Il magistrato Traini non condivide i metodi del commissario Bonavia: questi sostiene che contro la mafia la legge non basta e bisogna affrontarla al di fuori della legalità. Bonavia uccide volontariamente un capo mafioso e viene a sua volta eliminato una volta rinchiuso in carcere assieme a un testimone importante. Traini prosegue le indagini ma capisce subito che con le sole armi della legge non riuscirà a stroncare Cosa Nostra.
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