frankenweenie (1984)

Gradevole cortometraggio live action del maestro Tim Burton,in cui omaggia col suo tocco il Frankenstein di Whale. La cosa che mi ha colpito di questo corto a cui all'epoca il regista lavorava alla Disney,e la presenza della giovane futura regista Sofia Coppola (figlia del celebre Francis Ford Coppola).Dopo 27/28 anni cioe nel 2012, Burton riprese questo piccolo progetto e lo trasformo in un lungometraggio sempre prodotto dalla Disney

Corto bellissimo di Burton che già agli albori della sua carriera mostra il suo genio.Film prodotto dalla disney e riprende la storia di Frankenstein in versione canina. Burton fa una scelta azzeccata decidendo di girare in un fantastico bianco e nero che mi ha ricordato con le sue atmosfere i classici della universal, nel corto omaggia il il film capolavoro della Universal di James Whale in varie parti.

SPOILERGli attori sono bravissimi la fotografia è ottima corto da vedere e rivedere.

Secondo cortometraggio di Tim Burton, che può contare sulla produzione Disney.
Siamo davanti ad un sentito omaggio del classico di James Whale e ad un lavoro, che in appena una mezz'ora di durata, contiene tutti gli elementi tipici e riconoscibili della produzione futura del regista.
Bello, per una volta anche il finale consolatorio appare azzeccato.

Altro ottimo cortometraggio di Burton che mette sotto un'ottica differente la celeberrima storia di Frankenstein:

SPOILER
Per essere uno dei primi prodotti di Burton, risulta brillante sotto tutti gli aspetti.

Delizioso corto di Burton. Gioiellino vero, bella la storia, perfetti gli attori, b/n da paura, inquadrature pazzesche.

Bel corto con un Burton in piena forma. Non sapevo che è stato girato insieme a Nightmare before Christmas. Burton ha fatto pure un film recente ispirato proprio a questo corto. Da vedere.

Un corto simpatico da cui traspare già la fantasia macabra ma a suo modo geniale di Tim Burton. La storia in fin dei conti è un po' stupida ma intrattiene e incuriosisce a dovere regalando anche momenti simpatici. La parte finale forse un po' sottotono. Per gli estimatori di Tim Burton da vedere.

Visto qualche anno fa, e lo ricordo ancora, particolare e bello

Anche qui come in "Vincent" è il coronamento del suo io artistico ancora in fase embrionale, prima di inclinarsi verso una fase di gavetta in commissioni che lo legittimeranno e lo arricchiranno in modo tale che possa rivendicare più indipendenza e autorità alle produzioni nelle sue opere successive. Anche qui il b/n usato a dovere, per natura rende meglio dei colori, in antitesi tra di loro, si può sfruttare per trasmettere moltissime sfaccettature con la luce che con il colore non sarebbero esprimibili.

C'è molto Edward mani di forbice nel finale, anche se addolcito da un lieto fine dove la middle class americana si redime aiutando il protagonista... allo stesso tempo c'è tutto Burton, le sue tematiche e il suo peculiare stile visivo ammaliante.
è un buon corto per bambini anche se stranamente fu proprio il divieto ai minori di 14 anni a condurre Burton verso il licenziamento dalla Disney; che a quell'epoca già aveva dimenticato i cartoni animati del vero Disney, che più di 40 anni prima spaventava davvero con la strega di Biancaneve o la crudeltà spesso esibita di Alice in Wonderland... al cui confronto Frankenweenie è un pò macabro ma per nulla inadatto ai bambini.
Per quanto sia una rilettura di Frankenstein originale preferisco di gran lunga altro del regista.
Visto nell'attesa di visionare il remake...

In uno dei suoi primissimi lavori Burton rievoca il mito del dottor Frankenstein e della sua creatura e lo fa, ovviamente, con il suo stile a metà tra il drammatico/orror e la commedia che lo renderà così famoso negli anni a venire.
"Frankenweenie", alla sua messa in onda, fu censurato dalla Disney che la considerava una pellicola non adatta ai bambini e in seguito licenziò anche Burton; cosa ingiusta visto che molti film Disney, almeno in passato, contenevano momenti di enorme tristezza (basti pensare a "Bambi"). Certamente le tinte darkeggianti, marchio di fabbrica del regista, non mancano ma nonostante ciò trovo che questo sia davvero un bel corto, adatto anche ai bambini, con la giusta dose di tristezza e speranza. Alcuni elementi qui presenti verranno ripresi nei film successivi come "Edward Mani di Forbice".
A partire da qui Burton realizzerà un vero e proprio film, ma solo trent'anni più tardi.

Bel corto di Burton, che già agli inizi della sua carriera sforna film decisamente apprezzabili, come questo "Frankenweenie", pieno di trovate intelligenti e divertenti. Discreto.

