dead man's shoes (2004)

Meadows...il primo film che vedo...un anno prima un certo Rob Zombie aveva conferito a spaventose e disturbanti scene di violenza una veste se non proprio gioiosa, almeno distesa, digeribile...questo per dire che ho visto in Dead Man's Shoes una simile tecnica, anche se la violenza in questo caso è solamente accennata...nessuna disputa, solo una considerazione a fior di pelle...ma vedere questa cosa inserita in tale contesto, aggiungerei, magistralmente da Shane, ha dato il risultato sperato, la formula giusta per "fiabizzare" drammi ben più "reali", per lo meno sentiti, un sentire di sicuro più impegnativo, concedetemelo, ma rimango sempre uno zombetto fedelissimo alla linea...infatti chi vede i film dell'ex White Zombie è già assuefatto ad angherie di quel genere, tando da non bisognare (o, forse, neanche volere) gentili accorgimenti da parte di chi sta dietro la macchina da presa...Dead Man's Shoes fa male davvero, colpisce dritto alla bocca dello stomaco, e lo fa nei minuti finali, quando meno te lo aspetteresti, nella mia testa già vedevo-pregustavo il finale...fa male quando Richard ammette di essere stato il primo a vergognarsi del fratello...ma, che *****, è pur sempre il fratello...e poi quella cordaccia, che da senso al titolo, prima, in fondo, si stava giocando, no? colpa del regista, che ci racconta questa storia come se fosse una comedy horror...mi è venuto in mente Un Lupo Mannaro Americano a Londra, quei paesaggi verdi...bellissimi...ecco, rimaniamo con questa immagine...