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Un De Palma minore e confusionario. Mescolanza di thriller psicologico, derivativo, a tratti sconclusionato, volutamente ingarbugliato forse per mascherare una storia debole. Il regista di Newark prova con la sua solita grande padronanza tecnica a salvarsi nel finale ma non ci riesce.
Come film è certamente derivativo, da Hitchcock a Powell in giù, fino ad arrivare allo stesso De Palma. Ha il pregio però di partire a razzo e di saper trascinare lo spettatore nelle inquietanti turbe psichiche del suo protagonista, almeno per buona parte della storia. Ed in questo senso non poteva esserci un interprete migliore di Lithgow. Non tra i migliori lavori del regista, tuttavia abbastanza interessante da meritare una visione.
Non tra i più riusciti di De Palma, ma strappa la sufficienza per via di alcune sequenze e virtuosismi tecnici di spessore. Ci sono diverse forzature e la tensione latita, però il film si segue bene.
Dopo aver venduto, nelle vesti di un buon antiquario, elementi talmente destrutturati da risultare banali o architetture filmiche pregne di nostalgia e buchi di sceneggiatura, e tuttavia aver trovato col tempo il modo di estrapolare l'essenza cinematografica voluta e farla propria, Brian De Palma continua a sviscerare un certo tipo di thriller senza probabilmente rendersi conto della inutile e maniacale ripetitività delle pellicole proposte. Tale saturazione ha condotto facilmente RAISING CAIN ad assomigliare ad un b-movie, caratterizzato proprio da una inopportuna particolarizzazione, spesso fantasiosa e al contempo forzata, priva di analisi, avanguardia e contenuti, con circostanze già viste o prevedibili, tutto sotto una regia ammirevole.
Un De Palma al massimo della sua ironia e dissacrazione, una specie di black-comedy a sfondo thriller che non si prende mai sul serio. Tutto il film tralaltro è un tributo ad Hitchcock, non so quanto volente o nolente ma è pieno di sequenze ed elementi che ricordano il maestro del brivido.
La macchina che affonda nella palude credo parli da sola
Come sempre in De Palma ordinato tecnicamente con diverse sequenze interessanti e degli ottimi movimenti di macchina. Ottima interpretazione del protagonista in un personaggio forse anche troppo sopra le righe ma che si sposa bene con lo stile del film. Pochi momenti di noia e un ritmo altissimo abbinati ad una breve durata lo rendono uno dei film più leggeri di De Palma, anche uno dei suoi minori. Vedibile si, ma sicuramente non straordinario.
Bah, quando De Palma sconfina nel thriller..non è mai farina del suo sacco, e come da tradizione, la farina qui proviene da altri mulini molto più noti. Se non credete nel trademark, questa pellicola e' fuffa.
Sopravvalutato da certi, è stranamente un film che riguardo a critiche ha riscosso ciò che in effetti si merita: un film d'autore senza infamia e ne lode.
Grande Lithgow, momenti riusciti, finale inquietante, ma di certo non è il miglior De Palma; pare solamente un gran bel tv movie un pò confuso ed in parte irrisolto.
De Palma fa quello che sa fare: riprendere ancora Hitchcock fino allo sfinimento e rubare l'inquadratura con annesso colpo di scena finale a Tenebre di Dario Argento.
Ma non ci prendiamo in giro su. Se questo film provenisse dalla Germania o dalla Spagna avrebbe come media 4 !
Insomma, non è certo tra i più riusciti di De Palma. Sembra quasi che il regista si perda in un eccessivo citazionismo tra lunghissimi piani sequenza alla Welles e richiami a Hitchcock. La storia è carina anche se, grazie al titolo italiano, ipotizzabile sin dall'inizio. Non una schifezza ma nemmeno un capolavoro, trascurabile.
