei averli detti tutti. Il regista è un vero genio, e io lo ringrazio sinceramente per questo splendido regalo che mi ha fatto.