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Si inserisce nel ciclo di gialli- sexy realizzati da Lenzi in epoca pre-argentiana, è un lavoro ben confezionato e dall'atmosfera curatissima,elegante e sinuoso con un ottima fotografia ed un cast di un certo livello ( nel quale ovviamente spicca la ex diva hollywoodiana Carroll Baker). Peccato che a livello di storia e sceneggiatura sia veramente poca cosa,trovando nella svolta lesbo l'unico motivo di interesse. Prima parte della pellicola descrittiva dell'ambiente borghese nel quale si ambienta la vicenda,parte centrale parecchio intricata ( e se si vuole anche intrigante,visto che non rende semplice l'individuazione dei colpevoli),finale invece non all'altezza delle aspettative. Nel complesso sufficiente e degno di una visione da parte dell'amante del genere,bisogna però ammettere che c'è decisamente di meglio sul solito genere ( anche dello stesso Lenzi).
Ennesimo, fiacco giallo a velate tinte erotiche del prolifico Lenzi, qui ancora impegnato a dirigere la bella Carroll Baker. Dopo un gioco di specchi continuo e anche un pò noioso si arriva ad un finale dove gli eventi si accavallano senza troppa verosimiglianza. La Blanc e la già citata Baker fanno girare la testa a Trintignant che, visto il basso livello della pellicola, è però già spaesato di suo.
Il secondo giallo di Umberto Lenzi, prima che Argento influenzasse le "Sette orchidee macchiate di rosso" e i "Gatti rossi in un labirinto di vetro", sembra più un film noir che un film standard del genere. Parlando dello stesso film, abbiamo anche la canzone di J. Vincent Edward "Why". E mentre parliamo di influenze, questo film sente decisamente tutti i tipi de I diabolici (1955), anche la locandina lo ricorda vagamente. Jean (Jean-Louis Trintignant) è un ricco industriale che è venuto in aiuto di Nicole (Carroll Baker), una donna meravigliosa legata a Klaus (Horst Frank). Certo, Jean è sposato, ma questo non gli impedisce di innamorarsi di lei, anche quando scopre che è stata pagata per ucciderlo. Naturalmente, sua moglie Danielle (Erika Blanc) è coinvolta in questo, ma Nicole è più intelligente di quanto sembri. Beryl Cunningham ("Le salamandre") è anche qui una ballerina spogliarellista e anche Helga Liné ("Nightmare Castle") è a portata di mano. Questo film è stato prodotto da Sergio Martino e ha una sceneggiatura di Ernesto Gastaldi, lo scrittore de "La frusta e il corpo", "The possessed","Il dolce corpo di Deborah" e "Tutti i colori del buio". Degni di nota anche gli score di Riz Ortolani. Questo film ha delle stranezze interessanti ma avrebbe potuto essere migliore.
Thriller poco coinvolgente di Lenzi che dirige un film particolare. Praticamente 60 minuti di nulla assoluto, dove anche la caratterizzazione dei personaggi avviene in modo non cosi buono, inoltre alcune scene sono davvero inverosimili, al punto di dar fastidio a chi guarda il film,
come ad esempio la reazione di Jean quando Nicole gli racconta del piano per ucciderlo
. Gli ultimi 25 minuti invece hanno un ritmo molto elevato dove avviene tutto il film in pratica. Troppo poco coinvolgente e soprattutto tutto molto telefonato e poco intrigante. Un film tranquillamente evitabile viste le ottime pellicole dell'epoca da recuperare.
Un thriller dalla trama elaborata e complessa, ma a livello personale non l'ho trovato affatto intrigante, forse perchè avevo intuito la soluzione dell'intreccio. Il tema della coppia diabolica è certamente sviluppato meglio nel successivo Orgasmo, più efficace anche nel comparto attori.
Thriller erotico in salsa pop, finto e inutilmente contorto nella seconda parte, ma che si lascia seguire con curiosità per capire dove la sceneggiatura voglia andare a parare. Non evita la noia, il fascino dei due protagonisti e l'arzigogolata regia dell'esperto Lenzi impediscono il colpo di sonno. Forse il giallo meno celebre fra quelli, numerosi, che la Baker interpretò in Italia. Vale un occhiata.
Discreto thriller di Lenzi (tra i primi veri esempi di thriller semierotico), preceduto da Orgasmo, e a cui seguirà il buonissimo Paranoia, sempre con la Baker.
Trama a dir poco intricatissima, ma comunque i passaggi base più o meno si seguono.
Non privo di ingenuità sia a livello tecnico che a livello contenutistico (tipo il finale assai improbabile con polizia a bordo, o certe inquadrature trashose in primissimo piano stile Simpsons), ma ad ogni modo un film interessante ed avvincente.
Lenzi farà comunque di meglio, almeno coi thriller.
In produzione esecutiva spicca il nome di Sergio Martino, altro grande esponente di buoni thriller, erotici e non.