Veramente bello! Inizialmente ero un po' scettico, mi sembrava di esser capitato al solito filmucolo che tratta il genere della schizofrenia, e invece...Ancora una volta Brian de Palma riesce a colpirmi. Costruita davvero bene la storia, senza scadere nel banale, la frammentazione della personalità di uno psicologo infantile e del suo attacco alla vita di altre persone. Il fatto di aver voluto inserire direttamente in scena le stesse personalità, come altri personaggi è geniale, John Lithgow superlativo nella sua parte. E poi il modo di riprendere, i primi piani, il lento scendere sui personaggi, o sui piccoli dettagli, fenomenale ( molto in stile Hitchcock, il che da amante del regista non posso fare a meno di apprezzare ), in questo modo si riesce a dare piacevolmente la giusta dose di pathos, ad un bel thriller psicologico, arricchito da molte citazioni, e confezionato da un De Palma in ottima forma. Anche sulla colonna sonora, è giusto soffermarsi, stupendo l'inserimento di musiche per carillon come motivetto centrale; e anche questo strano legame con gli orologi secondo me è alquanto voluto, da notare che compaiono ripetutamente, per tutta la durata della storia, quindi mi viene lecito attribuirci un certo significato: e anche se a rigor di logica gli orologi rappresentano il tempo, in questo particolare caso, credo che rappresentino qualcos'altro. Gli orologi penso che stiano a rappresentare gli uomini, o per meglio dire, la loro psiche, la loro mente, intesa come meccanismo, ingranaggio ( siccome questo è un pensiero che ho sempre condiviso, ritrovarmelo in un film, mi manda al settimo cielo ) con questo De Palma vuole forse dire, che le persone hanno qualcosa in comune con gli orologi, ma la cosa più importante è che come loro anche noi tendiamo a guastarci, in quanto la nostra mente è un intricato meccanismo. Criticare poi la sceneggiatura di questo film dicendo che è confusionaria, e con parecchi buchi, per me non ha tanto senso, da solo adito a non aver compreso il significato di Raising Cain ( anche qui, ci sarebbe da soffermarsi sulla scelta di questo titolo ). Per me rimane una buona pellicola ingiustamente sottovalutata.
" Ti smonteremo fino all'ultimo ingranaggio...E scopriremo cos'è esattamente che ti fa fare: Tic Tac!" cit.
Un film carino, ma De Palma ha fatto certamente di meglio. Un thriller che definirei molto psicologico, che gioca molto sulla psiche del protagonista. Il film in se non è molto difficile da seguire, anzi risulta abbastanza semplice, solo che in alcuni tratti l'ho trovato molto noioso, e non riuscivo a capirci un tubo, poi finalmente riesce a prendere una strada diversa e si lascia guardare. Per quanto riguarda il resto: ottime le inquadrature in varie scene, con l'utilizzo di colori e luci che personalmente ho trovato azzecatissime, buono anche il sonoro, peccato invece per il fatto che non mi abbia colpito più di tanto e mi abbia quasi annoiato in buona parte di film. Il sei ci sta, ma non di più.
Buon film di De Palma. Ammiccando ai grandi capolavori del passato, il regista costruisce una buona storia, complessa e articolata. Un thriller psicologico di buon livello, con un Lithgow molto bravo. Alcune parti del film sono più riuscite di altre e, a mio avviso ci sono alcuni buchi nella sceneggiatura di De Palma. Ma nel complesso buono e forse un po' troppo dimenticato oscurato dai grandi capolavori del regista.
Pacchiano e delirante thriller del maestro De Palma, con qualche affascinante trovata visiva ma con una scenegiatura abbastanza pietosa. Gli appassionati di Hitchcock mangiano la foglia presto e Litghow protagonista può stupire ma resta inadeguato.
Bellissimo davvero. Interpreti azzeccati e super espressivi. Tutto, ma proprio tutto, rumori, sorprese, colori, vestiti...studiati. Come poteva essere diverso con De Palma?
Un film registicamente ben fatto e con un'ottima performance di John Lithgow (molto bravo nel vestire i diversi panni del suo protagonista)... Manca però di sale dall'inizio alla fine, le scene di tensione sono poco incisive e alcune scelte del regista non mi sono piaciute! E' un vero peccato per un maestro del cinema come Brian De Palma perchè dal suo talento ci si aspetta di più! Deludente!!