Buon cortometraggio, molto bella la scena finale nel mulino, omaggio al film di james Whale.

Siamo al secondo film dal vero di Tim Burton e già si caratterizza un elemento chiave del suo cinema: i reietti contro la massa. "Frankenweenie" è un piccolissimo e rudimentale film per bambini che gronda del giusto equilibrio tra spensieratezza e morte, anticipando di sei anni il tema dell'estraneo, l'intruso, di "Edward Mani Di Forbice". Tutto viene semplificato in questi venticinque minuti, che pur non facendosi ricordare come un momento di grandissimo cinema, colpisce ancora una volta grazie alla fantasiosa ricerca del cineasta statunitense, in grado di realizzare piccole fiabe nere con verve e originalità, dove il fulcro dell'azione è spesso un sobborgo residenziale, dove gli stereotipi vengono scardinati dalla fragilità dei suoi abitanti e dal loro cuore malato.

Supportato da un cast di prim'ordine, tra cui spicca una sempre eccellente Shelley Duvall, è un film che pone le basi all'intera filosofia burtoniana e, nonostante, un opprimente clima cupo delle ambientazioni e dello splendido bianco e nero, è godibilissimo per tutti, anche per un pubblico infantile, che si divertiranno di fronte a questa folle riproposizione cinofila di "Frankenstein".

Inizialmente realizzato per Disney Channel, il film fu stupidamente censurato negli Stati Uniti, pur non abbozzando mai alcun momento di violenza.

Ad 8 mesi di distanza dalla visione di "Sweeney Todd", avevo voglia di rituffarmi nei mondi creati da Tim Burton. Adoro il suo stile, e sto vedendo i pochi suoi film che mi mancano a molta distanza fra loro, voglio tenermeli stretti, per ora, in modo che la magia duri ancora. Ho scelto questo corto su un cane più per mancanza di tempo che per maggiore interesse rispetto agli altri suoi lavori(mi manca "Ed wood", ma oggi non avevo 2 ore di tempo per guardarlo). Difatti la trama non mi entusiasmava troppo, ed ero un po' dubbioso all'inizio, anche per qualche commento negativo che ho letto qua e là, nonostante un giudizio generale sostanzialmente positivo.

"Frankenweenie" sviluppa quelli che saranno i temi portanti del cinema di Burton, il diverso, il pregiudizio, le apparenze, il perbenismo e l'omologazione di una società crudele. Da applausi il modo in cui è riuscito a trattarli tutti in maniera efficace con meno di mezz'ora a disposizione.
La sua regia è splendida, bellissime le atmosfere barocche, la fotografia e la scenografia, incluso il riuscito design del cane. Ottima la recitazione, si vede che il cast era appassionato a quanto stava facendo.
Una delle scene-chiave è prevedibile, ma proprio per questo è adeguata ad infondere paura e inquietudine nello spettatore. Ma come ha fatto il grande Tim a farmi innamorare subito dei personaggi, già nella primissima scena?Francamente, penso di non esagerare quando dico che Tim Burton è il mio regista preferito in assoluto.

Purtroppo il finale è una delusione, temo sia stato imposto dalla produzione, perchè conoscendo il regista lui avrebbe optato per un finale più pessimista, gotico e "burtoniano". Penso che quell'ultima scena abbia ben poco a che fare con lui.
Nonostante abbia quasi rischiato di rovinare il corto(fino ad un certo punto, tutto quello che viene prima è talmente bello da perdonargli la mancata buona conclusione)la Disney non ne fu comunque soddisfatta, arrivando a licenziare il mio beniamino. Peggio per loro direi, e meglio per noi, visti i grandissimi capolavori che ci ha regalato quando ha avuto carta bianca.
Questo corto poteva esserlo, ma non lo è stato probabilmente per la poca libertà che si è potuto prendere.

A questo punto, attendo con ansia il lungometraggio su Frankenweenie, sperando che si possa dare giustizia e il finale giusto ad un personaggio così malinconico ed emozionante.
Il fatto che la pellicola sia targata Walt Disney, però, non fa presagire bene...

bellissimo e commovente come pochi.
non solo per amanti del genere
.
.
(ah e non è un horror)

carino, lo consiglio!

SPOILER

Non vado oltre la sufficienza per questo remake visto da Burton.
Carini come sempre la fotografia, gli scenari fumettistici e le riprese in stile telefilm anni '60, ma alla storia manca un qualcosa che faccia scattare l'applauso, insomma mi aspettavo di essere sorpreso alla fine ma così non è stato (certo, il marchio Disney fa da veto per soluzioni forti).
Da vedere con i bimbi per introdurli dolcemente al Tim's world.

Grande omaggio di Burton al mitico Frankenstein di Whale, con un'ottima fotografia bianconera.

