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Un interessante parabola sul fenomeno della curiosità. C'è stata una chiara scelta registica: la vicenda è stata volutamente affrontata in chiave thriller, con toni decisamente cupi ed assenza assoluta di dialoghi, per rendere più avvincente lo svolgersi degli eventi e cattura l'attenzione dello spettatore. Se Peehl avesse optato per l'esposizione un po' più analitica e compressa del concetto della curiosità sarebbe uscito un piccolo gioiello. Ne è comunque uscito fuori un buon prodotto. Curioso vedere la primissima comparsa sul "grande schermo" di Cheyenne Jackson, che poi avrebbe recitato nel ben più famoso United 93. Qua in un ruolo neanche così difficile si dimostra un po' impacciato, ma tutto sommato convince.
P.S. Per lo staff, io lo definirei più un thriller che un film drammatico