Altra pellicola di De Palma davvero troppo sottovalutata:Doppia Personalita e'un prodotto di stampo hitchcockiano,immerso in mille citazioni e rimandi,tra scene d'antologia(vedi il dialogo tra Carter,Josh,Margo e Caino)e suspance incontrollabile...ed e'propio la suspance unita a quell'alone di mistero e paura palpabile in ogni singola sequenza,a fare di questo prodotto un capitolo imperdibile nella filmografia del regista americano:primi piani,inquadrature ravvicinate e tocchi di classe degni del miglior repertorio depalmiano,piu'una colonna sonora da urlo e un John Lightow in stato di grazia....questo per me puo'bastare,Doppia Personalita'e'un gran film.
Buono però l'impatto visivo e la suggetsione creata dal racconto.
Spesso criticato per le zone oscure della sceneggiatura, ma forse l'atmosfera psichiatrica che anima il film, trasportando lo spettatore in zone non abitudinarie, non consentiva soluzioni certe agli enigmi formulati dal racconto, sarebbe stato come far precipitare improvvisamente nella banalità del quotidiano un clima di tensioni psichiche magistralmente costruite.
Meglio rimanere nel mistero, nelle pluriverità possibili che banalizzare tutto con pseudo soluzioni o comprensioni salde dei problemi psichici messi in campo.
purtroppo è arrivato il momento di dare un giudizio negativo (e molto) anche al maestro..ecco i motivi: 1)tantissime richiami a "vestito per uccidere", molto meglio di questo film 2)da De Palma ci si aspetta di +, visto i suoi capolavori 3)non coinvolge per niente 4)pessima alcune trovate (spoiler) Si salva solo una discreta interpretazione di Litghow
la moglie di Lithgow che resta chiusa in macchina mentre sprofonda in un lago, e non solo si salva ma riesce a raggiungere casa e a ferire il marito! senza dimenticarsi il protagonista con circa 5 personalità, se ne voleva mettere qualcun altra.....dimenticavo quella tipa che in coma si sveglia quando il marito si bacia con la moglie di Lithgow..e poi muore..mah
Forse un po' sottovalutato, ma personalmente lo giudico uno dei migliori di De Palma, con un John Lithgow nel miglior ruolo della sua carriera. Non siamo ai livelli di Omicidio a luci rosse, ma comunque eccellenti. Concordo con coloro che hanno detto che il titolo italiano sia poco appropriato (per non dire una ciofeca). Da riscoprire.
Tralasciando il titolo italiano che (come già detto) spoilerizza molto, il film non è altro che un thriller di Hitchcockiana memoria… La regia di De Palma è come sempre ad alti livelli, Lithgow è autore di una prova davvero ottima, la tensione è costante e sono presenti anche momenti di forte intensità (vedi scena finale, per quanto prevedibile, ma molto riuscita)… Appropriate le musiche di Pino Donaggio…
praticamente psycho,la scena della macchina , SPOILER,lui vestito donna,il film manca di tensione e nn solo ,ma il buon attore recita davvero benissimo.da vedere per i cultori di psycho
Carino ma poteva essere realizzato meglio. Il titolo in italiano non è per niente azzeccato: lo sdoppiamento di personalità lo si intuisce subito a causa del titolo.
Che il fratello non esista ed è una sua altra personalità è troppo evidente...bastava cambiare il titolo e magari fino a metà film uno non se ne sarebbe potuto accorgere.
ancora una volta de palma prende spunto dal caro Alfred e stavolta lo fa addirittura con "psyco"...ci è riuscito benissimo a me questo film è piaciuto tanto...piu di "vestito per uccidere" citato qui sotto...una tensione continua di tiene incollato allo schermo il tutto farcito da buone musiche tambureggianti e da una prova d'attore da oscar... secondo me la migliore interpretazione di Lithgow... mezzo capolavoro
I problemi mentali dovuti a multiple personalità secondo De Palma. John Lithgow superlativo e livello tecnico-qualitativo delle scene all'altezza. Da ricordare l'incubo della donna morta nell'incidente stradale. Ben girato. Discreto
Di sicuro non tra i migliori film del maestro. de Palma intende omaggiare Psicho,ma spesso finisce con l'auto omaggiarsi con delle sequenze che sembrano uscite direttamente da Vestito per uccidere(film che rimane comunque almeno due gradini sopra questo Doppia personalità.)Bellissime comunque alcune invenzioni tecniche,come il lungo piano sequenza che porta dritto al cadavere della donna o,soprattutto,la sequenza finale.bravo anche il protagonista.