Cortometraggio molto carino di Burton..una versione canina di Frankenstein con un lieto fine.

Splendido cortometraggio di Burton, prodotto dalla Disney; la coesione tra scene dal vivo e quelle in cui saltano all'occhio le splendide scenografie (o comunque quelle dove la parte migliore la svolgono queste ultime) è davvero riuscitissima; fà piacere rivedere la brava Duvall dello Shining di Kubrick (che ha sempre saputo scegliere benissimo i film da interpretare tra l'altro, tra un Atman e un Allen) e lo Stern dei primi due Home alone.

Qua la differenza la fà la regia, davvero sublime, forse il migliore lavoro di Burton in assoluto sotto questo punto di vista, facendo ovviamente le dovute proporzioni collegandosi ai suoi successivi lavori.

25 minuti di pura gioia per gli occhi.

Il Burton che rivorrei.

molto carino questo omaggio ai film anni 30 della universal.il mito di Frankenstein rivisitato in maniera più leggera e divertente da Burton.

Molto molto carino, e contiene già in nuce gli elementi che caratterizzeranno il cinema di Burton. Il cagnaccio rammendato è uno spasso.

Simpatica parodia di Frankenstein.
Questo lavoro costò la carriera di Burton nella Disney a cui probabilmente non piacque il corto.

Molto carino questo cortometraggio di Burton,tra i primi se non erro.
Una tributo scanzonato a J.Whale ed al suo Frankestein.

Già grande e fuori di testa Tim Burton

commedia macabra in puro stile Burton, simpatico e malinconico allo stesso tempo

Frankenweenie oltre ad essere un omaggio verso Whale e la stagione horror della Universal anni 30, racchiude in se molti elementi del Burton futur come i film di serie z alla Ed wood, l'ipocrisia e l'espulsione del diverso (edward) e quell'atmosfera dark e lugubre delle sue pellicole. Non mi è piaciuto un certo buonismo del finale, ma essendo un prodotto Disney penso sia stata una scelta obbligata.

grande tim burton mitoooooo

Acerbo, ma di effetto. Bel bianco e nero. Fantastica la messa in scena del cimitero.

Simpatico ma acerbo cortometraggio di Tim Burton.

Nulla di che e sicuramente al di sotto della media di Tim Burton. Curioso vedere Shelley Duvall, fin'ora vista solo in Shining. Carino il finale...

l'assedio della folla contro il povero sparky mi ha ricordato 'edward mani di forbice'. comunque, l'ho trovata molto carina questa parodia del romanzo di Mary Shelley, anche se gli ho preferito 'vincent'. si dice che burton stia lavorando ad un remake (lungometraggio e stop-motion)... L

Sono rimasto invece entusiasta di questo cortometraggio by Tim Burton.
E' evidente sia un estimatore della vecchia storiella di Frankenstein, l'ha inserita in "Nightmare before Christmas" e qui la usa in toto -pure nella messa in scena espressionista di allora- riproponendocela in chiave domestica.
Davvero buona la regia, un bel B/N ed un inaspettato happy ending.

Da moderato estimatore di Burton, boccio questo cortometraggio che, naturalmente, non è un horror (come dice la definizione di questo sito) ma una storiella parodistica diretta come fosse un semplice "divertissement", uno svago autoriale. Non ha, infatti, alcuna pretesa: solo pochi tocchi riconoscibili di quel genio di Burton, poi nulla più di una favoletta buonista a lieto fine, prevedibile fino all'osso. Da considerarsi come una semplice curiosità per i fans del regista, niente di più.

Graziosa favola dark in stile Burtoniano!
Da vedere assolutamente per i fans del regista!

Fantastico questo cortometraggio di mezz'ora, dove Tim Burton ci dimostra ancora quanto ci sa fare, anche con pochi mezzi.
Bravissimi tutti gli attori: Daniel Stern già visto nella parte del ladro in Mamma ho perso l'aereo, Shelley Duvall presente nel capolavoro Shining, Barret Oliver il piccolo che avevo già visto in Cocoon e ovviamente il cane :)
Da vedere.

John.

Ohhhh maccheccarino questo omaggio darkettone a frankenstein! Nu'babbà.
Si ringrazia sentitamente il MatteoMulo.

Simpatico! Tim trae spunto dal vecchio film di Frankenstein e crea il suo secondo cortometraggio con le classiche scenografie e atmosfere fiabesche dark a lui molto care. I protagonisti però sono un bambino e il suo cane, due personaggi di cui hanno cose importanti in comune: entrambi sono piccoli e indifesi, di cui a uno non viene riconosciuta l’intelligenza e all’altro non viene riconosciuta la dolcezza.
Shelley Duvall sempre brutta ma almeno recita meglio che in Shining.

