Abbandonato dalla moglie, camionista perde la testa per una squinzia che lo tradisce con il suo abituale compagno di guida. Tornato a casa con propositi sanguinosi, ha la sorpresa di trovarci la moglie pentita.
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Melodramma ( con tinte noir) asciutto e realistico,privo di eccessi e di autocompiacimento. Ben tratteggiati e convincenti i personaggi sorretti da una prova di alto livello da parte del cast. Insomma un ottimo esempio di cinema di quasi 80 anni fa invecchiato benissimo,per certi versi ancora attuale,una piacevolissima sorpresa.
E' una storia semplice, come tante, una storia di contrasti matrimoniali che dopo un breve periodo di assestamento trovano la loro conclusione nella maturazione dei personaggi coinvolti. Una storia di semplice lettura ma comunque abile nel far risaltare quei sentimenti di contrasto che la caratterizzano, nonostante una recitazione che, a volte, appare fredda e troppo asciutta, specialmente per quanto riguarda la Lotti. Comunque un buon film che merita una considerazione positiva.
Primi bagliori di neorealismo in questo bel film di inizio anni '40. Acerbo e asciutto, eppure ricco di suggestive atmosfere noir, con scene d'intimità intense e di alto valore drammatico. Finale importante, che farà storcere il naso a qualche femminista, ma non certamente a chi è sensibile al valore primario dell'amore coniugale e della famiglia. Notevole l'eleganza e la recitazione grintosa e priva di enfasi di una splendida Luisa Ferida, fucilata a Milano dai partigiani assieme all'attore Osvaldo Valenti. Incinta, a soli 31 anni.
Film legato allo stile letterario del naturalismo francese.
Vera perla storica.
Linguaggio e modi scenici essenziali, in un contesto culturale di tipo popolare che mostra un gusto della gente per le cose e le emozioni oggi impensabile, un'atmosfera epocale che istruisce e affascina.
Personaggi veri, autentici, in una Savona marina cupa, tetra, che sembra preannunciare gli imminenti lutti collettivi della guerra...