Divertente cortometraggio con due protagonisti proprio simpatici. Ma Oliver che fine ha fatto?

Beh assolutamente da non paragonare a Vincent che io ritengo estremamente più poetico.
Una piccola favola semplice nel perfetto stile di Burton.
(ma perchè hanno messo genere "horror"??)

Carinissimo. Trenta minuti deliziosi per questa piccola perla di Tim Burton che lascia stupiti per l'originalità, per la straordinaria sceneggiatura e la fotografia incantevole.
Il cagnolino modello Frankenstein è uno spasso, e l'atmosfera gotica rende il film piacevolissimo. Consigliatissimo

naaaaaaaaaaa! non avrei mai creduto di trovare qui la scheda di questo corto grottesco a dir poco delizioso!
lo vidi al cinema, proiettato prima di "nightmare before christmas"... che seratona che fu quella!

Piccola opera prima del giovane Burton dove è già possibile rintracciare la sua genuina genialità.
Un corto che è un riadattamento del classico Frankestein sotto lo sguardo burtoniano, tra infantilismo,senso del grottesco e consapevole humor nero.
Indispensabile come chiave di lettura la sequenza iniziale omaggio ai vecchi film di serie Z, che da sempre hanno fecondato l'immaginazione dell'autore, fonti di quelle sue personali fantasie di cui godiamo noi spettatori.

Questo corto è una porta d'ingresso al magico mondo di Tim.

burton rilegge nel suo stile la classica storia dei frankenstein, con un ottimo cortometraggio curato nel dettaglio

Divertente corto di Tim Burton che mostra gia' sin dai suoi primi lavori una notevole predisposizione verso lo humor macabro.
In questo lavoro racconta le vicissitudini di un simpatico cagnolino ispirandosi a Frankenstein, mostrandoci le sorti dell'animale riportato in vita dal suo padroncino ed in seguito perseguitato dai vicini ignoranti.
Visivamente ottimo,grazie anche un sapiente uso del bianco e nero "Frankenweenie" mostra le grandi potenzialita' di Burton poi abbondantemente espresse nei successivi lungometraggi.
Buon cast con la famosa Wendy (Shelley Duvall) nota soprattutto per "Shining".
Geniale omaggio nel finale a "La moglie di Frankenstein" .

Bellissimo cortometraggio, troppo forte Sparky!

Tim burton è geniale e qui ci serve l'antipasto.

non pensavo di trovare questo corto che in giro non si trova e in tv non lo danno mai...anchio penso che sia molto divertente ma che allo stesso tempo faccia un po di paura...e poi lo premio quale il primo film di burton!

Straordinario horror gotico che tributa Mary Shelley, con un Burton sempre a suo agio in un'umanità diversa, fatta di cani risorti e splendide atmosfere lugubri

Definirlo horror mi sembra un po' avventato,comunque qui un Tim Burton agli esordi ci da un assaggio di quello che sarà il suo cinema con una storia semplice quanto affascinante.Il personaggio di Victor ricorda nella sua tenerezza Charlie della "Fabbrica di cioccolato" di più di 20anni dopo. Da notare il nome del protagonista(Victor) ricorrente nel cinema di Burton,è anche il nome del protagonist della "Sposa Cadavere"....

Fase post-prandiale all'insegna dei korti......me ne sono sparati un bel po'.....gente tipo Dino il cinefilo "astemmerebbe" in sanskrito, visto ke a lui i korti proprio non piacciono, ma io- se ben fatti- li trovo una deliziosa espressione cinefila....
e tra quelli ke me so' visto oggi c'era questa "genialata" by l'immenso Tim Burton, ke- tra l'altro- non avevo mai visto prima......bhe, devo dire ke mi è piaciuta, e non perkè sono un fan di Burton, eh?
la storia è orginale e divertente, kon alkune trovate da applauso (tipo la cagnetta ke somiglia alla moglie di Frankenstein).....infatti forse meritava un bell' 8....ma vabbe'.....cmq è 'na kosa da vedere, e non solo per i fans dell'immenso Tim :-)

Fino ad ora è l'unico film di Tim Burton che non mi sia piaciuto. L'idea di partenza è ottima, ma il film mi è sembrato troppo da bambini. Anche se si intravedono dei colpi di genio, siamo distanti anni luce dai film che farà dalla fine degli anni '80 in avanti.

Già dalla prima opera (dal vivo e non in stop montion) il grande Tim Burton ci fa capire quello che saranno i suoi intenti. Favola macabra ma con quella "gotica" dolcezza che lo accompagnerà in tutta la sua carriera futuro. Fatto decisamente bene e con una regia impeccabile.

Uno dei primi corti di Burton regista, ci regala un carinissima favoletta dark